Ospite non invitato nel mio corpo e dubbio inizio terapia
Inviato: martedì 6 novembre 2012, 0:01
Ciao a tutti!. Scrivere su quest'argomento non è affatto facile per me, come penso non lo sarà stato per molti di voi. Mai avrei immaginato di trovarmi in questa situazione. Il 21 dicembre 2011 sono andato a ritirare il test HIV. L'esito è stato positivo. La sensazione che ho provato è stata di distacco totale tutto d'un tratto con la realtà. Di colpo mi ha pervaso una sensazione di vuoto totale. Un dolore sommesso, lancinante, logorante, ma quasi invisibile. Sono passati 10 mesi ormai da quel giorno e purtroppo conduco una vita con una visione della realtà distaccata. E' come se le emozioni che provo non siano più le stesse.
Al dolore di questa scoperta si è aggiunto il dolore interno che provo nel dover ammettere che mi piacciono i maschi come me. Sono sempre stato attento a fare sesso protetto. Ho sempre avuto il terrore latente di un pericolo nascosto dierto l'angolo come quello del virus Hiv; ma ho avuto un anno fa un periodo della mia vita in cui ho abbassato la guardia, usavo il profilattico, ma lo usavo male, a volte addirittura non l'ho usato! Ma li per li non ci pensi e non ci fai caso.Ci ho penato solo dopo. Quando non succede nulla, alle cose a volte non ci fai caso. E' solo quando ti trovi di fronte al semaforo rosso che sei costratto a fermarti.
Quando ho letto gli argomenti di questo forum, quando ho parlato con i dottori dell'ospedale, mi si è aperto un mondo. Una volta che il dottore mi ha detto positivo oltre a sentirmi come se sul serio un fulmine mi avesse colpito, mi sono visto come uno scheletro su un letto di ospedale. All'uscita dall'ospedale ho visto la zingara seduta per terra e l'ho invidiata..
Scusate le divagazioni. Sono tante le cose che vorrei scrivere, dire e confidare.
Comunque alla fine bisogna mantenere la lucidità e affrontare le cose per quello che sono. La mia ignoranza in materia Hiv era davvero molo alta per fortuna.
So che oggi è possibile arginare il virus, ma non debellarlo dal corpo e tornare "vergini". Il problema a questo punto diventa riuscire ad intraprendere la strada più giusta tra quelle offerte.
Faccio periodicamente le analisi di controllo in ospedale.Chiedo a voi un consiglio alla luce dell'esperienza che avete avuto e che state avendo.
Io sono nella seguente situazione: la viremia da un anno a questa parte ha avuto un valore oscillante intorno a questo num di copie: (partendo dal prelievo dicembre 2011 all'ultimo settembre 2012: 1) 16000 copie 2) 14500 copie 3) 15000 copie 4) 3000 copie 5) 5000 copie. CD4 stabili tra 780 e 750
Per il resto gli altri valori sono tutti piu o meno nella norma, tranne che nell'ultima visita medica il mio dottore mi ha fatto notare come il valore delle piastrine sia in graduale anche se pur lento calo e si attesta appena sonno la norma rispetto ai valori ritenuti normali. Il medico mi ha speigato che questo graduale calo lento e costante delle piastrine è dovuto al fatto che il mio sistema immunitario nell'enorme fatica che sta compiendo per abbattere il virus, insieme ad esso distrugge anche le piastrine.
Per farla preve lui è dalla visita fatta a luglio che mi consiglia di iniziare la terapia con Sustiva+ Truvada per poi passare ad Atripla ed eventualmente dopo qualche mese alla nuova combinazione Eviplera (dato che il numero delle copie del virus nel mio caso nn è molto alto). Lui afferma che anche se le linee guida affermano che è il caso di iniziare la terapie quando i Cd4 scendono sotto i 500, ritiene che sia il caso di iniziare, mi ha detto che gli effetti collaterali si riducono a possibile mal di testa e nausea per i primi giorni, ma che per il resto non dovrei avere problemi, considerando che sono giovane ho 28 anni. Mi ha anche detto che in queste condizioni, la mia aspettativa di vita è pressocchè pari a quella di un siero negativo.
Io sono nell'indecisione più assoluta. Non so se iniziare la terapia. Ho una paura fottuta degli effetti collaterali. Ho una paura fottuta della lipodistrofia. PAURA FOTTUTA DELLA LIPODOSTROFIA. Il dottore mi ha detto che i farmaci odierni non causano questo effetto collaterale. Ho paura della tossicità in genere dei farmaci. Mi rendo conto però che salvano la vita. Ma augoro chesalvino non solo la vita ma anche la sua qualità.
Secondo voi è il caso di iniziare? Cosa ne pensate? Una volta intrapresa non si torna indietro. io voglio rendere il mio ospite il meno invasivo possibile. Vorrei chiuderlo dentro uno stanzino del mio corpo e far si che lui stia bene li tranquillo senza far danni. Uff
Perdonatemi se magari non sono riuscito a spiegare in toto il mio stato di salute con questo messaggio.
Vorrei un consiglio da voi, cosa ne pensate? E' il caso di iniziare? Questi farmaci che effetti collaterali mi possono dare? Continuerò a poter fare quello che faccio? Vado in palestra, posso continuare a farla e a vedere la mia massa che aumenta un po ed il mio fisico che si definisce o sono costretto dal virus a vedere il mio corpo deperirsi?
Vi ringrazio enormemente per l'attenzione che dedicherete a quanto ho scritto e prego voi di rispondermi se potete.
LupodelSud
Al dolore di questa scoperta si è aggiunto il dolore interno che provo nel dover ammettere che mi piacciono i maschi come me. Sono sempre stato attento a fare sesso protetto. Ho sempre avuto il terrore latente di un pericolo nascosto dierto l'angolo come quello del virus Hiv; ma ho avuto un anno fa un periodo della mia vita in cui ho abbassato la guardia, usavo il profilattico, ma lo usavo male, a volte addirittura non l'ho usato! Ma li per li non ci pensi e non ci fai caso.Ci ho penato solo dopo. Quando non succede nulla, alle cose a volte non ci fai caso. E' solo quando ti trovi di fronte al semaforo rosso che sei costratto a fermarti.
Quando ho letto gli argomenti di questo forum, quando ho parlato con i dottori dell'ospedale, mi si è aperto un mondo. Una volta che il dottore mi ha detto positivo oltre a sentirmi come se sul serio un fulmine mi avesse colpito, mi sono visto come uno scheletro su un letto di ospedale. All'uscita dall'ospedale ho visto la zingara seduta per terra e l'ho invidiata..
Scusate le divagazioni. Sono tante le cose che vorrei scrivere, dire e confidare.
Comunque alla fine bisogna mantenere la lucidità e affrontare le cose per quello che sono. La mia ignoranza in materia Hiv era davvero molo alta per fortuna.
So che oggi è possibile arginare il virus, ma non debellarlo dal corpo e tornare "vergini". Il problema a questo punto diventa riuscire ad intraprendere la strada più giusta tra quelle offerte.
Faccio periodicamente le analisi di controllo in ospedale.Chiedo a voi un consiglio alla luce dell'esperienza che avete avuto e che state avendo.
Io sono nella seguente situazione: la viremia da un anno a questa parte ha avuto un valore oscillante intorno a questo num di copie: (partendo dal prelievo dicembre 2011 all'ultimo settembre 2012: 1) 16000 copie 2) 14500 copie 3) 15000 copie 4) 3000 copie 5) 5000 copie. CD4 stabili tra 780 e 750
Per il resto gli altri valori sono tutti piu o meno nella norma, tranne che nell'ultima visita medica il mio dottore mi ha fatto notare come il valore delle piastrine sia in graduale anche se pur lento calo e si attesta appena sonno la norma rispetto ai valori ritenuti normali. Il medico mi ha speigato che questo graduale calo lento e costante delle piastrine è dovuto al fatto che il mio sistema immunitario nell'enorme fatica che sta compiendo per abbattere il virus, insieme ad esso distrugge anche le piastrine.
Per farla preve lui è dalla visita fatta a luglio che mi consiglia di iniziare la terapia con Sustiva+ Truvada per poi passare ad Atripla ed eventualmente dopo qualche mese alla nuova combinazione Eviplera (dato che il numero delle copie del virus nel mio caso nn è molto alto). Lui afferma che anche se le linee guida affermano che è il caso di iniziare la terapie quando i Cd4 scendono sotto i 500, ritiene che sia il caso di iniziare, mi ha detto che gli effetti collaterali si riducono a possibile mal di testa e nausea per i primi giorni, ma che per il resto non dovrei avere problemi, considerando che sono giovane ho 28 anni. Mi ha anche detto che in queste condizioni, la mia aspettativa di vita è pressocchè pari a quella di un siero negativo.
Io sono nell'indecisione più assoluta. Non so se iniziare la terapia. Ho una paura fottuta degli effetti collaterali. Ho una paura fottuta della lipodistrofia. PAURA FOTTUTA DELLA LIPODOSTROFIA. Il dottore mi ha detto che i farmaci odierni non causano questo effetto collaterale. Ho paura della tossicità in genere dei farmaci. Mi rendo conto però che salvano la vita. Ma augoro chesalvino non solo la vita ma anche la sua qualità.
Secondo voi è il caso di iniziare? Cosa ne pensate? Una volta intrapresa non si torna indietro. io voglio rendere il mio ospite il meno invasivo possibile. Vorrei chiuderlo dentro uno stanzino del mio corpo e far si che lui stia bene li tranquillo senza far danni. Uff
Perdonatemi se magari non sono riuscito a spiegare in toto il mio stato di salute con questo messaggio.
Vorrei un consiglio da voi, cosa ne pensate? E' il caso di iniziare? Questi farmaci che effetti collaterali mi possono dare? Continuerò a poter fare quello che faccio? Vado in palestra, posso continuare a farla e a vedere la mia massa che aumenta un po ed il mio fisico che si definisce o sono costretto dal virus a vedere il mio corpo deperirsi?
Vi ringrazio enormemente per l'attenzione che dedicherete a quanto ho scritto e prego voi di rispondermi se potete.
LupodelSud