Come reagireste?
Re: Come reagireste?
Chi può non capirlo? Ma stai scherzando o cosa? Non esiste capire una persona a cui viene diagnosticato hiv, se ne sbatte, si fidanza con un ragazzino di 21 anni (poco più che adolescente), scopa senza condom cosciente del fatto di poter infettare (ha 35 anni, è un uomo, non è un bambino) e poi lo infetta sbattendosene delle sue responsabilità e continuando a mentire per più di 1 anno. Poi se vuoi giustificarlo per paura di rimanere sola, fai pure, la vita è la tua. Se ti piace continuare a vivere in una relazione fatta di una bugia di 1 anno e mezzo e che ti è costata la salute fai pure. Se ti piace pensare che l'hiv sia ormai una sciocchezza confinata all'assunzione di una pasticca e con questo giustificare il comportamento immondo del tuo fidanzato fai pure. Mi domando solo di cosa tu sia innamorata: del fatto che sia un bugiardo? del fatto che abbia attentato alla tua salute (riuscendoci)? del fatto che il suo presunto dolore durato 1 anno e mezzo non abbia minimamente scalfito la sua coscienza?
Sarà che sei ancora piccolo, ma credo tu ne abbia ancora tanta di strada da fare.
Sarà che sei ancora piccolo, ma credo tu ne abbia ancora tanta di strada da fare.
CIAO GIOIE
Re: Come reagireste?
È anche vero che se il ragazzo non se la sente di lasciarlo è giusto così.
Poi vabbè io vuoi sapere la mia: in verità voi vi lascerete. Non ora, ma prima o poi si.
In te vi è già il dubbio. Vedrai che, pur standoci assieme, in te serpeggerà sempre il dubbio riguardo le cose che lui ti dice.
Questa tua diffidenza, a poco a poco, te lo farà vedere in maniera diversa.
Sino a lasciarlo, quando non ne sarai più innamorato.
Il che è anche meno traumatico.
Ricorda che noi ci innamoriamo dell'idea che ci siamo fatti di una persona, e non della persona così com'è. Manco la vediamo per quel che è una persona.
Quando cambierà la tua idea di lui, cosa che la diffidenza porta inevitabilmente, allora ti disinnamorerai.
Comunque una cosa è certa. Avere una storia con un negativo dev'essere difficile.
Capisco ora Blast, quando dice che lo vuole positivo. Meno problematico.
---------------
Don't give up!
Poi vabbè io vuoi sapere la mia: in verità voi vi lascerete. Non ora, ma prima o poi si.
In te vi è già il dubbio. Vedrai che, pur standoci assieme, in te serpeggerà sempre il dubbio riguardo le cose che lui ti dice.
Questa tua diffidenza, a poco a poco, te lo farà vedere in maniera diversa.
Sino a lasciarlo, quando non ne sarai più innamorato.
Il che è anche meno traumatico.
Ricorda che noi ci innamoriamo dell'idea che ci siamo fatti di una persona, e non della persona così com'è. Manco la vediamo per quel che è una persona.
Quando cambierà la tua idea di lui, cosa che la diffidenza porta inevitabilmente, allora ti disinnamorerai.
Comunque una cosa è certa. Avere una storia con un negativo dev'essere difficile.
Capisco ora Blast, quando dice che lo vuole positivo. Meno problematico.

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Don't give up!
Don't give up!
Re: Come reagireste?
La sindrome da crocerossina mi pare la tua.
Giustificare, assecondare, anticipare i bisogni dell'altro sono tutte cose che rischiano di sbilanciarla una relazione.
Anche non ci fosse stata l'intenzionalità, rimane comunque una grossa superficialità che non é certo lodevole.
Specialmente considerando che a farne le spese non é stato solo lui, ma pure tu.
Ecco, quando uno le proprie irresponsabilità le paga solo sulla sua pelle posso anche accettarlo. Ma quando ci vanno di vanno di mezzo altri, trovo difficile dare legittimazioni. Io sarò intransigente, ma tu valuta attentamente la qualità dei tuoi rapporti.
Sei molto giovane e stai con una persona più grande che dovrebbe offrirti protezione e un minimo di garanzie di maturità.
E invece ti stai appellando a cose inesistenti, come la possibile rimozione di un trauma che difficilmente sarà avvenuto, e che per me nemmeno a stento riesce a coprire quella che é una grossa codardia.
Spesso per fragilità e timori personali si scelgono delle strade apparentemente più comode ma che non portano a molto. Può essere più semplice scegliere di avere qualcuno a fianco che soffermarsi a vedere bene CHI ci si é messo a fianco.
Non voglio dire che nel tuo compagno ci siano solo demeriti, ma valuta bene che non sia una chimera quella che stai perseguendo.
Le persone non vanno cambiate, le persone vanno scelte 'giuste'.
Giustificare, assecondare, anticipare i bisogni dell'altro sono tutte cose che rischiano di sbilanciarla una relazione.
Anche non ci fosse stata l'intenzionalità, rimane comunque una grossa superficialità che non é certo lodevole.
Specialmente considerando che a farne le spese non é stato solo lui, ma pure tu.
Ecco, quando uno le proprie irresponsabilità le paga solo sulla sua pelle posso anche accettarlo. Ma quando ci vanno di vanno di mezzo altri, trovo difficile dare legittimazioni. Io sarò intransigente, ma tu valuta attentamente la qualità dei tuoi rapporti.
Sei molto giovane e stai con una persona più grande che dovrebbe offrirti protezione e un minimo di garanzie di maturità.
E invece ti stai appellando a cose inesistenti, come la possibile rimozione di un trauma che difficilmente sarà avvenuto, e che per me nemmeno a stento riesce a coprire quella che é una grossa codardia.
Spesso per fragilità e timori personali si scelgono delle strade apparentemente più comode ma che non portano a molto. Può essere più semplice scegliere di avere qualcuno a fianco che soffermarsi a vedere bene CHI ci si é messo a fianco.
Non voglio dire che nel tuo compagno ci siano solo demeriti, ma valuta bene che non sia una chimera quella che stai perseguendo.
Le persone non vanno cambiate, le persone vanno scelte 'giuste'.
Re: Come reagireste?
A me pare che tu abbia già preso la tua decisione (spero che tu abbia letto senza fraintendimenti il mio primo messaggio in questo thread, sul quale non ho cambiato punto di vista, perché avevo capito benissimo e questo tuo messaggio ulteriore me lo conferma): in fondo - come ti avevo già scritto - sei tu e solo tu che puoi sapere cosa fare. Qui ognuno ha risposto e risponde, in modo completamente diverso, immedesimandosi in te ma comunque sempre solo secondo il proprio punto di vista, senza poter conoscere tutte le sfaccettature della vita che invece è tua e solo tu conosci, e altri dettagli che evidentemente sono e probabilmente rimarranno per sempre oscuri.Ghebby ha scritto:Probabilmente non sono riuscito a farvi capire bene L situazione.
Secondo me lui, una volta che ha contratto Hiv L ha messo da parte, è come se L avesse accantonato nella sua testa in un angolino buio.
Per ignoranza e per questo non approfondimento ( penso per paura) mi ha infettato ( chi di noi può non capirlo?? Ci siamo passati tutti!) Non era una cosa volontaria secondo me. Non posso credere sia stata una cosa volontaria. Sono convinto non sia stata una cosa volontaria altrimenti avrei agito in maniera differente.
Si è scusato, mi ha raccontato del anno che ha passato per avermi infettato, ma ormai la frittata era stata fatta. Se quando ho scoperto di avere Hiv lui sarebbe venuto a dirmi che avevo Hiv per colpa sua, sicuramente ci sarebbe stato un troncamento ed io non avrei avuto una figura importante che mi ha stimolato ad rialzarmi e vedere il bicchiere mezzo pieno rimanendo solo.
Adesso io il mio HIV l'ho già archiviato... C è, è lì, con una pastiglia lo gestisco e non sono pericoloso per nessuno. Diciamolo al giorno d'oggi avere Hiv non è più una disgrazia ma solo un problema che con forza di volontà si riesce a convivere, certo non è facile ed avendo potuto scegliere avrei scelto di non contrarlo. Ma ripeto ormai è andata così.
Detto ciò:
Ho passato ciò che lui ha passato e lo comprendo, non mi sarei comportato come si è comportato lui ma ognuno ha il proprio carattere e modo di reagire. Chiunque sbaglia. Anche io potrò sbagliare in un futuro, perché non permettere di dargli un altra possibilità?
Penso che dopo quello che è successo riesco s fidRmi di lui... Ha aperto una parte della sua vita che pochi sanno con me.
Ha sbagliato lo so, ha ammesso lo so, cosa devo fare?
Aggravare la sua condizione di fragilità?
In bocca al lupo.
Re: Come reagireste?
Io non sto cercando di trovare una giustificazione nemmeno di proteggerlo. So solo che dal suo punto di vista posso capire che ha agito con ingenuità, ignoranza ed egoismo. da quello che lui dice le riunioni con l'immunologo erano di cinque minuti perché doveva subito tornare al lavoro Non ha mai approfondito l'HIV non ha mai cercato di capirlo come ho cercato io. Detto ciò ha sbagliato su questo siamo d'accordo d'accordo però nello stesso tempo ha cercato di starmi vicino ed aiutarmi capendomi e cercando di proteggermi A modo suo, se così possiamo dire.
quindi io sono arrivato al punto di dire che dopo questo mi fido ancora di più della persona che ho accanto.
questa discussione nata per avere un confronto con voi, ma vedo che non riuscite a immedesimarvi in una situazione del genere,
Molto difficile.
Noi tutti ci siamo passati e in quel momento non si è particolarmente lucido e si possono fare delle cavolate soprattutto se poi trovi una persona di cui ti innamori e hai paura che questa scappi. Mi ha messo in pericolo ma ha cercato di proteggermi è stato incosciente ma cercato di darmi tutto. Mi ha nascosto qualcosa di così grande per cercare di non farmi affrontare il tutto da solo.
Lui ha sbagliato e su questo siamo d'accordo, ha chiesto scusa e si è pentito, sicuramente ha peccato di egoismo e menefreghismo...
Ma cosa devo fare?
Ormai Hiv L ho... Tutto è successo... Non lo perdono e lo lascio? Tutti sbagliamo e secondo me lui ha bisogno di un altra possibilità...
Comunque domani andrò da uno psicologo o meglio psicologo di coppia così da comprendere al meglio il tutto...
quindi io sono arrivato al punto di dire che dopo questo mi fido ancora di più della persona che ho accanto.
questa discussione nata per avere un confronto con voi, ma vedo che non riuscite a immedesimarvi in una situazione del genere,
Molto difficile.
Noi tutti ci siamo passati e in quel momento non si è particolarmente lucido e si possono fare delle cavolate soprattutto se poi trovi una persona di cui ti innamori e hai paura che questa scappi. Mi ha messo in pericolo ma ha cercato di proteggermi è stato incosciente ma cercato di darmi tutto. Mi ha nascosto qualcosa di così grande per cercare di non farmi affrontare il tutto da solo.
Lui ha sbagliato e su questo siamo d'accordo, ha chiesto scusa e si è pentito, sicuramente ha peccato di egoismo e menefreghismo...
Ma cosa devo fare?
Ormai Hiv L ho... Tutto è successo... Non lo perdono e lo lascio? Tutti sbagliamo e secondo me lui ha bisogno di un altra possibilità...
Comunque domani andrò da uno psicologo o meglio psicologo di coppia così da comprendere al meglio il tutto...
Re: Come reagireste?
Siamo noi che non riusciamo a capire? Forse sei tu che non ti rendi conto della gravità della cosa, come del resto il tuo ragazzo, con la differenza che tu sei nato ieri, lui è un uomo vissuto.
CIAO GIOIE
Re: Come reagireste?
Io davvero non ho più parole, e non mi capacito di come si possa stare insieme a una persona del genere o perdonare il suo comportamento, neanche con tutto l'amore del mondo. Sono sconcertata, anzi, più che sconcertata, non esiste una parola in italiano per descrivere il mio disappunto
CIAO GIOIE
Re: Come reagireste?
A me l'atteggiamento del ventenne che è stato capace di perdonare, che è riuscito a non farne uno psicodramma che lo avrebbe incattivito, che ha deciso di proseguire la sua relazione, sembra in fondo una cosa molto bella. Non capisco perché vogliate convincerlo del contrario. Ognuno reagisce a modo suo ... capisco che un forum sia fatto per discutere ma, per me, sarebbe meglio lasciarlo alle sue convinzioni. Sembra quasi che vogliate vederlo incattivito. Boh, ma può darsi sia strano io.
Re: Come reagireste?
Certi atteggiamenti possono essere capiti si. Ma questo non significa che debbano essere accettati passivamente di conseguenza.
Questo sta a te valutarlo. Farai tu i conti con la tua storia, le tue risorse, le tue esigenze etc etc
Io personalmente la vedrei non come una persona che mi ha dato tutto, ma come una persona che non si é voluta privare di nulla.
A volte, anche proprio per amore, é necessario fare un passo indietro che lui non ha fatto. E questo doveva esserci per quelle che secondo me sono delle prerogative di un rapporto, la fiducia e il rispetto.
Se poi tu ti senti protetto da lui, rispettato, amato, prosegui sulla tua strada.
Io mi domanderei anche quanto un suo atteggiamento amorevole potesse essere in realtà animato ad esempio da un probabile senso di colpa.
Insomma, se son rose fioriranno e te lo auguro.
Ma per me miss Italia finirebbe qui
Questo sta a te valutarlo. Farai tu i conti con la tua storia, le tue risorse, le tue esigenze etc etc
Io personalmente la vedrei non come una persona che mi ha dato tutto, ma come una persona che non si é voluta privare di nulla.
A volte, anche proprio per amore, é necessario fare un passo indietro che lui non ha fatto. E questo doveva esserci per quelle che secondo me sono delle prerogative di un rapporto, la fiducia e il rispetto.
Se poi tu ti senti protetto da lui, rispettato, amato, prosegui sulla tua strada.
Io mi domanderei anche quanto un suo atteggiamento amorevole potesse essere in realtà animato ad esempio da un probabile senso di colpa.
Insomma, se son rose fioriranno e te lo auguro.
Ma per me miss Italia finirebbe qui

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Re: Come reagireste?
L'autore di questa replica non sembra nemmeno la stessa persona che ha scritto il post che ha aperto il thread. Per comodità vi chiamerò Ghebby1 e Ghebby2. Ghebby2 sembra aver pienamente compreso e accettato e risolto la situazione. Benissimo, sarò l'ultimo a dirgli che deve fare o pensare o sentire diversamente. Detto ciò, e alla luce dell'equilibrio che Ghebby2 è stato capace di trovare, comprendo meno l'intervento di Ghebby1. Forse è il caso che si mettano d'accordo.
Ghebby ha scritto:Probabilmente non sono riuscito a farvi capire bene L situazione.
Secondo me lui, una volta che ha contratto Hiv L ha messo da parte, è come se L avesse accantonato nella sua testa in un angolino buio.
Per ignoranza e per questo non approfondimento ( penso per paura) mi ha infettato ( chi di noi può non capirlo?? Ci siamo passati tutti!) Non era una cosa volontaria secondo me. Non posso credere sia stata una cosa volontaria. Sono convinto non sia stata una cosa volontaria altrimenti avrei agito in maniera differente.
Si è scusato, mi ha raccontato del anno che ha passato per avermi infettato, ma ormai la frittata era stata fatta. Se quando ho scoperto di avere Hiv lui sarebbe venuto a dirmi che avevo Hiv per colpa sua, sicuramente ci sarebbe stato un troncamento ed io non avrei avuto una figura importante che mi ha stimolato ad rialzarmi e vedere il bicchiere mezzo pieno rimanendo solo.
Adesso io il mio HIV l'ho già archiviato... C è, è lì, con una pastiglia lo gestisco e non sono pericoloso per nessuno. Diciamolo al giorno d'oggi avere Hiv non è più una disgrazia ma solo un problema che con forza di volontà si riesce a convivere, certo non è facile ed avendo potuto scegliere avrei scelto di non contrarlo. Ma ripeto ormai è andata così.
Detto ciò:
Ho passato ciò che lui ha passato e lo comprendo, non mi sarei comportato come si è comportato lui ma ognuno ha il proprio carattere e modo di reagire. Chiunque sbaglia. Anche io potrò sbagliare in un futuro, perché non permettere di dargli un altra possibilità?
Penso che dopo quello che è successo riesco s fidRmi di lui... Ha aperto una parte della sua vita che pochi sanno con me.
Ha sbagliato lo so, ha ammesso lo so, cosa devo fare?
Aggravare la sua condizione di fragilità?