Guide e letture interessanti su HIV

[Blast]

Rivolgiti ad un nutrizionista, magari te lo fai consigliare dal medico del tuo reparto. Sicuramente è una prestazione utile da farsi prescrivere (a differenza delle MOC fatte a cazz0 )

Vedi che non riesci più a controllare le tue psicosi come ti avevo già predetto in altri thread?

[rospino]

Ahia! Sono stato ripreso da Dora ed Uffa2 contemporaneamente!
Faccio harakiri. Cancellatemi il thread! Ahahah
Ma scherzi a parte è cosa che non vi sia un libro decente da poter leggere in cui si affronta il problema non solo dal punto di vista farmacologico?
Voglio dire. Qualcosa che possa essere da complemento alla terapia? Una guida nutrizionale seria e dettagliata?
Qualcosa che tenga conto sia della patologia che dei medicinali e che quindi sia più mirata?
La guida nutrizionale che ho visto nel post in evidenza è molto scarna e generale.
Io sono convinto, pur sapendo poco e niente di medicina, che il cibo e l'esercizio fisico aiuta.
Non vi sono pubblicazioni anche in inglese al riguardo?
Comunque alla fine ho fatto bene a postarlo... Se no me lo compravo ed iniziavo a seguirlo inutilmente

A volte alcuni temi sono già stati affrontati sul forum, basta usare la funzione "Cerca". Ad esempio: http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=2&t=3784

Chiedere non costa niente, condividere guide o articoli controversi (per usare un eufemismo) è controproducente!
Io mi fido più di fonti affidabili in inglese (siti web governativi, istituzionali o di associazioni che godono di un buon livello di affidabilità) che non di libri che promettono incrementi di CD4.

Ad esempio, qui c'è un elenco piuttosto interessante: https://aids.nlm.nih.gov/topic/1141/liv ... ood-safety
Tra cui:
https://www.aids.gov/hiv-aids-basics/st ... od-safety/
http://www.avert.org/living-with-hiv/he ... f-yourself
http://www.catie.ca/en/practical-guides/nutrition
https://www.nutrition.gov/nutrition-and ... es/aidshiv

[rosso80]

Rospino sono interessanti questi link. Grazie.

Ho preso una cantonata ed ho beccato una fonte non buona. A quanto pare ce ne sono parecchie.

Beh almeno ora lo so e cercherò preferibilmente fonti tipo quelle che mi avete postato (se ne conoscete altre ben vengano).

Blast non è questione di essere ipocondriaci. Io mi ci devo abituare a questa nuova situazione. In più non sono avvezzo a cose mediche ma sto cercando di sforzarmi per capirle.
Noi abbiamo approcci diversi. Io ho necessità di capirle ste cose e di trovare il modo migliore per affrontare sta cosa limitando i danni.
Una volta che avrò capito abbastanza e modificato il mio stile di vita starò sicuramente più tranquillo.
Non sono stupido. So bene che questo voler capire può essere preso per ipocondria e non ho intenzione di esserlo a vita, però è Hiv non influenza. Quindi cercare di capire le analisi, la malattia, l'alimentazione, ecc. lo considero la normalità.
Non è che ora per ogni thread mi devi chiamare ipocondriaco come fai con alfaa. [emoji3]


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Don't give up!

[poponar]

Riguardo all'alimentazione, in metabolica a modena, se deciderai di andare, farai una visita anche con la dietista. Chi meglio di lei può darti consigli?

[uffa2]

Io mi ci devo abituare a questa nuova situazione. In più non sono avvezzo a cose mediche ma sto cercando di sforzarmi per capirle.
Noi abbiamo approcci diversi. Io ho necessità di capirle ste cose e di trovare il modo migliore per affrontare sta cosa limitando i danni.
Una volta che avrò capito abbastanza e modificato il mio stile di vita starò sicuramente più tranquillo.
Non sono stupido. So bene che questo voler capire può essere preso per ipocondria e non ho intenzione di esserlo a vita, però è Hiv non influenza. Quindi cercare di capire le analisi, la malattia, l'alimentazione, ecc. lo considero la normalità.

mmm…
capisco che ci possa essere una qualche sensazione di non essere presi sul serio, ma non è così.
È che è strana tutta la situazione: vedi, come scrivo spesso, ci troviamo nel paradosso di essere stati contagiati da un virus che dà luogo a una condizione clinica dagli esiti mortali… epperò le nostre terapie riescono a bloccare l’evoluzione dell’infezione, generando una normalità artificiale per la quale apparentemente siamo “sani” come dei pesci.
Questo (benedetto) paradosso emerge proprio quando “cerchiamo di fare la nostra parte”, di cercare di aiutare la fortuna affiancando alla scrupolosa aderenza terapeutica “qualcosa di nostro”, e qui la sorpresa: apparentemente non c’è quasi nulla che possiamo fare.
Sì perché i casi sono due: o le terapie funzionano, e allora c’è veramente poco di specifico da fare, o non funzionano.
Quando le terapie funzionano, alla fin fine credo che siano due le criticità che ci riguardano: un aumentato rischio cardiovascolare e gli eventuali effetti collaterali a luuuungo termine delle nostre terapie.
Possiamo fare qualcosa da parte nostra?
Per gli effetti collaterali ci sono molti esami periodici che già facciamo, e forse potremmo metterci qualcosa del nostro con dieta e stile di vita (se i miei farmaci sono potenzialmente dannosi per le ossa cercherò di avere una dieta ricca di calcio, di fare esercizio fisico di prendere un po’ di sole, non troppo; se sono dannosi per reni o fegato cercherò di evitare quegli stravizi che potrebbero affaticarli), ma tutto questo sempre senza diventare i medici di noi stessi e parlandone con chi ci cura, che quegli effetti collaterali sa se sono un accidente statistico e basta oppure sono reali, e come affrontarli.
Per il rischio cardiovascolare possiamo fare quello che dovrebbero fare tutti gli occidentali: stare attenti alla dieta. Abbiamo la fortuna di tre/quattro controlli su colesterolo e trigliceridi l’anno e abbiamo almeno tre/quattro misurazioni della pressione l’anno, questo vuol dire che sappiamo sempre se quei parametri sono nella norma oppure no e possiamo fare la nostra parte correggendo lo stile di vita, facendo un po’ di esercizio fisico, smettendo di fumare e, se questo si applica, riducendo l’uso di “sostanze ricreazionali” lecite o no…
Alla fine, possiamo fare molto, senza esagerazioni, senza inventarci un ruolo da alchimisti che non abbiamo: possiamo impegnarci a cercare di invecchiare bene, perché quello è il nostro destino, di diventare vecchi.

[rosso80]

Io mi ci devo abituare a questa nuova situazione. In più non sono avvezzo a cose mediche ma sto cercando di sforzarmi per capirle.
Noi abbiamo approcci diversi. Io ho necessità di capirle ste cose e di trovare il modo migliore per affrontare sta cosa limitando i danni.
Una volta che avrò capito abbastanza e modificato il mio stile di vita starò sicuramente più tranquillo.
Non sono stupido. So bene che questo voler capire può essere preso per ipocondria e non ho intenzione di esserlo a vita, però è Hiv non influenza. Quindi cercare di capire le analisi, la malattia, l'alimentazione, ecc. lo considero la normalità.

mmm…
capisco che ci possa essere una qualche sensazione di non essere presi sul serio, ma non è così.
È che è strana tutta la situazione: vedi, come scrivo spesso, ci troviamo nel paradosso di essere stati contagiati da un virus che dà luogo a una condizione clinica dagli esiti mortali… epperò le nostre terapie riescono a bloccare l’evoluzione dell’infezione, generando una normalità artificiale per la quale apparentemente siamo “sani” come dei pesci.
Questo (benedetto) paradosso emerge proprio quando “cerchiamo di fare la nostra parte”, di cercare di aiutare la fortuna affiancando alla scrupolosa aderenza terapeutica “qualcosa di nostro”, e qui la sorpresa: apparentemente non c’è quasi nulla che possiamo fare.
Sì perché i casi sono due: o le terapie funzionano, e allora c’è veramente poco di specifico da fare, o non funzionano.
Quando le terapie funzionano, alla fin fine credo che siano due le criticità che ci riguardano: un aumentato rischio cardiovascolare e gli eventuali effetti collaterali a luuuungo termine delle nostre terapie.
Possiamo fare qualcosa da parte nostra?
Per gli effetti collaterali ci sono molti esami periodici che già facciamo, e forse potremmo metterci qualcosa del nostro con dieta e stile di vita (se i miei farmaci sono potenzialmente dannosi per le ossa cercherò di avere una dieta ricca di calcio, di fare esercizio fisico di prendere un po’ di sole, non troppo; se sono dannosi per reni o fegato cercherò di evitare quegli stravizi che potrebbero affaticarli), ma tutto questo sempre senza diventare i medici di noi stessi e parlandone con chi ci cura, che quegli effetti collaterali sa se sono un accidente statistico e basta oppure sono reali, e come affrontarli.
Per il rischio cardiovascolare possiamo fare quello che dovrebbero fare tutti gli occidentali: stare attenti alla dieta. Abbiamo la fortuna di tre/quattro controlli su colesterolo e trigliceridi l’anno e abbiamo almeno tre/quattro misurazioni della pressione l’anno, questo vuol dire che sappiamo sempre se quei parametri sono nella norma oppure no e possiamo fare la nostra parte correggendo lo stile di vita, facendo un po’ di esercizio fisico, smettendo di fumare e, se questo si applica, riducendo l’uso di “sostanze ricreazionali” lecite o no…
Alla fine, possiamo fare molto, senza esagerazioni, senza inventarci un ruolo da alchimisti che non abbiamo: possiamo impegnarci a cercare di invecchiare bene, perché quello è il nostro destino, di diventare vecchi.

Grazie uffa2. Sei stato molto chiaro ed esaustivo.
Metterò in pratica il tuo consiglio e quello degli altri ragazzi.
E scusa per i link che non rispecchiavano la policy del forum. Ne comprendo il senso e ritengo che questi interventi censori siano ottimi in quanto ci evitano di cozzare con articoli e libri che di scientifico hanno poco.
È strano. Non sono mai stato così fissato per il mio benessere così tanto prima della "lieta novella".
Forse è una fase, boh.
Lunga vita al forum. Senza voi sarei perso.

[rosso80]

Riguardo all'alimentazione, in metabolica a modena, se deciderai di andare, farai una visita anche con la dietista. Chi meglio di lei può darti consigli?

Ottimo consiglio. Non ci avevo pensato. Sarà fatto. Quando prenderò appuntamento chiederò di fare una visita dal nutrizionista.
Per ora sto solo cercando di applicare regole di buon senso (bevo molta acqua, prediligo prodotti freschi e biologici, frutta e verdura ogni giorno e sto coltivando il kefir che per giunta è molto buono).
Comunque una visita da un nutrizionista specifico la trovo una cosa ottima. Inoltre starei più tranquillo in quanto avrei meno da "studiare" ed andrei sul sicuro

[Blast]

La classica ragazza che non beve, non fuma, non scopa, mangia solo bio, ama la natura e il mondo, e poi gli casca una tegola in testa per strada e muore AHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHHAHAHHAA

[rosso80]

Rivolgiti ad un nutrizionista, magari te lo fai consigliare dal medico del tuo reparto. )

Ottimo consiglio! Sarà fatto. Così gravo ancora di più sul SSN. Alla fine il Ministero della salute ingaggera un cecchino per farmi fuori e risparmiare ahahahah

Sicuramente è una prestazione utile da farsi prescrivere (a differenza delle MOC fatte a cazz0 ))

Amore sono sempre convinto di aver fatto la cosa giusta allora, sebbene ammetto che con questo post ho esagerato.

Vedi che non riesci più a controllare le tue psicosi come ti avevo già predetto in altri thread?

Mi sono fatto prendere la mano ma ora ho capito la lezione. Continuerò a farmi controllare tutto ma delegherò la cosa ai dottori. Comunque a breve mi faccio una bella vacanza, a scopo terapeutico.
Questa però me la prescrivo da solo ahahah

Ti voglio bene Blast.
Sei perfida, tagliente e cinica. Praticamente la mia migliore amica

[uffa2]

È strano. Non sono mai stato così fissato per il mio benessere così tanto prima della "lieta novella".
Forse è una fase, boh.

ma no, non c'è nulla di strano, è assolutamente naturale, ed è pure saggio...

Lunga vita al forum. Senza voi sarei perso.

Speriamo di avere delle buone ragioni per dire addio a questo e agli altri forum su questo tema il più in fretta possibile

un abbraccio