Puzzle ha scritto: ↑mercoledì 15 aprile 2020, 16:07
Però sembra (dall'intervista) che la Lila si concentri soprattutto sulle minoranze dei tossicodipendenti e dei carcerati (come i Radicali) Nulla in contrario, ma dimenticano sempre i 150.000 (probabilmente più) sieropositivi che vivono in Italia (molti dei quali realmente immunodepressi) e nessun suo intervento, come associazione, nei confronti del governo.
Ai fini della protezione dal Covid-19 per i sieropositivi porta nel suo sito le stesse indicazioni copiate dal ministero della salute, uguali per qualunque altro cittadino italiano, che leggo su tutti i quotidiani.
Mi ha "colpito" nell'intervista, il fatto per Massimo Oldrini sia "grave" che nell'autocertificazione una persona debba dichiarare il suo stato di sieropositività, dando per scontato che, fermato da un controllo, il poliziotto lo consideri un "mutante" e non come una persona in stato di necessità. (Al poliziotto non interessa nulla della sieropositività, vuole solo controllare che non ci siano raggiri o truffe).
Non ho mai amato la Lila, sempre considerati solo chiacchiere, pari alla loro ignavia in questa emergenza. Associazione fine a sé stessa che vive in funzione della paura dei s+, mentre in tanti, tantissimi anni, non hanno mai educato (ma soprattutto in questa occasione) a liberarsi dei pregiudizi e dello stigma. Anzi, da ciò che ho ascoltato, non lo si deve dichiarare, bisogna nasconderlo, rendendo la situazione della persona sieropositiva che cambia Comune per le sue regolari analisi, ancor più ansiosa.
Dora ha scritto: ↑giovedì 16 aprile 2020, 7:55
Sai bene quello che penso degli eccessi ideologici e dell'inadeguatezza delle associazioni, LILA in testa, però credo che l'attenzione a tossicodipendenti e carcerati non sia da giudicare con tanta severità: in questo momento stanno soffrendo ancora più del solito e probabilmente molto di più di quanto soffrano le persone con HIV in generale, che vedono ristretti i loro movimenti come tutto il resto della popolazione.
Certo che chi è immunodepresso vive con angoscia e difficoltà accresciuta questa epidemia di coronavirus, hai ragione. E certo che le associazioni dovrebbero fare molto di più. Che poi siano intellettualmente e operativamente in grado di farlo, non so. Non ho contatti, vedo solo la loro azione pubblica.
Ci tenevo a far sentire la voce di Oldrini sulla questione degli antiretrovirali contro il SARS-CoV-2 perché si aggiunge a quanto Uffa ed io abbiamo scritto in questi mesi e avevo la speranza che chi non dà credito a noi lo dia almeno a una figura più istituzionale e faccia tutto quanto è possibile per non mettere ancora di più a rischio la sua salute.
Se ci fosse una voce più qualificata e credibile, la segnalerei volentieri.
Non li giudico con severità, anzi ne sono cosciente oltre che sensibile al problema, soprattutto per il fatto che, se non si è riusciti a munire di adeguati DPI le case di riposo, figuriamoci ciò che succede dentro le carceri. Aggiungo che ci sono pure decine (centinaia) di migliaia di persone invisibili (che in quanto invisibili, continueranno ad infettarsi e contagiare all'insaputa di tutti, e molti di loro sieropositivi) anche se sembra che, almeno in parte verranno regolarizzati, per raccogliere i pomodori...
La mia era semplicemente una critica sull'associazione e sul fatto che come rappresentante di tale associazione, rivolgendosi alle persone s+ in generale, non ha detto nulla, oltre riportare le disposizioni che tutti conoscono e questo continuo nascondere la propria sieropositività.
Poi, riguardo al kaletra contro il covid-19 riporto Fauci, quando ha detto che senza un'adeguata sperimentazione clinica non si può né approvare, né negare. Anche se si riferiva particolarmente alla clorochina. Sembra che entrambi gli approcci non abbiano riscontrato grossi risultati, mentre da Udine è stato richiesto all'AIFA e al Comitato etico dell’istituto Spallanzani di Roma di procedere con uno studio su 200 pazienti Covid-19, dopo che su 36 malati con polmonite e difficoltà respiratorie, trattati con l'ozonoterapia, soltanto uno è stato intubato.