Assicurazione interventi chirurgici

[uffa2]

Qualche tempo fa sono passato per un ufficio postale dove ho trovato un volantino per un’assicurazione per interventi chirurgici.
Ho preso il volantino ripromettendomi di approfondire, e oggi purtroppo l’ho fatto:
Esistono categorie non assicurabili?
Non sono assicurabili le persone che siano, o siano state affette, da alcoolismo, tossicodipendenza, infezione da HIV, sindromi organico cerebrali, o dalle seguenti infermità mentali: disturbi schizofrenici, paranoidi, affettivi (quali la sindrome maniaco-depressiva), sindromi e disturbi mentali organici.

Uffa, io cercavo un’assicurazione per il caso di incidente quando sono all’estero: che accidenti c’entra il fatto che io abbia l’HIV o il gomito della lavandaia? Mica questo cambia il fatto che magari mi sono rotto una gamba o cose del genere!
Sono tanto depresso…

[skydrake]

Ho visto sollevare la stessa questione per i permessi di soggiorno per lavoro in alcuni paesi Esteri. In alcuni paesi é obbligatorio avere un genere di assicurazione simile, tuttavia il test dell'HIV non è obbligatorio farlo. Uno di questi é l'Olanda, dove i sieropositivi che si trasferiscono lì devono dichiarare il falso, salvo poi, dopo qualche mese, "scoprire" di avere l'HIV. Non ci sono alternative, tranne il permesso di soggiorno per motivi di famiglia, ossia sposarsi un olandese.

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Ho visto sollevare la stessa questione per i permessi di soggiorno per lavoro in alcuni paesi Esteri. In alcuni paesi é obbligatorio avere un genere di assicurazione simile, tuttavia il test dell'HIV non è obbligatorio farlo. Uno di questi é l'Olanda, dove i sieropositivi che si trasferiscono lì devono dichiarare il falso, salvo poi, dopo qualche mese, "scoprire" di avere l'HIV. Non ci sono alternative, tranne il permesso di soggiorno per motivi di famiglia, ossia sposarsi un olandese.

Mi sembra strano, a parte i ricongiungimenti familiari, chi richiede un permesso di soggiorno significa che ha un lavoro (a un turista non serve il permesso di soggiorno). E per chi ha un lavoro (e di conseguenza una dimora fissa) dovrebbe essere automatico ottenere il permesso di soggiorno.

[skydrake]

Ho visto sollevare la stessa questione per i permessi di soggiorno per lavoro in alcuni paesi Esteri. In alcuni paesi é obbligatorio avere un genere di assicurazione simile, tuttavia il test dell'HIV non è obbligatorio farlo. Uno di questi é l'Olanda, dove i sieropositivi che si trasferiscono lì devono dichiarare il falso, salvo poi, dopo qualche mese, "scoprire" di avere l'HIV. Non ci sono alternative, tranne il permesso di soggiorno per motivi di famiglia, ossia sposarsi un olandese.

Mi sembra strano, a parte i ricongiungimenti familiari, chi richiede un permesso di soggiorno significa che ha un lavoro (a un turista non serve il permesso di soggiorno). E per chi ha un lavoro (e di conseguenza una dimora fissa) dovrebbe essere automatico ottenere il permesso di soggiorno.

Ma in Olanda per il lavoro occorre l'assicurazione sanitaria sul lavoro!
http://win.lila.it/lilachat/forums/thre ... 6&posts=23

Comunque parliamo di assicurazioni-bazzecola rispetto a quelle americane.

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Ma in Olanda per il lavoro occorre l'assicurazione sanitaria sul lavoro!
http://win.lila.it/lilachat/forums/thre ... 6&posts=23

In tutta l'Europa l'assicurazione sul lavoro è obbligatoria (che sia privata o pubblica) ma non mi risulta ci siano ristrettezze per l'hiv nei paesi UE. Io ho avuto un permesso di soggiorno tedesco senza alcun problema. In Germania c'è la libera scelta sull'assicurazione fra le pubbliche e le private, ma nessuno mi ha chiesto nulla riguardo l'hiv.

[skydrake]

In tutti i paesi comunitari vige una direttiva sul "diritto all'assistenza sanitaria", che più che difendere tale diritto, lo ostacola. Il principio base é che un cittadino comunitario, passati 90 giorni (oltre non é più considerabile come turista), possa comunque soggiornare in qualunque paese comunitario, ma non debba pesare sul sistema sanitario di quel paese.
In Italia tale direttiva é stata recepita nel 2007, per fortuna all'acqua di rose:
http://www.salute.gov.it/assistenzaSani ... a=italiano

Se, putcaso, un cittadino francese volesse stare per più di tre mesi in Italia e usufruire del Servizio Sanitario Nazionale al di la del Pronto Soccorso (quello garantito a tutti), deve o farsi un'assicurazione medica o trovarsi un lavoro regolare.

In altri paesi invece tale direttiva é stata recepita in maniera un poco più restrittiva, per cui l'assicurazione medica non é opzionale ma obbligatoria. Tale assicurazione é obbligatoria anche per i cittadini extracomunitari.

Quindi, se vuoi trasferiti in certi paesi europei, hai due possibilità:
1) non usufruire del loro servizio sanitario nazionale, non assumere più antiretrovirali e prima o poi crepare
2) firmare queste assicurazioni sanitarie mentendo e dopo un po fare finta di aver preso l'HIV sul posto

Tieni conto che in alcuni paesi extracomunitari (es. Russia), il test dell'HIV é obbligatorio per avere il permesso di soggiorno per lavoro di lungo periodo. Almeno qui nell'Unione Europea non ti possono obbligare a fare il test.

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Io ho premesso che per richiedere un permesso di soggiorno si deve avere un lavoro (io in Germania ci lavoravo e se ci fossi rimasto ora la terapia la prenderei lì) quindi mi pare impossibile che all'interno della UE, con un lavoro (regolare, non al nero) con conseguente assicurazione e permesso di soggiorno, per un cittadino UE ci possano essere paesi con restrizioni per l'hiv (ci sono diverse persone hiv+ italiane che risiedono e lavorano in diversi paesi europei che frequentano i forum). Se poi uno ci va in vacanza, vuole restarci mesi lavoricchiando al nero o nullafacendo perché ne ha la possibilità e vuole essere curato, non entro nel merito.

Per quanto riguarda l'elenco dei paesi "proibiti" che circola in rete, posso garantirti che sulla carta è una cosa, ma la realtà spesso è diversa. Non è che sono tutti lì a fare analisi a tutti, hanno ben altre gatte da pelare che controllare la popolazione sieropositiva. Quando ho lavorato a S. Pietroburgo, la società (svizzera) per cui lavoravo, per motivi fiscali, è stata costretta a farci delle assunzioni locali, quindi per quel periodo sono stato assunto in Russia con regolare permesso di soggiorno per lavoro. E nessuno mi ha chiesto niente. Inoltre ho lavorato anche in diversi altri paesi dove (teoricamente) non avrei potuto entrare, nessuno mi ha mai chiesto nulla. Il problema sorge con la terapia, ma più per questioni gestionali che altro.

[skydrake]

Forse i tempi cambiano, ma non tutti sono stati cosi fortunati in Russia. Oppure l'autrice dell'ultimo post sta mentendo:
http://win.lila.it/lilachat/forums/thre ... 10&start=1

Riguardo ai paesi europei, ponevo solo l'accento sull'incoerenza nata da questa direttiva europea che si scontra con i diritti alla salute, di spostamento, ecc, e sopratutto con la pratica quotidiana: l'impossibilità di controlli. Tranne nelle Forze dell'Ordine, in Europa é impensabile costringere a fare un test del sangue per avere un permesso di soggiorno o un lavoro!

Quindi, dove quella direttiva europea é stata interpretata nel modo più restrittivo (stare più di tre mesi=assicurazione obbligatoria) capita il paradosso che i sieropositivi siano costretti a mentire su malattie pregresse e sbarrare la casella sbagliata (casella molto spesso presente nelle assicurazioni sanitarie private) e al contempo stesso le compagnie assicuratrici impossibilitate legalmente ad poter accertare tale autodichiarazione.

[Puzzle]

Forse i tempi cambiano, ma non tutti sono stati cosi fortunati in Russia. Oppure l'autrice dell'ultimo post sta mentendo:
http://win.lila.it/lilachat/forums/thre ... 10&start=1

Sembra che cambino in peggio con Putin, io ero lassù nel periodo di El'cin.

[mariolinoa]

L'UNIPOL in italia non risponde dei danni al conducente (se sieropositivo) neanche in caso di sommossa


https://docs.google.com/viewer?a=v&q=ca ... iSnEBzJ8uQ