In aumento farmaci che interagiscono con pompelmo
Inviato: martedì 27 novembre 2012, 10:32
Attualmente 85 prodotti a rischio, pericoli anche con altri agrumi
Cresce il numero di farmaci che possono avere gravi effetti negativi se assunti, anche a distanza di tempo, con il pompelmo.
Ma i medici spesso non sono a conoscenza di questo fenomeno, ammonisce uno studio che appare sul 'Canadian Medical Association Journal'.
L'articolo, una revisione da parte dei ricercatori che hanno scoperto questo fenomeno più di 20 anni fa, al Lawson Health Research Institute di Londra, mira proprio ad aiutare i 'camici bianchi' a capire meglio e a prevenire gli eventi indesiderati provocati dall'assunzione di questo frutto mentre si è in cura con alcuni medicinali.
Gli effetti collaterali comprendono insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria, emorragie gastrointestinali, soppressione del midollo osseo nei pazienti immunocompromessi, tossicità renale, fino alla morte improvvisa.
Molti dei farmaci che interagiscono con il pompelmo, ricordano gli esperti, sono ampiamente prescritti e sono essenziali per il trattamento di condizioni mediche gravi o comuni.
Il team londinese ha calcolato che attualmente sono in commercio più di 85 farmaci che possono interagire con il pompelmo.
Ma solo tra il 2008 e il 2012 si è passati da 17 a 43 prodotti a rischio, un incremento superiore a 6 nuovi farmaci l'anno dovuto soprattutto all'introduzione di nuove entità chimiche e formulazioni.
Il problema, evidenziano gli autori, è che a meno che gli operatori sanitari siano a conoscenza della possibilità di questi eventi avversi, è difficile che emergano e che il paziente associ l'aver mangiato o bevuto del pompelmo con l'evento avverso.
Quindi, c'è una mancanza di conoscenza di questa interazione nella comunità sanitaria in generale.
Degli 85 prodotti in commercio, 43 possono avere gravi effetti collaterali.
E non è solo 'colpa' di questo frutto: conseguenze possono esserci anche con il consumo di alcuni tipi di arance, spesso utilizzate nella marmellata, il lime e con tutti gli agrumi che contengono lo stesso principio attivo del pompelmo, il furanocumarine.
Si tratta di un composto chimico che provoca l'inibizione irreversibile dell'enzima Cyp3a4, coinvolto nel metabolismo di oltre il 50% dei farmaci comunemente prescritti.
I medicinali 'a rischio' hanno tre caratteristiche: sono somministrati per via orale, hanno una biodisponibilità da molto bassa a media (la dose che viene assorbita nel flusso sanguigno) e il loro metabolismo avviene nel tratto gastrointestinale a opera proprio dell'enzima Cyp3a4.
Nel caso di prodotti con biodisponibilità molto bassa, l'ingestione di una dose normale di pompelmo può essere analoga al consumo di dosi multiple del farmaco.Questa interazione può verificarsi anche se il frutto si consuma molte ore prima di prendere il farmaco.
Un esempio: la simvastatina, se presa in combinazione con un bicchiere da 200 ml di succo di pompelmo al giorno per 3 giorni, produce una concentrazione del 330% del farmaco nel sangue rispetto all'acqua.
Pharmakronos
Cresce il numero di farmaci che possono avere gravi effetti negativi se assunti, anche a distanza di tempo, con il pompelmo.
Ma i medici spesso non sono a conoscenza di questo fenomeno, ammonisce uno studio che appare sul 'Canadian Medical Association Journal'.
L'articolo, una revisione da parte dei ricercatori che hanno scoperto questo fenomeno più di 20 anni fa, al Lawson Health Research Institute di Londra, mira proprio ad aiutare i 'camici bianchi' a capire meglio e a prevenire gli eventi indesiderati provocati dall'assunzione di questo frutto mentre si è in cura con alcuni medicinali.
Gli effetti collaterali comprendono insufficienza renale acuta, insufficienza respiratoria, emorragie gastrointestinali, soppressione del midollo osseo nei pazienti immunocompromessi, tossicità renale, fino alla morte improvvisa.
Molti dei farmaci che interagiscono con il pompelmo, ricordano gli esperti, sono ampiamente prescritti e sono essenziali per il trattamento di condizioni mediche gravi o comuni.
Il team londinese ha calcolato che attualmente sono in commercio più di 85 farmaci che possono interagire con il pompelmo.
Ma solo tra il 2008 e il 2012 si è passati da 17 a 43 prodotti a rischio, un incremento superiore a 6 nuovi farmaci l'anno dovuto soprattutto all'introduzione di nuove entità chimiche e formulazioni.
Il problema, evidenziano gli autori, è che a meno che gli operatori sanitari siano a conoscenza della possibilità di questi eventi avversi, è difficile che emergano e che il paziente associ l'aver mangiato o bevuto del pompelmo con l'evento avverso.
Quindi, c'è una mancanza di conoscenza di questa interazione nella comunità sanitaria in generale.
Degli 85 prodotti in commercio, 43 possono avere gravi effetti collaterali.
E non è solo 'colpa' di questo frutto: conseguenze possono esserci anche con il consumo di alcuni tipi di arance, spesso utilizzate nella marmellata, il lime e con tutti gli agrumi che contengono lo stesso principio attivo del pompelmo, il furanocumarine.
Si tratta di un composto chimico che provoca l'inibizione irreversibile dell'enzima Cyp3a4, coinvolto nel metabolismo di oltre il 50% dei farmaci comunemente prescritti.
I medicinali 'a rischio' hanno tre caratteristiche: sono somministrati per via orale, hanno una biodisponibilità da molto bassa a media (la dose che viene assorbita nel flusso sanguigno) e il loro metabolismo avviene nel tratto gastrointestinale a opera proprio dell'enzima Cyp3a4.
Nel caso di prodotti con biodisponibilità molto bassa, l'ingestione di una dose normale di pompelmo può essere analoga al consumo di dosi multiple del farmaco.Questa interazione può verificarsi anche se il frutto si consuma molte ore prima di prendere il farmaco.
Un esempio: la simvastatina, se presa in combinazione con un bicchiere da 200 ml di succo di pompelmo al giorno per 3 giorni, produce una concentrazione del 330% del farmaco nel sangue rispetto all'acqua.
Pharmakronos