Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
la foto credo sia stata pubblicata in modo tale da allertare chi si fosse "appartato" con lui senza precauzioni e farsi fare un test.
l'errore del signore è stato grave:è un reato penale approfittare della fiducia e trasmettere volutamente qualsiasi tipo di virus.
non tutti sono così:c'è chi volutamente non si avvicina a persone deboli come anziani solo se ha una forte influenza.
si tratta di rispetto.
per quanto riguarda hiv e aids purtroppo se ne parla poco e cio' alimenta false credenze ed emarginazione come avveniva anni addietro per altre situazioni.
l'errore del signore è stato grave:è un reato penale approfittare della fiducia e trasmettere volutamente qualsiasi tipo di virus.
non tutti sono così:c'è chi volutamente non si avvicina a persone deboli come anziani solo se ha una forte influenza.
si tratta di rispetto.
per quanto riguarda hiv e aids purtroppo se ne parla poco e cio' alimenta false credenze ed emarginazione come avveniva anni addietro per altre situazioni.
Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
Non e' un caso per cui spendersi. Stiamo parlando di una persona che paga minorenni. Io non sono convinto di essere al 100% non infettivo nonostante sia in terapia, pertanto ritengo che se e' vero che questa persona oltre al deplorevole fatto di aver coinvolto dei ragazzini a prostituzione e pedofilia li ha pure messi a rischio sebbene di poco. Questo per dirvi che non e' un caso sui cui slzare barriccate.
Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
Non è per difendere lui, ma per il modo con cui i giornalisti affrontano l'argomento, colpendo inevitabilmente la stragrande maggioranza dei sieropositivi che sono persone coscienziose, non untori e non pedofili.
CIAO GIOIE
Re: Il
I giornali dicono sempre inesattezze, e spesso sconfinano nel falso, non solo nel nostro campo. Ai giornali interessa vendere, vendere e vendere. Più scabrosa è la notizia, più la gente si abbandona ai più reconditi istinti di rabbia e indignazione dimenticando il cervello. La stampa italiana è diventata una feccia in tutti i suoi campi d'azione, non solo questo. Mi dispiace per lui che è stato messo alla gogna e indirettamente anche tutte le persone sieropositive, ma non è solo. Quando uno che non conta niente commette un reato viene pubblicato tutto su di lui, al contrario quando una persona di alto livello sociale viene pizzicata dalla finanza per milioni di evasione, i giornali (soprattutto quelli provinciali) si limitano a riportare le iniziali del nome. Ca c'est l'Italie!rocco80 ha scritto:Io posso solo dire che queste storiacce non fanno altro che alimentare l'idea che siamo orchi cattivi. Come se ci fossimo nati sieropositivi... A questo si aggiunge che i giornali dicono inesattezze che confondono la gente.
Rocco80
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Don't give up!
Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
Contro i media fai poco e niente, loro possono sputtanarti, tu no. E se per qualche caso riesci ad avere più potere di loro si appellano alla libertà di stampa, alla censura, all'informazione e gli altri vari gna gna gna.Datex ha scritto:tra l'altro mi chiedevo se è possibile denunciare gli organi di stampa da parte di tutti noi per diffamazione e dichiarazioni che potrebbero causare atti violenti nei nostri confronti. bisognerebbe sentire le associazioni cosa è possibile fare in merito.
Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
si ma ci sono delle regole. non possono fare tutto quello che vogliono. non possono diffamare o dichiarare il falso a danno di terzi. secondo me la legge dovrebbe poter intervenire. non per niente esiste un organo nazionale dei giornalisti. anche in america è sacrosanta la libertà di stampa ma solo se dichiari il vero. guai a offendere e diffamare con notizie false una persona, un'azienda o altro. ci sono cause milionarie.Puzzle ha scritto:Contro i media fai poco e niente, loro possono sputtanarti, tu no. E se per qualche caso riesci ad avere più potere di loro si appellano alla libertà di stampa, alla censura, all'informazione e gli altri vari gna gna gna.Datex ha scritto:tra l'altro mi chiedevo se è possibile denunciare gli organi di stampa da parte di tutti noi per diffamazione e dichiarazioni che potrebbero causare atti violenti nei nostri confronti. bisognerebbe sentire le associazioni cosa è possibile fare in merito.
Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
spulciando in google ho trovato un articolo datato ma ancora attuale sul reato inerente la divulgazione a mezzo stampa di notizie fasulle e/o impropriamente amplificate.
http://www.diritto.it/articoli/penale/strippoli.html
il tizio rimane innocente fino a prova contraria. per cui finchè non viene emessa una condanna dopo un equo processo, si sta sputtanando in grande stile una persona di fatto ancora priva di colpa. sarà la giustizia a determinare se è colpevole e no e non è la stampa che deve farlo. hanno commesso un reato punibile dalla legge e per principio devono essere perseguiti. le nostre associazioni dovrebbero intervenire in modo deciso e con azioni precise.
http://www.diritto.it/articoli/penale/strippoli.html
il tizio rimane innocente fino a prova contraria. per cui finchè non viene emessa una condanna dopo un equo processo, si sta sputtanando in grande stile una persona di fatto ancora priva di colpa. sarà la giustizia a determinare se è colpevole e no e non è la stampa che deve farlo. hanno commesso un reato punibile dalla legge e per principio devono essere perseguiti. le nostre associazioni dovrebbero intervenire in modo deciso e con azioni precise.
Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
Tutti i talk show (che ho smesso di seguirli da anni) sono dei processi, gli articoli giornalistici sono sempre dei processi con sentenza già emessa, di falsi i giornali italiani ne scrivono a pacchi e se non scrivono il falso ommettono sempre qualcosa per poter arrivare allo scopo. Nella loro realtà nessuno è innocente fino a prova contraria. L'Ordine dei giornalisti è una corporazione, né più né meno degli altri ordini professionali il cui scopo principale è quello di salvaguardare i propri iscritti. Giornalisti che informano non ne esistono più, ormai tutti esternano solo opinioni (ultimamente anche le agenzie di stampa). Che confondano hiv e aids non mi tocca minimamente, perché la stampa e i media italiani sono ad un livello così basso che da parte mia non vale la pena essere seguiti. Ho una pessima considerazione dei giornalisti italiani, in genere quasi tutti e ho smesso da un po' di comperare i loro giornali. Se poi si riesce anche ad evitare i telegiornali si può uscire dalla cappa di pessimismo in cui viene sempre fatto presumere che il mondo debba finire domani.
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Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
la penso perfettamente come puzzle sulla stampa italiana, prima di tutto l'ignoranza totale e l'arroganza che assumo i giornalisti nei confronti delle notizie dove c'è odore di vendita di certi squallidi giornali di provincia o anche ti testate più importanti, cannibali allo stato puro, altro che deontologia!
trovo pagliacci i giornalisti che corrono con il fiatone dietro il possibile delinquente o il politico di turno con il microfono in mano, da voltastomaco!
in un contesto di questo tipo è il minimo che possiamo aspettarci, di HIV/AIDS ormai se ne parla solo per fattacci come quello di Brescia, altro che parlare di viremia azzerata, coppie siero discordanti, progressi della medicina ecc, NOI SIAMO GLI UNTORI , mentre siamo quelli più curati, seguiti , responsabili e non infettivi, ma chi lo sa? questi fatti dovremmo utilizzarli per smerdare gli ignoranti che NON SANNO UN CAZZO DI NIENTE!
non giustifico i fatti di Brescia, se realmente i fatti son quelli, ma addirittura andare contro la legge e pubblicare foto, circostanze, senza ancora sapere molto. E ' UNA VERGOGNA. quelle escort (edit automatico) che andavano con il maniaco di turno non sapevano che esiste il condom?
che esiste l'hiv, la sifilide e tanto altro? è tutto così decisamente squallido e avvilente

in un contesto di questo tipo è il minimo che possiamo aspettarci, di HIV/AIDS ormai se ne parla solo per fattacci come quello di Brescia, altro che parlare di viremia azzerata, coppie siero discordanti, progressi della medicina ecc, NOI SIAMO GLI UNTORI , mentre siamo quelli più curati, seguiti , responsabili e non infettivi, ma chi lo sa? questi fatti dovremmo utilizzarli per smerdare gli ignoranti che NON SANNO UN CAZZO DI NIENTE!
non giustifico i fatti di Brescia, se realmente i fatti son quelli, ma addirittura andare contro la legge e pubblicare foto, circostanze, senza ancora sapere molto. E ' UNA VERGOGNA. quelle escort (edit automatico) che andavano con il maniaco di turno non sapevano che esiste il condom?
che esiste l'hiv, la sifilide e tanto altro? è tutto così decisamente squallido e avvilente

Re: Il "caso" di Brescia tra privacy, linciaggio e ignoranza
Io davvero non saprei giudicare bene su qsti recenti eventi... La nps con la sua lettera ha fatto benissimo, tuttavia agli occhi di un negativo puo apparire come se sminuisse gli eventi.
Il caso di valentino t e d questo tizio di brescia se confermati in giudizio, sono gravissimi roba da metterli in prigione e buttare le chiavi quindi capisco in un certo senso i toni sprezzanti dei giornalisti, tuttavia da s + dico che questi termini" untore" ( anche se untori sono effettivamente) ecc ecc sono deleteri x tutti noi perche non fanno che creare rabbia tra la gente sul s+ in generale.... Tuttavia credo che se non fossero stati s+ avrebbero trattato allo stesso modo i fatti...
Quello che non tollero è la confusione di termini tra hiv e aids che un giornalista dovrebbe conoscere
Il caso di valentino t e d questo tizio di brescia se confermati in giudizio, sono gravissimi roba da metterli in prigione e buttare le chiavi quindi capisco in un certo senso i toni sprezzanti dei giornalisti, tuttavia da s + dico che questi termini" untore" ( anche se untori sono effettivamente) ecc ecc sono deleteri x tutti noi perche non fanno che creare rabbia tra la gente sul s+ in generale.... Tuttavia credo che se non fossero stati s+ avrebbero trattato allo stesso modo i fatti...
Quello che non tollero è la confusione di termini tra hiv e aids che un giornalista dovrebbe conoscere