DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
agosto21
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da agosto21 » domenica 15 agosto 2021, 13:45

non dirlo solo perché hai trovato una persona del genere non può essere applicato ad uno come.me, visto quanto ho già scritto ed esser stato accettato ben prima di uu ... partire perdenti o accoppiarsi con persone non di pochi studi ma di cuori pavidi , fa' avere questi epiloghi... nel mondo lgbt è la stessa cosa non credere si accettino , è che lì la longevità di coppia è cosa rara, nella mia ventennale esperienza, avrò conosciuto forse 6 coppie assieme da più di 5anni, tutte coppie gay ed una ragazzo e ragazza transessuale , nel mondo etero quindi è come lgbt tranquillo. Se una è stronza è stronza etero lesbica e idem per il maschio ... non credete che non amerete più.per una positività non trasmissibile, capisco che per quel che faccio, parlo spiego dicono discretamente anche bene ma, uu è scienza e basta tatto nel dirlo. Regole nei sentimenti non ne esisteranno mai. buon ferragosto se vi piace sentirvelo dire, sono da sempre un uomo che Non festeggia a comando, anzi oggi più che mai il Paese ha bisogno dei suoi fedeli servitori per risollevarlo...



Moz72
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da Moz72 » lunedì 16 agosto 2021, 7:31

Andr4us ha scritto:
domenica 15 agosto 2021, 10:52

AL BAR dello SPORT si direbbe

mi ha fatto varie pressioni che lo avrebbe detto a mia madre molto anziana ed a eventuali future nuove mie frequentazioni per proteggerle diceva lei
NO MA, UN FILINO STRONZA, STARE INSIEME SOTTO RICATTO GRANDE PROGETTO D'AMORE E SE NO RICATTO A VITA, EQULIBRATA LA TIPA, ANCHE CATTIVA VERSO GLI ANZIANI, FINIRA' MALE C'HA UN KARMA DIABOLICO

poi tempo fa conosco una donna e dopo vari mesi senza fare sesso lo dico, prima di avere un rapporto protetto (mai avvenuto tra l'altro, uso sempre protezioni ) nonostante sia del settore è stato l inizio della fine, si è allontanata sempre di più aveva difficoltà anche a baciarmi, mi disse che aveva due figli adolescenti da crescere e nn voleva rischiare, che questa cosa la bloccava,
ALMENO L'ALTRO QUI SE L'E' IMPOLLINATA PER MESI, PRIMA DI DIRGLIELO

perfetto tutto ok, le ho pagato una vacanza per rilassarsi,
COME BUTTARE VIA SOLDI, MA PERCHE' C'AVETE STA FISSA DI DOVER PAGARE LE COSE ALLE DONNE? VEDI POI L'ALTRA CHE VOLEVA GLI ESAMI PAGATI E FORSE ANCHE LA BENZINA RIMBORSATA PER ANDARE A FARLI

le ho ribadito cose che già sapeva per averle studiate tipo UU ed altre amenità, morale al suo ritorno non ha avuto il coraggio di lasciarmi ma ha fatto di tutto per farsi lasciare ed io l'ho fatto me ne sono andato, mi ha detto che voleva stare sola riflettere ETCC.....
Dopo una settimana usciva con un'altro. Io nn lo dirò mai più a nessuno non mi voglio sparare in testa x questo motivo. Buon ferragosto a tutti
E' CHE UNA CHE HA STUDIATO PENSA SE NON AVESSE STUDIATO, QUINDI RIFLETTE VELOCE, C'HA DUE ADOLESCENTI - CAMBIALI SCOPERTE DA GIRARE, DA QUESTA STORIA CON TE AVRA' CAPITO DI NON PERDERE ULTERIORE TEMPO

SIGH, VIVA L'AMORE



Blast
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da Blast » giovedì 9 settembre 2021, 18:11

Io sono più per la relazione hiv con hiv, per non avere troppi problemi, anche se non si sa mai, può anche darsi che uno incontri una persona che realmente riesce ad accettare la cosa...
Ne approfitto per dirvi che cerco fidanzato 8-)


CIAO GIOIE

empy86
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da empy86 » sabato 18 settembre 2021, 13:49

Non si può decidere per gli altri pensando che, siccome teoricamente la terapia evita il contagio, allora è giusto tacere e fare finta di nulla. Non avrebbe dovuto dire quelle cose sicuramente, ma, ammettiamolo a noi stessi, quanti di noi, prima di aver contratto il virus, avrebbero deciso di stare con una persona sieropositiva senza farsi tanti problemi... È facile parlare quanto ci sei dentro e ci devi convivere per forza di cose.
Io sono l'eccezione alla regola, infettato da qualcuno che, a suo dire, era già in terapia e non ho saputo nulla se non dopo aver quasi rischiato di morire. L'ho scoperto da solo, senza che qualcuno mi avvisasse che quei sintomi potevano essere riconducibili ad HIV, perché nel frattempo il soggetto si era pure defilato e spero non abbia fatto lo stesso con altrettante persone. Cosa dovrei dire adesso io? Fanno più male delle parole dette da una persona ignorante ed impaurita o sapere di non avere più la salute e un futuro certo?
Le strade sono due: o si sceglie di esser chiari fin dall'inizio, qualsiasi sarà la risposta dell'altro o si deve fare in modo di mettere gli altri in una condizione di protezione impeccabile, altro che rapporti non protetti. Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca. Pensiamo prima di agire, perché pure le nostre azioni possono portare questo virus verso l'estinzione. Magari non ci salveremo noi, ma chi verrà dopo potrà finalmente sentirsi libero.



agosto21
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da agosto21 » sabato 18 settembre 2021, 13:55

sarebbe interessante capire come mai, gli uomini non denunciano contagi praticamente mai mentre le donne quasi sempre ... oggi si vive sproporzionatamente la tutela a senso unico verso le donne, uomini zero anzi , i bimbi su carta si, nella pratica.quasi zero... è questa una delle ragioni che vanno a spaventare gli etero che si trovano davanti ad una donna per esempio... spero non crederete ciecamente a televisione o mass media in generale, non dovete credere neanche a me ma, fatevi vs.idea , chissà potreste ricredervi...



giovane888
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da giovane888 » domenica 19 settembre 2021, 1:38

empy86 ha scritto:
sabato 18 settembre 2021, 13:49
Non si può decidere per gli altri pensando che, siccome teoricamente la terapia evita il contagio, allora è giusto tacere e fare finta di nulla. Non avrebbe dovuto dire quelle cose sicuramente, ma, ammettiamolo a noi stessi, quanti di noi, prima di aver contratto il virus, avrebbero deciso di stare con una persona sieropositiva senza farsi tanti problemi... È facile parlare quanto ci sei dentro e ci devi convivere per forza di cose.
Io sono l'eccezione alla regola, infettato da qualcuno che, a suo dire, era già in terapia e non ho saputo nulla se non dopo aver quasi rischiato di morire. L'ho scoperto da solo, senza che qualcuno mi avvisasse che quei sintomi potevano essere riconducibili ad HIV, perché nel frattempo il soggetto si era pure defilato e spero non abbia fatto lo stesso con altrettante persone. Cosa dovrei dire adesso io? Fanno più male delle parole dette da una persona ignorante ed impaurita o sapere di non avere più la salute e un futuro certo?
Le strade sono due: o si sceglie di esser chiari fin dall'inizio, qualsiasi sarà la risposta dell'altro o si deve fare in modo di mettere gli altri in una condizione di protezione impeccabile, altro che rapporti non protetti. Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca. Pensiamo prima di agire, perché pure le nostre azioni possono portare questo virus verso l'estinzione. Magari non ci salveremo noi, ma chi verrà dopo potrà finalmente sentirsi libero.
Il tuo amico ti ha detto una cazzata, "a suo dire era già in terapia" non vale assolutamente niente. Poteva mai dirti che ti ha infettato pur sapendo che non era in terapia o che era rilevabile? Digli di mostrarti le sue ultime carte: non lo farà mai, perché equivarrebbe ad autodenunciarsi e finire in prigione per epidemia, di cui il nostro ordinamento prevede fino all'ergastolo.

Inoltre, a dispetto di quanto pensassi io, oltre ai 15-20000 inconsapevoli di hiv, esiste una quota consistente di persone con hiv che non riesce ad essere irrilevabile e/o non si cura(non vengono comunicati gli ultimi dati, ma al 2016 sarebbero qualcosa come 15-30000 persone) che non riescono a tenere a bada il virus a livelli irrilevabili. Senza contare le persone che interrompono la terapia e la riprendono, o quelli che fino al 2015 aspettavano che i valori scendessero sotto i 200 cd4.

Esiste una marea di gente (compreso chi mi ha infettato) che ha agito pur sapendo di poter infettare su ragazzini stolti e ignari. Loro sono i criminali a piede libero.
Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca
La tua e la sua situazione sono completamente diverse. Il tuo "amico" ti ha contagiato e sapeva che c'era il rischio serio e concreto e l'ha fatto l'ho stesso. Era rilevabile, oppure non si curava, in entrambi i casi lo sapeva. E ti ha detto ovviamente una gigantesca, enorme, stronzata!

Nel suo caso lui ha tutelato l'altra persona, u=u serve a tutelare proprio questo, la tasp è indicata come metodo di prevenzione.

Non mischiare cose che non c'entrano nulla. C'è un abisso tra la tua situazione e la sua.



Mangaaa
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da Mangaaa » martedì 21 settembre 2021, 22:04

giovane88 ha scritto:
sabato 7 agosto 2021, 14:33
Ti capisco e già lo scrissi nei miei recenti messaggi: Non dirlo mai a nessuno, tienitelo stretto questo problema, perché le persone che fino ad un secondo prima ti volevano bene, useranno senza problemi la “mostro”.

La paura per questa malattia è irrazionale e quindi nessuna bella parola o fatto le convincerà. E quelli che sono fidanzati o sposati o anche lei era sieropositiva oppure lui è ricco, oppure fa parte di una rara minoranza.

È una tua condizione personale, ti riporto alcuni passaggi di aidsmap su una recentissima serie di interviste fatte in Inghilterra (e loro sono più avanti di noi in questi ambiti).


L'HIV è cambiato, ma la conoscenza e gli atteggiamenti del pubblico sono in ritardo [...]
Un nuovo rapporto rivela una conoscenza frammentaria dell'HIV, una scarsa consapevolezza di sviluppi chiave come U=U e PrEP e percezioni stigmatizzanti delle persone che vivono con l'HIV. I risultati rivelano opinioni "confuse e contraddittorie" sull'HIV tra il pubblico in generale nel Regno Unito.

La consapevolezza pubblica di U=U è bassa, con il 57% che ritiene falso che un trattamento efficace prevenga la trasmissione dell'HIV.

C'era una forte sensazione che fosse "troppo bello per essere vero" , con dubbi specifici sulla sua efficacia nel mondo reale.

L'HIV continua ad essere visto come una grave condizione di salute dal pubblico.

Tuttavia, solo un terzo del pubblico afferma di avere simpatia per tutte le persone che vivono con l'HIV, indipendentemente da come l'hanno acquisito

Lo stigma nei confronti di coloro che vivono con l'HIV continua ad esistere e si sente profondamente radicato.

Tutto quello che senti sull'HIV è negativo. Finché non cambieranno la narrativa, questo non cambierà".

La maggior parte del pubblico afferma di essere a disagio nell'avere una relazione sessuale con qualcuno che vive con l'HIV.
Solo il 3% del pubblico ha indicato che sarebbe a suo agio nell'avere una relazione sessuale con qualcuno che vive con l'HIV. Le preoccupazioni al riguardo si sono concentrate su due temi: il rischio di contrarre l'HIV e lo stigma e il giudizio degli altri. Un focus specifico era la sicurezza dei futuri bambini, che i partecipanti presumevano avrebbero anche contratto l'HIV.


Le persone che vivono con l'HIV dovrebbero sempre dirlo a qualsiasi partner sessuale, anche se sicuramente non possono trasmetterlo perché stanno ricevendo un trattamento efficace".


Una grande maggioranza del pubblico pensa che le persone che vivono con l'HIV dovrebbero sempre dire ai partner sessuali il loro stato di HIV. I partecipanti hanno affermato che esiste un rischio per la salute personale e che le persone dovrebbero essere in grado di prendere una decisione informata sull'opportunità o meno di continuare la relazione o l'incontro sessuale.



Credimi, i numeri sono tutti a nostro sfavore. La
Stragrande maggioranza delle persone avrà la stessa reazione. E sono tutte cazzate il fatto che tu debba dirlo prima così loro ti apprezzeranno per la sincerità.

Sì e poi ti manderanno a cag*are, però potrai dire di essere onesto con loro (perchè tutte le donne fanno regolarmente controlli contro le mst, sono pieni di donne nei reparti di malattie infettive che fanno controlli periodici e trimestrali, come no!)

Quindi quando vorrai dirlo, sappi che la stragrande maggioranza delle persone scapperà, lo dicono numeri e interviste, quindi sii pronto a ricominciare.

Cavolo sembra di essere in un film horror dove siamo maledetti dal diavolo. Tieni duro e ricorda che la tua fidanzata non è ignorante lei, è la rappresentazione della società e non è un caso sparuto, è la regola!

Non capisco come mai non siano intervenuti i moderatori in questo messaggio. Il fatto che dirlo assicura sicuramente o quasi , la solitudine, è solo la tua “ realtà “ non una verità assoluta! Non è stata la mia esperienza ad esempio!
Certo, se lo dici proprio immediatamente molto facilmente andrà così ( ma non sempre , anzi, a quanto ho letto negli anni sui forum ) ma dirlo dopo non molto tempo , anche se non subito, cambia del tutto le cose. Ed è quello che è successo a me recentemente. Parli così per esperienza personale o per ciò che leggi in giro e sulle interviste e sondaggi che hai indicato ? Fatti a persone che rispondono astrattamente senza trovarsi nella situazione concreta che magari li porterebbe a pensarla proprio all’opposto e non scappare. Chiaro che in astratto uno ti risponde che sceglie di non intraprendere relazioni con positivi, ma questi sondaggi lasciano il tempo che trovano!
Il tuo messaggio scritto un po’ come “ verità universale” è pericoloso per chi si è appena infettato e cadrebbe in depressione profonda a leggere tutto ciò, io se lo avessi letto appena infettato sarei morto di paura. Fortunatamente la vita mi ha insegnato che non è così, o perlomeno non sempre come scrivi tu. Così come conferma anche un altro ragazzo che ha scritto in questo thread che parla addirittura di solidarietà e di gente non scappata, in % altissime nel suo caso. Ecco io non dico che se ti amano non scappano sicuramente , dico che non è assolutamente sempre così. Per me non lo è stato , mi dispiace se le tue esperienze sono state l’opposto, forse devi valutare meglio a chi dirlo.
Io personalmente ho deciso di dirlo quando vedevo l’altro molto preso ( sono gay ) e mi ispirava tranquillità. Io parlo per l’ambiente gay , non so se per gli etero sia molto diverso.
Finchè non l’ho detto ho sempre avuto rapporti protetti per poi lasciare al mio ex ragazzo la decisione di farlo senza , una volta informatosi bene. Ci siamo lasciati ma per altri motivi



giovane888
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da giovane888 » martedì 21 settembre 2021, 23:22

Addirittura i moderatori? Forse dovrebbero intervenire sul tuo di messaggio, visto che io ho riportato fonti autorevoli come: https://tacklehiv.org organizzazioni tutt'altro che sierofobe, anzi la loro missione è proprio quella opposta, ovvero cercare, nei limiti del possibile di contrastare un minimo la sierofobia.
E per farlo sono partiti da sondaggi fatti da viivhealthcare, ovvero quella che produce farmaci come dovato e tanti altri.

Eh, sì, è emersa una situazione terrificante. Anche io vorrei che non fosse così, ma questo è. Non a caso in Italia, nessuno si fa avanti perché sà che la discriminazione è altissima, peggio della caccia alle streghe. Vai a vedere i video di Jonathan Bassi o quelli di vice, dove intervistano due sieropositivi. Ti verranno i conati di vomito e ti inizieranno a tremare le gambe per quanta cattiveria aleggia. Molti, se potessero, ci vorrebbero morti.

Non so tu in quale realtà vivi, ma io avrei voluto essere messo in guardia sulla brutalità e stigmatizzazione di questa malattia. Non se ne parla nelle scuole, tre manifesti in tutta italia su u=u, 5-6 associazioni che devono informare 60 milioni di abitanti. Ecco perché c'è tantissima gente che non si protegge.

Molti in questo sito addirittura dichiarano che vogliono avere relazioni solo con persone dello stesso stato sierologico, già questo dovrebbe dire tutto su questa schifosa malattia, influenza la tua vita in tutti gli ambiti in maniera estrema, invece di addolcirla con parole dolci che non solo non aumentano le persone che si testano, ma hanno fatto passare la malattia come una cosa tutto sommato curabile.

È una narrazione sbagliata, incorretta e che non ha sortito l'effetto di aumentare le persone che si testano e non ha diminuito la stigmatizzazione nei nostri confronti, un fallimento totale!
È stata sbagliata tutta la comunicazione, poca e fatta malissimo. Un problema di salute pubblica, non è stato trattato come un problema sociale, mentre l'opposto è avvenuto per il covid, dove addirittura si è imposta una limitazione della libertà personale. Due pesi e due misure.

Se mi avessero mostrato a cosa andavo incontro, col cavolo che avrei corso i rischi che mi hanno portato in fin di vita, abbandonato dalla mia ragazza, con dolori neuropatici terribili, con effetti psicotropi pesantissimi, stanchezza estrema, problemi di pelle, di capelli, aumento di peso, la stanchezza della pillola giornaliera, e tutti i tremendi effetti collaterali che ci saranno in futuro.

Le numerose campagne di sensibilizzazione sui morti in macchina, anche nelle piazze, sono servite a molto e mi hanno dato una piena consapevolezza sul pericolo su strada. Con l'hiv, no.


Non a caso l'anlaids stà promuovendo l'educazione sanitaria nelle scuole:
Quando ero io a dirlo, tutti a dirmi che non c'entra niente, che la colpa è solo mia, che sono cose che si sanno. Queste erano affermazioni da segnalare ai moderatori! Se non c'è consapevolezza nelle scelte e tutti stanno zitti, l'ignoranza e persone cattive, prosperano nell'ignoranza degli altri.


Se non c'è consapevolezza del problema, di quali sono e di come si trasmettono le malattie, di quali sono curabili e quali sono trattabili (e c'è la differenza tra il giorno e la notte, quei numeri diminuiranno, sicuramente non scompariranno.

E fin quando non verrà trovata una cura, questa discriminazione continuerà a perpetuare per sempre, sopratutto per gli etero o bisessuali.
Per me questa è la mia opinione, verità.
Pochissimi trovano moglie, pochissimi trovano una relazione stabile, tantissimi single, alcuni morti nella solitudine più totale, per non parlare di quelli suicidati (aumenta di cento volte la probabilità di suicidio) , di quelli in carcere (1 sieropositivo su 22 è in carcere).

Quindi sì, utilizzare toni realistici e dire che l'hiv è una malattia terribile, che ha ucciso 40 milioni di persone, altre 25 sono costrette a terapie quotidiane a vita con effetti collaterali pesanti, altre 10 non hanno neanche le terapie e che queste terapie sono costosissime e che altrettanto costose sono la gestione di questi pazienti e delle malattie concomitanti, è dire come stanno le cose.

È un'endemia mondiale che ha portato e porterà dolori terribili a milioni di persone, non è terrorizzare le persone, è dire le cose come stanno. Perché solo dicendo le cose come stanno, verrà presa come serio impegno dall'opinione pubblica, dalla politica in maniera tale che verranno prese le misure adeguate, perché oggi le misure non sono adeguate!!

Se dopo 40 anni milioni di persone continuano ad infettarsi, è solo una questione politica e sociale.



Mangaaa
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da Mangaaa » mercoledì 22 settembre 2021, 14:52

giovane88 ha scritto:
martedì 21 settembre 2021, 23:22
Addirittura i moderatori? Forse dovrebbero intervenire sul tuo di messaggio, visto che io ho riportato fonti autorevoli come: https://tacklehiv.org organizzazioni tutt'altro che sierofobe, anzi la loro missione è proprio quella opposta, ovvero cercare, nei limiti del possibile di contrastare un minimo la sierofobia.
E per farlo sono partiti da sondaggi fatti da viivhealthcare, ovvero quella che produce farmaci come dovato e tanti altri.

Eh, sì, è emersa una situazione terrificante. Anche io vorrei che non fosse così, ma questo è. Non a caso in Italia, nessuno si fa avanti perché sà che la discriminazione è altissima, peggio della caccia alle streghe. Vai a vedere i video di Jonathan Bassi o quelli di vice, dove intervistano due sieropositivi. Ti verranno i conati di vomito e ti inizieranno a tremare le gambe per quanta cattiveria aleggia. Molti, se potessero, ci vorrebbero morti.

Non so tu in quale realtà vivi, ma io avrei voluto essere messo in guardia sulla brutalità e stigmatizzazione di questa malattia. Non se ne parla nelle scuole, tre manifesti in tutta italia su u=u, 5-6 associazioni che devono informare 60 milioni di abitanti. Ecco perché c'è tantissima gente che non si protegge.

Molti in questo sito addirittura dichiarano che vogliono avere relazioni solo con persone dello stesso stato sierologico, già questo dovrebbe dire tutto su questa schifosa malattia, influenza la tua vita in tutti gli ambiti in maniera estrema, invece di addolcirla con parole dolci che non solo non aumentano le persone che si testano, ma hanno fatto passare la malattia come una cosa tutto sommato curabile.

È una narrazione sbagliata, incorretta e che non ha sortito l'effetto di aumentare le persone che si testano e non ha diminuito la stigmatizzazione nei nostri confronti, un fallimento totale!
È stata sbagliata tutta la comunicazione, poca e fatta malissimo. Un problema di salute pubblica, non è stato trattato come un problema sociale, mentre l'opposto è avvenuto per il covid, dove addirittura si è imposta una limitazione della libertà personale. Due pesi e due misure.

Se mi avessero mostrato a cosa andavo incontro, col cavolo che avrei corso i rischi che mi hanno portato in fin di vita, abbandonato dalla mia ragazza, con dolori neuropatici terribili, con effetti psicotropi pesantissimi, stanchezza estrema, problemi di pelle, di capelli, aumento di peso, la stanchezza della pillola giornaliera, e tutti i tremendi effetti collaterali che ci saranno in futuro.

Le numerose campagne di sensibilizzazione sui morti in macchina, anche nelle piazze, sono servite a molto e mi hanno dato una piena consapevolezza sul pericolo su strada. Con l'hiv, no.


Non a caso l'anlaids stà promuovendo l'educazione sanitaria nelle scuole:
Quando ero io a dirlo, tutti a dirmi che non c'entra niente, che la colpa è solo mia, che sono cose che si sanno. Queste erano affermazioni da segnalare ai moderatori! Se non c'è consapevolezza nelle scelte e tutti stanno zitti, l'ignoranza e persone cattive, prosperano nell'ignoranza degli altri.


Se non c'è consapevolezza del problema, di quali sono e di come si trasmettono le malattie, di quali sono curabili e quali sono trattabili (e c'è la differenza tra il giorno e la notte, quei numeri diminuiranno, sicuramente non scompariranno.

E fin quando non verrà trovata una cura, questa discriminazione continuerà a perpetuare per sempre, sopratutto per gli etero o bisessuali.
Per me questa è la mia opinione, verità.
Pochissimi trovano moglie, pochissimi trovano una relazione stabile, tantissimi single, alcuni morti nella solitudine più totale, per non parlare di quelli suicidati (aumenta di cento volte la probabilità di suicidio) , di quelli in carcere (1 sieropositivo su 22 è in carcere).

Quindi sì, utilizzare toni realistici e dire che l'hiv è una malattia terribile, che ha ucciso 40 milioni di persone, altre 25 sono costrette a terapie quotidiane a vita con effetti collaterali pesanti, altre 10 non hanno neanche le terapie e che queste terapie sono costosissime e che altrettanto costose sono la gestione di questi pazienti e delle malattie concomitanti, è dire come stanno le cose.

È un'endemia mondiale che ha portato e porterà dolori terribili a milioni di persone, non è terrorizzare le persone, è dire le cose come stanno. Perché solo dicendo le cose come stanno, verrà presa come serio impegno dall'opinione pubblica, dalla politica in maniera tale che verranno prese le misure adeguate, perché oggi le misure non sono adeguate!!

Se dopo 40 anni milioni di persone continuano ad infettarsi, è solo una questione politica e sociale.
Che non ci sia campagna di sensibilizzazione e che siamo visti come le streghe mi trovi assolutamente d'accordo. Sono il primo a dire che è uno schifo che u = u è una cosa che inspiegabilmente NON viene pubblicizzata e dovrebbe essere inserita nelle scuole come l'educazione sull'esistenza e la normalità del mondo LGBT.
Quello su cui non mi trovi d'accordo e che è anche una cosa non realistica (perdonami ma io sono positivo da 8 anni , tu non so da quanto, ma di situazioni, di persone ne ho conosciute e di cose ne ho lette) è che siamo destinati ad essere rifutati da chiunque, a morire soli che nessuno accetterebbe, o quasi nessuno. Come trovo estremamente offensivo definire la mia esperienza e ciò che ho visto in questi anni "una narrazione scorretta" sulla base di ciò che hai letto su sondaggi inutili o di ciò che ti è capitato in poco tempo che sei positivo. Guarda che se i modeartori intervenissero, non sarebbe certo per bacchettare me perchè io racconto un tipo di esperienza che loro hanno letto mille volte.I sondaggi che linki tu lasciano il tempo che trovano e non servono a granchè perchè sono fatti a persone che in astratto dovrebbero decidere se stare con un positivo. Tu pensa se questo sondaggio venisse fatto dopo che il positivo lo hanno conosciuto e se ne sono innamorate. Come è successo nel mio caso col mio ex! E come sui forum si legge spessissimo. Io sono gay e nel nostro contesto le cose sono leggermente diverse che nel mondo etero ( perchè nel nostro ambiente rispetto al tuo se ne parla di piu) ma neanche piu di tanto perchè in questi 8 anni ho letto tante volte di persone etero dove uno è positivo e l'altro no. Non devi basarti sui sondaggi ma sulla vita reale. La mia esperienza non è quella che racconti ed è molto importante che io scriva questo perchè uno appena infettato che legge questo potrebbe morire di depressione dopo il tuo messaggio, che non trova riscontro in quello che io ho visto in 8 anni. Di etero discordanti ne ho visti in reparto e piu volte, per cui scusami ma stai raccontando una fesseria! Io non ho detto che se dici di essere positivo accettano tutti o in tanti, ma nella maniera piu assoluta. Ma mi sono reso conto che nella vita reale è piu accettato di ciò che ci figuriamo in mente.Mia esperienza docet.
Ma d'altronde un ragazzo prima di me in prima pagina ha scritto che nel suo caso una % altissima ha accettato,gay anche lui, ora te lo quoto. Io non so di dove sei tu,io vivo in una grande città ma comunque non è milano dove certi argomenti sono piu trattati. Però in un paese forse le cose sono un po' diverse. Tutto ciò non esclude assolutamente che ci debba essere una sensibilizzazione, che le nostre associazioni FANNO TROPPO POCO a mio parere nell'opera di modifica della nostra idea nell'immaginario collettivo, grazie ora all u =u. Ma è un altro discorso. Se leggo però qualcuno che dice che è meglio non amare e dice " perchè altrimenti rimani solo" mi dispiace ma non posso non intervenire.
Quanto a te ti sento molto deluso arrabbiato e depresso, e ti capisco ma le cose non sono esattamente come le stai descrivendo tu, non sempre. Da quanto sei positivo?



Mangaaa
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE

Messaggio da Mangaaa » mercoledì 22 settembre 2021, 15:04

Hotboy28 ha scritto:
sabato 7 agosto 2021, 12:33
Sono daccordo con moz72, una ignorante isterica, posso dire una cosa ?? Ci sono tanti lati negativi nel mondo gay ma da quando ho scoperto di aver l' hiv e mi sono confidato con un po di ragazzi anche oer un rapporto occasionale, ho ricevuto tanta empatia e per il 99% dei casi non e' cambiato nulla, anzi per alcuni era anche meglio sapendo che mi curavo
ecco ti quoto una persona ch eriporta una esperienza ancora migliore della mia.
Staremo raccontando frottole secondo te?!



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