Nel Regno Unito, dove è iniziata da ieri la distribuzione di massa del vaccino Pfizer, la British HIV Association (BHIVA), in collaborazione con la principale associazione di lotta all'HIV britannica, la Terrence Higgins Trust (THT), ha preparato delle
linee guida per le persone con infezione da HIV. Si tratta di indicazioni provvisorie, che potranno essere modificate e aggiornate già nei prossimi giorni e settimane, ma danno un'indicazione chiara sull'importanza che le persone con HIV si sottopongano alla vaccinazione contro SARS-CoV-2 (anche con un vaccino a mRNA, quale è quello di Pfizer). Si sottolinea che, ad oggi, non sono emerse preoccupazioni di sicurezza che inducano a sconsigliare il vaccino a chi ha l'HIV.
Questa tabella fornisce una scala di priorità per l'accesso alla vaccinazione, dividendo la popolazione in base all'appartenenza a gruppi di rischio:
Le persone con HIV sono messe automaticamente nel
gruppo di priorità 6.
Tuttavia, se hanno bassi CD4 (50-200 cellule/mm3) o hanno avuto una malattia opportunistica negli ultimi 6 mesi, rientrano nel
gruppo di priorità 4 delle persone
estremamente vulnerabili dal punto di vista clinico, insieme a malati oncologici, trapiantati, persone che assumono farmaci immunosoppressori.
A parte i bassi CD4, altri fattori di rischio da valutarsi individualmente possono farle ritenere
estremamente vulnerabili dal punto di vista clinico e quindi farle includere nel gruppo di priorità 4:
- viremia rilevabile
basso nadir dei CD4
altre comorbidità associate a rischio moderato:
- patologie respiratorie non gravi (es. asma, Bronco-Pneumopatia Cronica Ostruttiva [BPCO], enfisema, bronchite)
patologie cardiache
diabete
insufficienza renale cronica
patologie neurologiche (es. Parkinson's, malattia del motoneurone, sclerosi multipla, paralisi cerebrale)
altre patologie immunosoppressive o assunzione di farmaci immunosoppressivi (es. steroidi a basse dosi)
obesità grave (BMI di 40 o più)