HIV farmaci
Re: HIV farmaci
Tutti gli antiretrovirali agiscono interferendo in una delle fasi di replicazione di questo virus (ogni classe di antiretrovirali ha come obiettivo una fase diversa), impedendo così che si possano generare nuovi virus.
Il problema è che fanno solo quello. Danno fastidio al virus, ma non alle cellule "latentemente" infette (cioè già attaccate dall'HIV, ma non in fase di replicazione).
Come sai, i virus infettano cellule umane (ogni virus ha delle cellule prede differenti), ci inserisce il proprio codice genetico e la obbliga a creare delle copie di sé stesso.
Ma come far fuori le cellule già infettate?
Normalmente, si aspetta un pò.
Al più dopo qualche settimana l'organismo ha trovato gli anticorpi giusti (e la strategia giusta, ci sono più meccanismi), per far fuori di virus. Inoltre, dopo un po' termina il ciclo di vita delle cellule infettate (che di solito é molto più breve di quelle sane).
Oggigiorno é possibile curare anche molte delle malattie virali in cui il virus é altamente efficiente nell'evitare che l'organismo individui in tempo (prima di mutaziuoni) gli anticorpi giusti.
Ad esempio l'HCV, il virus che provoca l'epatite C, attacca gli epatociti, che vivono mediamente 6 mesi, ma se infettati di solito vivono circa 2 mesi.
Per eradicare l'HCV si danno per 3 mesi degli antivirali specifici e il gioco è fatto.
Con l'HIV questo gioco non funziona. Esso possiede una terza caratteristica peculiare. Le prime due sono:
1) Mutare in continuazione le glico-proteine sulla sua superficie, per cui l'organismo non riesce a riconoscerlo e produrre gli anticorpi più addatti in tempo
2) Attaccare principalmente proprio i linfociti T CD4, "gli ufficiali" nell'esercito delle cellule altamente specializzate del nostro sistema immunitario, che svolgono funzioni di coordinamento fondamentali anche per la corretta produzione di anticorpi
Questa sua terza peculiarità é:
3) Alcune delle cellule sue vittime hanno vita semi-eterna, o quasi. Una sottoclasse dei linfociti CD4 sono i linfociti memoria, che si pensa che vivano almeno 10 anni. Poi attacca benissimo il midollo osseo, in particolare le cellule emopoietiche, nonché gli astrociti nel cervello, poi le cellule staminali.
Pochi virus, come esempio l'herpes virus (HSV), il papilloma virus (HPV-1), il leukaemia virus (HTLV-1), il citomegalovirus (CMV), hanno la caratteristica di riuscire a infettare cellule dalla vita così lunga, ed infatti sono tutti accomunati da una estema tenacia nel farsi eradicare. Quasi tutti, una una volta presi, non si eradicano più, ma al più si rintanano in qualche anfratto (nelle cellule "reservoir") dell'organismo (ad esempio molti ceppi di herpes virus prediligono le terminazioni nervose della pelle), pronti a sbucare fuori appena le difese immunitarie si abbassano, da brave malattie opportunistiche.
La grossa differenza tra questi ultimi virus e l'HIV è che per continuare a tenerli rintanati, per i primi ci pensa il sistema immunitario in autonomia finché si mantiene efficiente, per l'HIV occorre l'assunzione quotidiana perenne di antiretrovirali.
Il problema è che fanno solo quello. Danno fastidio al virus, ma non alle cellule "latentemente" infette (cioè già attaccate dall'HIV, ma non in fase di replicazione).
Come sai, i virus infettano cellule umane (ogni virus ha delle cellule prede differenti), ci inserisce il proprio codice genetico e la obbliga a creare delle copie di sé stesso.
Ma come far fuori le cellule già infettate?
Normalmente, si aspetta un pò.
Al più dopo qualche settimana l'organismo ha trovato gli anticorpi giusti (e la strategia giusta, ci sono più meccanismi), per far fuori di virus. Inoltre, dopo un po' termina il ciclo di vita delle cellule infettate (che di solito é molto più breve di quelle sane).
Oggigiorno é possibile curare anche molte delle malattie virali in cui il virus é altamente efficiente nell'evitare che l'organismo individui in tempo (prima di mutaziuoni) gli anticorpi giusti.
Ad esempio l'HCV, il virus che provoca l'epatite C, attacca gli epatociti, che vivono mediamente 6 mesi, ma se infettati di solito vivono circa 2 mesi.
Per eradicare l'HCV si danno per 3 mesi degli antivirali specifici e il gioco è fatto.
Con l'HIV questo gioco non funziona. Esso possiede una terza caratteristica peculiare. Le prime due sono:
1) Mutare in continuazione le glico-proteine sulla sua superficie, per cui l'organismo non riesce a riconoscerlo e produrre gli anticorpi più addatti in tempo
2) Attaccare principalmente proprio i linfociti T CD4, "gli ufficiali" nell'esercito delle cellule altamente specializzate del nostro sistema immunitario, che svolgono funzioni di coordinamento fondamentali anche per la corretta produzione di anticorpi
Questa sua terza peculiarità é:
3) Alcune delle cellule sue vittime hanno vita semi-eterna, o quasi. Una sottoclasse dei linfociti CD4 sono i linfociti memoria, che si pensa che vivano almeno 10 anni. Poi attacca benissimo il midollo osseo, in particolare le cellule emopoietiche, nonché gli astrociti nel cervello, poi le cellule staminali.
Pochi virus, come esempio l'herpes virus (HSV), il papilloma virus (HPV-1), il leukaemia virus (HTLV-1), il citomegalovirus (CMV), hanno la caratteristica di riuscire a infettare cellule dalla vita così lunga, ed infatti sono tutti accomunati da una estema tenacia nel farsi eradicare. Quasi tutti, una una volta presi, non si eradicano più, ma al più si rintanano in qualche anfratto (nelle cellule "reservoir") dell'organismo (ad esempio molti ceppi di herpes virus prediligono le terminazioni nervose della pelle), pronti a sbucare fuori appena le difese immunitarie si abbassano, da brave malattie opportunistiche.
La grossa differenza tra questi ultimi virus e l'HIV è che per continuare a tenerli rintanati, per i primi ci pensa il sistema immunitario in autonomia finché si mantiene efficiente, per l'HIV occorre l'assunzione quotidiana perenne di antiretrovirali.
Re: HIV farmaci
Bingo.lulu009 ha scritto:E poi, è vero che danno problemi alle ossa e ai reni?
Soprattutto il secondo sono effetti collaterali frequenti del Truvada, la pillola blu.
In ogni caso tali effetti variano molto da persona a persona. Ad alcuni non fa assoluntamente nulla neanche dopo molti anni, altri vanno in osteoporosi in un anno.
Il Sustiva invece può dare insonnia, sonnolenza, vertigini e disturbi del sonno (i sogni vengono "esaltati'), ma é un effetto collaterale meno frequente rispetto ai problemi alle ossa del Truvada.
Re: HIV farmaci
Ma, a forza di prendere medicinali che li rendono incapaci di riprodursi, i virus seguendo un po' la teoria evolutiva non imparano per così dire a "difendersi" da questi?
Un po' come quando si prendono sempre antibiotici che ad un certo punto i batteri imparano a riconoscere e quindi diventano immuni agli effetti che dovrebbero avere e quindi si deve cambiare antibiotico.
Un po' come quando si prendono sempre antibiotici che ad un certo punto i batteri imparano a riconoscere e quindi diventano immuni agli effetti che dovrebbero avere e quindi si deve cambiare antibiotico.
Re: HIV farmaci
Questo non succede quasi mai se si è "aderenti", cioè se si assume regolarmente la terapia e quindi si sopprime la replicazione virale. Sopprimendo il virus, si impedisce anche che possano svilupparsi forme resistenti. Questo è l'obiettivo della terapia, che è quasi sempre composta, almeno tradizionalmente, da tre diversi farmaci.lulu009 ha scritto:Ma, a forza di prendere medicinali che li rendono incapaci di riprodursi, i virus seguendo un po' la teoria evolutiva non imparano per così dire a "difendersi" da questi?
Un po' come quando si prendono sempre antibiotici che ad un certo punto i batteri imparano a riconoscere e quindi diventano immuni agli effetti che dovrebbero avere e quindi si deve cambiare antibiotico.
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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.
Re: HIV farmaci
La teoria evolutiva della selezione funziona solo se una minima quantità di virus/batteri scampa al farmaco, anche un 0,01%, sicché col passare delle generazioni "sviluppano resistenze", ossia trovano escamotage per resistere ai farmaci utilizzati.
Ma non c'è alcuna selezione evolutiva se i virus non si riproducono per niente, se i virus scampati sono lo 0,000%.
Ecco perché é importantissimo non saltare MAI la dose quotidiana di antiretrovirali.
Se si salta la dose quotidiana e guardacaso quel giorno si risveglia un reservoir (un linfocita memoria infetto, una cellula emopoietica infetta ecc.), fenomeno che capita a random, molto ma molto grossomodo ogni tot giorni, potrebbero liberarsi nel sangue nuovi virus e completare un ciclo di replicazione (non mi ricordo più quanto è quello dell'HIV, comunque è molto veloce), è poiché questo virus muta molto velocemente, uno potrebbe aver la sfiga di avere la nuova generazione di virus con una resistenza contro quel dato antiretrovirale.
Le possibilità sono basse, ma non nulle. Gli antiretrovirali sono poco più di una trentina di 8-9 classi, ma solo una decina, di 4-5 classi hanno effetti collaterali facilmente tollerabili.
Gli antiretrovirali sono un tipo di farmaci che è meglio o non prenderli per niente, o prenderli esattamente alla dose e alla cadenza prevista.
Se uno comincia a saltare le pillole un giorno si e un giorno no, prima o poi si brucia gli antiretrovirali che usa (di solito tre per volta di due classi differenti, é complicato spiegarlo, ma si può immaginare il sistema delle doppie porte delle banche).
Arrivati ad una decina di antiretrovirali bruciati di tutte le classi esistenti, allora la faccenda si fa davvero brutta.
Ma non c'è alcuna selezione evolutiva se i virus non si riproducono per niente, se i virus scampati sono lo 0,000%.
Ecco perché é importantissimo non saltare MAI la dose quotidiana di antiretrovirali.
Se si salta la dose quotidiana e guardacaso quel giorno si risveglia un reservoir (un linfocita memoria infetto, una cellula emopoietica infetta ecc.), fenomeno che capita a random, molto ma molto grossomodo ogni tot giorni, potrebbero liberarsi nel sangue nuovi virus e completare un ciclo di replicazione (non mi ricordo più quanto è quello dell'HIV, comunque è molto veloce), è poiché questo virus muta molto velocemente, uno potrebbe aver la sfiga di avere la nuova generazione di virus con una resistenza contro quel dato antiretrovirale.
Le possibilità sono basse, ma non nulle. Gli antiretrovirali sono poco più di una trentina di 8-9 classi, ma solo una decina, di 4-5 classi hanno effetti collaterali facilmente tollerabili.
Gli antiretrovirali sono un tipo di farmaci che è meglio o non prenderli per niente, o prenderli esattamente alla dose e alla cadenza prevista.
Se uno comincia a saltare le pillole un giorno si e un giorno no, prima o poi si brucia gli antiretrovirali che usa (di solito tre per volta di due classi differenti, é complicato spiegarlo, ma si può immaginare il sistema delle doppie porte delle banche).
Arrivati ad una decina di antiretrovirali bruciati di tutte le classi esistenti, allora la faccenda si fa davvero brutta.
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Re: HIV farmaci
Posso fare una domanda sperando sia considerata interessante per gli ignoranti come me da voi super esperti? Ho letto gli ultimi studi che dicono che le aspettative di vita con i farmaci si avvicinano molto a quella dei negativi. Come fanno a dire una cosa del genere se i farmaci esistono solo da 20 anni? Da quanti anni sono in terapia le persone positive senza gravi problemi? Voi che gestite il forum da quanti anni siete in terapia? Avete mai interrotto la terapia? Secondo voi una persona di 45 anni se inizia la terapia può vivere a lungo o il discorso vale solo per i ventenni? E poi secondo voi una persona può reggere trent'anni e più di farmaci quotidiani? Lo so tante domande ma ne ho un ultima. Quando dicono che ormai l'aspettativa di vita è simile ai negativi tengono conto, o forse sperano, che negli anni una cura migliore uscirà e quindi lo scopo intanto è quello di mantenere in vita le persone? Grazie a tutti
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Re: HIV farmaci
I super esperti consigliano fortemente la lettura del forum.pescarese45 ha scritto:Posso fare una domanda sperando sia considerata interessante per gli ignoranti come me da voi super esperti? [..]
Consiglia anche l'uso della funziona ricerca.
Re: HIV farmaci
Non essendo un superesperto, ti rispondo io. Esistono persone che sono in terapia da 30 anni ed anche più. Hanno iniziato con i farmaci allora disponibili, poi sono passati ad altre terapie. In Italia il caso più noto è quello di Rosaria Iardino, una donna straordinaria che della lotta contro l'HIV e i pregiudizi sociali sui sieropositivi e sui malati di Aids ne ha fatto l'impegno della sua vita. Ma vi sono anche altri casi.
Sull'aspettativa di vita - ovviamente le variabili sono varie - comunque è corretto quello che dici. Ormai gli specialisti sostengono che i sieropositivi che seguono con attenzione la terapia, hanno un'aspettativa di vita quasi identica a quella dei non sieropositivi. Il mio virologo, che pure non è uno che vende illusioni, anzi è sempre molto prudente ed è una persona molto onesta nel linguaggio e con cui ho un rapporto basato sulla franchezza, mi dice che se seguirò la terapia in modo tassativo e - ovviamente - la terapia (o le terapie, in caso questa non vada bene - io ho 45 anni e sono in terapia solo da 2 settimane) è probabile che la mia aspettativa di vita sarà inferiore di circa dieci anni della media della durata della vita dei miei genitori. Fortunatamente i miei genitori sono vivi e sono ottantenni. Ovviamente si tratta di stime e bisogna tenere conto che le variabili possono essere molteplici, ma sono stime ragionate e basate su una casistica ormai ampia.
Sull'aspettativa di vita - ovviamente le variabili sono varie - comunque è corretto quello che dici. Ormai gli specialisti sostengono che i sieropositivi che seguono con attenzione la terapia, hanno un'aspettativa di vita quasi identica a quella dei non sieropositivi. Il mio virologo, che pure non è uno che vende illusioni, anzi è sempre molto prudente ed è una persona molto onesta nel linguaggio e con cui ho un rapporto basato sulla franchezza, mi dice che se seguirò la terapia in modo tassativo e - ovviamente - la terapia (o le terapie, in caso questa non vada bene - io ho 45 anni e sono in terapia solo da 2 settimane) è probabile che la mia aspettativa di vita sarà inferiore di circa dieci anni della media della durata della vita dei miei genitori. Fortunatamente i miei genitori sono vivi e sono ottantenni. Ovviamente si tratta di stime e bisogna tenere conto che le variabili possono essere molteplici, ma sono stime ragionate e basate su una casistica ormai ampia.
Re: HIV farmaci
Come fanno a dirlo? Semplice: le persone che hanno cominciato la terapia 30 anni fa, ancora campano tranquillamente e sani. Se mediamente uno contrae hiv a 30 anni, può campare ALMENO altri 30 (probabilmente anche di più visto che la gente che sta da 30 anni in terapia ancora non è morta) e quandi arrivare a più di 60. Contando un 75 anni di aspettativa di vita, se entro 10-15 anni non muoiono tutti insieme i più "anziani", vuol dire che abbiamo una aspettativa di vita normale.
CIAO GIOIE
Re: HIV farmaci
inoltre stanno uscendo farmaci nuovi che hanno un effetto sempre meno tossico sull'organismo. addirittura pare che alcuni farmaci antiretroviali hanno un effetto protettivo nei confronti di alcuni tumori.
lulu009, puoi stare tranquilla. molto meglio l'hiv che una diagnosi di cancro. per quanto riguarda il rischio di trasmissione non c'è assolutamente da preoccuparsi. i farmaci sono talmente efficaci da rendere una persona hiv positiva incapace di trasmettere il virus ad altri se la sua carica virale è soppressa. pensa, ci sono coppie che hanno avuto figli facendo sesso non protetto in cui il partner positivo è in terapia e senza carica virale. una cosa del genere sarebbe stata impensabile una decina di anni fa. i progressi sono stati e continuano ad essere enormi.
lulu009, puoi stare tranquilla. molto meglio l'hiv che una diagnosi di cancro. per quanto riguarda il rischio di trasmissione non c'è assolutamente da preoccuparsi. i farmaci sono talmente efficaci da rendere una persona hiv positiva incapace di trasmettere il virus ad altri se la sua carica virale è soppressa. pensa, ci sono coppie che hanno avuto figli facendo sesso non protetto in cui il partner positivo è in terapia e senza carica virale. una cosa del genere sarebbe stata impensabile una decina di anni fa. i progressi sono stati e continuano ad essere enormi.