In effetti l’intolleranza verso forme di pensiero più critiche è evidente.Su questo forum non si tollerano i litigi sterili né tanto meno che si cerchi di minare la credibilità di chi ci lavora con passione senza venire retribuito.
Siete stati non solo ingiusti nel trarre conclusioni affrettate ma anche incapaci di moderare una discussione tutt’altro che sterile e che di litigioso aveva ben poco (o forse la litigiosità era decisamente unilaterale).
La credibilità di chi “lavora” in questo sito andrebbe difesa e giustificata soprattutto davanti ad affermazioni aberranti che paragonano il “negazionismo” che esiste intorno all’HIV rispetto al negazionismo dell’olocausto. Questi paragoni sì che sono intollerabili, oltre che gravemente offensivi per motivi talmente evidenti che non vale la pena nemmeno di ricordarli. E dimostrano un grado di complessità concettuale pari a zero.
In questa sede non mi interessa fare riflessioni sulla correttezza o meno del termine stesso - negazionismo -, termine che rimanda ad altri negazionismi, con una genesi e con delle motivazioni ben diverse. Tra l’altro come molti di voi sapranno le teorie non ortodosse sull’Hiv non si riducono a una sola ipotesi: c’è chi afferma che l’Hiv esista eccome. È il nesso con l’Aids che viene posto sotto scrutinio. Ripeto, non mi interessa approfondire questo discorso perché, come tutti voi, non sono un medico.
Trovo discutibile imporre a qualcuno di pensarla in un certo modo e privargli la possibilità di farsi delle domande e, se attaccato, di difendersi. Ben più comodo è appiccicargli delle etichette che evidentemente infastidiscono troppo, fissarsi su due parole, ingigantire ciò che fa comodo per avere poi il pretesto per il blocco, non sentire ragioni e poi agire in base alle attribuzioni del proprio narcisismo. In questo senso il “forum” nel senso etimologico del termine di “piazza pubblica” o “luogo di assemblea” perde il suo senso. A volte ho la sensazione che la paura dei comunisti del Maccartismo sembri acqua fresca al confronto.
Ecco, io qualche domanda me la faccio. E assistendo a certe reazioni incontrollate, convulse e aggressive non posso non interrogarmi ancora di più sul perché di questa aggressività. Se la non ortodossia facesse poca paura certi discorsi cadrebbero inosservati, mentre qui accade esattamente il contrario. Purtroppo i miei occhi hanno dovuto leggere, qui e in altre sezioni di questo “forum”, pagine e pagine di post preoccupantemente infantili mossi contro chiunque presentasse tesi diverse da quelle ortodosse. È vero che c’è chi convive con questa realtà da trent’anni, è altrettanto vero che alcune persone ne sono venute a contatto da qualche mese. Informarci ci rende stupidi o è segno di uno spirito critico? Pensate davvero che la gente su questioni così delicate che riguardano la propria salute possa prendere delle decisioni solo per aver letto un articolo su internet? Finiamola di postare le vignette “se sta su internet allora deve essere vero”: non dimostrate molto rispetto verso l'intelligenza di chi vi viene a leggere.
Il principio che regola la nostra società è che ognuno ha la responsabilità delle proprie azioni e della propria vita. Se qualcuno decide di non prendere i farmaci (non è il mio caso, ndr.) o semplicemente di informarsi su più campane, questa è una sua scelta insindacabile che va rispettata.