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Ciao a tutti,
da un punto di vista clinico ( quindi non ai fini della trasmissibilità) la differenza tra una viremia totalmente irrilevabile o comunque inferiore a 20 e invece una viremia stabilmente sopra 20 ma inferiore a 50 può avere un significato prognostico ? Va bene lasciare le cose come stanno o è meglio intervenire ?
Io purtroppo ho spesso questo problema, ma mi pare che non gli si dia particolare rilevanza nel centro che mi segue. È che in rete ho letto al riguardo un po’ tutto e il contrario di tutto quindi non so bene come dovrei comportarmi.

Amiœœœœœ, il numero di copie di virus fatto per real time è un numero stimato, non reale. Quindi dipende da chi ti fa la conta. Dunque lascia le cose come stanno, non ha alcun senso indagare su numeri così vicini tra loro (20 e 50) e comunque entro la soglia della rilevabilità.

Blast ha scritto: ↑

martedì 13 settembre 2022, 20:54

Amiœœœœœ, il numero di copie di virus fatto per real time è un numero stimato, non reale. Quindi dipende da chi ti fa la conta. Dunque lascia le cose come stanno, non ha alcun senso indagare su numeri così vicini tra loro (20 e 50) e comunque entro la soglia della rilevabilità.

nooooooo il corsivo nooooooooo

Caro Mauro,
non è colpa nostra, è colpa dei test che sono diventati troppo economici e quindi ci fanno test molto sensibili perché tanto quelli meno sensibili hanno evidentemente lo stesso costo.
Così adesso stiamo tutti a guardare la singola copia virale.
E' un paradosso, ma quando la sensibilità era tarata sulle 40-50 copie ci sentivamo tutti molto più tranquilli.
Si tratta di variazioni così piccole che è veramente difficile dargli un significato: non è fallimento terapeutico e non si capisce se tratti davvero di replicazione virale o no. Gli studi ci sono, ma sistematicamente sono contraddittori, proprio perché quando i numeri sono così piccoli il legame causa-effetto è spesso aleatorio.

Per quel che ne sappiamo è probabile che molti tra noi siano nelle tue stesse condizioni senza saperlo solo perché il software del loro laboratorio non specifica il numero di copie... insomma "ti tocca sopportare", fai la tua vita, prendi i tuoi farmaci coscienziosamente e, finché le cose vanno così, non ci stare a pensare...

Ciao Uffa2,
grazie mille, davvero. Continuo la mia terapia con più entusiasmo e fiducia.

bravo

Io una volta sono non rilevato altre volte sono rilevato <20 copie. Ci potrebbe essere quindi una replicazione a basse copie per cui ho sempre i cd8 un po’ più alti che non mi permettono di far salire il rapporto cd4/cd8 oltre 1. Avevo pensato anche ad una intensificazione ex juvantibus della HAART con un quarto farmaco, cosa che per altro ho trovato condivisa secondo alcuni in rete. Ma appena faccio proposte mi guardano col sorriso come fossi uno scemo che va a leggere su internet cose assurde…

bodybuilding82 ha scritto: ↑

lunedì 19 settembre 2022, 14:38

ho sempre i cd8 un po’ più alti

Amore perché tu sei pazzeska, io lo so

bodybuilding82 ha scritto: ↑

lunedì 19 settembre 2022, 14:38

Ma appena faccio proposte mi guardano col sorriso come fossi uno scemo che va a leggere su internet cose assurde…

Tesoro, come biasimarli, vuoi mette bocca sulla prescrizione della terapia senza la laurea in medicina

bodybuilding82 ha scritto: ↑

lunedì 19 settembre 2022, 14:38

IAvevo pensato anche ad una intensificazione ex juvantibus della HAART con un quarto farmaco, cosa che per altro ho trovato condivisa secondo alcuni in rete. Ma appena faccio proposte mi guardano col sorriso come fossi uno scemo che va a leggere su internet cose assurde…

Ma anche tu, figliolo, cerca di comprenderli!
Prima della HAART la strategia era intensificare le dosi e il problema della tossicità delle terapie era rilevante, e la sua ombra s'è notata fino a qualche anno fa (una certa "candidata al Nobel" continua a vaneggiare sul tema.)
La HAART nasce proprio come superamento delle "intensificazioni": il suo dogma è "ogni farmaco lavora in area di sicurezza, senza rischi di tossicità, e l'affidabilità della terapia nasce dal fatto che i farmaci agiscono sinergicamente ma in aree diverse della replicazione".
Insomma. se la terapia "non soddisfa" la si cambia, ma si resta nel dogma per cui i farmaci non devono dare problemi... e quando aggiungi altri farmaci non è detto che l'aggiunta non si noti

Fidati dei tuoi medici, se proprio questa storia ti ruga (ma ricorda che sotto le 50 copie sono proprio solo numeri) valuta il cambio della terapia... oppure cerca un centro dove non facciano analisi così sensibili!

Potete aiutarmi