Perchè le case farmaceutiche..spendono?

La condizione di sieropositività, la malattia da HIV e relativi problemi, di salute e no.
mariolinoa

Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da mariolinoa » venerdì 20 aprile 2012, 9:45

Perchè le case farmaceutiche sovvenzionano le associazioni di "pazienti"?...che vantaggi ne hanno?

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http://www.abbottitalia.com/docs/associ ... zienti.pdf


NADIR
ASA
ANLAIS
NPS

risultano ricevere"ufficialmente " sovvenzioni dall' Abbott's…che è solo una delle case farmaceutiche che producono farmaci per l'hiv.
Sovvenzioni per "educare i pazienti" e per "supporto all'organizzazione"
Perchè?
Le case farmaceutiche sono organizzazioni a fini di lucro.Che vantaggi ne hanno?
Le organizzazioni di pazienti dovrebbero difendere gli interessi dei pazienti, anche e sopratutto da chi potrebbe lucrare su di loro.
Che tipo di autonomia possono garantire dal momento che la loro sopravvivenza e le loro iniziative appaiono dipendere in una qualche misura dai finanziamenti che ricevono dalle case farmaceutiche?
Possiamo fidarci di loro?
Ultima modifica di mariolinoa il giovedì 7 febbraio 2013, 1:27, modificato 1 volta in totale.



friendless

Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da friendless » venerdì 20 aprile 2012, 12:29

Mario, è una bella cosa porsi delle domande, ma a un certo punto che te ne frega? Quando sarà il momento prenditi i farmaci (che tra l'altro non paghi neanche) e smettila di lambiccarti il cervello per niente. Come te in giro per forum (io parlo soprattutto del sieropositivo) ce ne sono diversi che ogni due per tre si lamentano dei medici insensibili delle case farmaceutiche avide e via discorrendo ... ma non è solo così, non è sempre così e diventare paranoici non va bene e non fa del bene. Curati e fatti curare, ne va della tua salute (e leggi meno forum!).



mariolinoa

Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da mariolinoa » venerdì 20 aprile 2012, 23:42

friendless ha scritto:Mario, è una bella cosa porsi delle domande, ma a un certo punto che te ne frega? Quando sarà il momento prenditi i farmaci (che tra l'altro non paghi neanche) e smettila di lambiccarti il cervello per niente. Come te in giro per forum (io parlo soprattutto del sieropositivo) ce ne sono diversi che ogni due per tre si lamentano dei medici insensibili delle case farmaceutiche avide e via discorrendo ... ma non è solo così, non è sempre così e diventare paranoici non va bene e non fa del bene. Curati e fatti curare, ne va della tua salute (e leggi meno forum!).
ciao friendlees :-)...oggi ho visto una libellula. mentre camminavo a testa in sù.. mi sono chiesto.. ma al salone del mobile (o meglio ..al fuori salone)...vuoi vedere che c'è anche my friend friendless?..macchè!...e poi torno a casa e...c'era il tuo messaggio :-)....



mariolinoa

Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da mariolinoa » sabato 21 aprile 2012, 10:56

il mio timore è anche che, con le logiche del profitto e con il loro tentacoli, possano arrivare anche nei forum....



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http://www.pubblicitaprogresso.org/docu ... /Sessa.pdf

https://docs.google.com/viewer?a=v&q=ca ... m3uxb9LT2A

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stealthy
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Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da stealthy » sabato 21 aprile 2012, 11:38

Cosa stai insinuando Mario?



mariolinoa

Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da mariolinoa » sabato 21 aprile 2012, 11:48

che ci potrebbero essere delle manovre da parte delle case farmaceutiche che portano persone e forum ad indirizzarsi verso correnti di pensiero utili ai loro interessi.che il marketing delle case farmaceutiche è spesso nascosto e che dovremmo avere le antenne molto sensibili e valutare bene ogni informazione con la nostra testolina perchè il pericolo a mio parere c'è.risponderebbe perfettamente alla logica delle cose



uffa2
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Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da uffa2 » sabato 21 aprile 2012, 15:59

Se, se, se… se mio nonno avesse avuto le ruote, sarebbe stato una carriola.
Si chiama “corporate social responsability”, è il nuovo nome della beneficienza d’un tempo.
È il modo attraverso il quale società rendono una parte dei propri profitti alla collettività per mostrare di essere inserite nel tessuto in cui operano e non solo dei commercianti.
Un tempo gli industriali costruivano asili, case per gli operai, strade, ed erano chiamati “filantropi”, ora che alle aziende di proprietà individuale si sono sostituite le corporation, e che asili, case e strade sono più che disponibili, le aziende spendono in sostegno a iniziative sociali di terzi. Perché lo fanno? perché gli va, perché è fiscalmente conveniente, perché anche nelle aziende ci sono le persone e alle persone fa piacere pensare di essere “utili” oltre l’utile di bilancio.
Ci sono multinazionali che finanziano le campagne per i diritti civili, altre che sostengono programmi per le famiglie dei propri dipendenti colpite dalle sfortune della vita, altre che finanziano la cultura e così via.
Poi ci sono le aziende farmaceutiche: la loro pessima immagine è anche un eccellente driver per la “spesa sociale”. Tutte le aziende farmaceutiche sostengono le associazioni di pazienti, in ogni settore.
Un po’ lo fanno spontaneamente, un po’ lo fanno spintaneamente, nel senso che ricevono richieste da ogni dove: in una situazione disastrata come questa, le associazioni dei pazienti spesso fanno una parte del lavoro che la mano pubblica non riesce a fare e i soldi delle aziende farmaceutiche sono fondamentali, sicché le associazioni ottengono fondi per le loro attività: chi produce anticoagulanti aiuta i pazienti anticoagulati, chi si occupa di sclerosi multipla aiuta i pazienti con SM, chi si occupa di colesterolo finanzia le campagne di sensibilizzazione per una dieta migliore e così via…
In generale si tratta di aiuti “di servizio”: le associazioni stampano opuscoli, realizzano manifestazioni, fanno incontri, e le aziende sostengono alcuni costi di queste iniziative in cambio del loro marchietto sui materiali distribuiti; raramente ci sono soldi che vanno direttamente alle associazioni poiché si tratta di organizzazioni altamente costo-efficienti (ossia che vivono di volontariato puro) e che non hanno bisogno di particolari fondi per i costi generali.
Tutto avviene in maniera più che trasparente, anche perché le farmaceutiche li qualificano come costi pubblicitari, con una detraibilità maggiore rispetto alle erogazioni liberali, e quindi il loro logo appare sempre in queste iniziative.
A conferma di tutto ciò, il fatto che la stessa Abbott pubblica pedantemente la lista di tutto ciò che ha sostenuto: per una casa farmaceutica, sostenere le organizzazioni di pazienti è un vanto, e quindi la notizia viene diffusa il più possibile: del resto, quando Nostro Signore insegnava che la carità va fatta in silenzio, il marketing non era stato ancora inventato.
Può pure darsi che anche qualche iniziativa web sia sostenuta dalle farmaceutiche, anche nell’area dell’HIV, non ci sarebbe nulla di male: non cambierebbe una virgola nella realtà dei fatti. Anzi, se devo dirla tutta, sarei felice se siti e forum “concorrenti” ottenessero fondi da privati, significherebbe per loro poter offrire servizi ancora migliori.
Per quello che ci riguarda, come HLA ha ricordato qualche giorno fa, qui le spese sono sostenute con piccole collette tra qualcuno, e se non ricordo male lo stesso Mariolino ne è stato testimone. La situazione mi pare che vada più che bene così e non abbiamo particolari esigenze.
Infine, se qualche farmaceutica (ma anche qualche privato) volesse sostenere iniziative a favore dei pazienti con HIV, ricordo che a Milano c’è la ASA con il suo meritorio servizio “ASA mobile” di accompagnamento per i malati a ridotta mobilità: i pieni benzina costano sempre di più e se la Abbott, o BMS, o Pfizer, o Gilead o qualcun altro volessero contribuire, sono sicuro che farebbero solo del bene…


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mariolinoa

Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da mariolinoa » domenica 22 aprile 2012, 14:38

Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto.Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni.... dov'è il cimitero dei cattivi? Andreotti Giulio

caro uffa mi fa piacere che tu sia intervenuto, innanzitutto.Credo di aver compreso le tue idee sull'argomento.
per quanto mi riguarda rimango con le diffidenze ed i miei dubbi.
ASA avrà fatto le sue scelte o dovuto fare le sue scelte.non lo so. ma fino a qualche hanno fa scriveva a caratteri cubitali su essepiù: "Il giornale non è finanziato in alcun modo , nè diretto , nè indiretto, da case farmaceutiche o produttrici di presidi terapeutici di qualsiasi tipo." come fosse un marchio di garanzia.qualcosa voleva significare allora.
non accuso nessuno, non ho nessun elemento.ed ho invece ragioni di gratitudine nei confronti delle associazioni e dei forum. ma mi piace la chiarezza la semplicità e la trasparenza...e l'indipendenza,cioè l'essere indipendenti, aiuta in questo. i possibili intrecci tra associazioni di pazienti e case farmaceutiche ci sono.come ci sono con i medici, con gli ospedali,i giornalisti.... non sono solo una mia paranoia o fantasia.è facile trovare esempi di come un rapporto di questo tipo possa essere difficile e controverso...i modi di operare delle industrie ..... disease-mongering.. comparaggio ..i processi etc.. ....ma anche su quelle che potrebbero essere le opinioni alla domanda se sia giusto o meno che le associazioni di pazienti ricevano fondi dalle società farmaceutiche

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http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1865416/

a me stride. come sapere che confindustria possa sponsorizzare i sindacati...o che un azienda produttrice sponsorizzi "altroconsumo"....
interessi comuni ne vedo pochi.

uffa2 ha scritto:Si chiama “corporate social responsability”, è il nuovo nome della beneficienza d’un tempo.
È il modo attraverso il quale società rendono una parte dei propri profitti alla collettività per mostrare di essere inserite nel tessuto in cui operano e non solo dei commercianti.Un tempo gli industriali costruivano asili, case per gli operai, strade, ed erano chiamati “filantropi”, ora che alle aziende di proprietà individuale si sono sostituite le corporation, e che asili, case e strade sono più che disponibili, le aziende spendono in sostegno a iniziative sociali di terzi.
Perché lo fanno? perché gli va, perché è fiscalmente conveniente, perché anche nelle aziende ci sono le persone e alle persone fa piacere pensare di essere “utili” oltre l’utile di bilancio.
perchè lo fanno?forse anche perchè dalle aziende di proprietà individuale che rispondevano solo a sè stessi ed alla propria morale, si è passati ad aziende che devono rispondere solo ai propri azionisti .cioè a persone che investono capitali,che li spostano se li vedono diminuire. che non hanno alcun interesse a che l'azienda sia di buon cuore e faccia del bene, hanno solo "interessi" e calcoli in quello che fanno. e si aspettano, esigono, solamente "profitto"..pecunia.
non mi preoccupano solo le spese di marketing dichiarate..(anche se hanno raggiunto cifre esponenziali rispetto agli investimenti delle stesse case farmaceutiche nella ricerca)..temo ancor di più il sommerso..quello che non si vede. e che quando emerge fa venire i brividi e ti fa passare la voglia di pensarci.(ma anche non credo sia una buona ragione per non farlo).
..e quando gli interessi non sono chiari o si sovrappongono ...credo sia sano alzare le antenne...e male non dovrebbe fare
ciao mario
Ultima modifica di mariolinoa il giovedì 7 febbraio 2013, 6:35, modificato 1 volta in totale.



cd4lover
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Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da cd4lover » lunedì 23 aprile 2012, 13:07

Uffa ha centrato in pieno il problema.
Il tema della responsabilità sociale d'impresa, è una cosa che spesso, chi non è dei lavori non comprende, perchè ad una prima analisi sembrerebbe un controsenso.
Maggiori sono le dimensioni di un'impresa, maggiore è la sua risonanza e gli effetti che essa produce sul mercato e sull'ambiente che lo circonda. Poichè vi è una costante interazione con l'ambiente sia attiva che passiva, è fondamentale che l'interazione passiva (che viene subita dall'impresa) sia positiva...e NON negativa. Questo perchè, il "cattivo nome" è una delle forme di pubblicità negativa più catastrofiche a cui un'azienda va incontro.

Nel nostro caso...è negli interessi delle case farmaceutiche investire in campagne di sensibilizzazione sia al trattamento che alla prevenzione.
Ovviamente mentre la sensibilizzazione al trattamento potenzialmente va ad aumentare i profitti della casa, in quanto, si vedrà aumentare il volume delle vendite...la sensibilizzazione ha l'effetto opposto.
Alla fine il bilancio tra le due cose è neutro, e l'effetto che si percepisce quando si va a leggere il rapporto di fine anno fiscale della Abbot, si dice...ah cavolo! Vedi che si impegnano anche socialmente!!!

Io non ci vedrei nulla di strano...
I problemi sono ben altri con le case farmaceutiche...in particolare quello di medici corrotti che prescrivono farmaci generici, con la clausola Non sostituibile, dietro sovvenzione piuttosto corposa da parte dei rappresentanti delle stesse :D


Terapia: feb. 2017 Triumeq
Farmaci precedenti: (Truvada - 6/11-3/14) - (Reyataz/r - Kivexa- 6/11-2/17)
Ultime analisi: feb. 2017- 1260 CD4+ (37.0%) - CD4/CD8 = 1.24 - VL <20
Diario: http://hivforum.info/forum/viewtopic.php?f=2&t=419

uffa2
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Re: Perchè le case farmaceutiche..spendono?

Messaggio da uffa2 » martedì 24 aprile 2012, 11:06

mariolinoa ha scritto: ASA avrà fatto le sue scelte o dovuto fare le sue scelte.non lo so. ma fino a qualche hanno fa scriveva a caratteri cubitali su essepiù: "Il giornale non è finanziato in alcun modo , nè diretto , nè indiretto, da case farmaceutiche o produttrici di presidi terapeutici di qualsiasi tipo." come fosse un marchio di garanzia.qualcosa voleva significare allora.
Uh, mamma mia… spero che il fraintendimento sulle mie parole sia stato solo di Mariolino: non ho mai detto che i ragazzi di ASA ricevono soldi dalle farmaceutiche, ho detto il contrario, ossia che sarei felicissimo se le farmaceutiche decidessero di sponsorizzare iniziative meritorie come quella di ASA (ce ne saranno anche di altre associazioni, ma io conosco loro), affiancando quindi in maniera trasparente il loro nome.

Per il resto, ripeto: le farmaceutiche sono molto trasparenti nelle loro policy di finanziamento di soggetti terzi, mica per onestà, sia chiaro, ma perché gli conviene fiscalmente; il comparaggio (che è ben altra cosa dalle sponsorizzazioni), è un fenomeno che quando c’è di solito è realizzato a livello locale, da dipendenti “scaltri” che brigano per alzare le proprie performance e ottenere maggiori premi dalla compagnia per cui lavorano, ma è un fenomeno che –almeno formalmente- le farmaceutiche cercano di reprimere, anche perché il D.Lgs. 231 prevede la responsabilità delle aziende per gli illeciti di questo tipo dei propri dipendenti…


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