Friendless, non è sempre possibile applicare ad altre persone ciò che riteniamo sia meglio per noi stessi: le situazioni e le esigenze altrui possono essere molto diverse dalle nostre.friendless ha scritto:a parte che il medico di base DEVE ESSERE a conoscenza dello stato di sieropositivà, come sei messo? è una questione di correttezza, di fiducia e di cura!
Il medico di base non "deve" essere a conoscenza dello stato di sieropositività. Cerchiamo di passare dai dictat e dai moralismi (cosa significa "è una questione di correttezza?") ai suggerimenti, che abbiano a cuore il nostro benessere: io credo che sia utile che il medico di base sappia dello stato di sieropositività di un paziente perché può fornire, se adeguatamente preparato (cosa che non è affatto scontata), un supporto complementare a quello dell'infettivologo.
Sia chiaro: il mio medico di base è a conoscenza del mio stato sierologico perché io ho fatto una scelta di questo tipo ma non mi sono mai sentito in "dovere" di fare alcunché.
Quando si fanno certe affermazioni si dovrebbe infine considerare che anche nel settore medico rimane fortissimo lo stigma (tanto per fare un esempio: http://www.franceinfo.fr/vie-quotidienn ... ifs-688198 ), quindi comprendo benissimo anche le ragioni di chi, diversamente da me, sceglie di non comunicare al proprio medico lo stato di sieropositività.