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Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: sabato 21 maggio 2022, 10:32
da tiredd
Ciao a tutt*, purtroppo sono nuovo in questo forum.
Circa due mesi fa, verso i primi di Marzo, ho ricevuto la diagnosi di aver contratto l'HIV e sono ancora in piena balia della tempesta che penso tutti voi conosciate. Sono qui principalmente per sfogarmi con persone che hanno vissuto una situazione simile alla mia e per chiedervi anche un parere.

Vado con ordine: ho 22 anni, e ricevere una diagnosi a questa giovane età è stata una mazzata non indifferente. So che molta gente probabilmente non mi crederà, mi attaccherà o peggio, proverà a farmi dubitare della veridicità di quello che sto per dire, ma questo è esattamente quello che è successo.

Ho avuto una sola relazione stabile, ormai qualche anno fa, andata avanti per due anni, e solo ed esclusivamente con questo ragazzo, dopo un po' di tempo, ho avuto rapporti anali senza preservativo, e l'ho fatto ovviamente con cognizione di causa, perché conoscevo esattamente il suo stato sierologico dai test che facevamo insieme e, a maggior ragione, perché essendo anche un donatore di sangue, era sottoposto a ulteriori controlli periodici.

Questa relazione è finita, più di un anno fa, e sono certo che non possa essere avvenuto qui il contagio, poiché questa persona, con cui ho mantenuto dei contatti, risulta ancora oggi negativa.

Sono sempre stata una persona davvero paranoica, ho sempre avuto molta paura delle mst, tanto che non mi è mai successo (non lo dico con giudizio per le persone a cui succede, ci mancherebbe, ma racconto solo la mia esperienza) di cedere alla tentazione di lasciarmi andare e "rischiarmela", non usando precauzioni, manco una volta.

Unica cosa scoperta che ho fatto (anche qui, senza mai farmi venire in bocca) sono stati i rapporti orali, e penso che siano stati proprio questi a fregarmi, dato che non ho altre spiegazioni plausibili. Ne sono ancora più certo perché ho sempre fatto le analisi per le mst complete almeno ogni sei mesi, infatti l'ultimo test HIV risaliva ad agosto del 2021, ed era negativo. Ragion per cui il contagio deve necessariamente aver avuto luogo tra agosto 2021 e marzo 2022, poco più di 6 mesi, per cui mi ricordo bene, in questo arco temporale così circoscritto, quali sono i rapporti che ho avuto.

Mai e dico mai senza profilattico nei rapporti anali, mai eiaculazione in bocca, e questo mi crea una rabbia assurda. Sono incazzato nero perché non posso neanche darmi pace ricollegando il contagio ad una possibile situazione di disattenzione, cioè niente di niente, sempre fatto tutto quello che pensavo fosse necessario (ossia usare il preservativo dall'inizio alla fine, indossarlo correttamente, no eiaculazioni in bocca).

Cioè sono incazzato nero perché mi sento come se, nonostante avessi la cintura, stessi procedendo sulla mia corsia, stessi rispettando il limite di velocità, fossi stato comunque travolto da un'altra macchina e avessi fatto un incidente grave. Cioè non è per fare la vittima, ma è che il senso di impotenza che deriva dall'aver cercato di fare tutto quello che era in mio potere e vedere che questo non è bastato mi manda in bestia.

Comunque, andando oltre la parte emotiva e la rabbia, il medico che ha iniziato a seguirmi mi ha prescritto subito Biktarvy, senza manco aspettare il test delle resistenze. La mia viremia, a Marzo, era sulle 67mila copie, e CD4 a 640 più o meno.
Rapporto cd4/cd8 circa 0.3, abbastanza basso, ma speriamo bene.

Ora, ciò che mi ossessiona è che questo medico mi ha detto che la mia vita non sarebbe cambiata, che la cosa, essendo stata presa in tempo, avrebbe dovuto procedere per il meglio e tutte queste cose, solo che ora io mi ritrovo a notare un palese rallentamento delle mie funzioni cognitive.

Lo noto proprio, non penso possa essere una questione psicosomatica, e questo mi fa cadere nella disperazione. Mi accorgo che magari devo fare una ricerca su google e nel momento in cui devo ricordarmi cosa devo cercare, mi passa di mente cosa volessi digitare.
Mi ricordo che volevo cercare qualcosa ma non so cosa. Oppure, altro effetto che ho notato, è che a volte non mi vengono le parole precise ed esatte che vorrei utilizzare per esprimere un concetto.

Ora, questa è la cosa che mi preoccupa più di tutte. Sono sempre stato uno studente modello, sono iscritto all'università e ciò che mi ha portato, spesso e volentieri, ad eccellere, sono state, più che lo studio in sé, le mie ottime capacità espressive e di memoria.
Notare questa compromissione quindi non solo mi preoccupa, ma va a stravolgere proprio quella che è la mia identità, quelle che sono le mie caratteristiche peculiari che mi connotano più di tutte, e questo mi fa incazzare e mi spaventa tantissimo.

Cioè, quello che vorrei chiedervi è: oltre la sfiga che ho avuto a prendermelo con un rapporto orale (e non rispiego perché lo so quasi per certo, che mi vogliate credere o no), cioè è possibile che ho anche sta sfiga di avere uno degli effetti collaterali più gravi, cioè effetti psicotropi/demenza a 22 anni?
Un'infezione di soli 6 mesi, con cd4 ancora alti, viremia che dopo solo un mese (esami dei primi di aprile) è scesa sotto le 30 copie, cioè posso avere già tutto questo? Leggo di gente che se ne accorge dopo anni, che magari è già in aids, con cd4 molto bassi ecc che comunque, dopo una prima fase iniziale, si rimette in sesto, gente che convive con questa infezione da anni e che non nota particolari effetti collaterali, cioè è possibile che a me dopo soli due mesi di terapia e 6 di contagio, succeda già tutta sta roba?

Può essere eventualmente il biktarvy che su di me ha questi effetti collaterali che compromettono la memoria e il linguaggio?

Vi ringrazio per la pazienza, se qualcuno leggerà tutto sto poema, e attendo delle vostre risposte. Ciao a tutt*, un saluto affettuoso.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 13:44
da giovane888
ciao, la scienza non esclude che rapporti orali escludano la trasmissione. Basta che ti sia lavato energicamente i denti e sanguino un pochino e una persona con viremia media o alta, ed ecco che da molto improbabile diventi altamente probabile. Anche usare il filo interdentale è comune avere mini perdite di sangue.

Inoltre più rapporti hai, più questa probabilità diventa alta.
Il rapporto cd4/cd8 è dovuto ad un crollo "fisiologico" di chi viene diagnosticato e quasi sicuramente il rapporto tornerà vicino ad uno. Anche i cd4 risaliranno anche di molto, essendo recente.

Per i problemi cognitivi, come persona in aids molto avanzato alla diagnosi, posso dirti dopo essermi confrontato con molte persone ed aver letto centinaia di paper che è la norma, tutti sperimentano quello che dici tu in maniera più o meno marcata e risulta visibile anche in base allo sforzo "cognitivo" che ognuno di noi impiega.

In lavori o studi dove è richiesto un notevole impegno cognitivo risulta evidente. Inoltre, dolutegravir, contenente nel biktarvy ha un notevole impatto, dovuto proprio al fatto che contribuisce a inibire il virus anche nel cervello, molte altre classi non lo fanno o lo fanno di meno.

Io ho dovuto sospenderlo per completa disperazione, ma il mio stato immunologico accentuava per 10 quello che tu stai provando.

Esistono altre classi di farmaci che influenzano questa sfera, ma il tuo medico ha utilizzato questa perchè ha un'alta barriera genetica, e questi effetti collaterali che sperimenti, in parte diminuiscono dopo le prime settimane o mesi

Esistono altre terapie che impattano meno su questo ambito, ma nel tuo caso, la necessità di poter azzerare la carica e ristabilire il prima possibile e forse diminuire il serbatoio virale, che in futuro potrebbe permettere una possibile remissione in maniera più agevole.

Non esistono modi giusti o sbagliati di prendersi una malattia, a me hanno ingannato e raggirato. A te qualcuno non era in trattamento o non era soppresso viralmente. E quasi sempre, ma non sempre è quasi impossibile risalire agli untori.
Non a caso io la chiamo la malattia degli infami, perchè la passano quasi sempre liscia.

La tua condizione immunologica sarà ottima e sicuramente avrai possibilità di vedere una remissione prolungata o una cura nell'arco della tua vita. Per ora tieni duro

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 13:59
da skydrake
giovane888 ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 13:44
ciao, la scienza non esclude che rapporti orali escludano la trasmissione. Basta che ti sia lavato energicamente i denti e sanguino un pochino e una persona con viremia media o alta, ed ecco che da molto improbabile diventi altamente probabile. Anche usare il filo interdentale è comune avere mini perdite di sangue.
Assolutamente no, prova a telefonare il numero verde Help AIDS dell'istituto Superiore della Santità, o equivalente della tua AUSL.
Se non vi sono ascessi/granulomi/gravi piorree, da impossibile diventa molto improbabile, non da molto improbabile diventa altamente probabile.

Che poi uno abbia o no granulomi o cose analoghe, la questione del filo interdentale è irrilevante (o perlomeno, se lo avesse usato regolarmente in passato, non sarebbe arrivato a tale punto). Una bocca sana riesce rapidamente a chiudere occasioni piccole lesioni da spazzolamento o filo interdentale, senza continuare a sanguinare per ore.
Se una bocca sanguina per ore, non è una bocca sana.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 16:07
da giovane888
skydrake ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 13:59
giovane888 ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 13:44
ciao, la scienza non esclude che rapporti orali escludano la trasmissione. Basta che ti sia lavato energicamente i denti e sanguino un pochino e una persona con viremia media o alta, ed ecco che da molto improbabile diventi altamente probabile. Anche usare il filo interdentale è comune avere mini perdite di sangue.
Assolutamente no, prova a telefonare il numero verde Help AIDS dell'istituto Superiore della Santità, o equivalente della tua AUSL.
Se non vi sono ascessi/granulomi/gravi piorree, da impossibile diventa molto improbabile, non da molto improbabile diventa altamente probabile.

Che poi uno abbia o no granulomi o cose analoghe, la questione del filo interdentale è irrilevante (o perlomeno, se lo avesse usato regolarmente in passato, non sarebbe arrivato a tale punto). Una bocca sana riesce rapidamente a chiudere occasioni piccole lesioni da spazzolamento o filo interdentale, senza continuare a sanguinare per ore.
Se una bocca sanguina per ore, non è una bocca sana.
viewtopic.php?f=6&t=2301
qui vengono riportati le probabilità di trasmissione. Qui stiamo parlando di persone con viremia non controllata, OVVERO NON SOPPRESSA. Qualsiasi ferita aperta, è veicolo di contagio se non in trattamento.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 16:17
da Silente1982
La possibilita’ di prenderlo tramite rapporto orale esiste ma non una finestra piu breve. Tecnicamente accade nei primi mesi del’ infezione quando la vite mia e’ altissima.
La quantità del virus incide sulla possibilita di trasmissione (infatti noi HIV+ abbiamo sempre il virus in circolo ma a copie talmente ridotte da renderlo intrasmittibile).

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 17:54
da skydrake
giovane888 ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 16:07
skydrake ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 13:59
giovane888 ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 13:44
ciao, la scienza non esclude che rapporti orali escludano la trasmissione. Basta che ti sia lavato energicamente i denti e sanguino un pochino e una persona con viremia media o alta, ed ecco che da molto improbabile diventi altamente probabile. Anche usare il filo interdentale è comune avere mini perdite di sangue.
Assolutamente no, prova a telefonare il numero verde Help AIDS dell'istituto Superiore della Santità, o equivalente della tua AUSL.
Se non vi sono ascessi/granulomi/gravi piorree, da impossibile diventa molto improbabile, non da molto improbabile diventa altamente probabile.

Che poi uno abbia o no granulomi o cose analoghe, la questione del filo interdentale è irrilevante (o perlomeno, se lo avesse usato regolarmente in passato, non sarebbe arrivato a tale punto). Una bocca sana riesce rapidamente a chiudere occasioni piccole lesioni da spazzolamento o filo interdentale, senza continuare a sanguinare per ore.
Se una bocca sanguina per ore, non è una bocca sana.
viewtopic.php?f=6&t=2301
qui vengono riportati le probabilità di trasmissione. Qui stiamo parlando di persone con viremia non controllata, OVVERO NON SOPPRESSA. Qualsiasi ferita aperta, è veicolo di contagio se non in trattamento.

Appunto.
Qualsiasi ferita APERTA.

Senti come definisce ferita aperta il telefono verde Help AIDS, o la maggior parte degli infettivologi

Esempio:
viewtopic.php?f=6&t=4404&p=55244&hilit=Punti#p55244

...ho chiamato il numero verde aids dell'iss e mi hanno detto che devono essere ferite aperte e sanguinanti cioè ferite da punti.

Oppure:
viewtopic.php?f=6&t=1887

.....mi hanno detto che ci vuole una ferita da punti per infettarsi.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 21:01
da Fra993
tiredd ha scritto:
sabato 21 maggio 2022, 10:32
Ciao a tutt*, purtroppo sono nuovo in questo forum.
Circa due mesi fa, verso i primi di Marzo, ho ricevuto la diagnosi di aver contratto l'HIV e sono ancora in piena balia della tempesta che penso tutti voi conosciate. Sono qui principalmente per sfogarmi con persone che hanno vissuto una situazione simile alla mia e per chiedervi anche un parere.

Vado con ordine: ho 22 anni, e ricevere una diagnosi a questa giovane età è stata una mazzata non indifferente. So che molta gente probabilmente non mi crederà, mi attaccherà o peggio, proverà a farmi dubitare della veridicità di quello che sto per dire, ma questo è esattamente quello che è successo.

Ho avuto una sola relazione stabile, ormai qualche anno fa, andata avanti per due anni, e solo ed esclusivamente con questo ragazzo, dopo un po' di tempo, ho avuto rapporti anali senza preservativo, e l'ho fatto ovviamente con cognizione di causa, perché conoscevo esattamente il suo stato sierologico dai test che facevamo insieme e, a maggior ragione, perché essendo anche un donatore di sangue, era sottoposto a ulteriori controlli periodici.

Questa relazione è finita, più di un anno fa, e sono certo che non possa essere avvenuto qui il contagio, poiché questa persona, con cui ho mantenuto dei contatti, risulta ancora oggi negativa.

Sono sempre stata una persona davvero paranoica, ho sempre avuto molta paura delle mst, tanto che non mi è mai successo (non lo dico con giudizio per le persone a cui succede, ci mancherebbe, ma racconto solo la mia esperienza) di cedere alla tentazione di lasciarmi andare e "rischiarmela", non usando precauzioni, manco una volta.

Unica cosa scoperta che ho fatto (anche qui, senza mai farmi venire in bocca) sono stati i rapporti orali, e penso che siano stati proprio questi a fregarmi, dato che non ho altre spiegazioni plausibili. Ne sono ancora più certo perché ho sempre fatto le analisi per le mst complete almeno ogni sei mesi, infatti l'ultimo test HIV risaliva ad agosto del 2021, ed era negativo. Ragion per cui il contagio deve necessariamente aver avuto luogo tra agosto 2021 e marzo 2022, poco più di 6 mesi, per cui mi ricordo bene, in questo arco temporale così circoscritto, quali sono i rapporti che ho avuto.

Mai e dico mai senza profilattico nei rapporti anali, mai eiaculazione in bocca, e questo mi crea una rabbia assurda. Sono incazzato nero perché non posso neanche darmi pace ricollegando il contagio ad una possibile situazione di disattenzione, cioè niente di niente, sempre fatto tutto quello che pensavo fosse necessario (ossia usare il preservativo dall'inizio alla fine, indossarlo correttamente, no eiaculazioni in bocca).

Cioè sono incazzato nero perché mi sento come se, nonostante avessi la cintura, stessi procedendo sulla mia corsia, stessi rispettando il limite di velocità, fossi stato comunque travolto da un'altra macchina e avessi fatto un incidente grave. Cioè non è per fare la vittima, ma è che il senso di impotenza che deriva dall'aver cercato di fare tutto quello che era in mio potere e vedere che questo non è bastato mi manda in bestia.

Comunque, andando oltre la parte emotiva e la rabbia, il medico che ha iniziato a seguirmi mi ha prescritto subito Biktarvy, senza manco aspettare il test delle resistenze. La mia viremia, a Marzo, era sulle 67mila copie, e CD4 a 640 più o meno.
Rapporto cd4/cd8 circa 0.3, abbastanza basso, ma speriamo bene.

Ora, ciò che mi ossessiona è che questo medico mi ha detto che la mia vita non sarebbe cambiata, che la cosa, essendo stata presa in tempo, avrebbe dovuto procedere per il meglio e tutte queste cose, solo che ora io mi ritrovo a notare un palese rallentamento delle mie funzioni cognitive.

Lo noto proprio, non penso possa essere una questione psicosomatica, e questo mi fa cadere nella disperazione. Mi accorgo che magari devo fare una ricerca su google e nel momento in cui devo ricordarmi cosa devo cercare, mi passa di mente cosa volessi digitare.
Mi ricordo che volevo cercare qualcosa ma non so cosa. Oppure, altro effetto che ho notato, è che a volte non mi vengono le parole precise ed esatte che vorrei utilizzare per esprimere un concetto.

Ora, questa è la cosa che mi preoccupa più di tutte. Sono sempre stato uno studente modello, sono iscritto all'università e ciò che mi ha portato, spesso e volentieri, ad eccellere, sono state, più che lo studio in sé, le mie ottime capacità espressive e di memoria.
Notare questa compromissione quindi non solo mi preoccupa, ma va a stravolgere proprio quella che è la mia identità, quelle che sono le mie caratteristiche peculiari che mi connotano più di tutte, e questo mi fa incazzare e mi spaventa tantissimo.

Cioè, quello che vorrei chiedervi è: oltre la sfiga che ho avuto a prendermelo con un rapporto orale (e non rispiego perché lo so quasi per certo, che mi vogliate credere o no), cioè è possibile che ho anche sta sfiga di avere uno degli effetti collaterali più gravi, cioè effetti psicotropi/demenza a 22 anni?
Un'infezione di soli 6 mesi, con cd4 ancora alti, viremia che dopo solo un mese (esami dei primi di aprile) è scesa sotto le 30 copie, cioè posso avere già tutto questo? Leggo di gente che se ne accorge dopo anni, che magari è già in aids, con cd4 molto bassi ecc che comunque, dopo una prima fase iniziale, si rimette in sesto, gente che convive con questa infezione da anni e che non nota particolari effetti collaterali, cioè è possibile che a me dopo soli due mesi di terapia e 6 di contagio, succeda già tutta sta roba?

Può essere eventualmente il biktarvy che su di me ha questi effetti collaterali che compromettono la memoria e il linguaggio?

Vi ringrazio per la pazienza, se qualcuno leggerà tutto sto poema, e attendo delle vostre risposte. Ciao a tutt*, un saluto affettuoso.
Ciao, ho 29 anni e nel 2019 ho scoperto di avere l'HIV. Ho subito avuto accesso alla terapia (inizialmente descovy+tivicay) e poi Dovato. Subito ho avuto la soppressione vitale e l'innalzamento dei CD4 (PARTIVO DA 420 e ora sono a 1780 con rapporto 1,86).
Detto questo, però, devo ammettere che fin da subito ho notato alcune cose a livello "mentale" : difficoltà di concentrazione in alcuni momenti, difficoltà nella memoria a breve termine (non sempre), pensieri "sfuggenti" anche mentre si porta avanti un discorso, accentuata malinconia /pessimismo.
Queste cose le ho notate fin dai primi mesi.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 21:17
da tiredd
Fra993 ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 21:01
tiredd ha scritto:
sabato 21 maggio 2022, 10:32
Ciao a tutt*, purtroppo sono nuovo in questo forum.
Circa due mesi fa, verso i primi di Marzo, ho ricevuto la diagnosi di aver contratto l'HIV e sono ancora in piena balia della tempesta che penso tutti voi conosciate. Sono qui principalmente per sfogarmi con persone che hanno vissuto una situazione simile alla mia e per chiedervi anche un parere.

Vado con ordine: ho 22 anni, e ricevere una diagnosi a questa giovane età è stata una mazzata non indifferente. So che molta gente probabilmente non mi crederà, mi attaccherà o peggio, proverà a farmi dubitare della veridicità di quello che sto per dire, ma questo è esattamente quello che è successo.

Ho avuto una sola relazione stabile, ormai qualche anno fa, andata avanti per due anni, e solo ed esclusivamente con questo ragazzo, dopo un po' di tempo, ho avuto rapporti anali senza preservativo, e l'ho fatto ovviamente con cognizione di causa, perché conoscevo esattamente il suo stato sierologico dai test che facevamo insieme e, a maggior ragione, perché essendo anche un donatore di sangue, era sottoposto a ulteriori controlli periodici.

Questa relazione è finita, più di un anno fa, e sono certo che non possa essere avvenuto qui il contagio, poiché questa persona, con cui ho mantenuto dei contatti, risulta ancora oggi negativa.

Sono sempre stata una persona davvero paranoica, ho sempre avuto molta paura delle mst, tanto che non mi è mai successo (non lo dico con giudizio per le persone a cui succede, ci mancherebbe, ma racconto solo la mia esperienza) di cedere alla tentazione di lasciarmi andare e "rischiarmela", non usando precauzioni, manco una volta.

Unica cosa scoperta che ho fatto (anche qui, senza mai farmi venire in bocca) sono stati i rapporti orali, e penso che siano stati proprio questi a fregarmi, dato che non ho altre spiegazioni plausibili. Ne sono ancora più certo perché ho sempre fatto le analisi per le mst complete almeno ogni sei mesi, infatti l'ultimo test HIV risaliva ad agosto del 2021, ed era negativo. Ragion per cui il contagio deve necessariamente aver avuto luogo tra agosto 2021 e marzo 2022, poco più di 6 mesi, per cui mi ricordo bene, in questo arco temporale così circoscritto, quali sono i rapporti che ho avuto.

Mai e dico mai senza profilattico nei rapporti anali, mai eiaculazione in bocca, e questo mi crea una rabbia assurda. Sono incazzato nero perché non posso neanche darmi pace ricollegando il contagio ad una possibile situazione di disattenzione, cioè niente di niente, sempre fatto tutto quello che pensavo fosse necessario (ossia usare il preservativo dall'inizio alla fine, indossarlo correttamente, no eiaculazioni in bocca).

Cioè sono incazzato nero perché mi sento come se, nonostante avessi la cintura, stessi procedendo sulla mia corsia, stessi rispettando il limite di velocità, fossi stato comunque travolto da un'altra macchina e avessi fatto un incidente grave. Cioè non è per fare la vittima, ma è che il senso di impotenza che deriva dall'aver cercato di fare tutto quello che era in mio potere e vedere che questo non è bastato mi manda in bestia.

Comunque, andando oltre la parte emotiva e la rabbia, il medico che ha iniziato a seguirmi mi ha prescritto subito Biktarvy, senza manco aspettare il test delle resistenze. La mia viremia, a Marzo, era sulle 67mila copie, e CD4 a 640 più o meno.
Rapporto cd4/cd8 circa 0.3, abbastanza basso, ma speriamo bene.

Ora, ciò che mi ossessiona è che questo medico mi ha detto che la mia vita non sarebbe cambiata, che la cosa, essendo stata presa in tempo, avrebbe dovuto procedere per il meglio e tutte queste cose, solo che ora io mi ritrovo a notare un palese rallentamento delle mie funzioni cognitive.

Lo noto proprio, non penso possa essere una questione psicosomatica, e questo mi fa cadere nella disperazione. Mi accorgo che magari devo fare una ricerca su google e nel momento in cui devo ricordarmi cosa devo cercare, mi passa di mente cosa volessi digitare.
Mi ricordo che volevo cercare qualcosa ma non so cosa. Oppure, altro effetto che ho notato, è che a volte non mi vengono le parole precise ed esatte che vorrei utilizzare per esprimere un concetto.

Ora, questa è la cosa che mi preoccupa più di tutte. Sono sempre stato uno studente modello, sono iscritto all'università e ciò che mi ha portato, spesso e volentieri, ad eccellere, sono state, più che lo studio in sé, le mie ottime capacità espressive e di memoria.
Notare questa compromissione quindi non solo mi preoccupa, ma va a stravolgere proprio quella che è la mia identità, quelle che sono le mie caratteristiche peculiari che mi connotano più di tutte, e questo mi fa incazzare e mi spaventa tantissimo.

Cioè, quello che vorrei chiedervi è: oltre la sfiga che ho avuto a prendermelo con un rapporto orale (e non rispiego perché lo so quasi per certo, che mi vogliate credere o no), cioè è possibile che ho anche sta sfiga di avere uno degli effetti collaterali più gravi, cioè effetti psicotropi/demenza a 22 anni?
Un'infezione di soli 6 mesi, con cd4 ancora alti, viremia che dopo solo un mese (esami dei primi di aprile) è scesa sotto le 30 copie, cioè posso avere già tutto questo? Leggo di gente che se ne accorge dopo anni, che magari è già in aids, con cd4 molto bassi ecc che comunque, dopo una prima fase iniziale, si rimette in sesto, gente che convive con questa infezione da anni e che non nota particolari effetti collaterali, cioè è possibile che a me dopo soli due mesi di terapia e 6 di contagio, succeda già tutta sta roba?

Può essere eventualmente il biktarvy che su di me ha questi effetti collaterali che compromettono la memoria e il linguaggio?

Vi ringrazio per la pazienza, se qualcuno leggerà tutto sto poema, e attendo delle vostre risposte. Ciao a tutt*, un saluto affettuoso.
Ciao, ho 29 anni e nel 2019 ho scoperto di avere l'HIV. Ho subito avuto accesso alla terapia (inizialmente descovy+tivicay) e poi Dovato. Subito ho avuto la soppressione vitale e l'innalzamento dei CD4 (PARTIVO DA 420 e ora sono a 1780 con rapporto 1,86).
Detto questo, però, devo ammettere che fin da subito ho notato alcune cose a livello "mentale" : difficoltà di concentrazione in alcuni momenti, difficoltà nella memoria a breve termine (non sempre), pensieri "sfuggenti" anche mentre si porta avanti un discorso, accentuata malinconia /pessimismo.
Queste cose le ho notate fin dai primi mesi.
Ciao @Fra993, ti ringrazio per la tua risposta, mi fai sentire meno solo! Se posso chiederti, questi effetti a livello mentale, si sono affievoliti nel tempo, cioè sono andati verso una risoluzione oppure hai solo imparato a conviverci? E hai provato a parlarne con l'infettivologa per caso? Grazie mille in anticipo.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 21:51
da tiredd
giovane888 ha scritto:
lunedì 23 maggio 2022, 13:44
ciao, la scienza non esclude che rapporti orali escludano la trasmissione. Basta che ti sia lavato energicamente i denti e sanguino un pochino e una persona con viremia media o alta, ed ecco che da molto improbabile diventi altamente probabile. Anche usare il filo interdentale è comune avere mini perdite di sangue.

Inoltre più rapporti hai, più questa probabilità diventa alta.
Il rapporto cd4/cd8 è dovuto ad un crollo "fisiologico" di chi viene diagnosticato e quasi sicuramente il rapporto tornerà vicino ad uno. Anche i cd4 risaliranno anche di molto, essendo recente.

Per i problemi cognitivi, come persona in aids molto avanzato alla diagnosi, posso dirti dopo essermi confrontato con molte persone ed aver letto centinaia di paper che è la norma, tutti sperimentano quello che dici tu in maniera più o meno marcata e risulta visibile anche in base allo sforzo "cognitivo" che ognuno di noi impiega.

In lavori o studi dove è richiesto un notevole impegno cognitivo risulta evidente. Inoltre, dolutegravir, contenente nel biktarvy ha un notevole impatto, dovuto proprio al fatto che contribuisce a inibire il virus anche nel cervello, molte altre classi non lo fanno o lo fanno di meno.

Io ho dovuto sospenderlo per completa disperazione, ma il mio stato immunologico accentuava per 10 quello che tu stai provando.

Esistono altre classi di farmaci che influenzano questa sfera, ma il tuo medico ha utilizzato questa perchè ha un'alta barriera genetica, e questi effetti collaterali che sperimenti, in parte diminuiscono dopo le prime settimane o mesi

Esistono altre terapie che impattano meno su questo ambito, ma nel tuo caso, la necessità di poter azzerare la carica e ristabilire il prima possibile e forse diminuire il serbatoio virale, che in futuro potrebbe permettere una possibile remissione in maniera più agevole.

Non esistono modi giusti o sbagliati di prendersi una malattia, a me hanno ingannato e raggirato. A te qualcuno non era in trattamento o non era soppresso viralmente. E quasi sempre, ma non sempre è quasi impossibile risalire agli untori.
Non a caso io la chiamo la malattia degli infami, perchè la passano quasi sempre liscia.

La tua condizione immunologica sarà ottima e sicuramente avrai possibilità di vedere una remissione prolungata o una cura nell'arco della tua vita. Per ora tieni duro
Grazie mille anche a te per la risposta, spero vivamente che avendo sempre fatto il massimo che era in mio potere, che almeno questo conti qualcosa; spero che aver intercettato l'infezione dopo così poco tempo mi gioverà in un futuro. Vorrei anche, sono sincero, che questi effetti dal punto di vista cognitivo non ci fossero più, ma a quanto pare me li dovrò tenere.

Re: Problemi cognitivi da HIv?

Inviato: lunedì 23 maggio 2022, 22:05
da Mandrake
Ma perché dovete cercare effetti a livello mentale quando, probabilmente, da negativi sarebbe stato uguale. Io ero sbadato prima che ero negativo e lo sono tutt'ora; conosco gente della mia età (35) o più giovani che se gli chiedi cosa hanno mangiato mezzora prima non lo sanno. Voi vi fare le diagnosi da soli pretendendo di ricordare dove eravate il 15 gennaio 2007 alle 16.26…

@tiredd tempo fa leggevo sul forum che c'era la possibilità di scoprire se uno l'aveva preso con un'incula.ta o bevendo: pare che chi l'ha preso da dietro avesse dei valori più alti nell'intestino, tanto che c'era un ragazzo terrorizzato che gli facevano le analisi e i suoi lo scoprivano.
Se trovo il topic te lo posto