è successo negli anni ottanta. Un gruppo finnico di suicidanti (la Finlandia ha il più alto numero di suicidanti in Europa; dai 1500 ai 2000 morti anno) ha discriminato una giovane donna, Tarja Hallttunen, di Espoo, Finlandia, malata di aids, che si voleva suicidare. Tarja rimasta tutto il tempo in silenzio, sola, senza dire niente a nessuno, dopo aver conosciuto l ingegnere Hautala, malato di cancro e perciò anche Lui suicidante, dichiarò al gruppo dei suicidanti che si erano innamorati e non avevano più intenzione di suicidarsi , ma vivere gli ultimi anni insieme. La rivelazione di quella terribile malattia mortale turbò i suicidanti. Alcuni presero a inveire contro la ragazza per non averli avvertiti del rischio contagio. Avevano viaggiato insieme e dormito nella stessa tenda dio sa quante notti
È riportato dallo scrittore Arto Paasilinna nel suo romanzo semiserio Piccoli suicidi tra amici. Sarà vero o no poco importa; ma io credo a una forma di purezza (non contagio) di chi si vuole suicidare, anzi, forse è determinante
suicidanti stigmatizzano malata di aids
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Re: suicidanti stigmatizzano malata di aids
beh discriminare... diciamo che hanno fatto anche bene a inalberarsi se non li avvisava di avere l'aids... anche se tanto volevano suicidarsi... bah secondo me erano tutti matti!