non accettare nuova realtà
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non accettare nuova realtà
ho scoperto di essere s+ 2 mesi fa, è inutile che vi dica il mio stato d'animo , non riesco ancora ad accettare questa realtà, cerco di vivere come prima ma la depressione mi sta distruggendo e non vedo futuro; ho 52 anni e l'infettivologo ha dedotto dalle analisi che ho contratto l'hiv da un pò di anni(da almeno 5 anni), mi ha rassicurato che i valori CD4 466 , viremia 77.700 e tutte le altre analisi sono buone, tuttavia la% dei CD4 mi è sembrata bassa(15%), mi ha caldamente consigliato di iniziare la terapia dopo il test delle resistenze, ho eseguito il test e atteso 1 mese, non ci sono resistenze. Ho riflettuto moltissimo sull'opportunità di iniziare,la mia mente è diventata un vortice , ho letto, ho parlato con altri già in terapia, mi sono sono chiesto se c'era stato un errore, ho pianto, urlato, volevo lasciare perdere, lasciare che il destino facesse il suo corso; ho eseguito altri 2 prelievi a distanza di due settimane: CD4 490 e dopo CD4 411. Mi è stato prescritto TRUVADA E ISENTRESS e nessuna costrizione ad iniziare, solamente un consiglio molto deciso, visto il mio umore terribilmente compromesso l'infettivologo è apparso molto ottimista e che in ogni caso mi avrebbe seguito clinicamente, mi ha rassicurato che gli effetti erano praticamente assenti nell'immediato, che la possibilità di condurre una vita normale erano alte. Ho iniziato solo da 15 giorni ma mi sento scoraggiato e a terra, non so quando resisterò e se ne vale la pena, ho formicolii, dolori alle gambe, non ho appetito, dormo pochissimo, lavoro e cerco di andare avanti, cerco di lottare ma a volte sono così sconfortato che vorrei chiuderla qui. grazie per avermi ascoltato, vorrei avere la vostra forza e ottimismo.
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Re: non accettare nuova realtà
Ciao doctorsmile.
Per averlo scoperto in ritardo i tuoi valori sono rimasti comunque buoni. Lo hai scoperto per altri motivi di salute o perché hai fatto proprio il test?
La botta è sempre dura da digerire e piano piano imparerai a conviverci e a gestire la vita. Le cose cambieranno, nel senso che dovrai mettere in conto anche questa incombenza: analisi, visite, pillole; ma la solita vita di prima cambierà poco.
Adesso sei pure in terapia e le cose miglioreranno di sicuro.
Però hai detto che senti un po' di formicolii nelle gambe. Hai provato a parlare col tuo infettivologo? Magari il Truvada oppure Isentress ti causa qualche allergia. Prova a parlarne col tuo infettivologo.
Ti auguro buona permanenza su questo forum.
Per averlo scoperto in ritardo i tuoi valori sono rimasti comunque buoni. Lo hai scoperto per altri motivi di salute o perché hai fatto proprio il test?
La botta è sempre dura da digerire e piano piano imparerai a conviverci e a gestire la vita. Le cose cambieranno, nel senso che dovrai mettere in conto anche questa incombenza: analisi, visite, pillole; ma la solita vita di prima cambierà poco.
Adesso sei pure in terapia e le cose miglioreranno di sicuro.
Però hai detto che senti un po' di formicolii nelle gambe. Hai provato a parlare col tuo infettivologo? Magari il Truvada oppure Isentress ti causa qualche allergia. Prova a parlarne col tuo infettivologo.
Ti auguro buona permanenza su questo forum.
Re: non accettare nuova realtà
Ciao Smile, datti tempo e cerca di sforzarti ad andare avanti, fortunatamente hai dei buoni valori e la terapia che ti hanno prescritto è ottima.
Se vedi che fatichi molto è il caso che ti faccia consigliare dal tuo infettivologo un supporto psicologico che in genere forniscono presso i nostri DH. Forse il confronto con altre persone che come te hanno quest'ospite in corpo, e magari hanno già passato la soglia della botta iniziale può esserti di conforto per gestire emotivamente questo cambiamento. Ce la farai fidati, tornerà sia l'equilibrio che un po' di serenità, coraggio!
Se vedi che fatichi molto è il caso che ti faccia consigliare dal tuo infettivologo un supporto psicologico che in genere forniscono presso i nostri DH. Forse il confronto con altre persone che come te hanno quest'ospite in corpo, e magari hanno già passato la soglia della botta iniziale può esserti di conforto per gestire emotivamente questo cambiamento. Ce la farai fidati, tornerà sia l'equilibrio che un po' di serenità, coraggio!

Ultima modifica di Eilan il mercoledì 19 settembre 2012, 21:48, modificato 1 volta in totale.
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Re: non accettare nuova realtà
non stavo particolarmente male, stanchezza, qualche febbricola notturna e forte prurito notturno ai piedi e gambe, da tempo pensavo di fare il test, l'ultimo l'avevo fatto nel 2004, ero cosciente di qualche situazione a rischio ed ho deciso di farlo, purtroppo il dubbio è diventato certezza. per quanto riguardo il formicolio, per la verità era iniziato prima della terapia, penso che non sia dovuto ai farmaci, l'unica cosa che veramente avverto da quando ho iniziato è un aumento notevole dell'urinazione e un senso di malessere non grave ma persistente.
Re: non accettare nuova realtà
Ciao Doctorsmile. 
Dal punto di vista fisico (o almeno viroimmunologico, perché di altro non parli, il che mi fa pensare che questo "altro" per fortuna non ci sia), la tua situazione non è assolutamente preoccupante, ma questo te l'hanno già detto i medici e l'avrai verificato anche da te.
Il punto davvero critico, come dici subito nel titolo, è "non accettare questa nuova realtà" (e, direi, anche un po' più di "non accettarla", stando a quanto racconti nel seguito). Non sono uno di quelli che credono che gli psicofarmaci, e segnatamente gli antidepressivi, facciano miracoli; tuttavia, possono rappresentare, per certi soggetti e in certi momenti, una sorta di "manona salvifica" che, come minimo, ti impedisce di continuare a rotolare sempre più giù e, anzi, costituisce un punto d'appoggio dove potersi riposare per poi, magari, anche cominciare a risalire.
Qualora tu non stia già assumendo appunto psicofarmaci (che allora temo andrebbero comunque sostituiti perché non mi pare stiano facendo abbastanza), prova magari a valutare se non è il caso di prendere in considerazione questo aiuto.
P.S. Quanto agli "effetti collaterali" che lamenti, sono così aspecifici (e, direi, anche slegati dagli antiretrovirali che prendi) che o passeranno da soli nel giro di un mesetto o, forse più probabilmente, dipendono dal tuo stato di prostrazione.

Dal punto di vista fisico (o almeno viroimmunologico, perché di altro non parli, il che mi fa pensare che questo "altro" per fortuna non ci sia), la tua situazione non è assolutamente preoccupante, ma questo te l'hanno già detto i medici e l'avrai verificato anche da te.
Il punto davvero critico, come dici subito nel titolo, è "non accettare questa nuova realtà" (e, direi, anche un po' più di "non accettarla", stando a quanto racconti nel seguito). Non sono uno di quelli che credono che gli psicofarmaci, e segnatamente gli antidepressivi, facciano miracoli; tuttavia, possono rappresentare, per certi soggetti e in certi momenti, una sorta di "manona salvifica" che, come minimo, ti impedisce di continuare a rotolare sempre più giù e, anzi, costituisce un punto d'appoggio dove potersi riposare per poi, magari, anche cominciare a risalire.
Qualora tu non stia già assumendo appunto psicofarmaci (che allora temo andrebbero comunque sostituiti perché non mi pare stiano facendo abbastanza), prova magari a valutare se non è il caso di prendere in considerazione questo aiuto.
P.S. Quanto agli "effetti collaterali" che lamenti, sono così aspecifici (e, direi, anche slegati dagli antiretrovirali che prendi) che o passeranno da soli nel giro di un mesetto o, forse più probabilmente, dipendono dal tuo stato di prostrazione.
Re: non accettare nuova realtà
Leon ha scritto:P.S. Quanto agli "effetti collaterali" che lamenti [...]
Ci siamo incrociati coi messaggi. Capita.doctorsmile ha scritto:per quanto riguardo il formicolio, per la verità era iniziato prima della terapia, penso che non sia dovuto ai farmaci

Re: non accettare nuova realtà
ciao doctorsmile, ti do anche il mio "benvenuto".
Non devi avere dubbi sul fatto di prendere la terapia, perchè ti aiuterà a vivere ! E non devi vederla come una "condanna a morte". Non lo è più. Poi, ogni anno esce qualche farmaco nuovo, con sempre meno effetti collaterali. Vedrai che il tempo, e ne avrai moltissimo, appianerà questo dolore che stai provando e all'inizio, soprattutto adesso, ti consiglio, se non ce la fai da solo, di appoggiarti all'aiuto di qualche psicologo o una persona fidata (o a noi del forum
) con la quale puoi sfogarti. Vedrai che pian piano questa "nuova realtà" riuscirai ad accettarla e a gestirla sempre meglio.
Buona vita!
Non devi avere dubbi sul fatto di prendere la terapia, perchè ti aiuterà a vivere ! E non devi vederla come una "condanna a morte". Non lo è più. Poi, ogni anno esce qualche farmaco nuovo, con sempre meno effetti collaterali. Vedrai che il tempo, e ne avrai moltissimo, appianerà questo dolore che stai provando e all'inizio, soprattutto adesso, ti consiglio, se non ce la fai da solo, di appoggiarti all'aiuto di qualche psicologo o una persona fidata (o a noi del forum

Buona vita!
Re: non accettare nuova realtà
Ciao doctor!
Non ti sarà di conforto ma anche io ho avuto la mia epifania rispetto all'hiv solo poco tempo fa. Esattamente il 6 agosto scorso.
Quello che stai passando è del tutto normale. Il sentimento di puro rifiuto è totalmente normale.
Io per le prime tre volte che sono stato in ospedale quando mi sedevo nella sala d'attesa e non smettevo di pensare "non è vero, io non posso essere qui".
Però ho capito molto velocemente che di fronte a questo tipo di notizia si hanno due scelte:
1- arrendersi, ma allora perdi due volte: la prima perché tuo malgrado sei stato contagiato; la seconda perché di fronte ad una diagnosi che oggi fortunatamente non vuol dire "morte", tu comunque ti lasci andare. E questo è francamente qualcosa che dovresti evitare.
2- capire che non ci sono colpe, analizzare razionalmente la situazione e capire che, nonostante qualcosa cambia, in realtà la tua vita scorrerà esattamente come prima. Ma con una differenza: sarai più consapevole e ti amerai anche più di prima. Ricorda che sentirsi in controllo è rassicurante, ma imparare a non governare ogni singolo aspetto della vita è più utile. Le cose possono anche sfuggirci di mano, ma la consapevolezza che "le cose" cambiano naturalmente, anche a dispetto di ciò che desideriamo, aiuta ad accettare i cambiamenti con meno difficoltà.
Nessuno dice che sia facile reagire, ma io sono di questa idea (un pensiero che ho elaborato dopo una settimana dalla diagnosi):
Delle volte si pensa che sia più facile arrendersi e smettere di camminare verso la felicità.
E' indubbiamente meno faticoso piangere per quello che è stato che ricominciare da una caduta.
Allora è utile ricordarsi che ogni livido è destinato a scomparire. Per questo non ci si deve fermare.
Il tempo perso non si recupera.
Ciao doc!!!
Non temere, dietro l'angolo c'è la felicità
Non ti sarà di conforto ma anche io ho avuto la mia epifania rispetto all'hiv solo poco tempo fa. Esattamente il 6 agosto scorso.
Quello che stai passando è del tutto normale. Il sentimento di puro rifiuto è totalmente normale.
Io per le prime tre volte che sono stato in ospedale quando mi sedevo nella sala d'attesa e non smettevo di pensare "non è vero, io non posso essere qui".
Però ho capito molto velocemente che di fronte a questo tipo di notizia si hanno due scelte:
1- arrendersi, ma allora perdi due volte: la prima perché tuo malgrado sei stato contagiato; la seconda perché di fronte ad una diagnosi che oggi fortunatamente non vuol dire "morte", tu comunque ti lasci andare. E questo è francamente qualcosa che dovresti evitare.
2- capire che non ci sono colpe, analizzare razionalmente la situazione e capire che, nonostante qualcosa cambia, in realtà la tua vita scorrerà esattamente come prima. Ma con una differenza: sarai più consapevole e ti amerai anche più di prima. Ricorda che sentirsi in controllo è rassicurante, ma imparare a non governare ogni singolo aspetto della vita è più utile. Le cose possono anche sfuggirci di mano, ma la consapevolezza che "le cose" cambiano naturalmente, anche a dispetto di ciò che desideriamo, aiuta ad accettare i cambiamenti con meno difficoltà.
Nessuno dice che sia facile reagire, ma io sono di questa idea (un pensiero che ho elaborato dopo una settimana dalla diagnosi):
Delle volte si pensa che sia più facile arrendersi e smettere di camminare verso la felicità.
E' indubbiamente meno faticoso piangere per quello che è stato che ricominciare da una caduta.
Allora è utile ricordarsi che ogni livido è destinato a scomparire. Per questo non ci si deve fermare.
Il tempo perso non si recupera.
Ciao doc!!!
Non temere, dietro l'angolo c'è la felicità

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- Iscritto il: martedì 18 settembre 2012, 22:32
Re: non accettare nuova realtà
davvero grazie a tutti, mi sento davvero confortato, in effetti un piccolo varco di speranza sta facendosi strada nella mia mente, ieri ho visto la situazione con più lucidità.... ho semplicemente pensato che dovrei continuare a vivere come prima: amo terribilmente il mio lavoro, non ho un legame affettivo da molti anni ma ho una famiglia adorabile che veramente mi vuole bene e che difronte alla notizia mi dà coraggio senza domande e senza perchè, ho pochi amici ma veramente buoni che cercano come possono di aiutarmi, devo curarmi e andare avanti anche per loro.
In effetti ho avuto da sempre problemi di ansia e panico e tuttora faccio uso di farmaci per dormire, è probabile che questa sensazione di malessere sia dovuto allo stress, chiederò lumi al mio infettivologo, persona particolare e ottimista(un pò troppo, secondo me) che sminuisce qualsiasi cosa io riferisca, ho già chiesto se c'era la possibilità di un aiuto psicologico, mi ha risposto di no; il centro a cui mi sono affidato è piccolo, ma ho deciso di rimanervi perchè so che sono attenti e molto bravi anche se con pochi mezzi.
vi abbraccio
In effetti ho avuto da sempre problemi di ansia e panico e tuttora faccio uso di farmaci per dormire, è probabile che questa sensazione di malessere sia dovuto allo stress, chiederò lumi al mio infettivologo, persona particolare e ottimista(un pò troppo, secondo me) che sminuisce qualsiasi cosa io riferisca, ho già chiesto se c'era la possibilità di un aiuto psicologico, mi ha risposto di no; il centro a cui mi sono affidato è piccolo, ma ho deciso di rimanervi perchè so che sono attenti e molto bravi anche se con pochi mezzi.
vi abbraccio
Re: non accettare nuova realtà
Ciao Doc 
Che dire? che ci sono cose più divertenti su questa terra, ma c’è pure di peggio.
Capisco i tuoi dubbi, a suo tempo li ho avuti pure io, ma il tuo medico ha ragione a essere ottimista: per te, per noi tutti, è stato un mondo finito in pezzi, ma dal suo punto di vista una malattia mortale che però si controlla più che bene con un paio di pastiglie al giorno, è una roba da tirar su il morale (il suo)…
Comunque, questo è un piatto pesante da digerire, prenditi tutto il tempo che ti serve, e poi la vita riprenderà a scorrere.

Che dire? che ci sono cose più divertenti su questa terra, ma c’è pure di peggio.
Capisco i tuoi dubbi, a suo tempo li ho avuti pure io, ma il tuo medico ha ragione a essere ottimista: per te, per noi tutti, è stato un mondo finito in pezzi, ma dal suo punto di vista una malattia mortale che però si controlla più che bene con un paio di pastiglie al giorno, è una roba da tirar su il morale (il suo)…
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