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DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 18:31
da skydrake
Purtroppo ha fatto un passo in avanti il DDL contro la libertà di stampa:
http://www.corriere.it/politica/11_otto ... 3a54.shtml
Di fatto, tutte le notizie degli ultimi mesi riguardo a Berlusca e le sue bravate diventerebbero inpubblicabili fino all'emissione del verdetto finale del primo grado di giudizio.

E' invece stata stralciatà la parte sull'equiparazone dei blog e forums ai mezzi di pubblicazione di massa. Se fosse rimasto, questo stesso forum avrebbe rischiato pesantissime sanzioni per qualunque indiscrezione sul Berlusca e politici vari nella sua sezione pub.

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 18:55
da Eilan
Una bella esternazione alla London, di cui oggi ci ha dato un piccolo saggio, sarebbe l'unico commento che mi sentirei in grado di fare.

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 20:14
da Tarek
a proposito di Bavagli...è tutto il giorno che cerco la connessione con pensieropositivo e non ci rieco, è così anche in Italia? Non che sia un problema da tagliarsi le vene però ho tanti amici cari...

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 20:29
da stealthy
Questa legge mi sembra il continuo del DDL Mastella. Era uguale.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Poli ... ioni.shtml

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 20:33
da stealthy
Il Foglio spiega molto bene:

http://www.ilfoglio.it/cerazade/1941

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 20:38
da isabeau
di cosa ti stupisci?......tutta gente da riciclare altrimenti le' il solito gatto ke si morde la coda stesso identico preciso gatto... :evil:

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 20:40
da skydrake
Wikipedia Italia rischia di chiudere:

http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia: ... tobre_2011

____________

Cara lettrice, caro lettore,

in queste ore Wikipedia in lingua italiana rischia di non poter più continuare a fornire quel servizio che nel corso degli anni ti è stato utile e che adesso, come al solito, stavi cercando. La pagina che volevi leggere esiste ed è solo nascosta, ma c'è il rischio che fra poco si sia costretti a cancellarla davvero.

Il Disegno di legge - Norme in materia di intercettazioni telefoniche etc., p. 24, alla lettera a) del comma 29 recita:
«Per i siti informatici, ivi compresi i giornali quotidiani e periodici diffusi per via telematica, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate, entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono.»
Negli ultimi 10 anni, Wikipedia è entrata a far parte delle abitudini di milioni di utenti della Rete in cerca di un sapere neutrale, gratuito e soprattutto libero. Una nuova e immensa enciclopedia multilingue e gratuita.

Oggi, purtroppo, i pilastri di questo progetto — neutralità, libertà e verificabilità dei suoi contenuti — rischiano di essere fortemente compromessi dal comma 29 del cosiddetto DDL intercettazioni.

Tale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.

Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.

In questi anni, gli utenti di Wikipedia (ricordiamo ancora una volta che Wikipedia non ha una redazione) sono sempre stati disponibili a discutere e nel caso a correggere, ove verificato in base a fonti terze, ogni contenuto ritenuto lesivo del buon nome di chicchessia; tutto ciò senza che venissero mai meno le prerogative di neutralità e indipendenza del Progetto. Nei rarissimi casi in cui non è stato possibile trovare una soluzione, l'intera pagina è stata rimossa.

Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Articolo 27
«Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.»
L'obbligo di pubblicare fra i nostri contenuti le smentite previste dal comma 29, senza poter addirittura entrare nel merito delle stesse e a prescindere da qualsiasi verifica, costituisce per Wikipedia una inaccettabile limitazione della propria libertà e indipendenza: tale limitazione snatura i principi alla base dell'Enciclopedia libera e ne paralizza la modalità orizzontale di accesso e contributo, ponendo di fatto fine alla sua esistenza come l'abbiamo conosciuta fino a oggi.

Sia ben chiaro: nessuno di noi vuole mettere in discussione le tutele poste a salvaguardia della reputazione, dell'onore e dell'immagine di ognuno. Si ricorda, tuttavia, che ogni cittadino italiano è già tutelato in tal senso dall'articolo 595 del codice penale, che punisce il reato di diffamazione.

Con questo comunicato, vogliamo mettere in guardia i lettori dai rischi che discendono dal lasciare all'arbitrio dei singoli la tutela della propria immagine e del proprio decoro invadendo la sfera di legittimi interessi altrui. In tali condizioni, gli utenti della Rete sarebbero indotti a smettere di occuparsi di determinati argomenti o personaggi, anche solo per "non avere problemi".

Vogliamo poter continuare a mantenere un'enciclopedia libera e aperta a tutti. La nostra voce è anche la tua voce: Wikipedia è già neutrale, perché neutralizzarla?

Gli utenti di Wikipedia

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: mercoledì 5 ottobre 2011, 20:56
da stealthy
Direi che Wikipedia Italia può anche togliere il bavaglio. La legge non riguarda più i blog. Oppure è iscritta come testata giornalistica online?!

Re: DDL contro la libertà di stampa va avanti

Inviato: giovedì 6 ottobre 2011, 12:00
da skydrake
stealthy ha scritto:Direi che Wikipedia Italia può anche togliere il bavaglio. La legge non riguarda più i blog. Oppure è iscritta come testata giornalistica online?!
Penso di no, ma non ne sono sicuro. Tuttavia Wikipedia non è un blog amatoriale.

Intanto l'offessiva di Wikipedia continua
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -22787272/

Il co-fondatore di Wikipedia parla in un'intervista a Valigia Blu dopo la protesta dell'edizione italiana dell'enciclopedia che ha oscurato le voci contro il comma "ammazza blog"

ROMA - Quello sulle intercettazioni 1 è un disegno di legge "idiota", che infligge un duro colpo alla libertà di espressione. Ma tutti i governi sono avvertiti: "Non potete farci tacere". Non usa mezzi termini sulla legge bavaglio Jimmy Wales, co-fondatore di Wikipedia. Che, in un'intervista al sito di Valigia Blu 2, parla di gravi limitazioni alla libertà di stampa e commenta la decisione della comunità italiana di oscurare l'enciclopedia online per protesta contro il comma 29, cosiddetto ammazzablog.

Ieri il comma contro cui è insorta la Rete è stato ammorbidito 5 grazie a un accordo bipartisan: il dovere di rettifica entro 48 ore dalla pubblicazione, su richiesta, è stato limitato alle testate online registrate e non più esteso ai blog amatoriali. E su Wikipedia Italia è stata pubblicata
una nota in cui si sottolinea il successo dell'iniziativa di protesta che ha sensibilizzato media, enti, associazioni e singoli cittadini. Ma le voci rimarranno nascoste, si legge, fino alla discussione alla Camera dei deputati, in programma questa mattina.

E su Wikipedia Italia è stata pubblicata una nota in cui si sottolinea il successo dell'iniziativa di protesta che ha sensibilizzato media, enti, associazioni e singoli cittadini. Ma le voci rimarranno nascoste, si legge, fino alla discussione alla Camera dei deputati, in programma questa mattina.

Un'azione coraggiosa, secondo Wales, arrivata in mancanza di una protesta efficace sui media mainstream. "Non ho mai sentito di una legge simile in nessun'altra parte del mondo", dice nell'intervista il co-fondatore di Wikipedia. E continua: "L'Italia ha già leggi assolutamente efficaci contro la diffamazione, e questa proposta di legge va oltre in modo drammatico".

L'annuncio da parte del governo di modificare la proposta di legge limitandola solo alle testate registrate è "una vittoria di Wikipedia", ma il problema è più ampio: "Rimane un duro colpo per la libertà di stampa in Italia". E una misura studiata ad hoc, ragiona ancora Wales. "Si pensa, giustamente a mio avviso, che si tratta di una mossa di Berlusconi per costringere i pochi media che lui non possiede o controlla a piegarsi ai suoi desideri, pubblicando la sua versione dei fatti come 'rettifica'" continua, "anche se i media sanno che quella rettifica è falsa".

Ad essere in gioco, conclude Wales, non è solo la libertà di espressione in Italia, ma la questione è allargata, riguarda tutti. E il messaggio è chiaro: "Noi, cittadini del mondo, siamo qui e non potete farci tacere mai più".
(06 ottobre 2011)