.......................................E cosa centra con le long acting.................... hai scritto cose che forse sono capitate a te , perchè tendi a nasconderti....paziente ha scritto: ↑martedì 14 dicembre 2021, 18:44Invito a riflettere, soprattutto i più veterani, perché il trend della qualità del servizio e della riservatezza è totalmente al contrario.bodybuilding82 ha scritto: ↑martedì 7 dicembre 2021, 10:48Bè ma quel metodo non incideva su professionalità e preparazione di medici e infermieri. Era solo meno burocratizzato.Silente1982 ha scritto: ↑lunedì 6 dicembre 2021, 14:46Onestamente questo metodo "casalingo" non mi piace. Preferisco più una standardizzazione di processo.
Se classifichiamo “casalingo” il metodo del passato, dove:
- i pazienti avevano 1 medico di riferimento,
- i pazienti erano distribuiti in 4 generici reparti di Malattie Infettive,
- i pazienti non dovevano fare da segreteria all’ospedale andando al CUP per qualsiasi prestazione o prenotazione (e dovendo dichiarare anche alla guardia giurata la patologia per ottenere il numeretto),
- i pazienti non dovevano recarsi nella farmacia specificatamente dedicata agli antivirali,
allora quello che accade oggi è
1) esibizionismo,
2) promiscuità e violazione di ogni forma di privacy,
3) carenza di gestione, altro che standardizzazione di processo!
1) ESIBIZIONISMO
Il reparto è posto a piano terra, adiacente all’ingresso principale della struttura, con sala di attesa aperta sulla hall principale con ampie vetrate.
Ma non solo: la sala di attesa è coincidente con il CUP interno (secondo cup della struttura) con cui condivide anche il numeratore, con inevitabili commistioni, errori e curiosità da parte di tutti gli altri utenti (solo in tempi più recenti inattivo la mattina causa Covid).
Ma non solo e 2: il reparto è specificatamente HIV.
Ma non solo e 3: le funzioni del reparto (HIV+, Test e Prep) sono svolte in modo canalizzato, in stanze specifiche e in giorni e orari dedicati.
Risultato:
Se sei nella Hall (ingresso, bar, attesa radiografia, ecc.) puoi benissimo vedere le persone che attendono, entrano nel reparto o escono, potendogli associare, in base ai giorni e agli orari, il motivo per il quale lo fanno.
Se sei nel CUP interno puoi pure sapere a quale specifico servizio accede l’utente (prelievo, prelievo studi o accettazione).
Se poi sei all’interno del reparto puoi individuare benissimo gli HIV+, le persone per il Test e per la Prep in base alle stanze in cui accedono e gli orari.
2) PROMISCUITA’
Il prelievo, quello dedicato agli HIV+ (negli orari e luoghi definiti di cui sopra), viene fatto in due (ma si è arrivati anche in 4), con persone che entrano e che escono (perché non si entra ed esce nello stesso momento), con alcuni utenti che contemporaneamente escono e rientrano con le urine (andata al bagno e ritorno senza nessun rispetto di chi è dentro).
Ma non solo: la stanza prelievo è visibile attraverso i vetri dell’accettazione lungo il corridoio (non ci sono porte!) e le porte rivolte verso l’interno del reparto sono sempre aperte, con gente che va e viene.
Quando fai il prelievo sembra di stare su una banchina ferroviaria, coi treni che sfrecciano di qua e di là. Puoi anche chiudere gli occhi ma senti il vento.
3) ASSENZA DI STANDARD DI PROCESSO
Non si ha un medico di riferimento, se non ti ricordi tu di prenotare e di farti vivo nessuno se ne accorge, accade addirittura che le visite non vengano prestate e per riprenotarle devi sbatterti anche mesi, le visite e gli esami accessori devi andare a farli in altre strutture, ecc. ecc.
Non rilevano, anche se utili per alcuni, i servizi ad personam.
cmq che la qualita' del servizio si è scesa molto, cmq al piano terra vanno solo chi ha una buona conta dei CD4 ecc cioè in ottima salute cosi dicono.
...... e che forse girano troppi soldi all'interno e se ne sente la puzza questo è vero.......
ero al POLICLINICO UMBERTO I 2001 sono fuggito via per inefficenza ,e superficilita' talmente tanta che chiesi il fascicolo e s'incazzarono pure , mi disseroxchè andavo via......