Ieri ho letto distrattamente un post di un utente che esponeva i problemi delle assicurazioni che negli USA non coprono le malattie infettive croniche presenti all'atto delle stipule.
Io vorrei porvi un quesito più...lungimirante. A gennaio dovevo togliermi una ciste, ma i tempi della sanità pubblica sono quelli che sono (ancora non mi hanno chiamato ed era parecchio infiammata quando il chirurgo mi ha visitato), per cui mi sono rivolto a strutture private coi prezzi più pazzeschi. Tutti mi hanno detto che se non avevo un'assicurazione era meglio evitare o aspettare la chiamata dell'ospedale, i prezzi andavano da 3.000 euro in su, la ciste era una prima di tetta per dire. Affitto sala operatoria, anestesista, chirurgo, infermiere e materiale.
Fortunatamente ho trovato uno studio dermatologico che prima me l'ha sfiammata con ripetute infiltrazioni di cortisone e antibiotico(e salassi economici) e finale con operazione per rimuovere la sacca.
Vado un giorno in banca, racconto che per problemi di appuntamenti per sta ciste non avevo potuto raggiungerli prima e dico se tante volte potevano consigliarmi un'assicurazione che coprisse le spese sanitarie. Me ne offrono una di circa 1000 euro l'anno, ma l'assicurazione scrive chiaramente che non potevano aderire persone sieropositive anche se con carica virale azzerata, persone risultate positive all'Epatite C, anche se curata, persone con episodi di problemi oncologici e pure quella... non mi mancava niente.
Mi chiama la banca, e declino, ovviamente senza spiegare perché. Dico solo che ormai avevo risolto e contavo di non ammalarmi più a lungo.
Mi è rimasta impressa però l'esclusione delle assicurazioni imposta a persone sieropositive anche se in cura e con carica pari a zero.
Voi che esperienza avete? Io avrei voluto coprirmi le ciapp anche con qualcosa di privato, perché la sanità pubblica ripeto non funziona più per tante cose. Almeno a Roma. E' una cambogia.
Assicurazioni
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Re: Assicurazioni
Stesso problema che ho io, sono assicurato praticamente per tutto, tranne che con Polizza Sanitaria.
Due anni fa sono stato costretto a sottoscriverne una (per 12 mesi per la mia professione è stato obbligatorio avere la polizza infortuni) e, ovviamente, ho dovuto spendere 150 euro per una assicurazione che non mi avrebbe mai coperto.
Un assurdo, anche perchè qualcuno dovrebbe spiegarmi se scivolo e mi rompo un braccio cosa mai avrà a che fare con l'hiv
Due anni fa sono stato costretto a sottoscriverne una (per 12 mesi per la mia professione è stato obbligatorio avere la polizza infortuni) e, ovviamente, ho dovuto spendere 150 euro per una assicurazione che non mi avrebbe mai coperto.
Un assurdo, anche perchè qualcuno dovrebbe spiegarmi se scivolo e mi rompo un braccio cosa mai avrà a che fare con l'hiv
Re: Assicurazioni
Io presumo che sia perché una condizione da S+ è considerata come un trojan per altri problemi di salute. Ossia non si può escludere la sola patologia, perché la stessa ne favorisce altre. E' un voler pensar male eh..-noi sappiamo che non possiamo nemmeno infettare più. Però è dura farlo riconoscere ai non addetti ai lavori.
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Re: Assicurazioni
Comunque se dovesse succedere qualcosa, dalla classica gastroenterite così come una distorsione nessuno farà mai l’esame dell’hiv, basta non dirlo e non verrà riportato nel certificato anamnestico e l’assicurazione paga.
Calcolando che le assicurazioni hanno in USA i claim department che effettuano repricing con sconti che vanno dal 40 all’ 80% sulle fatture.
Calcolando che le assicurazioni hanno in USA i claim department che effettuano repricing con sconti che vanno dal 40 all’ 80% sulle fatture.
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Re: Assicurazioni
Le assicurazioni vengono scritte da persone che non sanno neanche che cosa sia l’HIV, spesso sono copia ed incolla di polizze già esistenti sul mercato.a-man ha scritto: ↑sabato 13 luglio 2019, 16:06Io presumo che sia perché una condizione da S+ è considerata come un trojan per altri problemi di salute. Ossia non si può escludere la sola patologia, perché la stessa ne favorisce altre. E' un voler pensar male eh..-noi sappiamo che non possiamo nemmeno infettare più. Però è dura farlo riconoscere ai non addetti ai lavori.
Le esclusioni per molte sono le stesse da 10 anni, in alcune adesso vengono coperte anche le patologie croniche e preesistenti ma se vai tra le esclusioni l’hiv lo trovi sempre.
Con noi perdono incassi però coprono cardiopatici ed ipertesi 80enni per centinaia di migliaia di euro a volte.
Credo che il problema più grosso è che non esistono dei dati che valutano e quantificano il rischio assicurativo per le persone hiv+.
Ci vorrebbe un associazione che si esponga con le singole assicurazioni e che contratti un prodotto che ci copra anche l’eventuale smarrimento farmaci come fa hivinsurance.
Anche se qualora sia coperta l’HIV come cronicità in caso di smarrimento farmaci la visita ed i farmaci sono coperti di default