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La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
alep
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Messaggio da alep » venerdì 31 maggio 2013, 17:48

Ciao a tutti!

Ho bisogno di in'informazione: mio fratello che è s+ da tre anni circa si trova adesso ai ferri corti con la sua ragazza che lo accusa di averla contagiata e minaccia di denunciarlo...

Premesso che mio fratello non è mai stato san francesco e quindi nemmeno monogamo, non sapeva chiaramente di essere s+ (forse se stava più accorto.....), ma la sua ragazza può denunciarlo? Come si fa a dimostrare che invece non sia stata lei?

grazie per VS gentili info

ciao



skydrake
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Re: info

Messaggio da skydrake » venerdì 31 maggio 2013, 19:07

Ciao.
Questa e una brutta situazione
ma la sua ragazza può denunciarlo?
In teoria si, per lesionò colpose.
Ma poi deve dimostrare che:
1) E' stato lui
2) Che é una lesione "colposa", cioè che lo sapeva prima, o perlomeno lo sospettava, o che aveva un comportamento riprovevole come fare sesso a destra e manca con categorie a rischio senza profilattico e poi far sesso sesso con lei
Come si fa a dimostrare che invece non sia stata lei?
Molto più facile dimostrare che NON é stato lui piuttosto che é stato lui:
comparando il genoma dei due virus. Se i due ceppi, quello nel tuo fratello e quello della sua (ex) ragazza sono differenti, allora le origini sono diverse. Ti ricordo che l'HIV é spaventosamente mutevole ed esistono innumerevoli ceppi, a volte con fino un 30% di materiale genetico differente. Questi sono solo i sottotipi principali:

Immagine



alep
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Re: info

Messaggio da alep » lunedì 3 giugno 2013, 6:11

grazie sky, ma non riesco a capire molto bene il discorso della comparazione del genoma.....
Quindi se i ceppi sonoi uguali la possibilità è 50/50, o mi sbaglio?



skydrake
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Re: info

Messaggio da skydrake » lunedì 3 giugno 2013, 7:37

alep ha scritto:grazie sky, ma non riesco a capire molto bene il discorso della comparazione del genoma.....
Quindi se i ceppi sonoi uguali la possibilità è 50/50, o mi sbaglio?
Non mi sono azzardato a calcolare le probabilità nel caso che fossero uguali per dimostrare che é stato proprio lui. Suppongo piuttosto una probabilità del 90%,95%,99%, senza raggiungere i 100% causa l'altissima velocità di mutazione, per cui i due ceppi possono divergere (ma poco, giusto in qualche parte nella loro sequenza genomica) in pochissimo tempo:
http://cid.oxfordjournals.org/content/56/11/1667.full

Da cui:
It is estimated that up to 5 mutations may arise with each replication cycle. The daily production of more than a billion new virions in a typical chronically infected patient implies that the virus undergoes 10–100 million rounds of replication daily, resulting in the rapid generation of viral progeny carrying every possible mutation throughout


Prima facevo osservare solo che ci sono in giro cosi tante migliaia di ceppi virali, simili ma non perfettamente uguali, che confrontando il genoma (DNA) é possibile vedere con una alta probabilità se uno si é infettato proprio da un'altra persona, o viceversa. Sopratutto il viceversa, cioè dimostrare il NON contagio quando i due ceppi divergono significativamente: se uno si trova un HIV-1 group M subtype A e l'altro un HIV-1 group M subtype B, su può supporre con probabilità quasi assoluta che il primo non l'abbia trasmesso al secondo.

Immagine

Ma dopo i gruppi e i subtipi, le sigle dei ceppi virali continuano. Questa é un'altra rappresentazione grafica di tutte le mutazioni finora censite, raggruppate per "similarità", ovvero per le parti in comune della loro sequenza genomica (le mutazioni possono avvenire in regioni differenti nella lunga catena del DNA):

Immagine

I due ceppi virali, del donatore e del ricevente, anche se iniziano ad evolvere indipendentemente fin dal giorno stesso del contagio, non possono differire eccessivamente in troppe parti differenti nelle loro sequenze di DNA, nel giro di troppo poco tempo. Per avere differenze consistenti occorrono anni, o una "pressione genetica", ma qui il discorso si fa lungo.



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