Dolutegravir studi su resistenze

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
alfaa
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da alfaa » martedì 3 novembre 2015, 23:41

eh blast purtroppo questa cosa è abbastanza seria...
brutta passivaccia :D



Blast
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da Blast » giovedì 5 novembre 2015, 10:37

Secondo me voi due (alfa e sky) siete due pazze esaurite, e i medici per sfancularvi vi dicono che ci pensano e che vi faranno sapere :lol: :lol: :lol:

Fonte: un sanitario che sfanculava allo stesso modo i pazzi esauriti 8-)


CIAO GIOIE

alfaa
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da alfaa » giovedì 5 novembre 2015, 14:38

.... Disse colei che prendeva una pillola sola... ( tra le migliori)

Blast fidati non è esaurimento :roll:



Blast
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da Blast » giovedì 5 novembre 2015, 14:48

Ma una sola o 3 tutte insieme cosa ti cambia?
Poi magari quando ne prendi una sola, prenderai tipo 10 integratori vari. Che ti cambia se è un antiretrovirale o la pillola del giorno dopo?


CIAO GIOIE

alfaa
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da alfaa » giovedì 5 novembre 2015, 14:58

Bhe qsto è soggettivo, ma non è manco tanto questo quanto piu che altro prendere un farmaco che fa meno male e piu nuovo se c è la possibilità



skydrake
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da skydrake » giovedì 5 novembre 2015, 15:12

Veramente un paio di volte sono stato io che ho passato i riferimenti degli studi al mio vecchio infettivologo: per quanto preparato aveva un cattivo rapporto con l'inglese e a volte era costretto ad aspettare le traduzioni. Poiché quasi tutta la letteratura scientifica è in inglese, finivo col precederlo regolarmente.

Per non parlare di quel simpatico vecchietto del mio medico di base: con lui io detto, lui prescrive.



Blast
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da Blast » giovedì 5 novembre 2015, 15:21

Guarda che su quelli più nuovi non ci sono gli studi di follow up, ovvero sulle conseguenze a lungo termine. Può anche darsi che noi evipleriani creperemo tutti, e vi salverete solo voi che non l'avete presa ;)
Sembra una battuta, ma è la realtà.
Molto spesso si discute sulle fasi cliniche di sviluppo di un farmaco, e in particolar modo sulle fasi I, II e III, che servono a valutare ed aggiustare il dosaggio, a valutare l'efficacia, la sicurezza, diversi parametri farmacocinetici e farmacodinamici, interazioni, effetti indesiderati ecc. In realtà le fasi cliniche sono 4, e la 4 fase è quella post-marketing, ovvero dopo la commercializzazione del farmaco, in cui vengono valutati gli effetti su larga scala (su campioni estremamente grandi di pazienti) e a lungo termine. Si evince chiaramente, dunque, che un farmaco nuovo, per quanto testato su tutti i parametri che vuoi, non fornisce alcun tipo di informazioni certe (se non predittive) su quelli che potrebbero essere effetti a lungo termine.
Quindi:
  • alla luce di quanto detto sopra;
  • alla luce del fatto che prendere una sola pasticca o 3 insieme non ti cambia la vita;
  • alla luce del fatto che hai resistenze e quindi già devi scartare diversi farmaci;
  • alla luce del fatto che hai una terapia buona e che non ti dà effetti collaterali;
  • alla luce del fatto che l'infettivologo sa che vorresti semplificare la terapia ed ha più accesso di te agli studi clinici;
  • alla luce del fatto che sei una passiva finta attiva e ipocondriaca e ansiosa;
valuta bene se restare con la tua terapia o cambiarla, perché chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova.


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Blast
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da Blast » giovedì 5 novembre 2015, 15:26

skydrake ha scritto:Veramente un paio di volte sono stato io che ho passato i riferimenti degli studi al mio vecchio infettivologo: per quanto preparato aveva un cattivo rapporto con l'inglese e a volte era costretto ad aspettare le traduzioni. Poiché quasi tutta la letteratura scientifica è in inglese, finivo col precederlo regolarmente.

Per non parlare di quel simpatico vecchietto del mio medico di base: con lui io detto, lui prescrive.
Povero vecchio, magari già rincoglionito, tu l'hai rincoglionito ancora di più :lol:


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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da alfaa » giovedì 5 novembre 2015, 15:35

Blast ha scritto:Guarda che su quelli più nuovi non ci sono gli studi di follow up, ovvero sulle conseguenze a lungo termine. Può anche darsi che noi evipleriani creperemo tutti, e vi salverete solo voi che non l'avete presa ;)
Sembra una battuta, ma è la realtà.
Molto spesso si discute sulle fasi cliniche di sviluppo di un farmaco, e in particolar modo sulle fasi I, II e III, che servono a valutare ed aggiustare il dosaggio, a valutare l'efficacia, la sicurezza, diversi parametri farmacocinetici e farmacodinamici, interazioni, effetti indesiderati ecc. In realtà le fasi cliniche sono 4, e la 4 fase è quella post-marketing, ovvero dopo la commercializzazione del farmaco, in cui vengono valutati gli effetti su larga scala (su campioni estremamente grandi di pazienti) e a lungo termine. Si evince chiaramente, dunque, che un farmaco nuovo, per quanto testato su tutti i parametri che vuoi, non fornisce alcun tipo di informazioni certe (se non predittive) su quelli che potrebbero essere effetti a lungo termine.
Quindi:
  • alla luce di quanto detto sopra;
  • alla luce del fatto che prendere una sola pasticca o 3 insieme non ti cambia la vita;
  • alla luce del fatto che hai resistenze e quindi già devi scartare diversi farmaci;
  • alla luce del fatto che hai una terapia buona e che non ti dà effetti collaterali;
  • alla luce del fatto che l'infettivologo sa che vorresti semplificare la terapia ed ha più accesso di te agli studi clinici;
  • alla luce del fatto che sei una passiva finta attiva e ipocondriaca e ansiosa;
valuta bene se restare con la tua terapia o cambiarla, perché chi lascia la via vecchia per quella nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova.
Blast sei un personaggio piu unico che raro :lol:

In ogni caso non cambierei mai a cazzo di cane d'altronde non potrei manco farlo( ma non sarei comunque cosi pazzo) semplicemente volevo capire perchè tutta questa cautela quando altri medici in modo comunque vago, mi avevano detto che potevo prenderlo.

Sky ha ragione su una cosa, a volte questi studi non sono tradotti e molti infettivologi non conoscono l'inglese , per questo volevo farmi indicare quali fossero questi studi anche se sono sicuro ( mi auguro almeno! ) che sia stesso lei a vederseli



Blast
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Re: Dolutegravir studi su resistenze

Messaggio da Blast » giovedì 5 novembre 2015, 15:41

Infettivologia, è una scuola di specializzazione della branca della ricerca (a differenza delle chirurgiche, e delle clinche), anche se poi nella realtà diventa molto clinica. Un infettivologo che non sa l'inglese, è un infettivologo che non vale molto, dato che tutto il suo aggiornamento, la sua cultura, il suo lavoro, è e deve essere basato sugli aggiornamenti scientifici scritti in inglese. Per questo ti dicevo anche, se è il caso, di pensare di cambiare infettivologo, piuttosto che preoccuparti tu di cercare gli articoli scientifici e portarglieli (il che, oltre ad una scocciatura per lui, potrebbe essere visto anche come una mancanza di rispetto dei ruoli).
è indubbio che molti pazienti, convivendo con hiv, informandosi, leggendo articoli, divengano esperti nella materia; però, esperti o meno, i ruoli restano e devono restare sempre gli stessi: lui è il medico, tu sei il paziente.


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