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Apro un thread a parte, perché la decisione delle autorità sanitarie britanniche di considerare la terapia antiretrovirale efficace quanto i condom nel prevenire la trasmissione dell'infezione da HIV merita un rilievo particolare.
Segnalo però che esistono almeno altri due thread dedicati alla discussione di questo tema:
- VL irrilevabile: rischio di trasmissione eterosessuale ZERO;
- Ripensare lo "Swiss Statement" ... ... e la "Position Paper" di Lila e Nadir?



È stato pubblicato questa settimana un POSITION STATEMENT da parte della British HIV Association (BHIVA) e il Department of Health’s Expert Advisory Group on AIDS (EAGA) britannico SULL'USO DELLA TERAPIA ANTIRETROVIRALE DA PARTE DI PERSONE CON HIV PER RIDURRE IL RISCHIO DI TRASMISSIONE DELL'INFEZIONE.

In questo documento, un "consensus statement" scritto da clinici, epidemiologi ed esperti vari basato sui risultati considerati conclusivi di trial clinici randomizzati (soprattutto l'HPTN 052), si stabilisce che:

• - la ART è efficace quanto i condom nel prevenire l'infezione;
  - l'efficacia di questa strategia dipende da un controllo regolare (ogni 3 o 4 mesi) della viremia, che deve essere costantemente < 50 copie/mL;
  - e dall'assenza di concomitanti altre infezioni sessualmente trasmissibili.

Date queste condizioni, il rischio di trasmissione è definito "estremamente basso". Che non significa "zero". Inoltre, sulla base dei dati disponibili, non è possibile dare una stima accurata del rischio di trasmissione per un singolo rapporto sessuale.
Le ricerche ad oggi pubblicate hanno riguardato soprattutto coppie eterosessuali e si sono riferite principalmente a rapporti vaginali. È tuttavia opinione degli esperti inglesi che, date le condizioni stabilite sopra, si possa prevedere un rischio di trasmissione estremamente basso anche per rapporti anali, che siano etero- o omosessuali.

Il "position statement" fa infine notare che nessun metodo di prevenzione preso singolarmente può prevenire completamente la trasmissione dell'infezione da HIV. Inoltre, la ART non ha effetto su altre STD, mentre il condom le può prevenire.



Fonti:
- Aidsmap: UK experts: successful treatment “as effective as consistent condom use” in reducing HIV transmission; cfr. anche 'Real-world' evidence shows that antiretroviral therapy reduces risk of HIV transmission in heterosexual couples;
- Department of Health: http://www.dh.gov.uk/health/2013/01/eag ... statement/.

Dora ha scritto:[...]Il "position statement" fa infine notare che nessun metodo di prevenzione preso singolarmente può prevenire completamente la trasmissione dell'infezione da HIV. Inoltre, la ART non ha effetto su altre STD, mentre il condom le può prevenire.

Questa frase discolpa i sudditi della regina. In poche parole: meglio il condom, si è più sicuri.

stealthy ha scritto:

Dora ha scritto:[...]Il "position statement" fa infine notare che nessun metodo di prevenzione preso singolarmente può prevenire completamente la trasmissione dell'infezione da HIV. Inoltre, la ART non ha effetto su altre STD, mentre il condom le può prevenire.

Questa frase discolpa i sudditi della regina. In poche parole: meglio il condom, si è più sicuri.

A differenza che nello Swiss Statement, è detto proprio chiaro che, per adesso, l'equivalenza ART soppressiva - condom vale per le coppie eterosessuali stabili (stabili, perché il rischio di trasmissione di un singolo rapporto non è [ancora] prevedibile). A me sembra che questo, magari unito a un breve ciclo di ART nel partner negativo, potrebbe essere un aiuto enorme a quelle coppie che desiderano avere un bambino. Credo che evitare le angosce dello sperm washing e della procreazione assistita potrebbe davvero migliorare la vita di tante persone.

Tutto quanto resta però dipendente da una variabile: la soppressività reale della HAART soppressiva, ossia la cieca, continua e inesorabile aderenza di chi deve assumere la HAART...
E resta poi il fatto che, come saggiamente osservato, l'HIV è solo uno dei sette nani in questo racconto dell'orrore, chi garantisce tale aderenza e i suoi risultati?
Questi studi vanno bene per rassicurare noi sieropositivi in terapia, ma la regola non cambia: fuori di un rapporto sicuramente monogamo il "gommino" è l'unica reale protezione...

Non ho idea se e quando riuscirò a dedicare un post alla relazione sullo studio PARTNER presentata al CROI, ma i dati tratti da questo studio - per quanto ancoera provvisori - sono molto importanti e vale la pena segnalarli, perché probabilmente permetteranno di sciogliere alcune preoccupazioni (soprattutto per gay e MSM) sulla trasmissione del virus da parte di persone con viremia soppressa dalla ART.
Trovate un report di Gus Cairns su aidsmap, ma anche tutti gli altri siti stanno ovviamente dedicando molta attenzione a questo studio.

• No-one with an undetectable viral load, gay or heterosexual, transmits HIV in first two years of PARTNER study
  
  

  Viral load suppression reduces risk of HIV transmission by 'at least' 96% during anal sex, but final results not due till 2017

lo studio partner è interessantissimo sarebbe molto utile conoscere i suoi riusutati definitivi,

Comunque non ho capito perchè si fa la differenza coppie gay e coppie etero, forse perchè il sesso anale presenta maggiori probabilità di sanguinamento e di lesioni?

http://www.lila.it/it/nel-mondo/62-croi ... 14-01.html


sembra una risposta a cio che chiedevo io 1 mese fa...tutto ciò comunque è molto confortante,lo sarebbe ancora di piu se il rischio fosse dello zero spaccato,pero certo che 99,5 e 99% direi che è un risultato eccezionale...

Se stessi in coppia mi sentirei molto tranquillo e farei decidere al mio partner,se mi dicesse via la protezioni non avrei senso di colpa visti questi dati.