Ho provato a guardare un po' in giro, ma la norma sui medici del lavoro é ben differente di quella degli altri medici responsabili (medici di base, medici d'urgenza nei Pronto Soccorso, o i medici specialisti di abulatorio presso cui si é ricoverati o ci si é rivolti). Consiste in una sovrapposizione di leggi, decreti e regolamenti che formano un quadro più che confusionario ed ambiguo a detta anche per i siti specializzati, siti che in maggioranza si dividono in tre tipologie, quelli informativi per le aziende, le quali non contemplano i contrasti con il medico del lavoro (casomai parlano di contrasti con il datore di lavoro), quelli per medici che addirittura fanno del terrorismo (ovviamente esaltano la importanza della figura del medico del lavoro), o quelli della malasanitá, di cui non vedo casi simili.
Temo che per un caso simile occorre andare a cercare direttamente nei siti giuridici per ricercare sentenze su contrasti tra medico del lavoro e paziente. Ti avverto che andare a cercare su quei metamotori non é cosa agevole (io ho l'accesso a la De Agostini giuridica, ma se non ho gli estremi della sentenza o delle parole chiave estremamente specifiche impiegherei ore per trovare qualcosa di pertinente).
Ti consiglio di porre le tue domande ad uno specialista, tipo l'avv. Matteo Schwartz su:
http://www.npsitalia.net/forums
Ti segnalo giusto questo commento di Altalex (un buon sito giuridico) su una delibera del 2009 del Garante della Privacy:
http://www.altalex.com/index.php?idnot=48463
che NON riguarda il tuo caso, ma che contiene due interessanti asserzioni:
[...] L'esigenza di raccogliere informazioni sull'Hiv fin dal momento dell'accettazione non potrà più essere giustificata neanche dalla necessità di attivare specifiche misure di protezione per il contagio, poiché la normativa di settore prevede che tali misure siano adottate, nei confronti di ogni paziente, a prescindere dalla conoscenza dello stato di sieropositività.
Nel caso in cui il medico venga a conoscenza di un caso di Aids o di Hiv, ha precisato il Garante, oltre a rispettare specifici obblighi di segretezza e non discriminazione nei confronti del pazienze, ha l'obbligo di adottare ogni misura individuata dal Codice privacy per garantire la sicurezza dei dati sanitari.