Come cambiano la vita i farmaci?
Inviato: martedì 15 gennaio 2013, 14:09
Salve a tutti. Innanzitutto mi complimento per il modo con cui questo forum viene gestito. E' un vero e proprio pozzo di informazioni, e aiuta a sentirsi meno soli, meno isolati, meno strani. Insomma, grazie.
Io sono un ragazzo 22 anni, e con l'hiv ci convivo da un anno. Convivo con il mio ragazzo, anche lui sieropositivo, molto più grande di me. Ho affrontato la scoperta del virus con forza, concentrandomi soprattutto sulla fiducia nella scienza e nella medicina. Ovviamente - non devo spiegarlo a voi - il colpo è stato grosso (specialmente alla mia età), ma finché il medico prospettava l'inizio della terapia in un tempo indeterminato e comunque abbastanza lontano, tutto sembrava continuare più o meno come prima.
Ora il momento è arrivato. Il mio ragazzo è ormai al limite (discendente) dei 400 CD4, con una viremia in normale ascesa. Inizierà la terapia entro tre mesi, a seconda - ha detto il medico - dei nuovi farmaci che nel 2013 l'ospedale avrà a disposizione. Per me, i tempi sono più lunghi di qualche mese: CD4 sui 480, ma una viremia incredibilmente alta (più di 100000 copie) - dentro un organismo che per il resto rasenta la perfezione, come ogni organismo di un giovane 22enne. In ogni caso, stando al parere medico, non passerà più di un anno dall'inizio della terapia anche per me.
Ovviamente la notizia mi ha dato da pensare. Come cambierà la mia vita? Assumere i farmaci ogni giorno, che cosa comporta? Ci sono veramente cose che bisogna smettere di fare? Quanta sonnolenza danno veramente questi farmaci? Potrò continuare ad andare a ballare tutti i venerdì e i sabato sera? Potrò stare in riunione fino alle due di notte? Potrò fare i miei viaggi in Africa o in Medio Oriente, come avrei voluto? Come farò a nascondere l'assunzione dei farmaci a parenti ed amici che devono rimanere ignari?
Non so ancora quale sarà il mio farmaco, e dunque per adesso è impossibile prevedere quali saranno gli effetti collaterali. So soltanto che probabilmente sarà una sola pasticca al giorno. Il resto, sono dubbi. Per questo mi rivolgo a voi: qualcuno può raccontare la sua esperienza di vita quotidiana rispetto all'assunzione dei farmaci?
Grazie a tutti
Io sono un ragazzo 22 anni, e con l'hiv ci convivo da un anno. Convivo con il mio ragazzo, anche lui sieropositivo, molto più grande di me. Ho affrontato la scoperta del virus con forza, concentrandomi soprattutto sulla fiducia nella scienza e nella medicina. Ovviamente - non devo spiegarlo a voi - il colpo è stato grosso (specialmente alla mia età), ma finché il medico prospettava l'inizio della terapia in un tempo indeterminato e comunque abbastanza lontano, tutto sembrava continuare più o meno come prima.
Ora il momento è arrivato. Il mio ragazzo è ormai al limite (discendente) dei 400 CD4, con una viremia in normale ascesa. Inizierà la terapia entro tre mesi, a seconda - ha detto il medico - dei nuovi farmaci che nel 2013 l'ospedale avrà a disposizione. Per me, i tempi sono più lunghi di qualche mese: CD4 sui 480, ma una viremia incredibilmente alta (più di 100000 copie) - dentro un organismo che per il resto rasenta la perfezione, come ogni organismo di un giovane 22enne. In ogni caso, stando al parere medico, non passerà più di un anno dall'inizio della terapia anche per me.
Ovviamente la notizia mi ha dato da pensare. Come cambierà la mia vita? Assumere i farmaci ogni giorno, che cosa comporta? Ci sono veramente cose che bisogna smettere di fare? Quanta sonnolenza danno veramente questi farmaci? Potrò continuare ad andare a ballare tutti i venerdì e i sabato sera? Potrò stare in riunione fino alle due di notte? Potrò fare i miei viaggi in Africa o in Medio Oriente, come avrei voluto? Come farò a nascondere l'assunzione dei farmaci a parenti ed amici che devono rimanere ignari?
Non so ancora quale sarà il mio farmaco, e dunque per adesso è impossibile prevedere quali saranno gli effetti collaterali. So soltanto che probabilmente sarà una sola pasticca al giorno. Il resto, sono dubbi. Per questo mi rivolgo a voi: qualcuno può raccontare la sua esperienza di vita quotidiana rispetto all'assunzione dei farmaci?
Grazie a tutti