Ieri ho avuto la solita visita, dove da dottoressa ha esaminato la mia recente visita cardiologica post-infartuale, perché il colesterolo resta sempre alto. (Per chiunque sarebbe nella norma, dato che sta a 160, ma per un infartuato lo vogliono sotto i 50) La cardiologa ha incrementato l'atorvastatina da 0,4mg a 0,8mg.
Sembra che il Rezolsta possa causare un incremento del colesterolo, per cui ieri la dottoressa ha cercato una terapia alternativa attraverso il mio test delle resistenze, e non esiste. L'attuale bi-terapia Rezolsta e Isentress a me va bene, ma a causa dell'infarto avrei difficoltà a cambiarla. Non vuole essere una paternale, solo una esperienza diretta: attenzione al cuore!
HIV e cuore
Re: HIV e cuore
Il problema è proprio quello......e cioè che per un infartuato vogliono il colesterolo totale sotto i 50, ma sono valori assurdi o ottenibili solo con incremento consistente delle statine e con ovvi effetti collaterali
sono un uomo tutto casa e chiesa..........quello che mi frega è il percorso
Re: HIV e cuore
Però quando arrivi a una certa età, ti chiedi se continuare la tua vita per "sopravvivere" o per "vivere".
Ricordo sempre una battuta di Woody Allen: "se smetto di fumare, vivo una settimana in più. Ma poi, forse, in quella settimana piove."
Le indicazioni cardiologiche sono talmente complesse e forzate, fra dieta e allenamento fisico, che appena le leggi, ti deprimi. Ho letto uno studio dove una persona infartuata ha il 30% di possibilità di avere un altro infarto. Nel frattempo prendo una decina di pillole al giorno, e cerco di vivere, non sopravvivere.
Mio nonno non ha mai disdegnato il vino, all'età di 80anni, scendendo le scale dalla camera, s'è seduto e il cuore si è fermato. Lo porto come esempio perché nel suo piccolo mondo contadino ha vissuto bene ed è morto senza soffrire. E nessuno lo aveva costretto a calare il colesterolo a 50!
Ricordo sempre una battuta di Woody Allen: "se smetto di fumare, vivo una settimana in più. Ma poi, forse, in quella settimana piove."
Le indicazioni cardiologiche sono talmente complesse e forzate, fra dieta e allenamento fisico, che appena le leggi, ti deprimi. Ho letto uno studio dove una persona infartuata ha il 30% di possibilità di avere un altro infarto. Nel frattempo prendo una decina di pillole al giorno, e cerco di vivere, non sopravvivere.
Mio nonno non ha mai disdegnato il vino, all'età di 80anni, scendendo le scale dalla camera, s'è seduto e il cuore si è fermato. Lo porto come esempio perché nel suo piccolo mondo contadino ha vissuto bene ed è morto senza soffrire. E nessuno lo aveva costretto a calare il colesterolo a 50!
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Re: HIV e cuore
Forse volevi scrivere 150 perché 50 non è compatibile con la vita. Parlando di colesterolo totale che,oltretutto è un parametro grezzo. Molto più utile è il rapporto Totale/HDL che sotto i 4 è perfetto.Puzzle ha scritto: ↑giovedì 6 luglio 2023, 8:52Ieri ho avuto la solita visita, dove da dottoressa ha esaminato la mia recente visita cardiologica post-infartuale, perché il colesterolo resta sempre alto. (Per chiunque sarebbe nella norma, dato che sta a 160, ma per un infartuato lo vogliono sotto i 50) La cardiologa ha incrementato l'atorvastatina da 0,4mg a 0,8mg.
Sembra che il Rezolsta possa causare un incremento del colesterolo, per cui ieri la dottoressa ha cercato una terapia alternativa attraverso il mio test delle resistenze, e non esiste. L'attuale bi-terapia Rezolsta e Isentress a me va bene, ma a causa dell'infarto avrei difficoltà a cambiarla. Non vuole essere una paternale, solo una esperienza diretta: attenzione al cuore!
Infine Fumi? Bevi? Fai sport? Sei in sovrappeso? Fai una vita psicologicamente stressante? Sei ipertesto? Un bravo cardiologo DEVE guardare a tutti questi aspetti oltre ovviamente al colesterolo ed ai trigliceridi....un abbraccio