ciao sky scusami se ne approfitto, devo andare alla metabolica di Modena la fine del mese, mi chiedevo se questo cambiamento della location in altro padiglione non vuo dire distacco da infettive o cambiamento del metodo di approccio al paziente, mi trovavo bene nella sede di prima e nel loro metodo, un po’ sono preoccupato…skydrake ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 5:46Perché?paziente ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 0:15Le violazioni accadono anche nei grandi centri, anzi forse di più.
Un noto centro di eccellenza italiano (come viene definito) ha un reparto specificatamente hiv (dove addirittura le funzioni hiv+, test e prep sono divisi in stanze e orari diversi) e una farmacia specificatamente dedicata agli antivirali.
Il concetto di privacy è sostanzialmente raso al suolo.
Se ti riferisci alla Clinica metabolica di Modena, cerca di rispettare la privacy fin dal nome: i comuni pazienti, vedendo le indicazioni (comunque defilate, l'anno scorso ha cambiato padiglione e ho impiegato 20 minuti a trovare la nuova locazione) al più pensano alla sindrome metabolica, cioè a pazienti con insulinoresistenza, ipertensione, dislipidemia ecc.). Nel cercare dove era sono stato sviato anche da un medico che mi ha spedito in diabetologia. Evidentemente il nome è così "rispettoso della privacy" che confonde anche il personale interno.
Appena entrati, controllano se sei in elenco quel giorno e poi ti danno un numero. Da quel momento in poi, per tutta la mattina, ti chiamano col quel numero, mai col nome. Riguardo alla farmacia interna... è interna.
Più di così cosa dovrebbero fare, rendere obbligatorio il burqa?
presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
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Re: presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
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Re: presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
Non e’ cosi’,La Moc , il fibroscan, i problemi coignitivi e altro non sono la routine in tutti i centri. Ti auguro che basti sempre quello che fanno al centro a cui fai riferimento, io ringrazio che esiste un centro di questa competenza.paziente ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 21:06Ma dite che occorra ancora sbattersi per andare da tutta Italia a Modena (attendere mesi per un app.to e mesi per vedersi ricevere a casa in un plico di posta ordinaria i risultati)?
A chi ci è stato recentemente pare abbiano fatto +/- i controlli che fan tutti.
Re: presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
Non è cambiato nulla nell'approccio al paziente, è cambiata solo la locazione. Fa molta attenzione alle istruzioni che ti hanno dato al telefono o via mail di come trovare dove sono finiti perché io chiedendo informazioni al personale sul luogo mi hanno spedito nel "reparto di Medicina ad indirizzo Metabolico Nutrizionale" (Diabetologia) e poi ho vagato, vagato, vagato, chiedendo inutilmente a destra e manca. Non provare a raggiungere il nuovo padiglione da un ingresso di un altro padiglione a fianco (io entrai da quello col bar, pensando di potermi orientare). Mi dissero poi che all'ingresso a partite dall'esterno doveva esserci del personale istruito che ha gli elenchi con i pazienti del giorno e i numeri da distribuire, che evidentemente io ho mancato venendo da un altro ingresso.doctorsmile ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 14:03ciao sky scusami se ne approfitto, devo andare alla metabolica di Modena la fine del mese, mi chiedevo se questo cambiamento della location in altro padiglione non vuo dire distacco da infettive o cambiamento del metodo di approccio al paziente, mi trovavo bene nella sede di prima e nel loro metodo, un po’ sono preoccupato…skydrake ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 5:46Perché?paziente ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 0:15Le violazioni accadono anche nei grandi centri, anzi forse di più.
Un noto centro di eccellenza italiano (come viene definito) ha un reparto specificatamente hiv (dove addirittura le funzioni hiv+, test e prep sono divisi in stanze e orari diversi) e una farmacia specificatamente dedicata agli antivirali.
Il concetto di privacy è sostanzialmente raso al suolo.
Se ti riferisci alla Clinica metabolica di Modena, cerca di rispettare la privacy fin dal nome: i comuni pazienti, vedendo le indicazioni (comunque defilate, l'anno scorso ha cambiato padiglione e ho impiegato 20 minuti a trovare la nuova locazione) al più pensano alla sindrome metabolica, cioè a pazienti con insulinoresistenza, ipertensione, dislipidemia ecc.). Nel cercare dove era sono stato sviato anche da un medico che mi ha spedito in diabetologia. Evidentemente il nome è così "rispettoso della privacy" che confonde anche il personale interno.
Appena entrati, controllano se sei in elenco quel giorno e poi ti danno un numero. Da quel momento in poi, per tutta la mattina, ti chiamano col quel numero, mai col nome. Riguardo alla farmacia interna... è interna.
Più di così cosa dovrebbero fare, rendere obbligatorio il burqa?
Ultima modifica di skydrake il martedì 14 giugno 2022, 23:32, modificato 1 volta in totale.
Re: presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
Quest'anno, su richiesta, mi hanno spedito prima via SMS un codice e poi dopo un paio di giorni è arrivato via mail un PDF criptato che si che chiedeva come password il codice che avevano inviato via SMS.paziente ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 21:06Ma dite che occorra ancora sbattersi per andare da tutta Italia a Modena (attendere mesi per un app.to e mesi per vedersi ricevere a casa in un plico di posta ordinaria i risultati)?
A chi ci è stato recentemente pare abbiano fatto +/- i controlli che fan tutti.
È stato un gran passo avanti, perché prima dovevo aspettare il plico degli esami per molte settimane. Nel corso degli anni, preoccupato per la mia privacy (mi hanno rubato la posta almeno 3 volte, prendono di mira specie quello spedito da banche e assicurazioni, mi hanno intercettato il nuovo bancomat, un assegno di rimborso e altro) cercai più volte di farmi spedire il tutto via mail, o via PEC, o via fascicolo sanitario, ma mi rispondevano sempre che non potevano... per via della privacy.
La volta nell'anno prima del COVID non mi arrivò nulla a casa.
Mi sono lamentato con la direzione, dicendo che gli avevo detto che mi avevano rubato la posta in passato e ora con la scusa di rispettare la mia privacy avevano calpestato la mia privacy. Non so quindi se questa modalità di spedizione con file criptato vale per tutti o solo per me dopo il precedente del plico mai recapitato.
PS
Per tutt'altro tipo di problemi di salute mi è capitato di andare in ambulatori in altri reparti di ospedalieri.
Sono sempre uscite le infermiere a chiamare ad alta voce nel corridoio il cognome del paziente nella lista degli appuntamenti.
Alla Clinica metabolica questo non accade, hanno sempre e solo usato i numeri da quando la frequento, da più di 10 anni.
Re: presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
C'era pure la vecchietta in attesa che chiedeva a me e agli altri se anche noi dovevamo fare l'ecografia al fegato, come è questo esame, ma cosa ti fanno, perché noi lo facevamo e parlava e parlava delle due disgrazie. Tra i non HIV+ la privacy spesso non sanno cosa sia....paziente ha scritto: ↑mercoledì 15 giugno 2022, 8:52Chiamare per nome il paziente è vietato da decenni.skydrake ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 23:28Quest'anno, su richiesta, mi hanno spedito prima via SMS un codice e poi dopo un paio di giorni è arrivato via mail un PDF criptato che si che chiedeva come password il codice che avevano inviato via SMS.paziente ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 21:06Ma dite che occorra ancora sbattersi per andare da tutta Italia a Modena (attendere mesi per un app.to e mesi per vedersi ricevere a casa in un plico di posta ordinaria i risultati)?
A chi ci è stato recentemente pare abbiano fatto +/- i controlli che fan tutti.
È stato un gran passo avanti, perché prima dovevo aspettare il plico degli esami per molte settimane. Nel corso degli anni, preoccupato per la mia privacy (mi hanno rubato la posta almeno 3 volte, prendono di mira specie quello spedito da banche e assicurazioni, mi hanno intercettato il nuovo bancomat, un assegno di rimborso e altro) cercai più volte di farmi spedire il tutto via mail, o via PEC, o via fascicolo sanitario, ma mi rispondevano sempre che non potevano... per via della privacy.
La volta nell'anno prima del COVID non mi arrivò nulla a casa.
Mi sono lamentato con la direzione, dicendo che gli avevo detto che mi avevano rubato la posta in passato e ora con la scusa di rispettare la mia privacy avevano calpestato la mia privacy. Non so quindi se questa modalità di spedizione con file criptato vale per tutti o solo per me dopo il precedente del plico mai recapitato.
PS
Per tutt'altro tipo di problemi di salute mi è capitato di andare in ambulatori in altri reparti di ospedalieri.
Sono sempre uscite le infermiere a chiamare ad alta voce nel corridoio il cognome del paziente nella lista degli appuntamenti.
Alla Clinica metabolica questo non accade, hanno sempre e solo usato i numeri da quando la frequento, da più di 10 anni.
Il problema è che nessuno denuncia.
Se denunci si allineano.
http://www.privacy.it/archivio/garantep ... 51109.html
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Re: presa in carico. cosa vuol dire per gli hiv+?
Sky in realtà la volontà di privacy sulle proprie malattie è una scelta molto personale. PAziente ha scritto molto, ed anche in maniera esauriente ed informata...nei fatti tocca alla singola persona dire o non dire delle proprie patologie, magari per qualcuno può fare bene parlarne, scaricare e togliere quell'emotività e quella componente nervosa che può fare male se tenuta dentro se. Negli USA, tante persone che ci hanno vissuto, mi hanno detto che in molti parlano agli sconosciuti delle proprie patologie (magari tenendo la riservatezza per familiari, amici e conoscenti). Insomma, libera scelta e, ovviamente, impegno massimo dello Stato per garantire la privacy di ognuno. Mah...mi rendo conto di aver detto cose scontate..ahahhahaskydrake ha scritto: ↑mercoledì 15 giugno 2022, 23:05C'era pure la vecchietta in attesa che chiedeva a me e agli altri se anche noi dovevamo fare l'ecografia al fegato, come è questo esame, ma cosa ti fanno, perché noi lo facevamo e parlava e parlava delle due disgrazie. Tra i non HIV+ la privacy spesso non sanno cosa sia....paziente ha scritto: ↑mercoledì 15 giugno 2022, 8:52Chiamare per nome il paziente è vietato da decenni.skydrake ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 23:28Quest'anno, su richiesta, mi hanno spedito prima via SMS un codice e poi dopo un paio di giorni è arrivato via mail un PDF criptato che si che chiedeva come password il codice che avevano inviato via SMS.paziente ha scritto: ↑martedì 14 giugno 2022, 21:06Ma dite che occorra ancora sbattersi per andare da tutta Italia a Modena (attendere mesi per un app.to e mesi per vedersi ricevere a casa in un plico di posta ordinaria i risultati)?
A chi ci è stato recentemente pare abbiano fatto +/- i controlli che fan tutti.
È stato un gran passo avanti, perché prima dovevo aspettare il plico degli esami per molte settimane. Nel corso degli anni, preoccupato per la mia privacy (mi hanno rubato la posta almeno 3 volte, prendono di mira specie quello spedito da banche e assicurazioni, mi hanno intercettato il nuovo bancomat, un assegno di rimborso e altro) cercai più volte di farmi spedire il tutto via mail, o via PEC, o via fascicolo sanitario, ma mi rispondevano sempre che non potevano... per via della privacy.
La volta nell'anno prima del COVID non mi arrivò nulla a casa.
Mi sono lamentato con la direzione, dicendo che gli avevo detto che mi avevano rubato la posta in passato e ora con la scusa di rispettare la mia privacy avevano calpestato la mia privacy. Non so quindi se questa modalità di spedizione con file criptato vale per tutti o solo per me dopo il precedente del plico mai recapitato.
PS
Per tutt'altro tipo di problemi di salute mi è capitato di andare in ambulatori in altri reparti di ospedalieri.
Sono sempre uscite le infermiere a chiamare ad alta voce nel corridoio il cognome del paziente nella lista degli appuntamenti.
Alla Clinica metabolica questo non accade, hanno sempre e solo usato i numeri da quando la frequento, da più di 10 anni.
Il problema è che nessuno denuncia.
Se denunci si allineano.
http://www.privacy.it/archivio/garantep ... 51109.html