momento tristezza
momento tristezza
Anche se non mi cagate più e non mi volete bene (momento vittimismo acuto) vi racconto i miei ultimi aggiornamenti di vita...
Io e il mio compagno avevamo una storia d'amore invidiabile, quelle coppie che fanno pensare a tutti che "l'amore esiste" e che anche nella cattivissima comunità gay qualcuno arriva a sposarsi.. poi ad aprile come vi raccontai è arrivata l'hiv nella nostra vita, pensavo fosse superata e superabile e per me lo è stato (facile penserà qualcuno, essendo io s-, ma vi assicuro che in una coppia discordante non è per nulla facile superare questa differenza,paradossalmente forse unisce e rende più complici scoprire di essere entrambi s+, in ogni caso ho messo subito da parte paranoie varie, ho vissuto intensamente il sesso per quanto leggermente cambiato rispetto a prima (uso del condom per esempio ecc ecc), il mio lui invece non ha superato niente. Sta malissimo,è diventato una persona totalmente differente, già fragile per natura, ad oggi fragilissimo, distrutto. Ho provato in tutti i modi ad alleggerire il peso di questa novità nella sua vita, promesse discorsi motivazionali a gogo cene cenette week end..ma nulla ha avuto effetto,e ho capito che il suo malessere deve essere curato da lui, io non posso farci nulla, ha alzato un muro tra il dolore per la sua malattia e me. Insomma per farvela breve è cambiato tutto, il suo umore si è inevitabilmente infiltrato tra noi, e sono arrivato al punto di dover fare i bagagli e lasciare la nostra casa.
Vi ammiro, perche' siete incredibilmente forti,ogni s+ dovrebbe avere il vostro spirito.
Abbracci per tutti
Napoleone
Io e il mio compagno avevamo una storia d'amore invidiabile, quelle coppie che fanno pensare a tutti che "l'amore esiste" e che anche nella cattivissima comunità gay qualcuno arriva a sposarsi.. poi ad aprile come vi raccontai è arrivata l'hiv nella nostra vita, pensavo fosse superata e superabile e per me lo è stato (facile penserà qualcuno, essendo io s-, ma vi assicuro che in una coppia discordante non è per nulla facile superare questa differenza,paradossalmente forse unisce e rende più complici scoprire di essere entrambi s+, in ogni caso ho messo subito da parte paranoie varie, ho vissuto intensamente il sesso per quanto leggermente cambiato rispetto a prima (uso del condom per esempio ecc ecc), il mio lui invece non ha superato niente. Sta malissimo,è diventato una persona totalmente differente, già fragile per natura, ad oggi fragilissimo, distrutto. Ho provato in tutti i modi ad alleggerire il peso di questa novità nella sua vita, promesse discorsi motivazionali a gogo cene cenette week end..ma nulla ha avuto effetto,e ho capito che il suo malessere deve essere curato da lui, io non posso farci nulla, ha alzato un muro tra il dolore per la sua malattia e me. Insomma per farvela breve è cambiato tutto, il suo umore si è inevitabilmente infiltrato tra noi, e sono arrivato al punto di dover fare i bagagli e lasciare la nostra casa.
Vi ammiro, perche' siete incredibilmente forti,ogni s+ dovrebbe avere il vostro spirito.
Abbracci per tutti
Napoleone
momento tristezza
Mi spiace. Il tuo ragazzo non sa cosa ha fatto. Io non manderei a monte una storia per l'HIV. Anzi.
Non so manco se riuscirò ad averla. Se qualcuno potrà mai accettarmi per via della malattia.
Figurati se avrei mandato a monte una che già funzionava. Anzi mi fa strano sapere che a scrivere sul forum sia un sieronegativo e nn un sieropositivo.
Ma perché lui non va da uno psicologo scusa? I centri per Hiv possono anche indirizzare verso persone specializzate nel trattamento dei sieropositivi.
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Don't give up!
Non so manco se riuscirò ad averla. Se qualcuno potrà mai accettarmi per via della malattia.
Figurati se avrei mandato a monte una che già funzionava. Anzi mi fa strano sapere che a scrivere sul forum sia un sieronegativo e nn un sieropositivo.
Ma perché lui non va da uno psicologo scusa? I centri per Hiv possono anche indirizzare verso persone specializzate nel trattamento dei sieropositivi.
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Don't give up!
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Re: momento tristezza
2 o 3 anni fa avevo letto su questo forum di un utente sieropositivo che voleva lasciare il suo ragazzo sieronegativo perché.... era troppo puro, non voleva sporcarlo, buttagli addosso questa croce o anche solo costringerlo a stare a dietro ad un malato come lui. Anziché essere geloso, non voleva tarpargli le ali perché appunto ci teneva a lui.
Certo che l'HIV cre un gran brutta barriera nelle coppie sierodiscordanti.
Certo che l'HIV cre un gran brutta barriera nelle coppie sierodiscordanti.
Re: momento tristezza
Come sicuramente già sai e hai sperimentato sulla tua pelle, la scoperta della positività all'HIV comporta necessariamente una serie di squilibri all'interno di una coppia (e credimi, per esperienza ti dico che capita anche in una coppia concordante che affronta la scoperta insieme), squilibri che purtroppo possono richiedere mesi e mesi, e forse persino più tempo, per essere superati. Nel caso di una coppia discordante, l'errore più grande che si può commettere è provare a forzare il recupero della serenità del partener positivo, recupero che può richiedere anche molto tempo, più di quanto uno si attenderebbe. Purtroppo ognuno ha i suoi tempi - probabilmente, nel mio caso tutto quello che hai fatto sarebbe stato di grande ausilio - e i suoi modi di reagire: è tutto personale, non c'è mai un "giusto" e uno "sbagliato". E' indubbiamente difficile stare accanto al partner che scopre la propria positività. Comprendo anche che per il partner negativo questa attesa possa essere snervante, frustrante, e che che sia in effetti davvero difficile aspettare. Ma tre mesi non sono niente, nel percorso che una persona positiva deve fare per ritovare il proprio equilibro, ed è inevitabile quindi che le tue aspettative siano state deluse. In bocca al lupo per il tuo futuro.Napoleone ha scritto:Anche se non mi cagate più e non mi volete bene (momento vittimismo acuto) vi racconto i miei ultimi aggiornamenti di vita...
Io e il mio compagno avevamo una storia d'amore invidiabile, quelle coppie che fanno pensare a tutti che "l'amore esiste" e che anche nella cattivissima comunità gay qualcuno arriva a sposarsi.. poi ad aprile come vi raccontai è arrivata l'hiv nella nostra vita, pensavo fosse superata e superabile e per me lo è stato (facile penserà qualcuno, essendo io s-, ma vi assicuro che in una coppia discordante non è per nulla facile superare questa differenza,paradossalmente forse unisce e rende più complici scoprire di essere entrambi s+, in ogni caso ho messo subito da parte paranoie varie, ho vissuto intensamente il sesso per quanto leggermente cambiato rispetto a prima (uso del condom per esempio ecc ecc), il mio lui invece non ha superato niente. Sta malissimo,è diventato una persona totalmente differente, già fragile per natura, ad oggi fragilissimo, distrutto. Ho provato in tutti i modi ad alleggerire il peso di questa novità nella sua vita, promesse discorsi motivazionali a gogo cene cenette week end..ma nulla ha avuto effetto,e ho capito che il suo malessere deve essere curato da lui, io non posso farci nulla, ha alzato un muro tra il dolore per la sua malattia e me. Insomma per farvela breve è cambiato tutto, il suo umore si è inevitabilmente infiltrato tra noi, e sono arrivato al punto di dover fare i bagagli e lasciare la nostra casa.
Vi ammiro, perche' siete incredibilmente forti,ogni s+ dovrebbe avere il vostro spirito.
momento tristezza
Tre mesi? Il tuo (ormai ex) ragazzo ha scoperto di essere sieropositivo tre mesi fa?
Io non pensavo che la cosa fosse così fresca!
Non credete che state correndo un po' troppo?
Beh non è mica immediata l'accettazione della propria positività. Io sono sei mesi ed ancora non riesco ad accettarla del tutto!
Lasciarvi? Ma se vi amate tentate ancora.
Dagli il tempo di cui necessità. Non forzarlo ad accettare la cosa. Un po' di depressione all'inizio è normale. Anzi forse è un bene. Lasciagli vivere le fasi dell'accettazione. Tra le fasi dell'accettazione c'è anche la tristezza, lascia che viva anche quella. Senza forzarlo a stare meglio.
Scoprire questa malattia è come vivere un lutto. Muore una parte di te. Per me è stato devastante.
Inoltre io dovevo fingere con tutti di stare bene. Non è una cosa bella. Ma con gli amici con cui mi ero confidato non volevo fingere.
Ti racconto un episodio. Una mia cara amica che sapeva di me, ogni volta che ci vedevamo cercava sempre di far cose divertenti con me evitando l'argomento.
Quando mi son reso conto della cosa, le dissi chiaramente che io invece avevo bisogno di parlarne.
Che per il tutto il tempo e con tutti gli altri dovevo fingere, mentre con lei potevo parlare dell'HIV e delle mie paure.
Da allora lei ogni volta mi chiedeva come stavo, com'erano le mie analisi, si interessò alle mie spiegazioni per capire di che si trattava, ecc
Mi sentivo meno solo. Meno pazzo.
Tu non sai cosa è meglio per lui. Ma manco io che sono positivo so cosa è meglio per lui. L'unico modo per saperlo è chiederglielo. Parlare.
La mia amica mi disse chiaramente: senti ma io evito di parlarne perché non so se faccio bene. Ma tu preferisci che ne parliamo?
Io le risposi di sì, che ogni tanto sentivo il bisogno di parlarne. È così è stato.
Se lo ami ancora fai un altro tentativo tesoro. Ma stavolta non correre. Cerca di capire cosa è meglio per lui. Andate da un counsel per l'HIV. Nel mio reparto c'è. Magari c'è anche da voi. Basta chiedere.
Se si può ancora rimediare non buttate via la vostra storia.
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Don't give up!
Io non pensavo che la cosa fosse così fresca!
Non credete che state correndo un po' troppo?
Beh non è mica immediata l'accettazione della propria positività. Io sono sei mesi ed ancora non riesco ad accettarla del tutto!
Lasciarvi? Ma se vi amate tentate ancora.
Dagli il tempo di cui necessità. Non forzarlo ad accettare la cosa. Un po' di depressione all'inizio è normale. Anzi forse è un bene. Lasciagli vivere le fasi dell'accettazione. Tra le fasi dell'accettazione c'è anche la tristezza, lascia che viva anche quella. Senza forzarlo a stare meglio.
Scoprire questa malattia è come vivere un lutto. Muore una parte di te. Per me è stato devastante.
Inoltre io dovevo fingere con tutti di stare bene. Non è una cosa bella. Ma con gli amici con cui mi ero confidato non volevo fingere.
Ti racconto un episodio. Una mia cara amica che sapeva di me, ogni volta che ci vedevamo cercava sempre di far cose divertenti con me evitando l'argomento.
Quando mi son reso conto della cosa, le dissi chiaramente che io invece avevo bisogno di parlarne.
Che per il tutto il tempo e con tutti gli altri dovevo fingere, mentre con lei potevo parlare dell'HIV e delle mie paure.
Da allora lei ogni volta mi chiedeva come stavo, com'erano le mie analisi, si interessò alle mie spiegazioni per capire di che si trattava, ecc
Mi sentivo meno solo. Meno pazzo.
Tu non sai cosa è meglio per lui. Ma manco io che sono positivo so cosa è meglio per lui. L'unico modo per saperlo è chiederglielo. Parlare.
La mia amica mi disse chiaramente: senti ma io evito di parlarne perché non so se faccio bene. Ma tu preferisci che ne parliamo?
Io le risposi di sì, che ogni tanto sentivo il bisogno di parlarne. È così è stato.
Se lo ami ancora fai un altro tentativo tesoro. Ma stavolta non correre. Cerca di capire cosa è meglio per lui. Andate da un counsel per l'HIV. Nel mio reparto c'è. Magari c'è anche da voi. Basta chiedere.
Se si può ancora rimediare non buttate via la vostra storia.
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Ultima modifica di rosso80 il venerdì 15 luglio 2016, 9:43, modificato 1 volta in totale.
Don't give up!
Re: momento tristezza
skydrake ha scritto:2 o 3 anni fa avevo letto su questo forum di un utente sieropositivo che voleva lasciare il suo ragazzo sieronegativo perché.... era troppo puro, non voleva sporcarlo, buttagli addosso questa croce o anche solo costringerlo a stare a dietro ad un malato come lui. Anziché essere geloso, non voleva tarpargli le ali perché appunto ci teneva a lui.
Certo che l'HIV cre un gran brutta barriera nelle coppie sierodiscordanti.
Non è facile stare con un s-, parlo di me personalmente, anche nella mia storia è successo che nonostante io sono s+, quello che è andato in depressione e lui che è s-, e vede tutto nero ed è prevenuto, e ha paura persino quando facciamo l'amore,non è per niente facile.
Re: momento tristezza
Napoleone perchè non mandi la tua ragazza dallo psicologo?
Non sto scherzando, mi sembra proprio questo il caso in cui un aiuto è necessario per superare certe difficoltà per le quali non basta l'amore nè il conforto.
Non sto scherzando, mi sembra proprio questo il caso in cui un aiuto è necessario per superare certe difficoltà per le quali non basta l'amore nè il conforto.
CIAO GIOIE
Re: momento tristezza
Credo che sia più comprensibile una situazione in cui il compagno S+ si fa mille seghe mentali , nel caso dell's - una volta che accetta la storia discordante mette in conto tutto ciò a cui va incontro !Fiore79 ha scritto:skydrake ha scritto:2 o 3 anni fa avevo letto su questo forum di un utente sieropositivo che voleva lasciare il suo ragazzo sieronegativo perché.... era troppo puro, non voleva sporcarlo, buttagli addosso questa croce o anche solo costringerlo a stare a dietro ad un malato come lui. Anziché essere geloso, non voleva tarpargli le ali perché appunto ci teneva a lui.
Certo che l'HIV cre un gran brutta barriera nelle coppie sierodiscordanti.
Non è facile stare con un s-, parlo di me personalmente, anche nella mia storia è successo che nonostante io sono s+, quello che è andato in depressione e lui che è s-, e vede tutto nero ed è prevenuto, e ha paura persino quando facciamo l'amore,non è per niente facile.
In bocca al lupo
Re: momento tristezza
bugs ha scritto:Credo che sia più comprensibile una situazione in cui il compagno S+ si fa mille seghe mentali , nel caso dell's - una volta che accetta la storia discordante mette in conto tutto ciò a cui va incontro !Fiore79 ha scritto:skydrake ha scritto:2 o 3 anni fa avevo letto su questo forum di un utente sieropositivo che voleva lasciare il suo ragazzo sieronegativo perché.... era troppo puro, non voleva sporcarlo, buttagli addosso questa croce o anche solo costringerlo a stare a dietro ad un malato come lui. Anziché essere geloso, non voleva tarpargli le ali perché appunto ci teneva a lui.
Certo che l'HIV cre un gran brutta barriera nelle coppie sierodiscordanti.
Non è facile stare con un s-, parlo di me personalmente, anche nella mia storia è successo che nonostante io sono s+, quello che è andato in depressione e lui che è s-, e vede tutto nero ed è prevenuto, e ha paura persino quando facciamo l'amore,non è per niente facile.
In bocca al lupo
Apunto, ha cmq accettato la mia sieropositivita e non passa sopra ad delle uscite con amiche, preferisce stare male (ha perso 8kl) ma non viene a fare pace boh
Re: momento tristezza
Non ho forzato il recupero in modo dittatoriale, ho cercato di fare il possibile per rendere le cose più semplici. Ma è vero ognuno di noi ha il suo modo di prendere le cose, probabilmente la sua forza verrà fuori tutta ora che in un certo senso è solo e non ci sono più,e lo spero tanto.
In ogni caso ragazzi...più leggo cose più mi assale un dubbio... è davvero possibile non contrarre il virus dopo più di un anno di rapporti non protetti con una persona s+? Questo dubbio mi assale ora che metto tutto in discussione,e questo dubbio mi assale perchè mi viene in mente che il mio ragazzo potrebbe aver avuto rapporti durante la nostra storia e contratto l'hiv durante, come è possibile che ad alcune persone capita subito dopo mezza volta e a me non è successo niente ? ditemi la vostra ne capite più di me.
In ogni caso ragazzi...più leggo cose più mi assale un dubbio... è davvero possibile non contrarre il virus dopo più di un anno di rapporti non protetti con una persona s+? Questo dubbio mi assale ora che metto tutto in discussione,e questo dubbio mi assale perchè mi viene in mente che il mio ragazzo potrebbe aver avuto rapporti durante la nostra storia e contratto l'hiv durante, come è possibile che ad alcune persone capita subito dopo mezza volta e a me non è successo niente ? ditemi la vostra ne capite più di me.