Be' il patto con gli italiani è stato un tradimento, comunque sia non credere che io non abbia rispetto per i drammi personali, anzi è proprio questo che a volte mi frega, nel senso che risulto forse troppo ''buona'' ma in realtà è che li ''sento'' al di là del motivo per cui nascono.mariolinoa ha scritto:bè è sempre stato leale con tutti ...la maggior parte delle persone che lo circondano o con i quali ha stretto alleanze gli devono molto se non tutto...certo che non si aspettava il tradimento. cosa che invece i politici di professione sono usi e soliti fare in tutti gli schieramenti. ciao meli grazie per il bentornatomelisanda ha scritto:Io mi chiedo come possa stupirsi dei tradimenti quando da sempre si è contornato di personaggi ambigui, che di ''politico'' avevano solo il proprio tornaconto personale, chi di spada ferisce di spada perisce mi vien da dire.
Sai qual'è stato a mio avviso uno dei suoi sbagli più grossi? Proprio l'aver consentito ai politicanti più o meno esperti di ''contaminare'' coloro chiamati a far parte di un parlamento formato in gran parte da intrallazzoni e lacchè (dove l'unico scopo è stato quello di garantirsi un vitalizio e un rendiconto personale). Se ci pensi l'ingresso di queste persone che provenivano da altri settori, con uno storico alle spalle che nulla aveva a che fare con la politica, è stata una delle sue rivoluzioni, senza entrare troppo nel merito della questione, il succo è che gente non avezza agli intrighi di palazzo si è trovata catapultata da un giorno all'altro in una realtà così distorta come quella politica italiana, ed è stata subito o quasi fagocitata dalle dinamiche sempre più velenose e deleterie del parlamento, senza voler sembrare troppo enfatica ma solo per farti capire che da ''puri'' si sono trovati a loro volta contagiati dal logorio del ''potere'' parlamentare.
Ed è proprio questo il rischio che si corre con qualsiasi nuova ''formazione'' che potrebbe presentarsi domani a governare l'Italia. Se non vengono demoliti certi privilegi e se non poniamo dei limiti di eleggibilità a queste persone ce li portiamo avanti per sempre.
Da qualche parte tempo fa avevo letto di proporre a coloro che si volevano prestare ad amministrare la ''cosa pubblica'' (quindi parlo anche per le regioni e comuni) un tempo X cioè un tempo precario, che valeva più o meno per tutti, 5 anni di legislatura ad esempio, poi in base al risultato prodotto, fuori se fai schifo, o dentro ancora se l'operato è stato soddisfacente, ma senza vitalizi a vita. Sei un avvocato che per 5 anni vuoi metterti a fare il parlamentare? Benissimo vediamo come ci amministri, poi in base all'operato vediamo se è giusto che tu continui a rimanere lì o riprendere il tuo posto di lavoro precedente. A me non sembra una proposta indecente veramente, ma senza un sano capovolgimento rimarrà sempre un'utopia.