Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi....

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
dokimos
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da dokimos » venerdì 14 ottobre 2016, 21:14

flavioxx ha scritto:non sono gli esami recenti?
Flavioxx forse mi sono spiegato male...queste sono le prime analisi che ho fatto...ho scoperto di avere hiv a fine agosto...il medico ha detto che il contagio potrebbe risalire a tre anni fa...per questo si stupisce che i valori della carica virale siano così bassi...ma al contempo i cd4 sono a 490

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rospino
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da rospino » venerdì 14 ottobre 2016, 21:51

dokimos ha scritto:
flavioxx ha scritto:non sono gli esami recenti?
Flavioxx forse mi sono spiegato male...queste sono le prime analisi che ho fatto...ho scoperto di avere hiv a fine agosto...il medico ha detto che il contagio potrebbe risalire a tre anni fa...per questo si stupisce che i valori della carica virale siano così bassi...ma al contempo i cd4 sono a 490
Comunque sia gli infettivologi fanno queste stime solo ed esclusivamente sulla base di informazioni statistiche: concretamente, a meno che tu non abbia test che rappresentano dei punti fermi nel passato, è impossibile dire con precisione quando ti sei infettato. Questo perché ci sono poi persone nelle quali l'infezione progredisce più rapidamente, altre in cui è più lenta.


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flavioxx
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da flavioxx » venerdì 14 ottobre 2016, 22:34

Nel frattempo ho contattato un'utente, Evaluna, che qualcuno ricorderà. Mi ha detto che per vent'anni la sua viremia è stata 1000 e a volte meno, cd4 460. Ora è in terapia perché l'infettivologo ha insistito, forse per le linee guida. Evaluna si è contagiata a 22 anni.

dokimos, quanti anni hai?



Cortomaltese
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da Cortomaltese » venerdì 14 ottobre 2016, 23:03

Come fa un infettivologo a dare una data del presunto contagio...?



rospino
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da rospino » sabato 15 ottobre 2016, 8:43

Cortomaltese ha scritto:Come fa un infettivologo a dare una data del presunto contagio...?
Può solo fare una stima sulla base delle statistiche relative al declino medio dei CD4, ma si tratta di stime che possono essere anche molto imprecise.


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flavioxx
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da flavioxx » sabato 15 ottobre 2016, 11:08

L'ultimo tassello che mi mancava mi è stato comunicato ora da Evaluna: Evaluna non ha mai avuto infezioni opportunistiche in q
vent'anni, neanche un raffreddore, solo ultimamente, appunto quando l'infettivologo ha insistito per la terapia, Evaluna, ha contratto una polmonite. Ora , io la conosco, so che fuma e lavora in un luogo a contatto con molti clienti. Dunque la Polmonite, per lei, era facile prenderla.

Voglio far presente che è dokimos che dice di aver contratto l'Hiv tre anni fa. Non è l' infettivologo che lo dice.

Lo Studio Start ha monitorato 4.685 naive, ma solo l'8 per cento aveva una viremia mediana di 400, cioè 374 pazienti. Il 97 per cento non ha riscontrato nessuna infezione, mentre il 3 per cento (140 pazienti) ha avuto qualche problemino anche con la Art.

Ora, con i dati che abbiamo rilevato, il trascorso di Evaluna, la testimonianza di dokimos che in TRE ANNI ha questi valori discreti, secondo voi, il consiglio di attendere espresso dal suo infettivologo, è completamente irrispettoso delle linee guida o ha qualche scrupolo di coscienza?

(E sarebbe opportuno conoscere l'età di dokimos)



rospino
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Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi....

Messaggio da rospino » sabato 15 ottobre 2016, 11:34

flavioxx ha scritto:L'ultimo tassello che mi mancava mi è stato comunicato ora da Evaluna: Evaluna non ha mai avuto infezioni opportunistiche in q
vent'anni, neanche un raffreddore, solo ultimamente, appunto quando l'infettivologo ha insistito per la terapia, Evaluna, ha contratto una polmonite. Ora , io la conosco, so che fuma e lavora in un luogo a contatto con molti clienti. Dunque la Polmonite, per lei, era facile prenderla.

Voglio far presente che è dokimos che dice di aver contratto l'Hiv tre anni fa. Non è l' infettivologo che lo dice.

Lo Studio Start ha monitorato 4.685 naive, ma solo l'8 per cento aveva una viremia mediana di 400, cioè 374 pazienti. Il 97 per cento non ha riscontrato nessuna infezione, mentre il 3 per cento (140 pazienti) ha avuto qualche problemino anche con la Art.

Ora, con i dati che abbiamo rilevato, il trascorso di Evaluna, la testimonianza di dokimos che in TRE ANNI ha questi valori discreti, secondo voi, il consiglio di attendere espresso dal suo infettivologo, è completamente irrispettoso delle linee guida o ha qualche scrupolo di coscienza?

(E sarebbe opportuno conoscere l'età di dokimos)
Flavio mi sa che ti sei perso qualche post e qualche puntata. Forse anche la cognizione del tempo.


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Blast
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da Blast » sabato 15 ottobre 2016, 11:43

Flavia, ma cosa stai dicendo?

Chiedi ad Evaluna la quantificazione del suo reservoir, fagli fare anche una valutazione cognitiva da parte di un esperto, e paragoniamo il tutto tra 20 anni a persone che hanno cominciato subito la terapia. Il fatto che abbia preso una polmonite, non è una cosa "che può succedere", perchè è proprio quello che un naive dovrebbe evitare! E tralasciamo il fatto che per 20 anni sia stata senza terapia perchè posso capire all'inizio, ma mi sembra di aver capito che l'ha iniziata 3 anni fa, mentre i farmaci ci sono da almeno 20 anni, dunque non è un bell'esempio il suo! Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento, per colpa sua (forse) o di un medico (forse) che non è riuscito a capire che prendere in carico un paziente significa curarlo, non aspettare che arrivi al limite del punto di non ritorno.

Dokimos farà benissimo ad insistere di cominciare subito la terapia, e il medico che non glie la vuole far iniziare subito ha due motivazioni possibili:
1: il budget sanitario
2: il mancato aggiornamento
Non esistono altre motivazioni, a fine 2016, per non far cominciare subito la terapia.


CIAO GIOIE

Blast
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da Blast » sabato 15 ottobre 2016, 11:49

Io pure ho contratto l'infezione due anni prima della diagnosi, e iniziato la terapia dopo 1 anno, perchè si trattava del 2014 e le linee guida erano diverse. Se avessi saputo/potuto cominciare subito lo avrei fatto, dato che il mio rapporto CD4/CD8 alla diagnosi era 0,7 e dopo 1 anno è diventato 0,35!

Dokimos ha un rapporto CD4/CD8 0,57, che è destinato a scendere ancora di più (è già fa schifo). Perchè deve attendere ed arrivare ad uno stato da cui risalire sarà più faticoso? Inoltre ha i CD4 sotto i 500 e rientra nelle raccomandazioni di inizio della terapia anche con le linee guida stravecchie.


CIAO GIOIE

dokimos
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Re: Infettivologo che si impone dopo l'esito delle analisi..

Messaggio da dokimos » sabato 15 ottobre 2016, 13:01

flavioxx ha scritto:Nel frattempo ho contattato un'utente, Evaluna, che qualcuno ricorderà. Mi ha detto che per vent'anni la sua viremia è stata 1000 e a volte meno, cd4 460. Ora è in terapia perché l'infettivologo ha insistito, forse per le linee guida. Evaluna si è contagiata a 22 anni.

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