Credo di avere iniziato circa in terza o quarta elementare, così, per gioco, nella mia testa ripetevo al contrario ogni parola che sentivo, o leggevo e col passare degli anni ho affinato questa capacità e mi veniva normalissimo “rigirare” parole anche molto lunghe. La costruzione della frase però rimaneva con il suo “verso”, solo le parole venivano capovolte.
Questo lo facevo sempre, con la radio, televisione, mentre qualcuno mi parlava, io ascoltavo e contemporaneamente facevo questa cosa.
A un certo punto, il tutto è diventato molto stancante, nonostante mi venisse spontaneo farlo, a volte mi imponevo di stoppare il cervello, ma era più forte di me.
Dopo diversi anni, sono arrivata a un compromesso e quindi mi sono data il permesso di rigirare solo le frasi (cosa di gran lunga più semplice), ma andavano ripetute quattro volte, una volta col verso in avanti, due volte col verso indietro e un’ultima volta in avanti.
A volte, questa intera serie doveva essere ripetuta tre volte.
Col tempo ho quindi perso quella “abilità” originaria, ma nel frattempo avevo iniziato a mettere in atto tutta una serie di rituali (sarebbero troppi da elencare qui) completamente inutili e fastidiosi, soprattutto perché occupavano gran parte della mia giornata, stremandomi.
Poi non so come e non ricordo nemmeno precisamente quando, ma sicuramente in età molto adulta, tutto questo è sparito completamente e in maniera del tutto spontanea. Per diversi anni non ci ho proprio pensato più, né mi sono data la pena di darmi una spiegazione.
Ultimamente però, direi un annetto o forse più, è ricominciato il turbinio del cervello, inarrestabile. A parte che mi ritrovo ogni tanto a mettere in atto delle vere e proprie azioni (quindi non solo pensieri), tipo che se sento squillare un telefono o un citofono, improvvisamente mi viene il pensiero che devo assolutamente riuscire a rispondere prima che risquilli di nuovo e questo mi porta a precipitarmi anche se sono da tutt’altra parte. Però cose di questo tipo riesco anche a dominarle, se voglio.
La cosa che proprio non riesco a fare è un’altra. Soprattutto quando ascolto un telegiornale o un dibattito in televisione, ma anche se qualcuno mi parla, io contemporaneamente scrivo tutto quello che dice, alla tastiera, facendo una fatica immane a stargli dietro. Ovviamente questo avviene solo nella mia testa, nel senso che il cervello invia esattamente i comandi come se stessi scrivendo davvero, però non muovo le dita.
La sera poi, quando mi metto a letto e di solito accendo la televisione, diventa un delirio. Quando proprio sono esausta allora mi impongo di fermarmi, ma dura sì e no un minuto, dopodiché senza neanche accorgermene mi ritrovo di nuovo a “scrivere”, fino a che non mi addormento esausta.
È come se il cervello se ne andasse per i fatti suoi e io non ho potere di fermarlo.
A scanso di equivoci, non credo di avere un disturbo ossessivo-compulsivo, mi sono un po' documentata e, seppure c’è questa componente compulsiva, mi sembra che in questo disturbo i comportamenti compulsivi sono innescati da pensieri ossessivi e vengono messi in atto proprio per diminuire l’ansia causata da tali pensieri. Io ci ho pensato bene, non ho pensieri ossessivi e soprattutto non ho ansia, metto in atto queste cose non so nemmeno io perché, cioè il cervello va da sé.
Alla fin fine questa cosa non la vedo poi neanche tanto strana, in un certo senso ci sono abituata, ma non capisco questa ciclicità, non so se possa essere lo stress a favorirla (anche se questo non è poi un periodo particolarmente stressante) o cos’altro.
Forse sono solo posseduta

E voi? Avete manie, stranezze? Dai, fatevi sotto a raccontare, non sarò mica la sola!