L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Sì, è un attore, beh non è che nella sua professione dire “ehi, ho l’HIV” ti faccia fare carriera più in fretta eh…
Sì evitava le persone “chiacchierate”. Sapessi com’è frequente, non mi dirai che non te n’eri accorto.
Anzi, questa è un’altra delle cose che sarebbe il caso di raccontarci, che cioè la paura e la voglia di ignorare il più possibile la realtà sono presenti pure nella comunità che di tutte dovrebbe essere cosciente e inclusiva: quella gay.
Ognuno di noi ha le sue esperienze su questo punto, magari da entrambi i lati della barricata, basta tornarci con la memoria. Questo però, soprattutto, è un racconto per “gli altri”, gay ed etero, che credono di poter stare appunto lontano da questa realtà. Chi lo faccia non importa, però è importante farlo, con tutti i limiti di ogni racconto, i pudori e i silenzi personali e cose del genere…
Sai che la mia linea è quella di dire ai neo arrivati “non ti preoccupare: la tua vita sarà la stessa <edit automatico> di prima”. Analogamente, non ci sono eroi, non ci sono cattivi da esecrare, c’è solo l’umanità di ognuno, con le proprie miserie, basta conoscere le proprie per non essere troppo duri con quelle del prossimo.
(P.S. Non te la prendere per gli edit: sono giorni di una certa stanchezza, e quando sono stanco divento più "sensibile"…)
Sì evitava le persone “chiacchierate”. Sapessi com’è frequente, non mi dirai che non te n’eri accorto.
Anzi, questa è un’altra delle cose che sarebbe il caso di raccontarci, che cioè la paura e la voglia di ignorare il più possibile la realtà sono presenti pure nella comunità che di tutte dovrebbe essere cosciente e inclusiva: quella gay.
Ognuno di noi ha le sue esperienze su questo punto, magari da entrambi i lati della barricata, basta tornarci con la memoria. Questo però, soprattutto, è un racconto per “gli altri”, gay ed etero, che credono di poter stare appunto lontano da questa realtà. Chi lo faccia non importa, però è importante farlo, con tutti i limiti di ogni racconto, i pudori e i silenzi personali e cose del genere…
Sai che la mia linea è quella di dire ai neo arrivati “non ti preoccupare: la tua vita sarà la stessa <edit automatico> di prima”. Analogamente, non ci sono eroi, non ci sono cattivi da esecrare, c’è solo l’umanità di ognuno, con le proprie miserie, basta conoscere le proprie per non essere troppo duri con quelle del prossimo.
(P.S. Non te la prendere per gli edit: sono giorni di una certa stanchezza, e quando sono stanco divento più "sensibile"…)
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Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Ho letto il commento dell'interessato, ma non credo che l'Italia sia il solo paese che abbia problemi con l'HIV. Tanto per essere diretti, non è solo la Chiesa Cattolica che impedisce questo genere di dialogo. Se vi ponete la fatica di leggere qualche articolo di esperienze personali sull'HIV in Africa, in Asia, trovate di molto peggio. La Cina è pronta a parlare di hiv? E la Russia che incarcera i tossicodipendenti sieropositivi lasciandoli morire in galera, che espelle le ONG, è pronta a parlare di hiv?
Negli USA per essere curati, senza assicurazione, ci si deve inginocchiare alle varie istituzioni benefiche, religiose o meno, per sopravvivere. Ma anche in molti paesi europei, dove se non lavori non hai l'assicurazione sanitaria, ti trovi nelle stesse condizioni, a cominciare dalla grande Germania. L’Italia, forse non sarà pronta a parlare di hiv, ma è uno dei pochi paesi (al mondo) che concede l'accesso alle cure a tutti, anche ai cittadini non italiani. E per me, che sono uno razionale, concreto più che romantico, nei tempi in cui viviamo, la considero una cosa "grande".
Tutti abbiamo avuto le nostre personali discriminazioni, ma non dobbiamo farne una cosa personale o “nazionale”. La discriminazione nei confronti dell’hiv e l’AIDS ha sempre coinvolto il mondo intero. Le parole che “L’Italia non è pronta a parlare di hiv" dopo più di trent’anni dalla sua scoperta e dopo l’esperienza passata da persone in questi trent’anni, sembra molto un lamento, più che a un preciso ragionamento. L’hiv è e resta ancora un tabù, sia in Italia, che in Africa, in Asia, nelle Americhe e nell’Australia o in Nuova Zelanda, dove ti proibiscono la residenza, per non parlare degli innumerevoli paesi dove viene proibito addirittura l’accesso. Ho trovato pietose quelle parole e anche se posso capirle, nella stanza privata di uno psicologo avrebbero potuto essere più pertinenti.
Negli USA per essere curati, senza assicurazione, ci si deve inginocchiare alle varie istituzioni benefiche, religiose o meno, per sopravvivere. Ma anche in molti paesi europei, dove se non lavori non hai l'assicurazione sanitaria, ti trovi nelle stesse condizioni, a cominciare dalla grande Germania. L’Italia, forse non sarà pronta a parlare di hiv, ma è uno dei pochi paesi (al mondo) che concede l'accesso alle cure a tutti, anche ai cittadini non italiani. E per me, che sono uno razionale, concreto più che romantico, nei tempi in cui viviamo, la considero una cosa "grande".
Tutti abbiamo avuto le nostre personali discriminazioni, ma non dobbiamo farne una cosa personale o “nazionale”. La discriminazione nei confronti dell’hiv e l’AIDS ha sempre coinvolto il mondo intero. Le parole che “L’Italia non è pronta a parlare di hiv" dopo più di trent’anni dalla sua scoperta e dopo l’esperienza passata da persone in questi trent’anni, sembra molto un lamento, più che a un preciso ragionamento. L’hiv è e resta ancora un tabù, sia in Italia, che in Africa, in Asia, nelle Americhe e nell’Australia o in Nuova Zelanda, dove ti proibiscono la residenza, per non parlare degli innumerevoli paesi dove viene proibito addirittura l’accesso. Ho trovato pietose quelle parole e anche se posso capirle, nella stanza privata di uno psicologo avrebbero potuto essere più pertinenti.
L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Beh devo dire che puzzle ha ragione da vendere su una cosa: l'Italia ha un SSN che per noi è autentico oro.
Prima della notizia volevo andar via, ma avuta la notizia ho preferito restare in Italia.
Inoltre sono rimasto sconvolto dal fatto che le cure non siano gratuite ovunque per quanto riguarda Hiv. Io da sieronegativo pensavo che, onde evitare il proliferarsi del virus, tutti ed ovunque avessero accesso alle cure. Ovviamente parlo dei paesi sviluppati. Dei problemi dell'Africa con l'HIV ne sapevo qualcosa anche da sieronegativo.
Su Russia e Cina non mi pronuncio. Sono paesi che non mi hanno mai affascinato.
Sugli USA mi sarei aspettato un'apertura diversa per le cure. Magari con la riforma di Obama sta cambiando qualcosa.
Io comunque sapevo che in America, tra i gay, era più usuale parlare di Hiv. Del tipo che anche in chat lo si dice con più facilità. Non so dove lessi sta cosa però.
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Don't give up!
Prima della notizia volevo andar via, ma avuta la notizia ho preferito restare in Italia.
Inoltre sono rimasto sconvolto dal fatto che le cure non siano gratuite ovunque per quanto riguarda Hiv. Io da sieronegativo pensavo che, onde evitare il proliferarsi del virus, tutti ed ovunque avessero accesso alle cure. Ovviamente parlo dei paesi sviluppati. Dei problemi dell'Africa con l'HIV ne sapevo qualcosa anche da sieronegativo.
Su Russia e Cina non mi pronuncio. Sono paesi che non mi hanno mai affascinato.
Sugli USA mi sarei aspettato un'apertura diversa per le cure. Magari con la riforma di Obama sta cambiando qualcosa.
Io comunque sapevo che in America, tra i gay, era più usuale parlare di Hiv. Del tipo che anche in chat lo si dice con più facilità. Non so dove lessi sta cosa però.
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Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Beh sfortunatamente non è l'unico. Comunque io devo dire che avevo conosciuto sieropositivi prima di esserlo io stesso, e non ho avuto problemi nè a frequentarli nè a farci sesso, protetto ovviamente. Anche se non ne sapevo tanto come ora sulla malattia, non mi facevano paura.flavioxx ha scritto:
..e anche : dice che evitava le persone "chiacchierate " , e allora mi domanda che uomo è! e poi ci racconta come si sente?
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Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
...continui ad aver ragione, uffa!!! E mi.piace la tua sensibilità 

L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Sono certo che anche tu lo sei.flavioxx ha scritto:...continui ad aver ragione, uffa!!! E mi.piace la tua sensibilità
Comunque a breve uscirà fuori anche la mia parte più frivola, che io adoro e che ora se ne sta un po' in disparte.
Potere delle cheerleaders vieni a me! [emoji23]

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Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
a me la testimonianza del ragazzo è piaciuta parecchio, se non altro per il coraggio di esporsi , cosa che non tutti abbiamo.
certo come si fa a dirlo a tutti e spiegare cosa vuole dire siero+ nel 2016, ma forse nel nostro piccolo ognuno di noi qualcosina la può fare.
da quando ho scoperto di essere siero+, non ho più messo piede in uno studio dentistico, la paura di "non poterlo dire" mi tormentava non poco, ed ho rimandato il più possibile; ma ho deciso nei giorni scorsi di andare decisissimo a dire quale è la mia situazione sierologica prima di mettere le mani in bocca, e così ho fatto.
mi aspettavo il peggio, ma.. sorpresa, mi ha risposto che per lui non era un problema visto che le misure di sicurezza erano uguali per tutti e che sarebbe stato ben felice di occuparsi di me. mi ha solo chiesto se stavo bene e se ero in terapia efficace. questa mattina mi sono presentato per l'estrazione, è stato gentilissimo, tranquillo e non ha manifestato nessun tentennamento. è andato tutto benissimo e molto professionale; sentirmi trattato come un normalissimo paziente mia ha reso felice, quasi stentavo a crederci....
anche nel profondissimo sud qualcosa cambia, ed io sono veramente felice e
per il mio piccolo coming out.
certo come si fa a dirlo a tutti e spiegare cosa vuole dire siero+ nel 2016, ma forse nel nostro piccolo ognuno di noi qualcosina la può fare.
da quando ho scoperto di essere siero+, non ho più messo piede in uno studio dentistico, la paura di "non poterlo dire" mi tormentava non poco, ed ho rimandato il più possibile; ma ho deciso nei giorni scorsi di andare decisissimo a dire quale è la mia situazione sierologica prima di mettere le mani in bocca, e così ho fatto.
mi aspettavo il peggio, ma.. sorpresa, mi ha risposto che per lui non era un problema visto che le misure di sicurezza erano uguali per tutti e che sarebbe stato ben felice di occuparsi di me. mi ha solo chiesto se stavo bene e se ero in terapia efficace. questa mattina mi sono presentato per l'estrazione, è stato gentilissimo, tranquillo e non ha manifestato nessun tentennamento. è andato tutto benissimo e molto professionale; sentirmi trattato come un normalissimo paziente mia ha reso felice, quasi stentavo a crederci....
anche nel profondissimo sud qualcosa cambia, ed io sono veramente felice e

L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Nel mondo del porno ci sono moltissimi attori sieropositivi che nei film fanno sesso bareback con altri sieropositivi (ovviamente pare che il requisito sia comunque essere undetectable, cioè "irrilevabili")... e questo è stato rivelato proprio dallo stesso "Sandro" in una intervista. Peccato che gran parte dei fruitori di questi video non lo sappia e quindi si alimenti, soprattutto in un paese arretrato come il nostro, una visione dell'atto sessuale senza barriere, senza rischi.
La testimonianza di questo ragazzo è importante, ma in un certo senso a me è sembrata contraddittoria (e perdonatemi se vado controcorrente).
Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
La testimonianza di questo ragazzo è importante, ma in un certo senso a me è sembrata contraddittoria (e perdonatemi se vado controcorrente).
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La verità non esiste e la vita come la immaginiamo di solito è una rete arbitraria e artificiale di illusioni da cui ci lasciamo circondare.
Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
...sai che, guardando le statistiche ufficiali sulla popolazione sieropositiva e notando una estrema varietà tra le varie regioni, tra città e campagna e tra categorie a rischio, mi sono fatto l'idea che già la percentuale di sieropositivi sia molto alta tra gli attori porno, ma tra quelli gay che fanno sesso bareback, se non lo sono, è solo una questione di tempo: a capo di 2 anni dall'inizio della carriera nei video bareback, saranno anche poz.rospino ha scritto:Nel mondo del porno ci sono moltissimi attori sieropositivi che nei film fanno sesso bareback con altri sieropositivi...
Re: L'Italia non è pronta a parlare di HIV
Io devo ancora capire una cosa: da un lato si continua a ripetere che con una carica virale non rilevabile il rischio è prossimo allo zero, dall'altro, quando si legge sui giornali (anche ultimamente) che persone in terapia scopano a destra e a manca senza preservativo, infettando gente, vengono denunciate e passano i loro guai con la giustizia, tutti i sieropositivi si scandalizzano e sono contro.rospino ha scritto:Nel mondo del porno ci sono moltissimi attori sieropositivi che nei film fanno sesso bareback con altri sieropositivi (ovviamente pare che il requisito sia comunque essere undetectable, cioè "irrilevabili")... e questo è stato rivelato proprio dallo stesso "Sandro" in una intervista. Peccato che gran parte dei fruitori di questi video non lo sappia e quindi si alimenti, soprattutto in un paese arretrato come il nostro, una visione dell'atto sessuale senza barriere, senza rischi