Iniezioni LONG ACTING allo Spallanzani: si parte da gennaio 2022

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
penta62
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Re: Iniezioni LONG ACTING allo Spallanzani: si parte da gennaio 2022

Messaggio da penta62 » martedì 14 dicembre 2021, 19:14

paziente ha scritto:
martedì 14 dicembre 2021, 18:44
bodybuilding82 ha scritto:
martedì 7 dicembre 2021, 10:48
Silente1982 ha scritto:
lunedì 6 dicembre 2021, 14:46
Onestamente questo metodo "casalingo" non mi piace. Preferisco più una standardizzazione di processo.
Bè ma quel metodo non incideva su professionalità e preparazione di medici e infermieri. Era solo meno burocratizzato.
Invito a riflettere, soprattutto i più veterani, perché il trend della qualità del servizio e della riservatezza è totalmente al contrario.
Se classifichiamo “casalingo” il metodo del passato, dove:
- i pazienti avevano 1 medico di riferimento,
- i pazienti erano distribuiti in 4 generici reparti di Malattie Infettive,
- i pazienti non dovevano fare da segreteria all’ospedale andando al CUP per qualsiasi prestazione o prenotazione (e dovendo dichiarare anche alla guardia giurata la patologia per ottenere il numeretto),
- i pazienti non dovevano recarsi nella farmacia specificatamente dedicata agli antivirali,
allora quello che accade oggi è
1) esibizionismo,
2) promiscuità e violazione di ogni forma di privacy,
3) carenza di gestione, altro che standardizzazione di processo!

1) ESIBIZIONISMO
Il reparto è posto a piano terra, adiacente all’ingresso principale della struttura, con sala di attesa aperta sulla hall principale con ampie vetrate.
Ma non solo: la sala di attesa è coincidente con il CUP interno (secondo cup della struttura) con cui condivide anche il numeratore, con inevitabili commistioni, errori e curiosità da parte di tutti gli altri utenti (solo in tempi più recenti inattivo la mattina causa Covid).
Ma non solo e 2: il reparto è specificatamente HIV.
Ma non solo e 3: le funzioni del reparto (HIV+, Test e Prep) sono svolte in modo canalizzato, in stanze specifiche e in giorni e orari dedicati.
Risultato:
Se sei nella Hall (ingresso, bar, attesa radiografia, ecc.) puoi benissimo vedere le persone che attendono, entrano nel reparto o escono, potendogli associare, in base ai giorni e agli orari, il motivo per il quale lo fanno.
Se sei nel CUP interno puoi pure sapere a quale specifico servizio accede l’utente (prelievo, prelievo studi o accettazione).
Se poi sei all’interno del reparto puoi individuare benissimo gli HIV+, le persone per il Test e per la Prep in base alle stanze in cui accedono e gli orari.

2) PROMISCUITA’
Il prelievo, quello dedicato agli HIV+ (negli orari e luoghi definiti di cui sopra), viene fatto in due (ma si è arrivati anche in 4), con persone che entrano e che escono (perché non si entra ed esce nello stesso momento), con alcuni utenti che contemporaneamente escono e rientrano con le urine (andata al bagno e ritorno senza nessun rispetto di chi è dentro).
Ma non solo: la stanza prelievo è visibile attraverso i vetri dell’accettazione lungo il corridoio (non ci sono porte!) e le porte rivolte verso l’interno del reparto sono sempre aperte, con gente che va e viene.
Quando fai il prelievo sembra di stare su una banchina ferroviaria, coi treni che sfrecciano di qua e di là. Puoi anche chiudere gli occhi ma senti il vento.
3) ASSENZA DI STANDARD DI PROCESSO
Non si ha un medico di riferimento, se non ti ricordi tu di prenotare e di farti vivo nessuno se ne accorge, accade addirittura che le visite non vengano prestate e per riprenotarle devi sbatterti anche mesi, le visite e gli esami accessori devi andare a farli in altre strutture, ecc. ecc.
Non rilevano, anche se utili per alcuni, i servizi ad personam.
.......................................E cosa centra con le long acting.................... hai scritto cose che forse sono capitate a te , perchè tendi a nasconderti....
cmq che la qualita' del servizio si è scesa molto, cmq al piano terra vanno solo chi ha una buona conta dei CD4 ecc cioè in ottima salute cosi dicono.


...... e che forse girano troppi soldi all'interno e se ne sente la puzza questo è vero.......



ero al POLICLINICO UMBERTO I 2001 sono fuggito via per inefficenza ,e superficilita' talmente tanta che chiesi il fascicolo e s'incazzarono pure , mi disseroxchè andavo via......



skydrake
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Re: Iniezioni LONG ACTING allo Spallanzani: si parte da gennaio 2022

Messaggio da skydrake » martedì 14 dicembre 2021, 22:06

barbalunga ha scritto:
domenica 5 dicembre 2021, 13:28
Le iniezioni a 6 mesi sono un auspicio per il futuro, che io sappia ancora non ci sta niente di approvato come terapia completa ma solo studi clinici su nuovi farmaci iniettabili
Le sperimentazioni sull'Islatravir e sull' MK-8507 (due dei candidati long action, anche se non così tanto) ultimamente stanno andando piuttosto male.
Sarà molto difficile che nel breve, ma anche medio termine mettano a punto antiretrovirali long action a sei mesi.



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