Alla fine hai ragione dai....geppox70 ha scritto: ↑lunedì 19 agosto 2019, 18:47Sinceramente questo malcontento mi sembra un po' esagerato visto che dopo un periodo di caos la situazione sta migliorando es. CUP aperto anche il sabato pomeriggio, possibilita'di recarsi ai prelievi senza appuntamento, riapertura pomeridiana della farmacia... La vicinanza dell'ex day service al CUP io la vedo come maggiore "integrazione" con gli utenti esterni quindi meno "ghettizzante"... la privacy non mi sembra messa a rischio. Il fatto poi che non sempre si possa fare la visita col medico prescelto dipende dal fatto che a volte i turni in corsia non permettono ai medici di essere presenti in quel dato giorno. Di solito pero' i medici fissi sono sostituiti da colleghi-assistenti che operano in piena "sintonia". Su dai... cerchiamo di pazientare un po' e apprezziamo quello che questo ospedale ci offre come per es. medici preparati che fanno vera e propria esperienza in corsia (visto il numero dei ricoveri) e gli esami sofisticati di laboratorio che possono essere fatti in caso di necessita' e in tempi brevi... quello che per ora mi sento di poter ancora dire è: W SPALLANZANI![]()
Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
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Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Ciao
Devo essere franco, i feedback sono sempre importanti ed il servizio si puo sempre e solo che migliorare.
Ammetto pero che alcune lamentele sono un po’ esagerate e discordanti dalla mia esperienza.
Per me l’importante è la preparazione accademica dei medici, la loro professionalità, la capacita del personale ospedaliero ed il servizio.
Per tutto questo con lo Spallanzani ho sempre trovato l’eccellenza in tutto anche a livello umano. Gente caparbia e volenterosa che quando vede un problema ha intenzione di risolverlo piuttosto che passare le carte a qualcun altro.
Rimango dell’opinione che alcune delle lacune da te elencate non le ho trovate nelle mia esperienza.
Prima di tutto al CUP prendo il numero e “a chi tocca non se ngrugna”, si al primo sportello che si libera e nessuno mi ha mai rimandato ad uno sportello dedicato per le esenzioni. Al suddetto sportello hanno sempre mantenuto la privacy parlando solo delle date per le visite o comunque se qualcosa di personale, mai dicendolo esplicitamente.
Per le analisi non c’e’ lo sportello HIV, si va alla stanza assegnata dopo aver oltrepassato la porta quando chiamato il numero e non si chiama neanche per nome ma sempre con un numero che ti assegnano. Di certo sei dentro un ospedale per le MALATTIE INFETTIVE e chiaramente le persone presenti non vanno li per parlare di ulcera o ossa rotte.
Al polo distribuzione farmaci la camera è divisa e le medicine le mettono dentro un sacchetto quando te le danno. Chiaramente se guardi le medicine dell’altra persona allo sportello al fianco te ne accorgi solo perche tu sai a cosa serva quella medicina altrimenti la maggior parte della gente ignora cosa sia TIVICAY.
Posso comprendere il disagio ma sembra piu una situazione di conflittualità personale che non di privacy vera e propria.
Devo essere franco, i feedback sono sempre importanti ed il servizio si puo sempre e solo che migliorare.
Ammetto pero che alcune lamentele sono un po’ esagerate e discordanti dalla mia esperienza.
Per me l’importante è la preparazione accademica dei medici, la loro professionalità, la capacita del personale ospedaliero ed il servizio.
Per tutto questo con lo Spallanzani ho sempre trovato l’eccellenza in tutto anche a livello umano. Gente caparbia e volenterosa che quando vede un problema ha intenzione di risolverlo piuttosto che passare le carte a qualcun altro.
Rimango dell’opinione che alcune delle lacune da te elencate non le ho trovate nelle mia esperienza.
Prima di tutto al CUP prendo il numero e “a chi tocca non se ngrugna”, si al primo sportello che si libera e nessuno mi ha mai rimandato ad uno sportello dedicato per le esenzioni. Al suddetto sportello hanno sempre mantenuto la privacy parlando solo delle date per le visite o comunque se qualcosa di personale, mai dicendolo esplicitamente.
Per le analisi non c’e’ lo sportello HIV, si va alla stanza assegnata dopo aver oltrepassato la porta quando chiamato il numero e non si chiama neanche per nome ma sempre con un numero che ti assegnano. Di certo sei dentro un ospedale per le MALATTIE INFETTIVE e chiaramente le persone presenti non vanno li per parlare di ulcera o ossa rotte.
Al polo distribuzione farmaci la camera è divisa e le medicine le mettono dentro un sacchetto quando te le danno. Chiaramente se guardi le medicine dell’altra persona allo sportello al fianco te ne accorgi solo perche tu sai a cosa serva quella medicina altrimenti la maggior parte della gente ignora cosa sia TIVICAY.
Posso comprendere il disagio ma sembra piu una situazione di conflittualità personale che non di privacy vera e propria.
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Anche io ho trovato il tutto “meno intimo”. Condividiamo il CUP con tutti gli altri utenti esterni e questo sicuramente potrebbe ledere la privacy.
Per quanto riguarda la burocrazia andrebbe sicuramente snellita! Per la mia sifilide a giugno l’iter è stato questo: visita con la dottoressa, ricetta per prelievi, fai i prelievi, ritorna per la lettura dei risultati e nuovamente ricetta per visita, ricetta per iniezioni, ricetta per antibiotico da andare a prendere in farmacia...con le registrazione di tutte le suddette ricette al CUP con code anche lunghe! Attesa per fare iniezioni con siringhe in mano in mezzo al corridoio, quindi tutti quel giorno sapevano cosa dovessi fare!
Anni fa quando c’erano i medici T. e L. se c’era da fare qualche analisi la dottoressa chiamava l’infermiera e te la faceva, senza ricette CUP e quant’altro!
Poi non so a voi, ma a me il controllo a 6 mesi mi sembra un po’ troppo distanziato!
Per quanto riguarda la burocrazia andrebbe sicuramente snellita! Per la mia sifilide a giugno l’iter è stato questo: visita con la dottoressa, ricetta per prelievi, fai i prelievi, ritorna per la lettura dei risultati e nuovamente ricetta per visita, ricetta per iniezioni, ricetta per antibiotico da andare a prendere in farmacia...con le registrazione di tutte le suddette ricette al CUP con code anche lunghe! Attesa per fare iniezioni con siringhe in mano in mezzo al corridoio, quindi tutti quel giorno sapevano cosa dovessi fare!
Anni fa quando c’erano i medici T. e L. se c’era da fare qualche analisi la dottoressa chiamava l’infermiera e te la faceva, senza ricette CUP e quant’altro!
Poi non so a voi, ma a me il controllo a 6 mesi mi sembra un po’ troppo distanziato!
Ultima modifica di marte82 il giovedì 22 agosto 2019, 10:09, modificato 1 volta in totale.
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
UN MOMENTO:
Al CUP io ho chiesto la refertazione online, e la signora allo sportello inavvertitamente ha detto a voce alta (perché non funzionava il microfono): "Quelle per l'HIV non le possono mettere online", ma non c'era nessuno dietro di me.
Al polo distr. farmaci quando per un periodo era aperto solo la mattina, c'era tanta gente in attesa, ma avendo i microfoni le operatrici quando parlano non lasciano spazio a fraintendimenti. E in quella farmacia danno SOLO antiretrovirali, quindi se non hai l'herpes e stai lì...
Al CUP io ho chiesto la refertazione online, e la signora allo sportello inavvertitamente ha detto a voce alta (perché non funzionava il microfono): "Quelle per l'HIV non le possono mettere online", ma non c'era nessuno dietro di me.
Al polo distr. farmaci quando per un periodo era aperto solo la mattina, c'era tanta gente in attesa, ma avendo i microfoni le operatrici quando parlano non lasciano spazio a fraintendimenti. E in quella farmacia danno SOLO antiretrovirali, quindi se non hai l'herpes e stai lì...
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Che oca sta signora allo sportello ...a-man ha scritto: ↑giovedì 22 agosto 2019, 17:21UN MOMENTO:
Al CUP io ho chiesto la refertazione online, e la signora allo sportello inavvertitamente ha detto a voce alta (perché non funzionava il microfono): "Quelle per l'HIV non le possono mettere online", ma non c'era nessuno dietro di me.
Al polo distr. farmaci quando per un periodo era aperto solo la mattina, c'era tanta gente in attesa, ma avendo i microfoni le operatrici quando parlano non lasciano spazio a fraintendimenti. E in quella farmacia danno SOLO antiretrovirali, quindi se non hai l'herpes e stai lì...
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
E se tutto questo fosse una “normalizzazione” della patologia?
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Ciao a tutti,
onestamente anche io ormai non ho un buon rapporto con lo Spallanzani.
Diciamo che, tralasciando il trasferimento nei nuovi locali (che neanche a me fanno impazzire, la sala prelievo è imbarazzante), quello che mi ha lasciato veramente perplesso negli ultimi anni è stato il peggioramento del lato interfaccia utente.
1 - Sono due anni e mezzo che non vedo due volte lo stesso medico. Ammassari via. Un altro che non ricordo il nome (era tipo il responsabile dell'unità) ha lasciato la struttura dopo che mi ha visto la prima volta. La Pinnetti è andata via anche lei(? mi era stato detto che andava fuori italia per un breve periodo ma mi sembra nn sia mai più ritornata). E poi una marea di sostituti anonimi, per niente empatici che a stento mi guardavano in faccia.
Se dobbiamo ridurre la visita a sentirmi dire "gli esami sono ok, prendiamo l'appuntamento tra sei mesi" tanto vale che mi mandiate i referti per mail e non perdiamo tempo.
2 - Se hai un'urgenza o la necessità (di avere conferma su prelievo, visita, cambio di calendario dei giorni di uno studio...) non ti risponde nessuno. nessuno. L'ultima volta ho dovuto chiamare la segreteria della direzione sanitaria perchè nessuno, a nessun interno, risponde a telefono.
3 - La distribuzione dei farmaci. Ora non so che problemi abbiamo i sindacati, le infermiere o che ne so, ma è palese che nella farmacia si lavora in maniera non elastica e allungando i tempi. Non è possibile avere sempre una fila che non finisce mai e, spesso, un solo sportello che funziona. Una delle ultime volte ho aspettato un'ora per ritirare. Un'ora. A me, sinceramente, sembra assurdo.
onestamente anche io ormai non ho un buon rapporto con lo Spallanzani.
Diciamo che, tralasciando il trasferimento nei nuovi locali (che neanche a me fanno impazzire, la sala prelievo è imbarazzante), quello che mi ha lasciato veramente perplesso negli ultimi anni è stato il peggioramento del lato interfaccia utente.
1 - Sono due anni e mezzo che non vedo due volte lo stesso medico. Ammassari via. Un altro che non ricordo il nome (era tipo il responsabile dell'unità) ha lasciato la struttura dopo che mi ha visto la prima volta. La Pinnetti è andata via anche lei(? mi era stato detto che andava fuori italia per un breve periodo ma mi sembra nn sia mai più ritornata). E poi una marea di sostituti anonimi, per niente empatici che a stento mi guardavano in faccia.
Se dobbiamo ridurre la visita a sentirmi dire "gli esami sono ok, prendiamo l'appuntamento tra sei mesi" tanto vale che mi mandiate i referti per mail e non perdiamo tempo.
2 - Se hai un'urgenza o la necessità (di avere conferma su prelievo, visita, cambio di calendario dei giorni di uno studio...) non ti risponde nessuno. nessuno. L'ultima volta ho dovuto chiamare la segreteria della direzione sanitaria perchè nessuno, a nessun interno, risponde a telefono.
3 - La distribuzione dei farmaci. Ora non so che problemi abbiamo i sindacati, le infermiere o che ne so, ma è palese che nella farmacia si lavora in maniera non elastica e allungando i tempi. Non è possibile avere sempre una fila che non finisce mai e, spesso, un solo sportello che funziona. Una delle ultime volte ho aspettato un'ora per ritirare. Un'ora. A me, sinceramente, sembra assurdo.
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Ragazzi,ma se non vi va bene lo Spallanzani perché non lo cambiate? Io sto a Tor Vergata e......non devo andare al cup a prenotare visite e esami......non devo andare in farmacia a ritirare i farmaci......vado in reparto e faccio tutto il.
sono un uomo tutto casa e chiesa..........quello che mi frega è il percorso
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
sono anche io convinto di questo anche perchè dopo anni e anni di iinformazione lo stigma sta pian piano venendo meno e la nostra patologia viene sempre più' vista come una patologia cronica non infettiva. Per quanto riguarda il discorso privacy sono sicuro che pian piano le cose miglioreranno come è già avvenuto in passato prima del trasferimento al piano terra. In molti si ricorderanno infatti che al day service circa un anno e mezzo prima del trasferimento l'accesso all'accettazione era stato reso possibile solo prendendo il numeretto e quindi nel rispetto della privacy (il passaggio nel corridoio era possibile solo se ci si doveva recare negli studi medici). Ho voluto far presente questo solo per sottolineare che il discorso privacy è un tema sentito anche dai dirigenti di questa struttura. Per quanto riguarda la questione farmacia è sì vero che quando si prendono i farmaci si può vedere la terapia di chi sta accanto, ma non mi sembra che questa notizia possa essere di così grande interesse visto che chi si trova lì, o direttamente o indirettamente, vive da vicino questa patologia e quindi fa fronte comune. Certo è che con quasi 8.000 pazienti in cura non è certamente ipotizzabile creare degli ambienti dedicati per ogni singolo paziente, nè tantomeno permettere l'accesso al desk ad un paziente alla volta... Concludendo penso che come per tutte le cose anche questa struttura vada valutata per i suoi pro e i suoi contro e se da questa valutazione i contro dovessero prevalere decidere eventualmente il trasferimento in un'altra struttura, magari però informandosi prima bene di come le cose vadano altrove...
Re: Spallanzani, trasferimento piano terra APC
Tempo addietro ho aperto un post, in cui parlavo di come chi vuole avvalersi di un'assicurazione con coperture sanitarie, NON può se è HIV+, giusto per citarne una. Siamo ancora lontanissimi dall'apertura mentale che vorremmo incontrare. Io quando sono in attesa con altre persone, non ho problemi a dire, e vedo che viene apprezzato e ricambiato subito con una certa liberazione, e si parla. Ma che non si possa dire è chiaro no? Come faccio a far credere che se avessi 'bottega aperta' sarei quello con meno possibilità di contagiare ma con tante possibilità di essere contagiato? E' un paradosso che solo voi potete confermare.paziente ha scritto: ↑giovedì 22 agosto 2019, 23:46In generale i servizi di cura devono essere erogati nel rispetto delle garanzie previste dalla legge a tutela, in particolare, della dignità e della riservatezza.
Tali tutele vanno rafforzate in casi particolari, come l'HIV, che ad oggi resta una infezione fortemente discriminata in tutto il mondo.