La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
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Francescoz
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da Francescoz » venerdì 2 agosto 2013, 9:16
Buongiorno a tutti!
Mio padre è donatore di sangue ormai da anni, va in ospedale a donare ogni 3/4 mesi, e ogni volta gli fanno le solite analisi che includono anche HIV e HCV, se i valori sono nella norma e HIV e HCV risultano negative può donare. Una domanda sorge spontanea, se un donatore viene contagiato 10 gg prima di andare a donare, il test HIV risulterà NEGATIVO a causa del periodo finestra e lui potrà donare tranquillamente, il problema è che la sacca di sangue risulterà comunque infetta dal virus, quindi quando quella sacca verrà usata per una trasfusione, l'individuo contrarrà il virus del donatore! Ci sono quindi, ancora oggi, individui che contraggono l'HIV a causa di trasfusioni infette?

Francesco
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skydrake
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da skydrake » venerdì 2 agosto 2013, 10:27
Ci sono due aspetti da far notare:
1) L'AVIS aggiunge all'ELISA anche il PCR (sia per l'HIV che per l'HCV), un esame con un periodo finestra brevissimo (dipende quanto si amplifica il materiale genetico, 10 giorni per avere un poco di affidabilità, ma c'è che lo amplifica anche per cercare di rilevare contagi 2-3 giorni prima) ma che la CDC americana addirittura sconsiglia come diagnostico in quanto é frequentissima fonte di falsi positivi. Tale esame é utilissimo in caso di donazioni (specie per l'HCV): mentre se fatto come privato, in caso di esito falsamente positivo la gente si dispera per giorni (arrivando anche al suicidio) prima che arrivino i risultati di ulteriori accertamenti, l'AVIS, forte della sacca di 400-450cc di sangue donata, può fare subito ulteriori accertamenti ed eventualmente richiamare il donatore e fargli ulteriori test tenendolo ancora mezzo ignaro (con scusanti tipo "dobbiamo ripetere un esame in quanto c'è stato un errore in laboratorio, non vorremo sprecare la sacca di sangue ecc.").
2) Nel modulo che si fa compilare ad ogni donatore ogni volta, c'è scritto chiaramente "dichiaro di non aver avuto comportamenti a rischio nei XX giorni precedenti". Mi pare che ora i XX giorni siano attorno ai 40.
Se si va a donare sangue quale impegno civile, occorre avete un minimo di consapevolezza. La donazione non va intesa come un mezzo economico per farsi fare esami di controllo. 10 giorni di completa assenza di comportamenti a rischio (meglio però 40) sono un requisito indispensabile per la donazione.
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Francescoz
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da Francescoz » venerdì 2 agosto 2013, 10:44
skydrake ha scritto:Se si va a donare sangue quale impegno civile, occorre avete un minimo di consapevolezza. La donazione non va intesa come un mezzo economico per farsi fare esami di controllo. 10 giorni di completa assenza di comportamenti a rischio (meglio però 40) sono un requisito indispensabile per la donazione.
Già, il punto è che molti usano la donazione di sangue proprio per fare gli esami di routine e per verificare un'eventuale infezione da HIV o HCV, comunque grazie della risposta!
P.S.: La PCR sarebbe quella qualitativa vero? Se non erro è un test di tipo NAT...
Francesco