Sto cercando un parere medico per quanto riguarda il mio contagio avvenuto ormai 5 mesi fa.
La domanda che ho trovato spesso anche in altri forum è questa: in termini pratici quali sono le quantità minime ( non intendo con questo sapere un numero perfetto ma un range) di sangue o sperma affinchè il virus venga trasmesso?
Nella mia esperienza ho ricostruito tutto quello che era successo,l'unica volta in cui credo possa essere successo qualcosa di veramente a rischio e in cui io possa essere stato contagiato. In un rapporto anale non protetto (io attivo) mi si è strappato il frenulo e da li grande sanguinamento. Ora verrà spontaneo pensare a tutti che io possa essere stato a contagiare, vista la dinamica, ma essendo un ex donatore di sangue io sapevo di essere negativo fino al giorno di quel rapporto.
La domanda è questa: la mancanza di lubrificazione provoca inevitabilmente delle lacerazioni perciò perdite di sangue. Quindi in questo caso il suo sangue (dato dalle lacerazioni) può aver infettato me tramite la ferita che mi sono procurato dalla rottura del frenulo?
La mia è una situazione parecchio bizzarra, non avendo la possibilità di scoprire il vero stato di salute della persona con cui ho avuto il rapporto. Ho provato a chiedere ma evita, non da importanza, dice di star bene senza neppure curarsi di mandare (anche per essere veramente a posto con la sua coscienza) le sue analisi.