Allora, a meno che ritorni, si vede che era strettamente collegato al rash (che sarà passato anche lui, immagino). Meglio così!tommy861 ha scritto:il prurito è quasi passato..resta un pò solo sul palmo della mani e i piedi.
Purtroppo o per fortuna, qui nessuno è nemmeno vagamente un medico (che mi risulti) e quindi ci si limita a scambiarsi esperienze di vita vissuta (personalmente o da altri malati ritenuti affidabili) o a rifarsi a nozioni generali e assodate.oggi ho ritirato le prime analisi. qualcuno mi aiuta a capirle?..il medico mi ha detto un pò di cose ma non ci ho capito granchè
CDA 370/mmc 13%
CD8 2182/mmc 75%
Mi hanno che non devo iniziare la cura subito ma dobbiamo aspettare. mi sembra di aver capito che le difese immunitarie non sono ancora troppo basse (o alte?) per iniziare la cura?...
Un caso come il tuo - cioè, stando al poco che hai raccontato, di infezione da HIV in fase acuta E GIA' DIAGNOSTICATA COME TALE - NON è di "ordinaria amministrazione", anche se noto che, da qualche tempo, si presentano sempre più persone nella tua situazione (mentre una volta non accadeva praticamente mai).
La fase acuta (o comunque l'infezione recente) è un momento cruciale e molto "a sé" della storia della malattia da HIV, non solo per la sua violenza (se lo sconquasso della fase acuta perdurasse, tutti andrebbero all'altro mondo nel giro di poco - cosa che, per inciso e da un punto di vista strettamente epidemiologico, sarebbe stata una gran fortuna!) e per la sua rapida evolutività, ma anche perché, a mio avviso, non c'è ancora un vero consenso su che cosa è meglio fare: intervenire immediatamente con gli antiretrovirali oppure aspettare che la situazione raggiunga un "punto di equilibrio", ancorché relativo e temporaneo, e decidere poi sulla base di questo?
Non entro ulteriormente nei dettagli perché il punto è complicato (e dibattuto) non solo scientificamente, ma anche, per così dire, "eticamente" (l'intervento immediato e indiscriminato puzza parecchio di "misura a tutela della popolazione generale - e chi se ne frega del malato", tanto per parlar chiaro).
Mi sono concesso tutta questa premessa per poter dire senza il rischio di venir frainteso che i (pochi) valori che riporti, supposto che quelli che chiami "CDA" siano in realtà "CD4", sono sì brutti e sballatissimi MA, in un acuto, questo ha un significato relativo, così come l'avrebbe una viremia (= copie/ml di HIV-RNA nel plasma) che, anche se non la riporti, molto probabilmente sarà "stratosferica", MA stratosferica vista con un "occhio da fase cronica" che, di nuovo, non è quello giusto con cui guardare a un paziente che invece, come te, in fase cronica non è.
Morale: affidati al tuo infettivologo, sia perché saprà il suo mestiere e non sarai certo il primo caso che vede in vita sua, sia perché, a quanto ho dedotto, prima di intervenire intende vedere gli esiti della "controffensiva" che, spontaneamente, il tuo organismo sta sferrando contro il virus.