
ho notato che lì dentro alcune cose mi lasciano perplesso:
- eccessivo ottimismo, sembra che si curi il virus dell'influenza, alle mie domande sulla mia vita futura la risposta è stata: " potrà fare tutto" quello che faceva prima, MAH!

- scarsa attenzione al paziente nel suo insieme, io personalmente soffro di ansia e depressione che sono aumentati con la terapia, ho eczemi ai piedi, disturbi del sonno, dolori alle gambe e alle braccia, poco appetito; risposta? LO STRESS. sottolineo che non sono mai stato visitato.
- sembrano dei matematici, guardano i NUMERI,ancora NUMERI, sempre NUMERI, capisco che bloccare il virus sia importante, ma mi sorge il dubbio che l'obiettivo assoluto sia renderci meno infetti e circoscrivere la diffusione, sacrosanto obiettivo, ma.. il paziente? la sua sofferenze, la sua salute, che valore ha.

- se c'è un problema mi dicono che c'è il medico curante; mi chiedo, ma l'approccio con il paziente hiv+ non deve essere multidiscilpinare?, secondo me il motto là dentro sia INGOIA LA MEDICINA e stai contento
