Re: Possibile denunciare in questo caso o no?
Inviato: domenica 22 gennaio 2023, 16:11
Personalmente ritengo la criminalizzazione della trasmissione una cosa sbagliata che in termini epidemiologici non ha fatto altro che aggravare la situazione. Intanto sono del parere che la salute pubblica sia un dovere di tutti e non solo delle persone sieropositive. Per cui se una persona decide di fare sesso con un altro deve sempre sapere che sta avendo un comportamento a rischio. Io posso anche conoscere questa persona, potrebbe essere il marito o il fidanzato, ma non potrò mai essere assolutamente certo che non abbia preso qualcosa. In un paese come l'Italia poi le avventure amorose non sono certo un fatto insolito. Ricordiamoci sempre che servono 3 mesi circa per avere un test positivo. Per cui una persona dovrebbe farlo ogni trimestre per essere sicuro non di essersi contagiato tra un test e l'altro.
In Italia non è mai stato spiegato bene che l'HIV riguarda l'intera popolazione sessualmente attiva e non è confinato a determinate categorie. Il famoso concetto illusorio "L'HIV è un problema di gay, tossici e prostitute" è pericolosamente sbagliato e questi casi lo dimostrano.
Ora si può benissimo presuppore che denunciando il caso si fermi la possibilità di interrompere la catena di contagi. Probabilmente nel singolo caso sì ma prima o poi verrà alla superficie un'altra vicenda e tutto parte da capo. La criminalizzazione spinge la sieropositività in una zona oscura da nascondere perché nessuno vuole essere denunciato, soprattutto se consapevole di essere sieropositivo. Ne deriva una demotivazione di sottoporsi ai test perché se sono ignaro della malattia non posso essere perseguito legalmente. Da qui già il primo problema. Sappiamo tutti che le trasmissioni oggi avvengono a causa di persone che non sanno di essere malate.
Risulta essere ancora poco conosciuto il concetto di irrilevabilità = intrasmissibilità. Inoltre per molti risultare sieropositivo è ancora associato alla vergogna e alla promiscuità. Le persone non sono incentivate a fare i controlli e ancora meno se rischiano di andare in prigione.
Detto questo per tornare al caso qui discusso si può anche provare a fare denuncia ma bisogna tenere a mente che il tizio deve essere risultato sieropositivo in un test, e inoltre dimostrare che sia lui la fonte dei contagi. Al momento da quello che leggo siamo ancora nel campo delle ipotesi dal momento che nessuno sa se sia davvero sieropositivo e si sia a conoscenza di esserlo. Molte domande e nessun fatto concreto.
In Italia non è mai stato spiegato bene che l'HIV riguarda l'intera popolazione sessualmente attiva e non è confinato a determinate categorie. Il famoso concetto illusorio "L'HIV è un problema di gay, tossici e prostitute" è pericolosamente sbagliato e questi casi lo dimostrano.
Ora si può benissimo presuppore che denunciando il caso si fermi la possibilità di interrompere la catena di contagi. Probabilmente nel singolo caso sì ma prima o poi verrà alla superficie un'altra vicenda e tutto parte da capo. La criminalizzazione spinge la sieropositività in una zona oscura da nascondere perché nessuno vuole essere denunciato, soprattutto se consapevole di essere sieropositivo. Ne deriva una demotivazione di sottoporsi ai test perché se sono ignaro della malattia non posso essere perseguito legalmente. Da qui già il primo problema. Sappiamo tutti che le trasmissioni oggi avvengono a causa di persone che non sanno di essere malate.
Risulta essere ancora poco conosciuto il concetto di irrilevabilità = intrasmissibilità. Inoltre per molti risultare sieropositivo è ancora associato alla vergogna e alla promiscuità. Le persone non sono incentivate a fare i controlli e ancora meno se rischiano di andare in prigione.
Detto questo per tornare al caso qui discusso si può anche provare a fare denuncia ma bisogna tenere a mente che il tizio deve essere risultato sieropositivo in un test, e inoltre dimostrare che sia lui la fonte dei contagi. Al momento da quello che leggo siamo ancora nel campo delle ipotesi dal momento che nessuno sa se sia davvero sieropositivo e si sia a conoscenza di esserlo. Molte domande e nessun fatto concreto.