Alfred Hitchcock libertario

Divagazioni...
Eilan
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Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da Eilan » sabato 25 agosto 2012, 13:09

Non so se avete letto la notizia in cui è stato accusato uno scrittore, reo di aver anticipato l'omicidio di una prostituta (da lui amata) scrivendo un romanzo. L'articolo del Corriere della sera lascia qualche dubbio in proposito.

http://www.corriere.it/cronache/12_agos ... d571.shtml

Perchè riporto questo fatto di cronaca e apro un thread su Hitchcock? Perchè mi ha colpita la versione che Daniele Zaccaria fa di questo genio del cinema, riportata da Camurri e per questo la trascrivo, mentre l'articolo non è disponibile online.

Anche in questo caso, si è sbattuto con tanto di foto in prima pagina il ''mostro'', e questo omicidio contiene elementi chiavi attuali, che potrebbero renderlo, a mio avviso, un caso da Hitchcock.

Partiamo con ordine, Zaccaria sostiene che Alfred ( io lo adoro, per cui permettetemi che possa citarlo per nome di battesimo) all'incontrario di quanto si è sempre detto, in realtà è un libertario. Era letteralmente ossessionato dal potere repressivo dell'autorità, delle leggi, della polizia - altro che reazionario - era un libertario e antiforcaiolo.

Zaccaria comincia il suo racconto da una confessione famosa di H. << da piccolo sentivo le sirene della polizia risuonare nella notte, rimanevo paralizzato nel mio letto, con la paura che mi volessero venire a prendere[..]>>

H. non ha mai amato la polizia, anzi ne era terrorizzato, ossessionato, sarà che quando era appena un bambino, il padre in combutta con un amico commissario, lo fece rinchiudere per qualche ora in cella, per punizione. Un trauma che ha generato così la comprensione politica di H.
Un'esperienza che ha marcato per sempre il suo rapporto con le autorità, le divise, e che, assieme alla frequentazione del collegio di S.Ignazio gli ha trasmesso il timore per le pene corporali.

La vulgata comune lo descrive come un conservatore, un maschilista puritano, un clericale allevato alle regole della scuola gesuita, reazionario, antimoderno, e ostico a qualsiasi forma di cambiamento sociale. Lo zelo ideologico rende presbiti e supponenti, H. non era affatto un reazionario, basta un po' di confidenza con le sue opere per capire, al contrario, il messaggio profondamente libertario.

La diffidenza atavica nei confronti delle autorità, che trova nelle forche, nei patiboli, linciaggi e processi popolari, l'abuso di potere e dei poteri, mettono costantemente in pericolo la fragile libertà dell'individuo, ed è sempre più necessario leggere H. in termini libertari.

Naturalmente nutriva pochissima fiducia nelle ''divise'', nei suoi film quasi mai la polizia si rivela decisiva al successo delle indagini, e anche nei casi in cui questo avviene, spesso è per rimediare verso un grosso sbaglio compiuto in precedenza.

L'articolo poi si inoltra in alcune opere di H. per dare corpo e materiale a questa tesi.

L'uomo accusato per un delitto che non ha commesso - l'errore giudiziario - sono note ricorrenti nelle sue trame, fin dai suoi primi capolavori del cinema muto.

Per esempio in THE LODGER del 1927 che è considerata dal suo stesso autore la prima vera pellicola Hitchcokiana, un anonimo inquilino viene sospettato dall'affittacamere di essere un serial killer, che si fa chiamare il ''vendicatore'' , omicida specializzato in uccisione di ragazze bionde.

Nella scena finale del film il protagonista fugge ammanettato, ma rimane impigliato in una ringhiera, mentre una folla rabbiosa tenta di giustiziarlo sommariamente. Questa scena del linciaggio è molto forte, lo stile espressionista del film rende la scena ancor più drammatica, ed è pressoché impossibile non identificarsi con il fuggitivo, sospeso nel vuoto, con quei catenacci ai polsi, e quegli ossessi pronti a linciarlo.

E' facile, facilissimo trasformare in colpevole un innocente. Le manette sono una questione di feticismo - dice Hitchcock- guardate con quale piacere si fa vedere la gente sui giornali e sbattuta in prigione. Zaccaria ( quanto mi piace, scusate la mia incursione) fa notare come i quotidiani di cronaca nera dell'epoca, cerchiavano di rosso le parti salienti, per la morbosità del lettore, in quella smania senza ragione con cui l'opinione pubblica consuma le sue vendette private,c'è il fondamento psicologico di ogni giustizionalismo e H. mostra la follia delle istituzioni violenti della legge.



Chiedo venia se abuso dello spazio per mettere cose che piacciono a me, cerco di limitarmi, ma davanti ad Alfredone, per il genio che è stato non sono riuscita a trattenermi! :P Mi trovo spesso concorde con Zaccaria, peccato scriva poco.



stealthy
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R: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da stealthy » sabato 25 agosto 2012, 13:40

Pare fosse gay.



Eilan
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Re: R: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da Eilan » sabato 25 agosto 2012, 14:04

stealthy ha scritto:Pare fosse gay.
In effetti le bionde fan sempre una brutta fine nei suoi film o vengono spesso bistrattate. :?
O forse è il tema ricorrente dell'espiazione? Mah sarà, però nè te nè Uffa mi uccidereste, credo almeno. 8-)



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Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da skydrake » sabato 25 agosto 2012, 14:18

Melisanda ha scritto:
stealthy ha scritto:Pare fosse gay.
In effetti le bionde fan sempre una brutta fine nei suoi film o vengono spesso bistrattate. :?
O forse è il tema ricorrente dell'espiazione? Mah sarà, però nè te nè Uffa mi uccidereste, credo almeno. 8-)
Non è scontato. Nella bozza di romanzo che iniziai (lasciandolo ad un quarto), c'era un biondo, poco di buono, che fa una brutta fine. Guardacaso il mio ex era biondo.



Eilan
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Re: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da Eilan » sabato 25 agosto 2012, 14:31

skydrake ha scritto:Non è scontato. Nella bozza di romanzo che iniziai (lasciandolo ad un quarto), c'era un biondo, poco di buono, che fa una brutta fine. Guardacaso il mio ex era biondo.
E per fortuna non l'hai finito, potrebbe venir usato contro di te! Leggi il link del corrierone.



isabeau
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Re: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da isabeau » sabato 25 agosto 2012, 19:02

mi da' l'idea del "paranoico" nel senso buono nèèè...i suoi film sono tutti ,almeno quelli ke mi ricordo,interessanti xche' mi lasciavano in ansia fino all'ultimo,pero' paranoici,non so' se riesco a farmi capire...inzomma un po' di pazzia nei geni ci sta' sempre.... :roll: mi e' rimasto impresso la donna ke visse due volte..kissa' xche' bohhhh :roll: :?



stealthy
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Re: R: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da stealthy » sabato 25 agosto 2012, 20:18

Melisanda ha scritto:
stealthy ha scritto:Pare fosse gay.
In effetti le bionde fan sempre una brutta fine nei suoi film o vengono spesso bistrattate. :?
O forse è il tema ricorrente dell'espiazione? Mah sarà, però nè te nè Uffa mi uccidereste, credo almeno. 8-)
No, forse perché non sei gelida. :lol:

Tratto dal libro «Un omosessuale normale» di A. Pezzana, pg 101. Paragrafo su Hitchcock

Su Alfred Hitchcock sono uscite molte biografie. A chi volesse conoscere a fondo il regista di "Psyco", "La finestra di fronte" e "Notorius", consiglio la lettura di quella firmata da François Truffaut. C'è però un aspetto della vita del "maestro del brivido" che mi ha sempre incuriosito ma che nessuno ha mai voluto approfondire. Parlo dell'ipotesi che Hitchcock fosse gay, pur essendo sposato e padre di una figlia devota.
Oggi, coevi di un'età più libera e disinvolta in quanto a sessualità, di fronte a una notizia simile saremmo propensi a un'alzata di spalle e a commentare che in fondo si tratta di fatti suoi. Ma un tempo la morale era rigida e impositiva. Una ghigliottina. Se penso che "Nodo alla gola" con James Stewart e Farley Granger è stato girato nel 1948, non posso non chiedermi quale nascosta sensibilità abbia guidato Sir Alfred a girare quel film dall'impianto totalmente omosessuale, senza che quella parola venisse sussurrata.
La trama è tesa è asfissiante: due amici decidono di uccidere un amico comune. Dopo averlo strangolato devono sbarazzarsi del cadavere ma hanno solo pochi minuti di tempo prima che arrivino in casa gli ospiti di un ricevimento, fra cui anche i genitori della vittima. Decidono di chiudere il corpo in una cassapanca e in tutti gli ottanta minuti del film i due intrecciano un dialogo altamente ambiguo mentre parlano dell'amico che solo sanno di avere ucciso. L'atmosfera è avvelenata è non è difficile immaginare un delitto a sfondo sessuale. L'abilità di Hitchcock è stata di nasconderne l'evidenza sotto una carica di tensione tale da far passare in secondo piano il rapporto fra i tre amici.
A suo tempo mi aveva colpito anche la scelta delle sue attrici che nei suoi film sono sempre madri forti es esigenti o donne bellissime, bionde e gelide. I rapporti erotici fra i protagonisti mi parevano spesso indeterminati e condizionati dall'intrigo e dalla suspense più che non da una trama amorosa. Ma in passato mi ero fermato a questo, anche perché non ho mai amato trarre facili conclusioni ed etichettare chicchessia.
Finché, qualche tempo fa, un gruppo di suoi ammiratori americani ha fatto una scoperta sconcertante. Noto per il vezzo di apparire in rapidi camei in ognuno dei suoi film, sembra che in "Delitto per delitto" del 1951 il regista sia apparso furtivamente travestito da donna. In molti si sono chiesti se fosse proprio lui o, al contrario, una comparsa femminile che gli assomigliasse. La mia sensazione è che quando c'è del fumo, è difficile che manchi l'arrosto. Nel qual caso, benvenuto nel club, Sir Alfred.



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Re: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da Eilan » domenica 26 agosto 2012, 9:03

Boh mi sembra un po' forzato, in ogni caso le bionde e algide ben si adattano ai suoi film, perchè non stravolgono la trama con la carnalità, non distraggono insomma, sono un ''contorno'' di cui si serve per approfondire o indagare i il ruolo psicologico dei suoi protagonisti o meglio degli eventi. Anche per la sua misoginia io non so quanto fosse reale, era sicuramente un esteta, brutale nel servirsi delle donne a volte, ma dipendeva sempre dalla situazione che originava il ''delitto'', ricordiamoci ad esempio, anche del ruolo della Kelly in - Caccia al ladro - o - La finestra sul cortile - a cui le riserva un parte di non poco rilievo, brillante, per non parlare del suo amore per la Bergam, insomma io credo che H. fosse meno complesso di quello che dicono, ma fosse in realtà spietato nel servirsi delle donne perchè rimasero sempre anche per lui, un gran mistero.



isabeau
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Re: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da isabeau » domenica 26 agosto 2012, 19:28

già, pure io sono un mistero per me stessa.. :roll: :roll:



Eilan
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Re: Alfred Hitchcock libertario

Messaggio da Eilan » domenica 26 agosto 2012, 19:33

isabeau ha scritto:già, pure io sono un mistero per me stessa.. :roll: :roll:
Senti Kim-Isabbò Novak che mi dici dell'omicidio dello scrittore? Hai letto pure quello degli anziani accoltellati?



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