HIV: il calendario dei generici

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
skydrake
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da skydrake » venerdì 29 novembre 2013, 8:27

Marco_pa ha scritto:Caspita, costo proprio tanto allo Stato.
Coraggio, i farmaci usati alcune terapie antitumorali sono molto (molte decine di volte) più costosi:
http://www.lettera43.it/cronaca/farmaci ... 589907.htm

Anche se il record però spetta a i farmaci per alcune malattie rare:
http://www.forbes.com/2010/02/19/expens ... eases.html



Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » mercoledì 3 febbraio 2016, 7:36

Anche se in diversi altri thread si è parlato di antiretrovirali generici, questo mi pare quello in cui la discussione si è svolta in modo più argomentato, quindi lo riesumo per segnalarvi questo articolo uscito ieri su Quotidiano Sanità.
C'è però anche questo altro thread - Arrivano i generici per l’HIV, che ne pensi? - cui, in qualche modo, l'articolo che segue serve a dare risposta.



Hiv. Esiste farmacoequivalenza tra originali e generici. Possibili risparmi per il sistema garantendo sicurezza ai pazienti
  • Lo switch branded-generici non solo ha dimostrato i suoi effetti favorevoli nella pratica clinica, ma può anche liberare importanti risorse utili per finanziare l'innovazione. È quanto emrge dal secondo Workshop di Economia e Farmaci (WEF), focalizzato sul confronto/scontro tra innovazione e sostenibilità, due fondamentali tematiche dalle svariate sfaccettature.

    02 FEB - Il Workshop di Economia e Farmaci (WEF) nasce nel 2011 in ambito epatologico, per poi ampliare negli anni successivi i propri scopi ad altre aree terapeutiche, tra cui le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, le malattie da malassorbimento intestinale e l’infezione da HIV/AIDS. Dal 2014, infatti, il metodo di lavoro WEF ha iniziato a valutare secondo l’approccio tipico dell’Health Technology Assessment anche i farmaci antiretrovirali utilizzati per la terapia contro il virus dell’immunodeficienza umana. Focus del WEF-HIV 2015 è stato sostanzialmente il confronto/scontro tra innovazione e sostenibilità, due fondamentali tematiche dalle svariate sfaccettature, che ricomprendono i summezionati cinque aspetti analizzati dai gruppi di lavoro.

    "All’arrivo nell’armamentario terapeutico regionale di molecole equivalenti impiegate negli schemi di terapia dei pazienti seguiti presso il nostro Centro, abbiamo voluto verificare nella pratica clinica i risultati conseguenti allo switch da branded vs generici di efavirenz, lamivudina (3TC) e lamivudina+zidovudina in combinazione fissa. Nella nostra esperienza quindi condotta in totale sintonia come quanto raccomandato dalle linee guida italiane in proposito, si è dimostrato favorevole l’impatto dello switch branded-generici anche nella pratica clinica", ha dichiarato Adriano Lazzarin, primario della Divisione di malattie infettive dell'Istituto scientifico San Raffaele.


    "Infatti, si possono creare i presupposti per liberare risorse importanti che possono/devono essere riutilizzate per finanziare l’innovazione. Ovviamente questo richiede una presa di posizione netta e decisa da parte dei decisori che, mediante l’utilizzo di regole e normative chiare, stabiliscano questo percorso e accelerino quanto più possibile la disponibilità e l’utilizzo dei farmaci equivalenti, per esempio, facilitando i percorsi di rinegoziazione dei farmaci equivalenti in ospedale al momento di entrata di un generico sul mercato", aggiunge Francesco Saverio Mennini, professore di Economia sanitaria all'università Tor Vergata di Roma.

    "Da questa panoramica emerge evidente che questi farmaci siano un’importante opportunità, in quanto, essendo equivalenti, hanno mostrato una comprovata efficacia nel trattamento dell’infezione, oltre ad una garanzia di sicurezza per il paziente. In aggiunta, un’ulteriore opportunità è rappresentata dal fatto che il risparmio generato dall’utilizzo di generici potrà liberare risorse che potranno essere investite nel processo di accesso al mercato di farmaci innovativi", sottolinea Massimo Oldrini, presidente della Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila).

    Stante la complessità della malattia da HIV è importante che sia chiarito che esiste una farmacoequivalenza tra farmaci originali e generici evitando che si generino non giustificate preoccupazioni in chi quei farmaci li deve prescrivere o assumere. "Uno studio atto a valutare l’efficacia e sicurezza dello switching ha mostrato che non ci sono significative differenze di fallimento o treatment-discontinuation nei pazienti che sono passati dal farmaco branded al generico dopo sei mesi di follow-up rispetto ai pazienti non-switchers, in termini di tossicità, efficacia, semplificazione ed interazioni farmacologiche. Inoltre, bisognerebbe che analoghi studi, magari frutto di osservazioni condotte nella vita reale, facendo ricorso alle due grandi coorti italiane che seguono soggetti HIV+, ICONA e MASTER, si aggiungessero a questa iniziale esperienza con l’intento di aumentare la prescrizione di farmaci equivalenti mantenendo la stessa SOC", conclude Roberto Cauda, direttore Clinica malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma.



Puzzle
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Puzzle » mercoledì 3 febbraio 2016, 10:13

Dora ha scritto: "Da questa panoramica emerge evidente che questi farmaci siano un’importante opportunità, in quanto, essendo equivalenti, hanno mostrato una comprovata efficacia nel trattamento dell’infezione, oltre ad una garanzia di sicurezza per il paziente. In aggiunta, un’ulteriore opportunità è rappresentata dal fatto che il risparmio generato dall’utilizzo di generici potrà liberare risorse che potranno essere investite nel processo di accesso al mercato di farmaci innovativi", sottolinea Massimo Oldrini, presidente della Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila).
Questa va sottolineata, perché ricordo diversi anni fa le prime volte in cui si parlò dei generici le associazioni fecero "il diavolo a quattro", naturalmente contro.

(P.S. Un certo scetticismo che in un paese dove il buco della sanità è senza fondo che i risparmi vadano in "innovazione".)



Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » mercoledì 3 febbraio 2016, 10:33

Puzzle ha scritto:
Dora ha scritto: "Da questa panoramica emerge evidente che questi farmaci siano un’importante opportunità, in quanto, essendo equivalenti, hanno mostrato una comprovata efficacia nel trattamento dell’infezione, oltre ad una garanzia di sicurezza per il paziente. In aggiunta, un’ulteriore opportunità è rappresentata dal fatto che il risparmio generato dall’utilizzo di generici potrà liberare risorse che potranno essere investite nel processo di accesso al mercato di farmaci innovativi", sottolinea Massimo Oldrini, presidente della Lega italiana per la lotta contro l'Aids (Lila).
Questa va sottolineata, perché ricordo diversi anni fa le prime volte in cui si parlò dei generici le associazioni fecero "il diavolo a quattro", naturalmente contro.

(P.S. Un certo scetticismo che in un paese dove il buco della sanità è senza fondo che i risparmi vadano in "innovazione".)
È proprio la ragione per cui ho riportato a galla questo thread, dove di interventi delle associazioni ne sono riportati diversi. ;)



rospino
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da rospino » mercoledì 3 febbraio 2016, 10:35

Puzzle ha scritto:Un certo scetticismo che in un paese dove il buco della sanità è senza fondo che i risparmi vadano in "innovazione".)
Non posso che condividere pienamente: l'unico vantaggio dell'uso dei generici è il risparmio per il sistema sanitario, mentre non c'è alcuna certezza che i risparmi vadano in "innovazione"... anzi.



uffa2
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da uffa2 » mercoledì 3 febbraio 2016, 10:51

Ehm, credo che qui bisogna intendersi: "finanziare l'innovazione" significa "pagare i farmaci di nuova generazione a quei pazienti che non possono usare i generici" ;-)


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Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » mercoledì 3 febbraio 2016, 11:10

uffa2 ha scritto:Ehm, credo che qui bisogna intendersi: "finanziare l'innovazione" significa "pagare i farmaci di nuova generazione a quei pazienti che non possono usare i generici" ;-)
Ma infatti. Se il generico dimostra di avere la stessa biodisponibilità del farmaco di marca - e a quanto ho capito è così - allora può essere usato senza timore che il principio attivo sia sottodosato e si creino resistenze. A quel punto, il risparmio che si ha grazie al generico può essere usato per i farmaci più nuovi e costosi, che al momento vengono centellinati solo ed esclusivamente in ragione del loro costo. Il tutto con un beneficio che ricade sia su chi il generico non lo può usare, sia su chi si vede negato un farmaco più nuovo e magari meno tossico solo perché è più "fresco" di diagnosi.
Non è così?



Puzzle
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Puzzle » mercoledì 3 febbraio 2016, 12:57

Io resto scettico perché c'è sempre da considerare la componente politica, che le sanità sono regionali e si comportano come feudi e che alla fine sono sempre i ragionieri che fanno tornare i conti. La mia Regione ha il bilancio del sistema sanitario alla pari, salvo un grosso buco nella voce "spesa farmaceutica". E' stato giustificato con la distribuzione del nuovo farmaco per l'hcv che costa un botto e sta facendo lievitare quella voce, quindi alla fine, dato che il paniere "spesa farmaceutica" è lo stesso, mi pare ovvio che i risparmi acquisiti andranno a far rientrare quella voce di bilancio e in modo particolare a coprire i costi del nuovo farmaco per l'hcv.

E non prendo in considerazione le Regioni che sono sotto di miliardi, capitale compresa.

Resta il fatto che personalmente, se il generico ha le stesse proprietà del farmaco di base la cosa non mi preoccupa, avere il farmaco "firmato" non mi interessa se la qualità è simile, anzi risparmiare un po' di soldini, ovunque vadano, in questo povero paese, va sempre bene. soprattutto per noi che dipendiamo da questo.



Blast
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Blast » mercoledì 3 febbraio 2016, 19:20

Che il generico sia del tutto uguale (tranne la confezione) al farmaco originale è cosa ovvia. Del resto ciò che lo rende generico è semplicemente la scadenza brevettuale che abolisce l'esclusività della "ricetta" del farmaco da parte di un'unica azienda e ne consente la produzione e la commercializzazione anche ad altre aziende farmaceutiche.
Ciò che ha destato sempre lo scetticismo nei confronti del generico a mio modesto parere non è la paura del farmaco uscito male, o di una minore efficacia, ma semplicemente la vacanza, il personal computer, il convegno pagato al medico che prescrivesse il farmaco originale (scelta opinabile ma d'altro canto in qualche modo un medico deve pur discriminare ed avere un criterio di scelta tra le diverse aziende che propongono lo stesso farmaco ;) ).
Detto questo, il fatto che si risparmino soldi è cosa indubbia, anche se ovviamente dipende dal farmaco. Che io ricordi c'è il Truvada in scadenza nel 2017; dunque l'unico aspetto negativo potrebbe essere quello di un ritorno alle tre pillole per chi prende terapia a base di Truvada, in modo da consentire il risparmio su uno dei principi attivi, ma su questo non metto la mano sul fuoco.


CIAO GIOIE

Dora
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Re: HIV: il calendario dei generici

Messaggio da Dora » giovedì 4 febbraio 2016, 7:28

Blast ha scritto:Che il generico sia del tutto uguale (tranne la confezione) al farmaco originale è cosa ovvia. Del resto ciò che lo rende generico è semplicemente la scadenza brevettuale che abolisce l'esclusività della "ricetta" del farmaco da parte di un'unica azienda e ne consente la produzione e la commercializzazione anche ad altre aziende farmaceutiche.
Io credo che la preoccupazione nei confronti degli antiretrovirali generici venisse da un fraintendimento della questione del +/- 20% di biodisponibilità. Una volta chiarito che una variabilità del +/-20% nel confronto tra la biodisponibilità di due farmaci non significa che una compressa può contenere il 20% in meno di principio attivo e quindi che non c'è un aumento del rischio di sviluppare resistenze se si prende un antiretrovirale generico, la diffidenza dovrebbe venir meno.



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