Vedi...le situazioni sono le stesse, anche se non lo sembrerebbero. Non ci si può fidare dell'U=U sempre e comunque. Tu sai di essere irrilevabile in quel preciso momento ma da lì alle prossime analisi può succedere qualsiasi cosa. Ci può essere una fase di stress forte, il virus può diventare resistente ai farmaci o la viremia, per un motivo o per un altro, può aumentare anche se per breve tempo. Chi può dire che in quel lasso di tempo tu non possa infettare qualcuno? Bisogna sempre essere prudenti nei confronti degli altri, soprattutto se non sono consapevoli della tua situazione. Prendere la terapia, seppur si è irrilevabili, non ti mette nella condizione di decidere per gli altri, perché esistono sempre le eccezioni alla regola. Il preservativo va usato comunque, a meno che l'altra persona decida di sua spontanea volontà se è giusto per sé rischiare o meno. Se fosse stato fatto così io non sarei malato, perché lui era in terapia da tempo, ma qualcosa ad un certo punto è andato storto e ha dovuto cambiare terapia ( tutto ciò l'ho saputo solo quando per me era troppo tardi...). Non essere così convinto di poter fare quello che vuoi solo perché sei in terapia. È lo sbaglio che fanno coloro che pensano che, prendendo la prep, non si possono infettare e fare sesso bareback. Alcuni purtroppo si infettano lo stesso.giovane88 ha scritto: ↑domenica 19 settembre 2021, 1:38Il tuo amico ti ha detto una cazzata, "a suo dire era già in terapia" non vale assolutamente niente. Poteva mai dirti che ti ha infettato pur sapendo che non era in terapia o che era rilevabile? Digli di mostrarti le sue ultime carte: non lo farà mai, perché equivarrebbe ad autodenunciarsi e finire in prigione per epidemia, di cui il nostro ordinamento prevede fino all'ergastolo.empy86 ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 13:49Non si può decidere per gli altri pensando che, siccome teoricamente la terapia evita il contagio, allora è giusto tacere e fare finta di nulla. Non avrebbe dovuto dire quelle cose sicuramente, ma, ammettiamolo a noi stessi, quanti di noi, prima di aver contratto il virus, avrebbero deciso di stare con una persona sieropositiva senza farsi tanti problemi... È facile parlare quanto ci sei dentro e ci devi convivere per forza di cose.
Io sono l'eccezione alla regola, infettato da qualcuno che, a suo dire, era già in terapia e non ho saputo nulla se non dopo aver quasi rischiato di morire. L'ho scoperto da solo, senza che qualcuno mi avvisasse che quei sintomi potevano essere riconducibili ad HIV, perché nel frattempo il soggetto si era pure defilato e spero non abbia fatto lo stesso con altrettante persone. Cosa dovrei dire adesso io? Fanno più male delle parole dette da una persona ignorante ed impaurita o sapere di non avere più la salute e un futuro certo?
Le strade sono due: o si sceglie di esser chiari fin dall'inizio, qualsiasi sarà la risposta dell'altro o si deve fare in modo di mettere gli altri in una condizione di protezione impeccabile, altro che rapporti non protetti. Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca. Pensiamo prima di agire, perché pure le nostre azioni possono portare questo virus verso l'estinzione. Magari non ci salveremo noi, ma chi verrà dopo potrà finalmente sentirsi libero.
Inoltre, a dispetto di quanto pensassi io, oltre ai 15-20000 inconsapevoli di hiv, esiste una quota consistente di persone con hiv che non riesce ad essere irrilevabile e/o non si cura(non vengono comunicati gli ultimi dati, ma al 2016 sarebbero qualcosa come 15-30000 persone) che non riescono a tenere a bada il virus a livelli irrilevabili. Senza contare le persone che interrompono la terapia e la riprendono, o quelli che fino al 2015 aspettavano che i valori scendessero sotto i 200 cd4.
Esiste una marea di gente (compreso chi mi ha infettato) che ha agito pur sapendo di poter infettare su ragazzini stolti e ignari. Loro sono i criminali a piede libero.
La tua e la sua situazione sono completamente diverse. Il tuo "amico" ti ha contagiato e sapeva che c'era il rischio serio e concreto e l'ha fatto l'ho stesso. Era rilevabile, oppure non si curava, in entrambi i casi lo sapeva. E ti ha detto ovviamente una gigantesca, enorme, stronzata!Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca
Nel suo caso lui ha tutelato l'altra persona, u=u serve a tutelare proprio questo, la tasp è indicata come metodo di prevenzione.
Non mischiare cose che non c'entrano nulla. C'è un abisso tra la tua situazione e la sua.
DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
a empy86 che stai a di'???
diffondi stronzate che ci danneggiano, se il tuo lui era in terapia irrilevabike nn infettava e se è tornato su di viremia ha smesso o non era aderente ... u u non è.per tutti... t'ha detto caxxate ... fatti dire scopri la verità ...
diffondi stronzate che ci danneggiano, se il tuo lui era in terapia irrilevabike nn infettava e se è tornato su di viremia ha smesso o non era aderente ... u u non è.per tutti... t'ha detto caxxate ... fatti dire scopri la verità ...
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Empty86, parole dure, ma, credo, parole saggie. Da quello che sto cominciando a imparare, possono esistere delle piccole variazioni tra gli 'irrilevabili', piccole variazioni che potrebbero superare i 200 e mettere a rischio qualcuno, specialmente da chi fa le analisi ogni 6 mesi-1 anno? Io, finchè non leggo documenti ufficiali del ministero (leggasi linee guida) o dell'OMS, sull'assoluta (100%) sicurezza dell'u=u nel tempo, e sull'assoluta sicurezza del non contagio nel tempo per gli stessi, non scoper* senza condom con chi non è stato messo al corrente.empy86 ha scritto: ↑lunedì 4 ottobre 2021, 5:01
Vedi...le situazioni sono le stesse, anche se non lo sembrerebbero. Non ci si può fidare dell'U=U sempre e comunque. Tu sai di essere irrilevabile in quel preciso momento ma da lì alle prossime analisi può succedere qualsiasi cosa. Ci può essere una fase di stress forte, il virus può diventare resistente ai farmaci o la viremia, per un motivo o per un altro, può aumentare anche se per breve tempo. Chi può dire che in quel lasso di tempo tu non possa infettare qualcuno? Bisogna sempre essere prudenti nei confronti degli altri, soprattutto se non sono consapevoli della tua situazione. Prendere la terapia, seppur si è irrilevabili, non ti mette nella condizione di decidere per gli altri, perché esistono sempre le eccezioni alla regola. Il preservativo va usato comunque, a meno che l'altra persona decida di sua spontanea volontà se è giusto per sé rischiare o meno. Se fosse stato fatto così io non sarei malato, perché lui era in terapia da tempo, ma qualcosa ad un certo punto è andato storto e ha dovuto cambiare terapia ( tutto ciò l'ho saputo solo quando per me era troppo tardi...). Non essere così convinto di poter fare quello che vuoi solo perché sei in terapia. È lo sbaglio che fanno coloro che pensano che, prendendo la prep, non si possono infettare e fare sesso bareback. Alcuni purtroppo si infettano lo stesso.
Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
@sky @dora ma veramente dobbiamo senti.ste.cose.nel.2021? passa il msg che con bleep sei infettivo e allora a che caxxo son serviti.gli studi u u
Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
La terapia serve a salvarti la vita. Su questo si basa lo studio. Semmai molti dovrebbero capire che non deve passare il messaggio " sono in terapia, sono irrilevabile, quindi posso fare come mi pare". Non è così. Tu che sai cosa diamine stai passando, devi pensare pure al tuo prossimo e mettere in atto ogni modo per salvaguardare le persone a te care. Non puoi mai essere certo al 100%. Non credere che sia solo una questione di aderenza. Con l'età le cose cambiano e le terapie possono diventare meno efficaci, soprattutto se fai la stessa terapia da molti anni. Se il mio ex avesse pensato così, io sarei sano e per una persona che non ha mai visto un ospedale per nessun motivo, avendo sempre avuto una salute perfetta, capisci quanto possa essere paradossale tutta questa situazione, vissuta nella più totale solitudine peraltro... Non vorrei questo nemmeno per il mio peggior nemico.
Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
t'ha detto caxxate lo voi capi'???
u uguale u è scienza , se non sai bleep.cosa.sia non puoi parlare, idem se non sai se il tuo ex era.aderente , ti fidi? ho moglie.figli da.piu' di 10 anni e di terapie e figli indi ne ho concepiti, come caxxo.e' che non ho infettato? la ex fidanzata ??? eddai, te.voi fa' male a non ammettere ti perculava prendeva a caxxo la terapia, o se beveva nn so', pensava di assumerla e invece no... troppi ne ho visti così... un ospedale italiano ti segue.benissimo , non esiste accada diversamente.
u uguale u è scienza , se non sai bleep.cosa.sia non puoi parlare, idem se non sai se il tuo ex era.aderente , ti fidi? ho moglie.figli da.piu' di 10 anni e di terapie e figli indi ne ho concepiti, come caxxo.e' che non ho infettato? la ex fidanzata ??? eddai, te.voi fa' male a non ammettere ti perculava prendeva a caxxo la terapia, o se beveva nn so', pensava di assumerla e invece no... troppi ne ho visti così... un ospedale italiano ti segue.benissimo , non esiste accada diversamente.
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Ciao empy86,
la terapia salva la vita e ti rende non contagioso.
Se hai aderenza al 100% e gli ultimi esami ti danno azzerato (da almeno 6 mesi) puoi fare sesso senza condom e non trasmetti l’hiv. Si chiama trattamento come prevenzione (TAsP) ed è una modalita per safer sex ormai largamente accettata (come la PREP)
Ci sono in merito tante linee guida e siti informativi, anche del ministero salute, cdc, oms e altro.
Il resto sono solo scrupoli, che possono essere anche legittimi, nel senso che nessuno ti obbliga a scopare senza condom, uno può anche astenersi dal fare sesso per sempre per paura di trasmettere hiv ma sono appunto paure senza fondamento scientifico.
(ovviamente gonorrea clamidia e altre mts le puoi trasmettere)
Se il tuo ex ti avesse trasmesso hiv mentre era in terapia efficace e azzerato, le cose più probabili, scusa se sono diretto, è che ti abbia mentito (e che non fosse azzerato o con aderenza 100%), o che tu l’abbia presa da altri.
la terapia salva la vita e ti rende non contagioso.
Se hai aderenza al 100% e gli ultimi esami ti danno azzerato (da almeno 6 mesi) puoi fare sesso senza condom e non trasmetti l’hiv. Si chiama trattamento come prevenzione (TAsP) ed è una modalita per safer sex ormai largamente accettata (come la PREP)
Ci sono in merito tante linee guida e siti informativi, anche del ministero salute, cdc, oms e altro.
Il resto sono solo scrupoli, che possono essere anche legittimi, nel senso che nessuno ti obbliga a scopare senza condom, uno può anche astenersi dal fare sesso per sempre per paura di trasmettere hiv ma sono appunto paure senza fondamento scientifico.
(ovviamente gonorrea clamidia e altre mts le puoi trasmettere)
Se il tuo ex ti avesse trasmesso hiv mentre era in terapia efficace e azzerato, le cose più probabili, scusa se sono diretto, è che ti abbia mentito (e che non fosse azzerato o con aderenza 100%), o che tu l’abbia presa da altri.
empy86 ha scritto: ↑lunedì 4 ottobre 2021, 12:47La terapia serve a salvarti la vita. Su questo si basa lo studio. Semmai molti dovrebbero capire che non deve passare il messaggio " sono in terapia, sono irrilevabile, quindi posso fare come mi pare". Non è così. Tu che sai cosa diamine stai passando, devi pensare pure al tuo prossimo e mettere in atto ogni modo per salvaguardare le persone a te care. Non puoi mai essere certo al 100%. Non credere che sia solo una questione di aderenza. Con l'età le cose cambiano e le terapie possono diventare meno efficaci, soprattutto se fai la stessa terapia da molti anni. Se il mio ex avesse pensato così, io sarei sano e per una persona che non ha mai visto un ospedale per nessun motivo, avendo sempre avuto una salute perfetta, capisci quanto possa essere paradossale tutta questa situazione, vissuta nella più totale solitudine peraltro... Non vorrei questo nemmeno per il mio peggior nemico.
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Saró chiaro e brutale.empy86 ha scritto: ↑lunedì 4 ottobre 2021, 5:01Vedi...le situazioni sono le stesse, anche se non lo sembrerebbero. Non ci si può fidare dell'U=U sempre e comunque. Tu sai di essere irrilevabile in quel preciso momento ma da lì alle prossime analisi può succedere qualsiasi cosa. Ci può essere una fase di stress forte, il virus può diventare resistente ai farmaci o la viremia, per un motivo o per un altro, può aumentare anche se per breve tempo. Chi può dire che in quel lasso di tempo tu non possa infettare qualcuno? Bisogna sempre essere prudenti nei confronti degli altri, soprattutto se non sono consapevoli della tua situazione. Prendere la terapia, seppur si è irrilevabili, non ti mette nella condizione di decidere per gli altri, perché esistono sempre le eccezioni alla regola. Il preservativo va usato comunque, a meno che l'altra persona decida di sua spontanea volontà se è giusto per sé rischiare o meno. Se fosse stato fatto così io non sarei malato, perché lui era in terapia da tempo, ma qualcosa ad un certo punto è andato storto e ha dovuto cambiare terapia ( tutto ciò l'ho saputo solo quando per me era troppo tardi...). Non essere così convinto di poter fare quello che vuoi solo perché sei in terapia. È lo sbaglio che fanno coloro che pensano che, prendendo la prep, non si possono infettare e fare sesso bareback. Alcuni purtroppo si infettano lo stesso.giovane88 ha scritto: ↑domenica 19 settembre 2021, 1:38Il tuo amico ti ha detto una cazzata, "a suo dire era già in terapia" non vale assolutamente niente. Poteva mai dirti che ti ha infettato pur sapendo che non era in terapia o che era rilevabile? Digli di mostrarti le sue ultime carte: non lo farà mai, perché equivarrebbe ad autodenunciarsi e finire in prigione per epidemia, di cui il nostro ordinamento prevede fino all'ergastolo.empy86 ha scritto: ↑sabato 18 settembre 2021, 13:49Non si può decidere per gli altri pensando che, siccome teoricamente la terapia evita il contagio, allora è giusto tacere e fare finta di nulla. Non avrebbe dovuto dire quelle cose sicuramente, ma, ammettiamolo a noi stessi, quanti di noi, prima di aver contratto il virus, avrebbero deciso di stare con una persona sieropositiva senza farsi tanti problemi... È facile parlare quanto ci sei dentro e ci devi convivere per forza di cose.
Io sono l'eccezione alla regola, infettato da qualcuno che, a suo dire, era già in terapia e non ho saputo nulla se non dopo aver quasi rischiato di morire. L'ho scoperto da solo, senza che qualcuno mi avvisasse che quei sintomi potevano essere riconducibili ad HIV, perché nel frattempo il soggetto si era pure defilato e spero non abbia fatto lo stesso con altrettante persone. Cosa dovrei dire adesso io? Fanno più male delle parole dette da una persona ignorante ed impaurita o sapere di non avere più la salute e un futuro certo?
Le strade sono due: o si sceglie di esser chiari fin dall'inizio, qualsiasi sarà la risposta dell'altro o si deve fare in modo di mettere gli altri in una condizione di protezione impeccabile, altro che rapporti non protetti. Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca. Pensiamo prima di agire, perché pure le nostre azioni possono portare questo virus verso l'estinzione. Magari non ci salveremo noi, ma chi verrà dopo potrà finalmente sentirsi libero.
Inoltre, a dispetto di quanto pensassi io, oltre ai 15-20000 inconsapevoli di hiv, esiste una quota consistente di persone con hiv che non riesce ad essere irrilevabile e/o non si cura(non vengono comunicati gli ultimi dati, ma al 2016 sarebbero qualcosa come 15-30000 persone) che non riescono a tenere a bada il virus a livelli irrilevabili. Senza contare le persone che interrompono la terapia e la riprendono, o quelli che fino al 2015 aspettavano che i valori scendessero sotto i 200 cd4.
Esiste una marea di gente (compreso chi mi ha infettato) che ha agito pur sapendo di poter infettare su ragazzini stolti e ignari. Loro sono i criminali a piede libero.
La tua e la sua situazione sono completamente diverse. Il tuo "amico" ti ha contagiato e sapeva che c'era il rischio serio e concreto e l'ha fatto l'ho stesso. Era rilevabile, oppure non si curava, in entrambi i casi lo sapeva. E ti ha detto ovviamente una gigantesca, enorme, stronzata!Avrebbe potuto pure denunciarti ed è quello che avrei dovuto fare pure io, ma ho scelto di avere compassione , sapendo di essere pure io, ormai, nella stessa barca
Nel suo caso lui ha tutelato l'altra persona, u=u serve a tutelare proprio questo, la tasp è indicata come metodo di prevenzione.
Non mischiare cose che non c'entrano nulla. C'è un abisso tra la tua situazione e la sua.
Purtroppo il tuo ragazzo ti stà mentendo.
Ammettere che ti ha volontariamente infettato varrebbe a dire secondo la legge italiana “lesioni gravissime” di cui è previsto una pena fino all’ergastolo.
Inoltre ci sarebbero i danni biologici, in pratica gli verrebbe espropriato tutto quello che ha, in denaro, patrimoni mobili e immobili.
Te l’ho detto che sarei stato brutale.
Perché quello che dici tu, non è una prova provata.
È la menzogna di un vigliacco che non vuole finire in galera.
Vuoi confutare quello che stó dicendo.
È abbastanza semplice. Ognuno di noi ha degli archivi e dei registri dove vengono catalogati tutti gli esami, viremie.
Si può chiedere un pdf con tutti i registri presso l’ospedale. Faglieli richiedere, stampateli e vai insieme a lui dal l’infettivologo. Ancora meglio se è lo stesso che aveva in cura nella data del presunto contagio. Tranquilla nei registri
È scritto tutto. Carta canta. È tutto scritto.
Lo vedrai sciogliere come neve al sole. Non lo farà mai.
U=U è definita a rischio 0. Non bassso, estremamente basso, quasi nullo. È zero. Punto.
La risalita della viremia è estremamente bassa, ed il valore dei 200 è estremamente cautelativo.
In America vieni considerato infettivo sopra 500 copie.
Questo per dirti che sono valori in cui c’è un ampio margine di sicurezza,
Qui in Italia ancora più rigidi: sotto le 50 o sotto le 20 copie.E quando i valori vanno sopra 100 ti cambiano già la terapia.
Ti stà ingannando.
Se tu fossi il primo caso a dimostrare il contrario, dovresti offrirti immediatamente alla scienza, essendo un caso più unico che raro. Ed il primo al mondo su milioni di rapporti che la gente sieropositiva in cura ha giornalmente in coppie sierodiscordanti.
Ma la verità del tuo ragazzo di ammettere di essersi trovato in un momento di debolezza non avrà mai il coraggio di dirtelo, sebbene sappiamo tutti che è la verità.
Non lo ammetterà mai.
Un ultima precisazione sulla prep: la prep non è efficace al 100% per motivi ben diversi: i pochissimi casi su milioni si sono verificati con persone inconsapevoli di avere il
Virus e con il ceppo che gli è stato trasmesso che era già resistente ai due principi attivi della prep.
Sono persone che vengono esposte continuamente a varianti diverse del virus, perché hanno centinaia di partner e spesso molti di loro non sono in cura (in America solo il 60% dei sieropositivi è undetectable).
Il tuo ragazzo ti ha confuso le acque per non farti capire una mazza. “Il corpo è complesso, sistemi biologici,non c’è
Sicurezza sul nostro corpo”.
Sono tutte cazzate.
Qui molti tendono a fare squadrismo, protezionisti tra di loro.
Io però non posso tollerare che venga ripetutamente messa in discussione qualcosa che infanga decenni di studi scientifici con una a cui il ragazzo ha raccontato solo fregnacce.
Io te l’ho detto come devi fare. Permettigli di dimostrare che lui è un’eccezione planetaria o solo uno che racconta
Un mare di stronz*te
Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Ragazzi, ognuno si basa sulle sue esperienze o sull'istinto, ma continuo a pensare che o si è completamente sinceri con chi si ha davanti o si fa di tutto per evitare problemi, seppur rari ma possibili, a chi abbia a che fare con te. Perché, secondo voi, una persona che ha l'HIV ed ha viremia azzerata ( o anche chi ha avuto il cancro) non può comunque donare il sangue? Credete sia per discriminazione o solo perché la certezza al 100% non verrà sottoscritta da nessuno? Magari sarà un rischio infinitesimo o forse sono solo stato molto molto sfortunato, ma è successo. Fosse anche così e ci fosse un caso su un milione che si possa contagiare qualcuno, chi di voi si prende la responsabilità per quell'unica persona? Bisogna guardare anche dal punto di vista di coloro che stanno dall'altra parte e sono sicuro che non parlereste con questa leggerezza, perché anche voi avreste voluto essere avvertiti prima e decidere di conseguenza.
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Re: DIRLO O NON DIRLO? MEGLIO NON AMARE
Ho letto le FAQ del Ministero della salute, che riportoempy86 ha scritto: ↑lunedì 4 ottobre 2021, 18:28Ragazzi, ognuno si basa sulle sue esperienze o sull'istinto, ma continuo a pensare che o si è completamente sinceri con chi si ha davanti o si fa di tutto per evitare problemi, seppur rari ma possibili, a chi abbia a che fare con te. Perché, secondo voi, una persona che ha l'HIV ed ha viremia azzerata ( o anche chi ha avuto il cancro) non può comunque donare il sangue? Credete sia per discriminazione o solo perché la certezza al 100% non verrà sottoscritta da nessuno? Magari sarà un rischio infinitesimo o forse sono solo stato molto molto sfortunato, ma è successo. Fosse anche così e ci fosse un caso su un milione che si possa contagiare qualcuno, chi di voi si prende la responsabilità per quell'unica persona? Bisogna guardare anche dal punto di vista di coloro che stanno dall'altra parte e sono sicuro che non parlereste con questa leggerezza, perché anche voi avreste voluto essere avvertiti prima e decidere di conseguenza.
'Cosa si intende per U=U?
Si parla di U=U Undetectable = Untrasmittable o in italiano N=N Non rilevabile = Non trasmissibile, quando una persona con HIV è in terapia con farmaci efficaci, che mantengono persistentemente la “carica virale” (cioè la quantità di virus presente nel sangue/secrezioni) a livelli non misurabili da almeno 6 mesi.'.
In una rubrica, nelle lettere al direttore, mi sembra esplicativa anche sulle donazioni di sangue (vi prego correggetemi se sbaglio o se tale giornale non è autorevole): http://www.quotidianosanita.it/lettere- ... o_id=79001