Domani non so proprio come fare...
Sarà l ultimo giorno di stribild ma non vorrei rinunciare a tivicay.
Sono quasi deciso a fare una protesta plateale: o tivicay o sospendo la haart.
Cosa ne pensate ?[/quote]
Fossi in te non farei alcuna protesta plateale. Sospendere la terapia è sicuramente un tuo diritto visto che, salvo l'ipotesi di TSO, di cui non ci sono i presupposti nel tuo caso, nessuno può essere obbligato a sottoporsi a cure contro la propria volontà ma ciò comporterebbe l'innalzamento della tua viremia che non credo proprio sia nel tuo interesse. Neanche minacciare il tuo infettivologo tentando di costringerlo a prescriverti tivicay è una buona idea, perché lui si trincererebbe dietro le stesse linee guida che tu citi che stabiliscono anche che a parità di efficacia è da preferire la combinazione di farmaci meno costosi.
Il principio di economicità ormai pervade tutta la pubblica amministrazione. Si potrebbe tanto discutere su questo, si potrebbe discutere sulle differenze del nostro S.S.N. e quello di altri stati, tipo di Stati Uniti, delle condizioni finanziarie di tanti altri stati, non solo dell'Africa, in cui il diritto alla salute è veramente una chimera o sul concetto di LEA o di diritto alle cure migliori ma....non lo facciamo
Conosco personalmente un reparto di infettivologia dove l'eviplera non viene propria acquistata, figurati edurant e tivicay e anche atripla viene data scomposta nei suoi singoli componenti per aggirare il brevetto che ancora grava su atripla e quindi risparmiare, nessun tipo di analisi oltre a quelle standard viene fatto e neanche i test di resistenza. Ma so pure che quell'infettivologo che deve dire no a chi chiede eviplera ha dietro un direttore sanitario che fa gli acquisti per lui, che deve far tornare i conti di un'intera azienda sanitaria e sperare che la prossima legge di stabilità non gli levi altri soldi a disposizione
Premetto che edurant (rilpivirina) è un ottimo farmaco e anche molto recente. Viene dispensato da meno di due anni e prima del tivicay era il farmaco che tutti volevano. E' talmente buono che è il primo farmaco a essere studiato in versione iniettabile insieme al cabotegravir. L'edurant sta sostituendo quasi completamente il sustiva (efavirenz) rispetto al quale è molto ma molto più tollerato con quasi nessun effetto collaterale. Ha però la bega di dover essere assunto con almeno 400/500 Kcal. Ora tu dici che a pranzo a volte mangi solo un cappuccino o un panino ma se è vero questo, presumo che tu faccia o una colazione da leoni o una cena bella sostanziosa. Potresti riflettere un pò meglio su quali siano le tue reali abitudini alimentari e tra queste quelle più abitudinarie (scusa il gioco di parole), qual è insomma il momento della giornata in cui di solito mangi di più e decidere di conseguenza quando prendere la terapia.
Anche io prendo edurant e ho deciso di prenderla a pranzo. Capita anche a me di fare dei pasti veloci e leggeri a volte e allora ho preso l'abitudine di portare con me sempre un sacchetto di mandorle nella borsa così quando penso di aver mangiato poco ne mangio una manciata.
Quanto alla visita di domani proverei a marcare il tuo timore di non essere aderente alla terapia compromettendone così l'efficacia. L'aderenza, intesa non solo come corretta frequenza ma anche come corretta modalità di assunzione (cibo) è uno dei criteri su cui il clinico deve basarsi per l'individuazione della terapia più appropriata al singolo paziente (non so dove ma lo trovi nelle linee guida).
Se nonostante questo rimane su Kivexa-edurant io la prenderei senza dubbio, felice di essermi levato di mezzo il tenofovir e proverei a dare un pò di ordine alle mie abitudini alimentari che fa in ogni caso bene.
Come terza ipotesi, dopo il fallimento delle due precedenti, cambierei reparto.
In bocca al lupo