Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
Soul78
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da Soul78 » lunedì 4 novembre 2019, 20:22

skydrake ha scritto:
lunedì 4 novembre 2019, 19:14
Dodi75 ha scritto:
lunedì 4 novembre 2019, 13:48
skydrake ha scritto:
lunedì 4 novembre 2019, 11:21
Prova a chiedere in Sicilia un test genotipo delle resistenze tramite lettura del DNA mitocondriale, variante necessaria quando la viremia è prossima allo zero, poi fammi sapere...
Guarda che il problema non lo ha solo la Sicilia, anche in Puglia la situazione non è per nulla buona :'(
In effetti sotto Roma pare che le regole della fisica e della chimica siano differenti e per avere il referto della carica virale, i reagenti paiono reagire più lentamente e i referti anziché essere pronti in 15 giorni, occorre più di un mese.
Nella recente testimonianza di Fabio2017 (se non sbaglio anche lui siciliano) il referto della carica virale di agosto gli è arrivata il 29 ottobre.
Nel caso di Fabio2017 il ritardo di oltre due mesi poteva aver influenza nefaste sul suo partner sieronegativo (c'è un sospetto blip viremico).

La misura della carica virale non è un esame all'avanguardia come quello che ho citato prima, ma normale pratica ambulatoriale negli ultimi 20 anni.

Poi per forza la Sicilia si contende con la Campania il primato della regione italiana dove la speranza di vita media è la più bassa di tutte in Italia:
https://www.infodata.ilsole24ore.com/20 ... -e-quanto/

Ciao sky l'esame che hai citato al Cotugno lo fanno non denigriamo la sanita' campana solo per sentito dire.. Ci sn delle eccellenze certificate qui potrei citartene tante



vito83
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da vito83 » mercoledì 6 novembre 2019, 0:01

Sinceramente io al Cotugno mi trovo molto bene. Le risposte degli esami avvengono in 10 giorni. E in questi 9 anni qualunque altro problema che ho avuto, anche non correlato HIV, mi viene trattato in struttura o in uno degli altri due ospedali dei colli di cui fa parte il Cotugno.



uncle_tom82
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da uncle_tom82 » mercoledì 6 novembre 2019, 0:31

ah ah ah ah l'esame che hai citato al policlinico di messina lo fanno :-) la mia infettivologa mi ha fatto andare a roma perchè in quel periodo c'erano stati problemi al policlinico di messina ma di norma fanno l'esame che hai citato ... io come tutti i pazienti siciliani ho fatto il test delle resistenze in sicilia ...



Blast
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da Blast » giovedì 23 gennaio 2020, 21:39

Mi sono perso la cosa delle resistenze mediante test sul dna mitocondriale. È nuovo? E in base a cosa il dna mitocondriale dovrebbe mostrare meglio le resistenze?
Non mi risulta difficile comprendere come non sia un test facile da fare, data la maggiore difficoltá ad estrarre l'mtDNA da cuna cellula. Ma non ne capisco il senso perchè non conosco la teoria che c'è dietro


CIAO GIOIE

doctorsmile
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da doctorsmile » venerdì 24 gennaio 2020, 8:02

in Sicilia la sanità funziona a macchia di leopardo, la parola d’ordine è risparmiare! mettere cavilli e scoraggiare anche i medici bravi a non fare esami è un parametro che le Asl chiedono ai direttori. chi ha culo di incontrare un buon medico, cioè uno che se ne fotte delle indicazioni e guarda prima di tutto il paziente, viene seguito abbastanza bene, in caso contrario devi per forza passare lo stretto se puoi permettertelo. solo da poco si consigliano le vaccinazioni ai sieropositivi, dopo che con la lorenzin prima e la grillo dopo , si è parlato di livelli essenziali di assistenza.



skydrake
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da skydrake » venerdì 24 gennaio 2020, 13:41

Blast ha scritto:
giovedì 23 gennaio 2020, 21:39
Mi sono perso la cosa delle resistenze mediante test sul dna mitocondriale. È nuovo? E in base a cosa il dna mitocondriale dovrebbe mostrare meglio le resistenze?
Non mi risulta difficile comprendere come non sia un test facile da fare, data la maggiore difficoltá ad estrarre l'mtDNA da cuna cellula. Ma non ne capisco il senso perchè non conosco la teoria che c'è dietro
È molto più affidabile quando la viremia è tra le 100 e le 500 copie (la amplificazione del DNA che precede il test vero e proprio è una tecnica imperfetta e dovrebbe essere molto spinta).
Sotto le 100 il comune test genotipo delle resistenze non è possibile farlo (potresti amplificare materiale genetico che non ha nulla a che fare con questo virus).

Il test genotipico sul DNA mitocondriale si può fare tranquillamente anche a viremia zero. È tuttora poco diffuso.
Il normale test genotipico sul DNA virale quando lo feci io nel 2011, a quei tempi era poco diffuso. Dovetti fare l'esame su appuntamento tra le ore 7 e 7:45 del mattino assieme a degli altri perché subito dopo sarebbe partito un corriere speciale diretto alla clinica ospedaliera universitaria di Padova dove erano già attrezzati a farlo.

Nella seconda metà degli anni 90 non c'era il test genotipico delle resistenze, bensì quello fenotipo delle resistenze. Piuttosto impreciso.
Nella prima metà degli anni 90 il problema non si poneva neanche, c'era solo l'AZT e anch'essa era impossibile da ottenerla a meno di essere inseriti in una sperimentazione...



Blast
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Re: Arieccomi, ma stavolta ho un piccolo problemino

Messaggio da Blast » venerdì 24 gennaio 2020, 20:34

Ok ma non ho capito perché il DNA mitocondriale dovrebbe dare un migliore readout delle resistenze. Il virus si integra nel DNA genomico, non so, forse pure nel mitocondriale, ma il dna mitocondriale è poco e più difficile da prendere e da amplificare, per cui non capisco perchè questo test dovrebbe essere migliore. Il sequenziamento sul genomico è ormai una tecnica consolidata, efficace e abbastanza veloce.
Sono incuriosito da questa cosa. Hai del materiale da leggere? Mi risulta di difficile comprensione come dovrebbe essere più facile sequenziare un virus da "tracce di DNA" mitocondriale rispetto a sequenziarlo da "grosse quantità" di DNA genomico. forse partire da DNA mitocondriale si ha un sequenziamento più pulito ma se si utilizzano primers (piccole sequenze di 20-25 nucleotidi) che si appaiano alla sequenza del virus in modo univoco, questi si appaiano a prescindere dalla sorgente del materiale genetico (altrimenti non sono buoni primer e non dovrebbero essere utilizzati ma immagino che siano 40 anni che testano sti primer).


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