Problemi cognitivi da HIv?
Inviato: sabato 21 maggio 2022, 10:32
Ciao a tutt*, purtroppo sono nuovo in questo forum.
Circa due mesi fa, verso i primi di Marzo, ho ricevuto la diagnosi di aver contratto l'HIV e sono ancora in piena balia della tempesta che penso tutti voi conosciate. Sono qui principalmente per sfogarmi con persone che hanno vissuto una situazione simile alla mia e per chiedervi anche un parere.
Vado con ordine: ho 22 anni, e ricevere una diagnosi a questa giovane età è stata una mazzata non indifferente. So che molta gente probabilmente non mi crederà, mi attaccherà o peggio, proverà a farmi dubitare della veridicità di quello che sto per dire, ma questo è esattamente quello che è successo.
Ho avuto una sola relazione stabile, ormai qualche anno fa, andata avanti per due anni, e solo ed esclusivamente con questo ragazzo, dopo un po' di tempo, ho avuto rapporti anali senza preservativo, e l'ho fatto ovviamente con cognizione di causa, perché conoscevo esattamente il suo stato sierologico dai test che facevamo insieme e, a maggior ragione, perché essendo anche un donatore di sangue, era sottoposto a ulteriori controlli periodici.
Questa relazione è finita, più di un anno fa, e sono certo che non possa essere avvenuto qui il contagio, poiché questa persona, con cui ho mantenuto dei contatti, risulta ancora oggi negativa.
Sono sempre stata una persona davvero paranoica, ho sempre avuto molta paura delle mst, tanto che non mi è mai successo (non lo dico con giudizio per le persone a cui succede, ci mancherebbe, ma racconto solo la mia esperienza) di cedere alla tentazione di lasciarmi andare e "rischiarmela", non usando precauzioni, manco una volta.
Unica cosa scoperta che ho fatto (anche qui, senza mai farmi venire in bocca) sono stati i rapporti orali, e penso che siano stati proprio questi a fregarmi, dato che non ho altre spiegazioni plausibili. Ne sono ancora più certo perché ho sempre fatto le analisi per le mst complete almeno ogni sei mesi, infatti l'ultimo test HIV risaliva ad agosto del 2021, ed era negativo. Ragion per cui il contagio deve necessariamente aver avuto luogo tra agosto 2021 e marzo 2022, poco più di 6 mesi, per cui mi ricordo bene, in questo arco temporale così circoscritto, quali sono i rapporti che ho avuto.
Mai e dico mai senza profilattico nei rapporti anali, mai eiaculazione in bocca, e questo mi crea una rabbia assurda. Sono incazzato nero perché non posso neanche darmi pace ricollegando il contagio ad una possibile situazione di disattenzione, cioè niente di niente, sempre fatto tutto quello che pensavo fosse necessario (ossia usare il preservativo dall'inizio alla fine, indossarlo correttamente, no eiaculazioni in bocca).
Cioè sono incazzato nero perché mi sento come se, nonostante avessi la cintura, stessi procedendo sulla mia corsia, stessi rispettando il limite di velocità, fossi stato comunque travolto da un'altra macchina e avessi fatto un incidente grave. Cioè non è per fare la vittima, ma è che il senso di impotenza che deriva dall'aver cercato di fare tutto quello che era in mio potere e vedere che questo non è bastato mi manda in bestia.
Comunque, andando oltre la parte emotiva e la rabbia, il medico che ha iniziato a seguirmi mi ha prescritto subito Biktarvy, senza manco aspettare il test delle resistenze. La mia viremia, a Marzo, era sulle 67mila copie, e CD4 a 640 più o meno.
Rapporto cd4/cd8 circa 0.3, abbastanza basso, ma speriamo bene.
Ora, ciò che mi ossessiona è che questo medico mi ha detto che la mia vita non sarebbe cambiata, che la cosa, essendo stata presa in tempo, avrebbe dovuto procedere per il meglio e tutte queste cose, solo che ora io mi ritrovo a notare un palese rallentamento delle mie funzioni cognitive.
Lo noto proprio, non penso possa essere una questione psicosomatica, e questo mi fa cadere nella disperazione. Mi accorgo che magari devo fare una ricerca su google e nel momento in cui devo ricordarmi cosa devo cercare, mi passa di mente cosa volessi digitare.
Mi ricordo che volevo cercare qualcosa ma non so cosa. Oppure, altro effetto che ho notato, è che a volte non mi vengono le parole precise ed esatte che vorrei utilizzare per esprimere un concetto.
Ora, questa è la cosa che mi preoccupa più di tutte. Sono sempre stato uno studente modello, sono iscritto all'università e ciò che mi ha portato, spesso e volentieri, ad eccellere, sono state, più che lo studio in sé, le mie ottime capacità espressive e di memoria.
Notare questa compromissione quindi non solo mi preoccupa, ma va a stravolgere proprio quella che è la mia identità, quelle che sono le mie caratteristiche peculiari che mi connotano più di tutte, e questo mi fa incazzare e mi spaventa tantissimo.
Cioè, quello che vorrei chiedervi è: oltre la sfiga che ho avuto a prendermelo con un rapporto orale (e non rispiego perché lo so quasi per certo, che mi vogliate credere o no), cioè è possibile che ho anche sta sfiga di avere uno degli effetti collaterali più gravi, cioè effetti psicotropi/demenza a 22 anni?
Un'infezione di soli 6 mesi, con cd4 ancora alti, viremia che dopo solo un mese (esami dei primi di aprile) è scesa sotto le 30 copie, cioè posso avere già tutto questo? Leggo di gente che se ne accorge dopo anni, che magari è già in aids, con cd4 molto bassi ecc che comunque, dopo una prima fase iniziale, si rimette in sesto, gente che convive con questa infezione da anni e che non nota particolari effetti collaterali, cioè è possibile che a me dopo soli due mesi di terapia e 6 di contagio, succeda già tutta sta roba?
Può essere eventualmente il biktarvy che su di me ha questi effetti collaterali che compromettono la memoria e il linguaggio?
Vi ringrazio per la pazienza, se qualcuno leggerà tutto sto poema, e attendo delle vostre risposte. Ciao a tutt*, un saluto affettuoso.
Circa due mesi fa, verso i primi di Marzo, ho ricevuto la diagnosi di aver contratto l'HIV e sono ancora in piena balia della tempesta che penso tutti voi conosciate. Sono qui principalmente per sfogarmi con persone che hanno vissuto una situazione simile alla mia e per chiedervi anche un parere.
Vado con ordine: ho 22 anni, e ricevere una diagnosi a questa giovane età è stata una mazzata non indifferente. So che molta gente probabilmente non mi crederà, mi attaccherà o peggio, proverà a farmi dubitare della veridicità di quello che sto per dire, ma questo è esattamente quello che è successo.
Ho avuto una sola relazione stabile, ormai qualche anno fa, andata avanti per due anni, e solo ed esclusivamente con questo ragazzo, dopo un po' di tempo, ho avuto rapporti anali senza preservativo, e l'ho fatto ovviamente con cognizione di causa, perché conoscevo esattamente il suo stato sierologico dai test che facevamo insieme e, a maggior ragione, perché essendo anche un donatore di sangue, era sottoposto a ulteriori controlli periodici.
Questa relazione è finita, più di un anno fa, e sono certo che non possa essere avvenuto qui il contagio, poiché questa persona, con cui ho mantenuto dei contatti, risulta ancora oggi negativa.
Sono sempre stata una persona davvero paranoica, ho sempre avuto molta paura delle mst, tanto che non mi è mai successo (non lo dico con giudizio per le persone a cui succede, ci mancherebbe, ma racconto solo la mia esperienza) di cedere alla tentazione di lasciarmi andare e "rischiarmela", non usando precauzioni, manco una volta.
Unica cosa scoperta che ho fatto (anche qui, senza mai farmi venire in bocca) sono stati i rapporti orali, e penso che siano stati proprio questi a fregarmi, dato che non ho altre spiegazioni plausibili. Ne sono ancora più certo perché ho sempre fatto le analisi per le mst complete almeno ogni sei mesi, infatti l'ultimo test HIV risaliva ad agosto del 2021, ed era negativo. Ragion per cui il contagio deve necessariamente aver avuto luogo tra agosto 2021 e marzo 2022, poco più di 6 mesi, per cui mi ricordo bene, in questo arco temporale così circoscritto, quali sono i rapporti che ho avuto.
Mai e dico mai senza profilattico nei rapporti anali, mai eiaculazione in bocca, e questo mi crea una rabbia assurda. Sono incazzato nero perché non posso neanche darmi pace ricollegando il contagio ad una possibile situazione di disattenzione, cioè niente di niente, sempre fatto tutto quello che pensavo fosse necessario (ossia usare il preservativo dall'inizio alla fine, indossarlo correttamente, no eiaculazioni in bocca).
Cioè sono incazzato nero perché mi sento come se, nonostante avessi la cintura, stessi procedendo sulla mia corsia, stessi rispettando il limite di velocità, fossi stato comunque travolto da un'altra macchina e avessi fatto un incidente grave. Cioè non è per fare la vittima, ma è che il senso di impotenza che deriva dall'aver cercato di fare tutto quello che era in mio potere e vedere che questo non è bastato mi manda in bestia.
Comunque, andando oltre la parte emotiva e la rabbia, il medico che ha iniziato a seguirmi mi ha prescritto subito Biktarvy, senza manco aspettare il test delle resistenze. La mia viremia, a Marzo, era sulle 67mila copie, e CD4 a 640 più o meno.
Rapporto cd4/cd8 circa 0.3, abbastanza basso, ma speriamo bene.
Ora, ciò che mi ossessiona è che questo medico mi ha detto che la mia vita non sarebbe cambiata, che la cosa, essendo stata presa in tempo, avrebbe dovuto procedere per il meglio e tutte queste cose, solo che ora io mi ritrovo a notare un palese rallentamento delle mie funzioni cognitive.
Lo noto proprio, non penso possa essere una questione psicosomatica, e questo mi fa cadere nella disperazione. Mi accorgo che magari devo fare una ricerca su google e nel momento in cui devo ricordarmi cosa devo cercare, mi passa di mente cosa volessi digitare.
Mi ricordo che volevo cercare qualcosa ma non so cosa. Oppure, altro effetto che ho notato, è che a volte non mi vengono le parole precise ed esatte che vorrei utilizzare per esprimere un concetto.
Ora, questa è la cosa che mi preoccupa più di tutte. Sono sempre stato uno studente modello, sono iscritto all'università e ciò che mi ha portato, spesso e volentieri, ad eccellere, sono state, più che lo studio in sé, le mie ottime capacità espressive e di memoria.
Notare questa compromissione quindi non solo mi preoccupa, ma va a stravolgere proprio quella che è la mia identità, quelle che sono le mie caratteristiche peculiari che mi connotano più di tutte, e questo mi fa incazzare e mi spaventa tantissimo.
Cioè, quello che vorrei chiedervi è: oltre la sfiga che ho avuto a prendermelo con un rapporto orale (e non rispiego perché lo so quasi per certo, che mi vogliate credere o no), cioè è possibile che ho anche sta sfiga di avere uno degli effetti collaterali più gravi, cioè effetti psicotropi/demenza a 22 anni?
Un'infezione di soli 6 mesi, con cd4 ancora alti, viremia che dopo solo un mese (esami dei primi di aprile) è scesa sotto le 30 copie, cioè posso avere già tutto questo? Leggo di gente che se ne accorge dopo anni, che magari è già in aids, con cd4 molto bassi ecc che comunque, dopo una prima fase iniziale, si rimette in sesto, gente che convive con questa infezione da anni e che non nota particolari effetti collaterali, cioè è possibile che a me dopo soli due mesi di terapia e 6 di contagio, succeda già tutta sta roba?
Può essere eventualmente il biktarvy che su di me ha questi effetti collaterali che compromettono la memoria e il linguaggio?
Vi ringrazio per la pazienza, se qualcuno leggerà tutto sto poema, e attendo delle vostre risposte. Ciao a tutt*, un saluto affettuoso.