
Appartengo alla genìa di quelli che sostengono che una buona ragione per prendere a calci sulle gengive un essere umano si trova sempre, spesso più d'una, viceversa ritengo che animali, piante e persino i sassi vadano lasciati in pace se non è assolutamente necessario fare altrimenti.
Questo è un caso di "altrimenti": arriva un punto nel quale, purtroppo e con le lacrime agli occhi, il grid computing e i vetrini non bastano più: bisogna passare alla valutazione dei candidati farmaci su esseri viventi.
La follia pseudoambientalista che si sta impadronendo della nostra cultura oggi vorrebbe vietare (ovviamente solo in Italia) la ricerca in vivo.
Mi spiace, ma io tutta questa gente che ammorba l'aria intorno a me solo perché è viva grazie alle passate conquiste della medicina la userei al posto di cani, gatti e topi di laboratorio: se credono così tanto in ciò che affermano, che ne diano la prova.
Vi invito a firmare tutti l'appello per difendere la sperimentazione animale.
http://www.salvalasperimentazioneanimale.it