Con l'arrivo dell'Azt, pur sapendo che non era la soluzione, mi sono rilassata. Con le terapie successive è stata tutta discesa, ora ci penso solo se prossima alle analisi o alle visite, le pastiglie fanno parte della routine quotidiana, dormo tra due guanciali.
Ormai, più che pensare alla malattia, ogni tanto tiro un po' di somme e ricordo quanti intorno a me non ce l'hanno fatta pur volendo, quanti ci hanno scherzato, quanti hanno voluto fare gli eroi alternativi, peccato.
E mi sento anche un po' in colpa per tutta la fortuna che ho avuto attraversando quest'avventura tragica e essere qui a raccontarla con tutte le rotelle a posto.
Vi abbraccio tutti e, per quanto possa servire, vi auguro tutta la serenità possibile perché ora è tutto molto più facile e non vale la pena lasciarsi sfrantumare la vita.
