Categoria a rischio o comportamento a rischio?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Milagro
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Iscritto il: lunedì 29 giugno 2015, 21:03

Categoria a rischio o comportamento a rischio?

Messaggio da Milagro » martedì 30 giugno 2015, 21:03

Premettendo che personalmente credo che non esistano categorie a rischio, ma comportamenti a rischio, vorrei porre la seguente domanda.
Perchè ultimamente tantissime associazioni legate in qualche modo alla lotta all' AIDS e HIV sostengono che sia GIUSTO fare il test HIV regolarmente? LILA e ANLAIDS tra le prime.

Io credo che sia giusto effettuare un test in caso di comportamenti a rischio. Se uno non ha comportamenti a rischio, che senso ha fare il test ogni 6 mesi, 1 anno?
Io lo trovo uno spreco di denaro pubblico.

Qualcuno mi sa dire se tale affermazione della "regolarità" ha delle basi di tipo "scientifico"? Immagino sia essenziale per arginare i nuovi contagi, ma mi permane il dubbio.

Io personalmente faccio il test una volta all' anno giusto perchè lo aggiungo agli altri esami del sangue, ma sarebbe inutile farlo per il tipo di comportamenti che tengo.

Grazie anticipatamente delle risposte.



rospino
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Re: Categoria a rischio o comportamento a rischio?

Messaggio da rospino » mercoledì 1 luglio 2015, 8:36

Milagro ha scritto:Io credo che sia giusto effettuare un test in caso di comportamenti a rischio. Se uno non ha comportamenti a rischio, che senso ha fare il test ogni 6 mesi, 1 anno?
Anche fare sesso protetto con il/la proprio/a partner fisso/a è un comportamento a rischio. Molte infezioni avvengono all'interno di relazioni stabili, perché uno dei due è promiscuo (o entrambi :lol: ) oppure perché uno dei due è sieropositivo senza saperlo.
Questa credo che sia una validissima motivazione per cui tutti coloro che hanno una relazione stabile e non usano (o non usano regolarmente) il preservativo dovrebbero fare il test periodicamente.



Adam8
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Iscritto il: giovedì 25 luglio 2013, 22:03

Re: Categoria a rischio o comportamento a rischio?

Messaggio da Adam8 » mercoledì 1 luglio 2015, 9:40

Ciao Milagro, l'impegno di promuovere il test Hiv credo dipenda da alcuni problemi irrisolti:
1 Il numero di late presenters, persone che scoprono la sieropositività in una fase avanzata della malattia, rappresenta una buona percentuale di nuove diagnosi;
2 esiste quindi un sommerso di persone sieropositive che non sanno di esserlo e che possono contribuire alla diffusione dell'Hiv;
3 il numero di nuove infezioni rimane più o meno stabile negli ultimi anni;

Temo che non tutte le persone, nonostante le campagne di prevenzione e informazione, siano consapevoli dei comportamenti a rischio, o li percepiscano realmente come tali. Quello che ha scritto Rospino è un esempio.

Aumentare il numero di persone che effettua il test può portare a una diminuzione di nuove infezioni in futuro e alla diagnosi precoce dell'infezione, che presenta condizioni più favorevoli da diversi punti di vista, come puoi leggere nel forum.



Milagro
Messaggi: 2
Iscritto il: lunedì 29 giugno 2015, 21:03

Re: Categoria a rischio o comportamento a rischio?

Messaggio da Milagro » mercoledì 1 luglio 2015, 17:56

Quindi in sostanza questa campagna di screening massiccio indica che il livello medio di conoscenza è davvero basso? Testiamoli tutti per combattere la ignoranza in materia?
Ottima notizia :roll:
Grazie per le risposte.



Datex
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Iscritto il: mercoledì 14 gennaio 2015, 18:50

Re: Categoria a rischio o comportamento a rischio?

Messaggio da Datex » mercoledì 1 luglio 2015, 18:53

il problema prinicipale è che le persone credono ancora sia una malattia confinata agli omosessuali e ai tossicodipendenti. in realtà riguarda tutta la popolazione sessualmente attiva. è ovvio che non richiedo un test ad un bambino.
contrariamente a quello che pensa la maggior parte della gente i nuovi contagi avvengono nelle coppie fisse e sposate. il virus in 30 anni si è inserito in ogni classe e gruppo sociale. basta un partner non fedele e la porta per il virus è aperta.



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