Si divertiva a contagiare le sue partner

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
rospino
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da rospino » sabato 5 marzo 2016, 16:41

skydrake ha scritto:
alfaa ha scritto:Ma questo ragazzo era chiaramente non in terapia...
Ma di questo ragazzo stanno chiaramente raccontando notizie assurde.
Non può aver infettato da solo una 30na di donne .

È impossibile che metà delle donne con cui è stato si sia infettata, quando tutti gli studi in merito danno molto grossomodo 1 probabilità di contagio da uomo a donna ogni 250 rapporti vaginali.
Sì sono d'accordo con te, Sky. Stanno continuando a scrivere idiozie su idiozie, e ora qualsiasi donna sia stata a letto con lui (e magari nel frattempo si è fatta scopare da altri cento uomini, ha partecipato a orge, e via dicendo) gli dà la colpa. Ma non è necessariamente così (perché come scritto anche nell'articolo di gay.it moltissime persone che passano le settimane dell'infezione acuta con carica virale a milioni sono molto molto più contagiose di una persona che è in fase di infezione cronica non in terapia) e noi lo sappiamo bene.
Sappiamo bene anche che le analisi filogenetiche, che ogni buon avvocato difensore dovrebbe richiedere, sono indispensabili per poter dimostrare, con margine di errore ridottissimo, che c'è un nesso di causa e effetto e quindi, effettivamente, una "colpa". Senza analisi filogenetiche si fanno solo congetture, o del buon terrorismo psicologico se si preferisce.



skydrake
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da skydrake » sabato 5 marzo 2016, 16:49

rospino ha scritto:
skydrake ha scritto:
alfaa ha scritto:Ma questo ragazzo era chiaramente non in terapia...
Ma di questo ragazzo stanno chiaramente raccontando notizie assurde.
Non può aver infettato da solo una 30na di donne .

È impossibile che metà delle donne con cui è stato si sia infettata, quando tutti gli studi in merito danno molto grossomodo 1 probabilità di contagio da uomo a donna ogni 250 rapporti vaginali.
Sì sono d'accordo con te, Sky. Stanno continuando a scrivere idiozie su idiozie, e ora qualsiasi donna sia stata a letto con lui (e magari nel frattempo si è fatta scopare da altri cento uomini, ha partecipato a orge, e via dicendo) gli dà la colpa. Ma non è necessariamente così (perché come scritto anche nell'articolo di gay.it moltissime persone che passano le settimane dell'infezione acuta con carica virale a milioni sono molto molto più contagiose di una persona che è in fase di infezione cronica non in terapia) e noi lo sappiamo bene.
Non proprio.
Anche se nella fase della Sindrome Antiretrovirale Acuta si è molto più infettivi, questa non dura anni.
Secondo te è possibile che nelle 2-3 settimane di durata della
Sindrome Retrovirale Acuta, magari mentre aveva febbre, astenia, nausea ecc. si sia trombato dalle 40 alle 60 donne contagiandone la metà?
Neanche l'ipotesi di gay.it regge.
Non rimane che la promiscuità di tutti i soggetti in questione. O perlomeno della maggioranza dei soggetti in questione.

rospino ha scritto: Sappiamo bene anche che le analisi filogenetiche, che ogni buon avvocato difensore dovrebbe richiedere, sono indispensabili per poter dimostrare, con margine di errore ridottissimo, che c'è un nesso di causa e effetto e quindi, effettivamente, una "colpa". Senza analisi filogenetiche si fanno solo congetture, o del buon terrorismo psicologico se si preferisce.
Avrei qualche dubbio a proposito. Se questa comunità di chat di incontri fosse stata relativamente chiusa ma i membri particolarmente attivi, allora questo Valentino avrebbe potuto comunque fungere da " paziente zero" e aver diffuso il suo ceppo di virus a tutti gli altri, sebbene indirettamente, tipo lui ne contagia 4, che ognuna ne contagia altri 2 (la trasmissione donna uomo è più inefficiente), questi 8 ne contagiano altri 32 e così via). Nel giro di qualche anno, contagiandosi a vicenda, questo ceppo di virus, si diffonde in tutta la comunità di chat di incontri. Tale virus non sarebbe necessariamente uguale per tutti per le mutazioni causali accumulate nel tempo, ma poiché nessuno era sotto terapia antiretrovirale, non c'era nessuna pressione selettiva del virus e che avrebbe selezionato le differenziazioni. Quindi come faranno a dimostrare che le leggere differenze filogenetiche si sono formate nell'ultima contagiata, o in un soggetto B in mezzo nella catena degli infetti, o in un soggetto C, o in un soggetto D ecc.?



rospino
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da rospino » sabato 5 marzo 2016, 19:47

skydrake ha scritto:Non proprio.
Anche se nella fase della Sindrome Antiretrovirale Acuta si è molto più infettivi, questa non dura anni.
Secondo te è possibile che nelle 2-3 settimane di durata della
Sindrome Retrovirale Acuta, magari mentre aveva febbre, astenia, nausea ecc. si sia trombato dalle 40 alle 60 donne contagiandone la metà?
Neanche l'ipotesi di gay.it regge.
Non rimane che la promiscuità di tutti i soggetti in questione. O perlomeno della maggioranza dei soggetti in questione.
Ma non mi riferivo al fatto che lui fosse nella fase di infezione acuta, anzi intendevo esattamente il contrario.

skydrake ha scritto:Avrei qualche dubbio a proposito. Se questa comunità di chat di incontri fosse stata relativamente chiusa ma i membri particolarmente attivi, allora questo Valentino avrebbe potuto comunque fungere da " paziente zero" e aver diffuso il suo ceppo di virus a tutti gli altri, sebbene indirettamente, tipo lui ne contagia 4, che ognuna ne contagia altri 2 (la trasmissione donna uomo è più inefficiente), questi 8 ne contagiano altri 32 e così via). Nel giro di qualche anno, contagiandosi a vicenda, questo ceppo di virus, si diffonde in tutta la comunità di chat di incontri. Tale virus non sarebbe necessariamente uguale per tutti per le mutazioni causali accumulate nel tempo, ma poiché nessuno era sotto terapia antiretrovirale, non c'era nessuna pressione selettiva del virus e che avrebbe selezionato le differenziazioni. Quindi come faranno a dimostrare che le leggere differenze filogenetiche si sono formate nell'ultima contagiata, o in un soggetto B in mezzo nella catena degli infetti, o in un soggetto C, o in un soggetto D ecc.?
Non avevo capito che si trattasse di una "comunità", e ancor meno che fosse una comunità "chiusa": beh in questo caso ovviamente può succedere quello che dici te. In caso contrario, anche parzialmente, resta comunque il fatto che le indagini filogenetiche possono comunque risultare utili.



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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da skydrake » sabato 5 marzo 2016, 19:58

In effetti il termine "chiusa" non è il più indicato, nè importa.
In questo caso, se Valentino fosse stato il " paziente zero", in una chat con qualche migliaio di frequentatori, per via della trasmissione a vicenda, nel giro di qualche anno il numero dei contagiati sarebbe aumentato esponenzialmente per raggiungere molte decine.



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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da nuovo giorno » sabato 5 marzo 2016, 20:19

Beh comunque che differenza fa averne contagiate 1 o 30?
Il problema di fondo è se lui sapeva di essere sieropositivo mentre strombazzava a destra e a manca e se era in terapia. Se non lo sapeva o lo sapeva ed era in terapia se ne può discutere ma se lo sapeva e non era in terapia è ugualmente colpevole sia che ne abbia contagiata 1 o tre. In questa ipotesi sarà solo una questione di determinazione dell'ammontare della pena (aggravanti, reato continuato ecc).
Resta il problema, che poi è quello che più ci dovrebbe interessarci, dell'assoluta mancanza di filtro e di controllo di dati scientifici relativi all'HIV: differenza tra HIV e AIDS, modalità di trasmissione, efficacia della terapia quale strumento di prevenzione e altro.
Ho letto il comunicato di NPS, riportato qui da qualche parte del sito, forse relativo al caso di brescia e mi sono un po' stupito a dire la verità, del fatto che anche le associazioni finiscono con l'intromettersi nella questione più prettamente giudiziaria anzicchè cogliere l'occasione di fare informazione. Se non ricordo male si leggeva che NPS era disponibile a fare dei corsi gratuiti ai giornalisti. Mah, mi sembra un po' improbabile e poco efficace come mezzo di divulgazione. Non sarebbe più facile e non raggiungerebbe un più alto numero di soggetti chiedere la pubblicazione, accanto all'articolo di cronaca, di una intervista a un qualsiasi infettivologo capace di usare un linguaggio semplice e facilmente comprensibile da chiunque non abbia alcuna idea su cosa sia questa malattia?



skydrake
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da skydrake » sabato 5 marzo 2016, 21:02

Che i giornalisti generalisti raccontano str.nzate e sono cosi ignoranti in materia che non gli vengono nemmeno sufficienti dubbi da prendere una calcolatrice e verificare quel che scrivono è matematicamente impossibile?

Poi, che per fare sesso occorre essere in due. Se decidono di farlo senza profilattico devono essere pronti ad assumerne qualche conseguenza. O almeno aspettarsela. Certamente la parte maggiore ricade su Valentino, ma perché deve essere tutta ed esclusiva colpa sua anche per quelle che non ha direttamente contagiato lui?
Se Valentino ha contagiato Carla che ha contagiato Luca che ha contagiato Francesca, perche adesso Francesca da tutta la colpa a Valentino e non anche Luca e a se stessa? In fondo è stata anche lei che ha deciso di fare sesso con Luca senza profilattico!

È come se noi dessimo tutti la colpa a Gaëtan Dugas e citassimo per danni gli eredi.



Blast
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da Blast » domenica 6 marzo 2016, 14:35

In effetti credo che se queste ragazze fossero state un po' più razionali al posto di essere assalite dalla fame di cazz0 probabilmente a quest'ora sarebbero negative. Ovviamente un percentuale maggiore di colpa va a questo sconsiderato di Valentino T (qualora sia stato realmente lui a contagiarle) in quanto cosciente di essere hiv+ e non aderente alla terapia. Tocca solo quantificare questa percentuale.


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rosso80
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da rosso80 » domenica 6 marzo 2016, 14:58

Sta di fatto che questo galantuomo, oltre a danneggiare se stesso e le sue partner, danneggia anche noi.
Piccola postilla: io non ho mai pensato di denunciare la persona che mi ha infettato, in quanto mi ritengo completamente responsabile della cosa.
Sapevo che il bareback è pericoloso. Preso dalla voglia del momento l'ho fatto. Ed eccomi qua. Nessuno mi ha violentato. Così come non sono state violentate queste ragazze.
Ma ovviamente è più facile addossare la colpa ad altri delle proprie disattenzioni.
Detto ciò considero sto Valentino T. una persona veramente spregevole.


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Datex
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da Datex » domenica 6 marzo 2016, 17:32

Oggi ho inviato una mail a Nadia Toffa (indirizzo trovato su facebook). Ecco il testo.

Gentile Nadia,

le scrivo in merito al caso di Valentino T. e intendo esprimere il mio totale sconcerto su come questa vicenda è stata affrontata dalla vostra trasmissione e dalla stampa in generale.
Premesso che qualsiasi azione a danno di qualcuno meriti una condanna decisa e severa, nella presente vicenda sono stati volutamente ignorati alcuni dettagli fondamentali.
Intanto è sbagliato presentare come vittime delle persone, che, fino a prova contraria erano consenzienti e consapevoli che un rapporto sessuale non protetto nel 2016 pone dei rischi. Non mi risulta che nessuna delle donne infettate sia stata costretta o violentata, nonchè obbligata a non usare nessun tipo di protezione. Come mai non hanno preteso l'uso del profilattico? Una delle tante domande non fatte era questa!
Vogliamo renderci conto che l'hiv è un problema di tutti e che non solo le persone sieropositive sono la parte responsabile del problema? Vogliamo iniziare a parlare di quelle persone che sono portatrici del virus senza saperlo e che continuano a trasmetterlo a loro insaputa?
Sarebbe anche il caso di dire che le persone in terapia antiretrovirale soppressiva, quella che tiene il virus sotto controllo per intenderci, non rappresentano più un veicolo di contagio se perfettamente aderenti alle cure e se queste sono efficaci.
Cito degli studi fatti in merito che ad oggi non hanno riportato nessun caso di trasmissione con il soggetto sieropositivo in terapia:

http://www.aidsmap.com/pdf/Mercoled%C3% ... e/2833218/

http://www.hptn.org/research_studies/hptn052.asp

L'ultimo articolo è solo in inglese ma suppongo, o meglio spero, che non sia un problema.
Le fonti sono attendibilli a differenza di molte informazioni divulgate nei vostri servizi, ad es. che le terapie anti hiv sono cancerogene o che hanno effetti peggori di certi chemioterapici (informarsi bene prima di dire certe cose è troppo impegnativo?).

Sono felice inoltre di apprendere che le maggiori associazione nella lotta all'hiv e all'aids hanno preso una posizione chiara e hanno ufficialmente denunciato la condotta giornalistica sul caso. E' oltretutto triste constatare che la vicenda è stata resa pubblica a partire dal 1 dicembre, una data dedicata al ricordo delle vittime dell'AIDS e alla speranza. In Italia questa data è diventata nel 2015 un sinomino di condanna e di stigma nei confronti delle persone sieropositive. In un qualsiasi paese civile una cosa del genere sarebbe stata inammissibile. Ma del resto siamo in Italia, un paese che ha smesso di versare fondi per il sostegno nella lotta alla malattia; un paese che vive nella totale ignoranza sull'argomento e conta un numero di sieropositivi impressionanti se confrontato con il resto dell'Europa; un paese che non investe in prevenzione e che lascia certe notizie allo sbaraglio di persone come voi che ne fanno un caso che invita le persone a non sottoporsi al test per paura di essere rese vittime di una caccia alle streghe che pare essere solo agli inizi. Preciso che oggi i casi di infezione sono dovuti a persone inconsapevoli del proprio stato, ignare di essere sieropositive e che paradossalmente non sono perseguibili legalmente. Questo dimostra tra l'altro quanto la criminalizzazione del contagio hiv sia efficace nel non (e sottolineo NON) prevenire nuove infezioni ma al contrario ad alimentarle.

Concludo invitandola a leggere le prese di posizione di alcuni siti come Gay.it, Lila e Anlaids.

http://www.gay.it/news/La-trappola-medi ... alentino-t

http://www.anlaidsonlus.it/basta-crimin ... e-con-hiv/

http://www.lila.it/it/notizie/739-valentino-news

Non mi aspetto una risposta, ne una svolta nel modo di gestire queste informazioni. Ho smesso di vedere la vostra trasmissione da tempo ma continuo a seguire questa vicenda e i modi in cui viene affrontata. Intendiamoci, Valentino T. è un irresponsabile, una persona che moralmente merita tutto il disprezzo del mondo, ma non è lui l'unico responsabile del problema purtroppo. La responsabilità ricade anche su coloro che vivono in una realtà in cui l'hiv sembra non esistere o non essere un problema. Coloro che pensano di non esserne parte e di non doversene preoccupare. Ricade su chi fa informazione (si fa per dire) omettendo fatti importanti e concentrandosi solo su una parte del problema.
Il suo non è giornalismo e non è nemmeno un atto a salvaguardia della salute pubblica o a sostegno di una causa. Non per nulla i premi e i riconoscimenti per il giornalismo serio, di un certo livello vanno da altre parti e, meritatamente.

La ringrazio per l'attenzione.



rosso80
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Re: Si divertiva a contagiare le sue partner

Messaggio da rosso80 » domenica 6 marzo 2016, 17:42

Bravissimissimo!!! [emoji3][emoji3][emoji3]


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