Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
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Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
Ciao volevo sapere se era possibile cambiare ospedale in un'altra regione e quale era la procedura. Ho visto alcuni di voi che hanno fatto visite fuori regione ma non ho compreso se si sono spostati oppure il medico ha suggerito di fare determinati esami fuori regione.
Vista la totale incompetenza, tra cui la geniale idea di sospendermi la terapia perchè sì sono dimenticati di fare il test delle resistenze (roba da denuncia) e vista la totale mancanza di attenzione e gestione dei tremendi effetti collaterali e visite specialistiche, devo assolutamente cambiare ospedale.
Ho provato a chiamare alcuni ospedali e mi è stato negato in maniera categorica a meno che non avessi domicilio o residenza in quella regione. Eppure è un paradosso, visto che io vengo già ora gestito da un ospedale fuori dalla mia regione. Ho chiamato il numero verde, ma sembrano scesi dalle nuvole, non sanno neanche loro cosa dire.
Proverò a contattare altri ospedali e altre associazioni, vorrei però capire se è un mio diritto poter decidere da quale struttura essere gestito.
Vista la totale incompetenza, tra cui la geniale idea di sospendermi la terapia perchè sì sono dimenticati di fare il test delle resistenze (roba da denuncia) e vista la totale mancanza di attenzione e gestione dei tremendi effetti collaterali e visite specialistiche, devo assolutamente cambiare ospedale.
Ho provato a chiamare alcuni ospedali e mi è stato negato in maniera categorica a meno che non avessi domicilio o residenza in quella regione. Eppure è un paradosso, visto che io vengo già ora gestito da un ospedale fuori dalla mia regione. Ho chiamato il numero verde, ma sembrano scesi dalle nuvole, non sanno neanche loro cosa dire.
Proverò a contattare altri ospedali e altre associazioni, vorrei però capire se è un mio diritto poter decidere da quale struttura essere gestito.
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
A leggere le testimonianze di tutti serve almeno il domicilio
Ma scusa, terapia sospesa dici: quindi non stai prendendo nulla adesso?
Ma scusa, terapia sospesa dici: quindi non stai prendendo nulla adesso?
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
Basta anche un contratto di studio o di lavoro per cambiare residenza e conseguentemente fare l'iscrizione alla asl di quella regione per essere preso in carico (paradossalmente anche un contratto di solo affitto)
sono un uomo tutto casa e chiesa..........quello che mi frega è il percorso
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
scusa, ma se adesso sei seguito da un ospedale fuori regione, come hai fatto?
non puoi ripetere le stesse modalità?
non puoi ripetere le stesse modalità?
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- Iscritto il: domenica 28 ottobre 2018, 18:16
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
Mi allaccio anche io a questo argomento.
Sono seguito allo Spallanzani ma da poco ho spostato la mia residenza in una regione adiacente.
Vedovando obbligatoriamente cambiare ASL regioanle, vorrei comunque rimanere presso la struttura dello Spallanzani: sarebbe possibile in caso?
Grazie
Sono seguito allo Spallanzani ma da poco ho spostato la mia residenza in una regione adiacente.
Vedovando obbligatoriamente cambiare ASL regioanle, vorrei comunque rimanere presso la struttura dello Spallanzani: sarebbe possibile in caso?
Grazie
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- Iscritto il: domenica 17 maggio 2020, 18:58
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
No, mi è stato proposto di interrompere la terapia per far risalire la carica virale almeno sopra il migliaio di copie, visto che l'apparecchio che rileva le resistenze nel loro ospedale ha sensibilità sopra il migliaio di copie. Mi ha detto che sarebbero 15 giorni per far risalire i valori e altri 15 giorni tra la misurazione del laboratorio e poi attuare la nuova terapia.
Quindi sarebbe non solo un mese di risultati mancati, non solo sarebbero altri 6 mesi in cui mi sentirei infettivo e pericoloso (per u=u bisogna far passare almeno 6 mesi) anche se questa è solo una questione psicologica. Inoltre, cosa ancora più importante, i miei valori sono partiti bassissimo e sono ancora bassi.
Ci sono degli ospedali, pochi, in cui viene fatto il test delle resistenze da dna provirale, ovvero con viremia soppressa (anche se qui dicono alcuni di essere andati più volte e le indicazioni potrebbero differire dal test "classico").
Oltre che raccomandato e obbligatorio dalle linee guida, ho notato che piu di una persona non viene fatto nonostante sia uno degli esami che servono da guida per l'infettivologo. Se ad esempio tra le terapie che ho fatto fosse emerso che il virus è resistente, questo avrebbe pregiudicato una o più classi di farmaci, essendo attivo solo uno dei due farmaci (ancora peggio se entrambi).
Credevo mi avrebbero mandato a Roma per questo test ma in realtà rispondono sempre in maniera evasiva, dicendo che non è necessario al momento e altre scuse di cui ormai mi sono stancato.
Quindi se io voglio cambiare ospedale devo affittarmi una casa in un'altra regione? O trovare lavoro nella regione in cui voglio andare?
Mi sembra qualcosa di assurdo.
E per quanto vogliano farvi credere che le terapie sono standardizzate, vi stanno dicendo una MAREA DI str******. Infatti sebbene le terapie, ovvero i farmaci siano gli stessi, esistono regioni di serie A e di serie Z. Questo non vale solo per i trattamenti, ma anche per la prevenzione della sterminata e fantasiosa lista di malattie a cui l'hiv ha in serbo per noi, per la prep, per il counseling, oltre che per le capacità dei medici, per le strutture e strumenti medici.
Esistono cittadini di serie A e di serie Z, ecco perchè un sacco di persone del sud vanno a curarsi al nord. Tranne alcune eccezioni, qui la sanità fa davvero schifo.
Ed in questo caso basta citare l'analisi della Boccconi, se la nostra esperienza potrebbe far emergere qualche dubbio:
https://www.dire.it/16-12-2021/693550-g ... iv-e-aids/
"A livello regionale la lotta all’Hiv/Aids procede a macchia di leopardo. A due anni dall’entrata in vigore del Piano nazionale di interventi contro Hiv e Aids (Pnaids) 2017-2019, nel 2019, solo la metà delle Regioni lo aveva recepito con Delibere regionali, solo nel 38% dei casi era stata nominata la Commissione regionale Aids e si incontrava, solo il 37% delle Regioni aveva realizzato campagne di comunicazione per le popolazioni target e solo il 28% delle Regioni aveva definito un Pdta dell’Hiv"
e ancora:
"Mancanza di informazione e sensibilizzazione alimentano il diffondersi dell’infezione soprattutto tra i più giovani esposti a una minor comunicazione sull’Hiv a differenza del passato: l’incidenza più elevata di nuove diagnosi si riscontra infatti nella fascia di età 25-29 anni. In Italia, si stima siano circa 120.000 le persone affette da Hiv: di queste circa 100.000 sono state diagnosticate (83%) ma le rimanenti 20.000 (17%) sono ancora ‘sommerso’, ‘in attesa’ di fare il test, con il rischio di diagnosi tardiva e aggravamento dell’infezione da un lato e la sua continua diffusione dall’altro”.
Tutte cose già dette e stradette. La tua aspettativa di vita con l'hiv può cambiare notevolmente in base alla regione in cui ti trovi.
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
ehhh, @giovane888, mi spiace non poterti rispondere “ma che cazzate scrivi?”.
Purtroppo hai ragione, il “federalismo sanitario” è una vergogna che ha creato malati di serie A e di serie C, se non peggio. E questo non riguarda solo l’HIV ma, tolte le eccellenze locali, più o meno tutta la sanità.
È una sciagura, perché le medicine sono le stesse, le conoscenze dovrebbero essere le stesse, le procedure dovrebbero essere le stesse, ma poi ci sono sistemi regionali gestiti come mere fabbriche di voti e potere (non che in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana la sanità sia gestita dagli angeli, non rubi nessuno e tutti pensino solo ai pazienti, ma almeno fanno anche funzionare gli ospedali).
C’è di quella gente in giro a cui non daresti il gatto da curare, piena di sé, refrattaria a ogni messa in discussione delle proprie convinzioni “cliniche”, inadeguata, e quando questa gente è inserita in sistemi sanitari disfunzionali c’è solo da pregare. Se poi aggiungiamo che in alcune regioni i bilanci della sanità sono talmente da incubo da avere a portato a commissariamenti e tagli draconiani…
Purtroppo hai ragione, il “federalismo sanitario” è una vergogna che ha creato malati di serie A e di serie C, se non peggio. E questo non riguarda solo l’HIV ma, tolte le eccellenze locali, più o meno tutta la sanità.
È una sciagura, perché le medicine sono le stesse, le conoscenze dovrebbero essere le stesse, le procedure dovrebbero essere le stesse, ma poi ci sono sistemi regionali gestiti come mere fabbriche di voti e potere (non che in Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana la sanità sia gestita dagli angeli, non rubi nessuno e tutti pensino solo ai pazienti, ma almeno fanno anche funzionare gli ospedali).
C’è di quella gente in giro a cui non daresti il gatto da curare, piena di sé, refrattaria a ogni messa in discussione delle proprie convinzioni “cliniche”, inadeguata, e quando questa gente è inserita in sistemi sanitari disfunzionali c’è solo da pregare. Se poi aggiungiamo che in alcune regioni i bilanci della sanità sono talmente da incubo da avere a portato a commissariamenti e tagli draconiani…
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Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
Io per 1 anno e mezzo sono stato seguito da un ospedale fuori regione (mi ero trasferito temporaneamente inn altra regione per lavoro). Mi è bastato contattare il medico infettivologo dell'ospedale in cui volevo essere seguito e spiegargli le mie ragioni. Se vogliono farlo, lo fanno, trattandosi di visite specialistiche e non di base. Dovresti appellarti a questa cosa. La visita specialistica può essere effettuata su tutto il territorio. Se ho una malattia e il miglior medico per quella malattia sta in un'altra regione, io ho il diritto di andare a farmi curare in quella regione.
Pensa che gli ospedali hanno anche farmaci avanzati che di solito danno ai poveracci che magari vengono dall'estero e se li scordano o ai poveri cristi immigrati, figurati se non possono prenderti in carico a te solo perchè sei fuori regione.
Pensa che gli ospedali hanno anche farmaci avanzati che di solito danno ai poveracci che magari vengono dall'estero e se li scordano o ai poveri cristi immigrati, figurati se non possono prenderti in carico a te solo perchè sei fuori regione.
CIAO GIOIE
Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
Per quanto riguarda la mia esperienza: se vuoi cambiare ospedale all'interno della tua regione basta recarsi presso un'altra struttura e accordarsi con qualcuno nel reparto di malattie infettive (adesso col covid probabilmente non è il momento migliore). Se invece vuoi andare in un ospedale al di fuori della tua regione credo tu debba passare attraverso asl e spostare, anche solo provvisoriamente, la "sanità", compreso il medico di base nell'altra regione. Io così ho fatto, senza bisogno di cambiare residenza; rinnovo il medico di base annualmente e mi appoggio in un'altra regione rispetto alla mia di residenza. Io sono fortunato e ti parlo di due regioni dove in questo senso funziona tutto molto bene, emilia romagna e lombardia. Immagino che ci siano altre realtà parecchio diverse, però se ti sei trovato male l'unico consiglio che mi sento di darti è di cambiare struttura a costo di non averla vicino a casa.
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Re: Cambiare ospedale in un'altra regione è possibile?
farò qualcosa del genere, vediamo se ci sarà da spostare l'asl. L'esame per le resistenze da dna provirale purtroppo non si fanno in molte regioni, anzi in pochissime e non voglio fare come mi ha suggerito l'infettivologo, ovvero sospendere la terapia, aspettare che risalga la viremia, fare le misurazioni e come minimo se ne passa un mese, ho bisogno che i valori continuino a salire in maniera costante come stanno facendo.Edox ha scritto: ↑giovedì 30 dicembre 2021, 9:37Per quanto riguarda la mia esperienza: se vuoi cambiare ospedale all'interno della tua regione basta recarsi presso un'altra struttura e accordarsi con qualcuno nel reparto di malattie infettive (adesso col covid probabilmente non è il momento migliore). Se invece vuoi andare in un ospedale al di fuori della tua regione credo tu debba passare attraverso asl e spostare, anche solo provvisoriamente, la "sanità", compreso il medico di base nell'altra regione. Io così ho fatto, senza bisogno di cambiare residenza; rinnovo il medico di base annualmente e mi appoggio in un'altra regione rispetto alla mia di residenza. Io sono fortunato e ti parlo di due regioni dove in questo senso funziona tutto molto bene, emilia romagna e lombardia. Immagino che ci siano altre realtà parecchio diverse, però se ti sei trovato male l'unico consiglio che mi sento di darti è di cambiare struttura a costo di non averla vicino a casa.
Inoltre, per quanto sospendere la terapia tutto in una volta e poi riprenderla non elimina il rischio di resistenze e non conosco la percentuale di possibilità che emerga.
Da quel che ho letto Emilia Romagna e Lombardia insieme a qualche centro nel Lazio, sono quelli più avanti. Eh sì il federalismo sanitario è stato solo un disastro, amplificando le differenze tra le regioni. Basti pensare al covid, dove alcune regioni bastano pochi casi o addirittura sono commissariate da decenni (leggasi Calabria).
Uffa2, è l'unica volta che non avrei voluto aver ragione.