Referti esami

[rosso80]

La mia esperienza è di un centro privato che ci ha messo 15 giorni (dico 15) per darmi il responso di positivo.
Tentennando più volte a telefono. Una volta via telefono anche chiaramente ho detto: ma state facendo esami di verifica perché sono risultato positivo? E loro sempre a dire no. Che ci sono stati errori, ecc.
Alla fine ebbi il responso. Positivo.
Nel mentre, stanco di attendere, avevo fatto un altro test che era pronto in tre gg. Paradossalmente andai a ritirare il secondo test in un altro laboratorio privato il giorno dopo il mio esito di positivo al primo test.
Il secondo test nel secondo laboratorio era negativo.
Ero completamente stordito. Il giorno dopo andai in ospedale per ripetere il tutto.
All'elisa ho avuto un positivo. Subito me lo dissero e mi fecero fare il WB. Positivo. Amen.
Insomma tutto sto teatrino (positivo-negativo-positivo) nel giro di una settimana.
Sembrava come se stessi prendendo schiaffi dalla mattina alla sera.


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Don't give up!

[RebelHaart]

allora fortunatamente è stato un falso allarme... semplicemente quel coglione del suo medico ha dimenticato di scriverlo sulla ricetta... è andato al centro analisi e gli è stata mostrata l'impegnativa in cui mancava... meglio così!!!! quindi riaffermo il nostro status di coppia sierodiscordante


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[rosso80]

Scusa ciò significa che lui ancora non si è fatto nessun test dell'HIV?


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Don't give up!

[RebelHaart]

si si... dopo il mio contagio ne ha fatto quasi uno al mese sempre negativo


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[Fiore79]

Ho letto più di una volta questa cosa delle bugie pietose sul risultato del primo test e, dopo tutti questi anni, non me ne capacito ancora.
Personalmente, trovo folle l’idea che un medico decida di mentire sulle ragioni per cui chiede un secondo prelievo.
È il solito delirio di onnipotenza di gente che crede di sapere cosa è meglio per te al posto tuo.

Se l’ELISA è positivo hai il dovere giuridico e morale di dirlo subito.
Giuridico perché quell’informazione non è tua, ma del paziente, non gliela puoi nascondere, perché spingere il paziente a farsi fare un altro prelievo con una motivazione falsa è una follia anche solo in termini di consenso informato.
È un dovere giuridico e insieme morale perché hai davanti a te una persona che nel 99.5% dei casi È sieropositiva, e tu non glielo dici, lasci che viva pensando di non avere nulla, magari accoppiandosi senza protezioni.

Questi medici che non dicono subito “il Suo test è positivo per l’HIV, dobbiamo fare un test di verifica” sono dei delinquenti e andrebbero espulsi dal novero dei medici accreditati. E i loro centri chiusi, ribaltati come calzini e poi si vedrà.

Dal secondo prelievo passano due settimane per western blot e io ero tornata dopo una settimana, dicendo perché così tanto, visto che altri esami sono pronti, e loro perché ci vuole più tempo, poi insistendo mi ha fatto entrare in una stanza e mi hanno dato la brutta notizia, dicendo che possono essere falsi positivi e quindi stanno facendo western blot, al ritiro sono 150 euro solo per aver fatto la conferma di western blot, ladri

[Fiore79]

si si... dopo il mio contagio ne ha fatto quasi uno al mese sempre negativo


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Anche il mio all'inizio ne faceva uno al mese, ora non più, neanche quando si rompe il preservativo

[RebelHaart]

si per questa storia ero più agitato io che lui...


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[Blast]

Rebecca l'untrice

[RebelHaart]

Rebecca l'untrice

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