Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
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Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Su Achille non mi esprimo !!! Sul secondo da quello che dice sono i medici a non dargli la terapia !
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Se è stanco di vivere e nessuno l'aiuta o non vuole aiuto possiamo farci ben poco; se sei sicura che ha rapporti sessuali scoperti lo si deve fermare. Anche sul secondo caso , sempre se sei SICURA, lo si "arresta"Raziel ha scritto:Che ne pensate di Achille su Lila che da 5 anni non assume terapia e sta assistendo ad un drammatico calo dei Cd4 mentre la viremia sta rapidamente salendo?
E' "giusto" suicidarsi ed eventualmente mettere a rischio altre persone con la scusa negazionista che il virus non esiste o se esiste non causa AIDS?
E quell'altro personaggio che non prende terapia da 12 anni? Almeno quest'ultimo sembra "reggere", anche se la viremia ce l'ha sempre medioalta e quindi è largamente infettivo in caso di rapporti o scambio di sangue fortuito.
il divertimento non ha epoche, anche oggi, per divertirsi, si inventano cose assurde. Diciamo che il periodo a cavallo tra i settanta e ottanta aveva anche una disobbedienza sociale e la droga con lo scambio di spade era una forma di condivisione, la stessa che si è creata coi like in FB? Più o meno!Negli anni 80 si parlava anche di spade, è stato un periodo un po' così, dove sembrava si potesse fare tutto pur di divertirsi e senza conseguenze.
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
temo che Achille - se è reale ciò che racconta - farà una brutta fine.
La speranza?
Le migliori sono le speranze concrete: per me la prossima luce in fondo al tunnel si chiama: cura mensile o bimestrale senza pasticca quotidiana
poi per il resto la misura della salute è: quante cose che vuoi fare il tuo fisico ti permette di fare?
in questo momento sono al 100%
per cui non considero la convivenza con hiv un incubo.
ripeto: speranza concreta - somministrazione mensile o bimestrale.
La speranza?
Le migliori sono le speranze concrete: per me la prossima luce in fondo al tunnel si chiama: cura mensile o bimestrale senza pasticca quotidiana
poi per il resto la misura della salute è: quante cose che vuoi fare il tuo fisico ti permette di fare?
in questo momento sono al 100%
per cui non considero la convivenza con hiv un incubo.
ripeto: speranza concreta - somministrazione mensile o bimestrale.
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Francamente non capisco quale sia il senso di questa discussione... tipo, ci si lamenta tanto della propria situazione sierologica, quando casomai domani va a finire che qualcuno ti investe e muori!
Vorrei ricordare che tanta gente è morta di aids, ad oggi nella maggior parte dei casi si vive alla grande, senza particolari complicazioni o effetti collaterali legati alla terpia, inoltre sappiamo tutti che sono in arrivo nuove terapie che faranno praticamente 'dimenticare' di essere s+, peraltro a me pare che non sia cambiato molto nella mia vita.
Condivido il parere di chi vive tranquillamente la propria situazione, perché se da un lato non è la fine del mondo, dall'altro non può che essere un problema psicologico di chi la vive... che si giunga o meno ad una cura definitiva!
Per me prnedere una pasticca rosacea al giorno non cambia la vita, non mi dà problemi psicologici, semplicemente so che devo dedicare 5 fottutissimi secondi al giorno per prendere la mia simpatica pasticchetta, qui finisce il mio rapporto con l'hiv.
Vorrei ricordare che tanta gente è morta di aids, ad oggi nella maggior parte dei casi si vive alla grande, senza particolari complicazioni o effetti collaterali legati alla terpia, inoltre sappiamo tutti che sono in arrivo nuove terapie che faranno praticamente 'dimenticare' di essere s+, peraltro a me pare che non sia cambiato molto nella mia vita.
Condivido il parere di chi vive tranquillamente la propria situazione, perché se da un lato non è la fine del mondo, dall'altro non può che essere un problema psicologico di chi la vive... che si giunga o meno ad una cura definitiva!
Per me prnedere una pasticca rosacea al giorno non cambia la vita, non mi dà problemi psicologici, semplicemente so che devo dedicare 5 fottutissimi secondi al giorno per prendere la mia simpatica pasticchetta, qui finisce il mio rapporto con l'hiv.
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Non hai colto appunto il senso del topic che non è una lamentela. Ma semplicemente se personalmente si ha una speranza di una cura e stop.
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Non l'ho colto, vero... ma vedo gente che si lagna!
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Perchè siamo esseri umani ed è normale che una persona voglia guarire... è un istinto naturale. Non sarebbe una brutta cosa, tutto qui.Triumeq85 ha scritto:Non l'ho colto, vero... ma vedo gente che si lagna!
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Secondo me il fastidio reale non è la cura (io non l'ho ancora iniziata, attendo il 22 per conoscere la resistenza ai farmaci), ma la 'suggestione' che crea il fatto che si è sieropositivi. Io ho 50 anni e conosco la mia sieropositività da dicembre, per l'autotest. Leggendo il forum ho capito che c'era poco da piangersi addosso, non è epatite, non è cancro, è un retrovirus per il quale sono state messe a punto soluzioni che lo soffocano anche se non lo uccidono. Mi è rimasto solo un fastidio, quello di dover accettare la sieropositività, e voglio dire: sticazzi. Contro quell'intimo preconcetto non c'è cura. Ci si può solo convivere. E si può solo migliorare la convivenza. Ma col preconcetto. Questo è quello che penso.
Forse non potremo mai più parlare al passato della sieropositività, non potremo mai dire: "ero sieropositivo!", ma ripeto: stica. La vita che ci restituisce la cura e il confronto tra umani non ha prezzo.
E poi...quanti si ricordano di accendersi una sigaretta ogni 5 minuti? Spero che tra questi non ci siano i lamentoni della pasticca giornaliera perché me li sbrano.
Forse non potremo mai più parlare al passato della sieropositività, non potremo mai dire: "ero sieropositivo!", ma ripeto: stica. La vita che ci restituisce la cura e il confronto tra umani non ha prezzo.
E poi...quanti si ricordano di accendersi una sigaretta ogni 5 minuti? Spero che tra questi non ci siano i lamentoni della pasticca giornaliera perché me li sbrano.
Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
Ricorre quest’anno il decimo anniversario della mia diagnosi.
Arrivati a questo punto, veramente è tutta routine.
Una volta accettato che la mia sopravvivenza è garantita dalla pastiglia quotidiana, compreso che se c’è una cosa di cui non mi dovrò quasi più preoccupare è proprio la tua salute, e oggi che non mi devo neppure sentire una bomba biologica ambulante visto che la pastiglia assicura me e il prossimo contro ogni possibile rischio, davvero se non amministrassi questo forum mi dimenticherei della mia condizione.
Un po’ è un’esagerazione, un po’ no… il fatto è che veramente a tutto si fa l’abitudine e a tutto si trova un equilibrio…
Certo, avrei un immenso piacere a poter archiviare la pratica, dimenticare gli appuntamenti, la cortina fumogena intorno a questi impegni e alla colazione monstre in cui affogare l’Eviplera eccetera, ma arrivati a questo punto, a cinquanta anni suonati appunto, si tratterebbe giusto di archiviare le piccole seccature della quotidianità, e di vedere la sconfitta di uno dei mostri della mia vita ma, davvero, con molta calma.
Arrivati a questo punto, veramente è tutta routine.
Una volta accettato che la mia sopravvivenza è garantita dalla pastiglia quotidiana, compreso che se c’è una cosa di cui non mi dovrò quasi più preoccupare è proprio la tua salute, e oggi che non mi devo neppure sentire una bomba biologica ambulante visto che la pastiglia assicura me e il prossimo contro ogni possibile rischio, davvero se non amministrassi questo forum mi dimenticherei della mia condizione.
Un po’ è un’esagerazione, un po’ no… il fatto è che veramente a tutto si fa l’abitudine e a tutto si trova un equilibrio…
Certo, avrei un immenso piacere a poter archiviare la pratica, dimenticare gli appuntamenti, la cortina fumogena intorno a questi impegni e alla colazione monstre in cui affogare l’Eviplera eccetera, ma arrivati a questo punto, a cinquanta anni suonati appunto, si tratterebbe giusto di archiviare le piccole seccature della quotidianità, e di vedere la sconfitta di uno dei mostri della mia vita ma, davvero, con molta calma.
HIVforum ha bisogno anche di te!
se vuoi offrire le tue conoscenze tecniche o linguistiche (c'è tanto da tradurre) o sostenere i costi per mantenere e sviluppare HIVforum, contatta con un PM stealthy e uffa2, oppure scrivi a staff@hivforum.info
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Re: Guarire: impossibile o possibile? La speranza nostra!
uffa2 ha scritto:Ricorre quest’anno il decimo anniversario della mia diagnosi.
Arrivati a questo punto, veramente è tutta routine.
Una volta accettato che la mia sopravvivenza è garantita dalla pastiglia quotidiana, compreso che se c’è una cosa di cui non mi dovrò quasi più preoccupare è proprio la tua salute, e oggi che non mi devo neppure sentire una bomba biologica ambulante visto che la pastiglia assicura me e il prossimo contro ogni possibile rischio, davvero se non amministrassi questo forum mi dimenticherei della mia condizione.
Un po’ è un’esagerazione, un po’ no… il fatto è che veramente a tutto si fa l’abitudine e a tutto si trova un equilibrio…
Certo, avrei un immenso piacere a poter archiviare la pratica, dimenticare gli appuntamenti, la cortina fumogena intorno a questi impegni e alla colazione monstre in cui affogare l’Eviplera eccetera, ma arrivati a questo punto, a cinquanta anni suonati appunto, si tratterebbe giusto di archiviare le piccole seccature della quotidianità, e di vedere la sconfitta di uno dei mostri della mia vita ma, davvero, con molta calma.
La domanda però ... vista da uno di più recente arrivo e' quanto tempo ci hai messo per raggiungere questa " tranquillità"
E non ho afferrato "e se c è qualcosa di cui non mi devo preoccupare e la tua salute"